Ma Roma è veramente caduta?

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TGD5511
00lunedì 30 gennaio 2006 21:27

Probabilmente dopo il titolo del topic avrete già chiamato qualcuno per portarmi all'ospedale psichiatrico, ma vorrei invitarvi a riflettere su una cosa, quando uno stato cade?
Quando viene occupato o quando la sua popolazione non ha più coscienza nazionale?
Secondo me Cartagine è caduta, i tunisini non diranno mai di essere cartaginesi, la gallia è caduta, le tribù germaniche sono cadute, la grecia è caduta, ma roma secondo me non è caduta, o sbaglio?
Io mi sento italiano, ma ancor prima mi sento romano...c'è qualcun altro la pensa come me? Condividete la mia riflessione?
Soga
00lunedì 30 gennaio 2006 21:33
Beh, dire di sentirsi “romani” mi sembra un po’ una esagerazione.
Noi italiani siamo una commistione di popoli che si sono avvicendati in secoli di storia. Io mi sento romano come mi sento etrusco, celta, longobardo, bizantino, goto, francese, spagnolo, tedesco o ungherese. In una parola, mi sento Italiano.

Se per popolo caduto si intende un popolo che non ha più lasciato tracce dietro di sé, allora Roma non è certamente caduta.
Greek warrior 2
00lunedì 30 gennaio 2006 21:42
Roma non è caduta , un popolo veramente caduto è stato il Persiano che scomparve anche dalla carta geografica :sm2
Sextus
00lunedì 30 gennaio 2006 22:18
L'Impero Romano (l'ho già detto in altri post) non è mai caduto, i Regni Romano-Barbarici sono un'evoluzione naturale della situazione di cambiamento partita dal III sec. d.C. Però, purtroppo, noi Italiani siamo forse i più lontani dai Romani, e non intendo geneticamente, bensì mentalmente [SM=x506647]
Una grande realtà come l'Impero Romano non può cadere [SM=x506644]

Sextus
Pius Augustus
00lunedì 30 gennaio 2006 22:30
Quoto Soga e Sextus.
Generale Massimo
00lunedì 30 gennaio 2006 22:48
Sì,è caduta.I regni romano-barbarici potranno anche essere la continuazione o per meglio dire la trasformazione dell'impero,ma hanno subito a loro volta numerose influenze,moltissimi cambiamenti. Roma è un'idea,un'insieme di valori,di usi,di costumi,di istituzioni,di leggi e di molte altre cose. Tutto questo è cambiato,è mutato, è finito. Rivive nelle ricostruzioni degli storici,nelle idee e nei sogni degli appassionati,ma come entità reale,come insieme delle cose cui prima ho accennato Roma non esiste più.
Archita
00martedì 31 gennaio 2006 13:15
torna l'Impero di roma!!

( imperial march )

anffffffff anfffffff shhhhhhh veni vidi vici...anffff anfffffffoffff"

[SM=x506645] [SM=x506661] [SM=x506658]
=strategos=
00martedì 31 gennaio 2006 14:27
la parte ancestrale,romana pulsa forte nelle mie vene..sebbene io sia un provinciale..essendo oriundo di neapolis scorre anche la pulsione della megàle hèllas..per questo forse uso sempre i greci e la falange mi risveglia istinti primordiali(guerreschi ovviamente!non mi attizzano mica gli opliti!!!beh..le donne urlanti tedesche però..) [SM=x506644]
Quorthon87
00martedì 31 gennaio 2006 14:40
il buon sangue romano è stato estinto da tempo, già dalle ultime vicente imperiali non era più riscontrabile nei cittadini italici..

roma come idea, o per meglio dire L' IMPERO non è morto, non può MAI morire, perchè l' impero è un IDEA (nel senso platonico del termine), un archetipo che si porta dentro prima che fuori. l' impero è dentro di me e dentro chi come me lotta per esso.

VALE!
=strategos=
00martedì 31 gennaio 2006 15:46
..e come sempre accade,il buon quorthon ha ragione!
ma il concetto di "sangue"non lo intendi come compartecipazione(platonica sempre),immanenza dell'idea nel concreto?certo..immanenza molto marginale.. [SM=x506638]
Quorthon87
00martedì 31 gennaio 2006 16:20
hehe quorthon87 ha SEMPRE ragione, TRANNE quando ha torto! [SM=g27964]

shcerzi apparte, io vedo il sangue in maniera metafisica, come esistenza materiale di un concetto che lo è solo in parte: parlo dell' Anima.

io (e assieme a me gli antichi indoeuropei, ma mi rifacico soprattutto al filosofo italiano Julius Evola) ritengo che l' Uomo sia composto di tre componenti: CORPO, ANIMA e SPIRITO.


userò per spiegare melgio la bandiera della Tradizione (intesa come archetipo, realtà pura presente nel mondo delle idee, una gemma multisfaccettata della quale ogni civiltà antica è una diversa faccia)



il nero corrisponde al Corpo; il bianco al sangue, all' Anima dunque; il rosso allo Spirito.

come vedi il bianco è in mezzo, sopra al nero e sotto al rosso. questo perchè l' anima è la mediatrice tra il corpo e lo spirito, che è la parte immortale di ciascuno di noi. il corpo è caduco e muore assieme all' anima (che è anche il carattere e la forza vitale), dopodichè lo spirito si incarna nuovamente in qualcosa di superiore, venendo a far parte di un unità più grande, o viceversa si fraziona in diverse entità di natura inferiore a quella della vita vissuta.

Julius Evola sostiene che ogni uomo ha tre razze: una razza del corpo, una razza dell' anima ed infine una razza dello Spirito.

la razza del corpo è quella visibile a tutti, come può essere quella di un negro o di un europeo di razza nordica.

la razza dell' anima è il carattere, i valori che si hanno, la propria etica.

la razza dello spirito è infine la parte più elevata di noi, quella a cui noi dobbiamo ricongiungerci mirando a divenire INDIVIDUI ASSOLUTI, vale a dire essere che fondono perfettamente spirito e corpo in una suprema armonia.

è inutile dire che queste tre razze dovrebbero (secondo me che come ho detto sopra ho sempre ragione tranne quando ho torto [SM=g27960] ) essere le medesime.

un Uomo è Ario solo se oltre alla componente fisica (indoeuropea) ha una spiritualità Aria, se così non è egli di Uomo avrà soltanto la parvenza (faccio l' esempio dell' ario non per snobbare gli altri popoli, ma perchè è quello che siamo o dovremmo teoricamente essere noi europei).

mi rendo conto che ho trasceso abbastanza l' argomento del topic e la tua domanda sul sangue, tuttavia ritengo che per capire il ruolo dell' intermediario, sia necessario conoscere anche le due componenti che vanno armonizzate.

fatemi sapere cosa ne pensate, se volete un approfondimento su questi temi o avete domande da porre non esitate a farne richiesta, mi fa molto piacere trasmettere le mie conoscenze agli altri (per quanto limitate siano).

AD MAIORA!

[Modificato da Quorthon87 31/01/2006 16.23]

Quorthon87
00martedì 31 gennaio 2006 16:26
ah quasi dimenticavo
il nero-bianco-rosso della bandiera tradizionale e la corrispondente tripartizione in "corpo anima spirito" dell' Indoeuropeo è applicabile anche al concetto di "società divisa in Caste".

se vi interessa anche l' argomento delle caste fatemelo sapere, mi metterò a rileggere il capitolo sull' argomento di "rivolta contro il mondo moderno" di Evola e vedrò di riassumervelo in maniera piuttosto sintetica e comprensibile.

AD MAIORA!
Quorthon87
00martedì 31 gennaio 2006 16:29
una perla dell' antica sapienza Aria
"La Vita - come un arco;
L' Anima - come una freccia;
Lo Spirito Assoluto - come bersaglio da trapassare.
Unirsi con questo spirito,
come la freccia scoccata
si conficca nel bersaglio"

[Markandeya-purana. XLII,7,8]
davide.cool
00martedì 31 gennaio 2006 16:31
mi spiace contraddirti ma i tunisini si sentono cartaginesi! perchè secondo te la nazionale tunisina di calcio si chiama " Le aquile di cartagine"????????????
=strategos=
00martedì 31 gennaio 2006 16:37
quorthon..io resto a bocca aperta..apro un attimo un [SM=x506656] ma istantaneo..poi se vogliamo continuare su ciò ci spostiamo:tu che studi hai fatto/fai?e soprattutto cosa vuoi fare?
permettimi di dirti che potresti dare dei punti ad alcuni scalzacani che si fanno chiamare professori universitari! [SM=x506636]
Quorthon87
00martedì 31 gennaio 2006 16:56
io studio la tradizione nelle sue molteplici forme, sia occidentali che non.

diciamo che la mia formazione si basa soprattutto sulla lettura di alcune opere di Julius Evola e di autori similiari.

penso di fare Antropologia, vale a dire lo studio dell' Uomo e delle differenti culture, anche sul piano biologico. letture che dovrei fare in questo ambito sono i vari testi di Evola sul razzismo (il mito del sangue, sintesi di dottrina della razza, indirizzi per un educazione razziale), "tipologia razziale dell' europa" di Gunther (dello stesso autore ho un piacevole e brevissimo saggio intitolato "humanitas" che tratta della possibilità di ritrovare lo spirito classico greco-romano nella cultura germanica).

se vuoi cominciare anche tu a approfondire certe tematiche ti consiglio di leggere ORIENTAMENTI di Evola

ORIENTAMENTI

per poi passare a "rivolta contro il mondo moderno" che è la sua opera magigore, anche se è abbastanza ostica.

per una lettura più semplice ma comunque niente affatto banale, potrei anche consigliarti "fascismo e terzo reich" sempre di Evola, che fa una metafisica dei due regimi paragonandoli alle società tradizionali alle quali questi si ispiravano: alla fine si parla quasi di più dell' antica roma che del fascismo su quel libro! il linguaggio è molto diretto e chiaro (in "rivolta" invece è abbastanza complesso e ricchissimo di riferimenti e citazioni, nomi di culture differenti, come quella indiana o persiana che ne rendono difficoltosa la lettura.) sempre su "fascismo e terzo reich" ci sono alla fine di ogni sezione una lunga serie di articoli indipendenti che trattano argomenti varii come "fondamenti dell' idea imperiale nipponica" oppure "corporazione e romana fedeltà" continuando con "legionarismo ascetico nella guardia di ferro romena".

chiaramente non leggo solo Evola, nella mia libreria in un anno ho radunato una considerevole quantità di libri ad argomento storico, filosofico e politico di differenti autori.

ci tengo comunque a precisare che rigetto totalmente l' idea dell' "intellettuale" di giacobina memoria, ritengo invece mia l' idea del Guerriero tutt' uno con corpo e spirito, che agisce combattendo prima contro il nemico che è dentro di sè e poi contro quello che è fuori, cosciente sempre del motivo per cui combatte.

VALE!
=strategos=
00mercoledì 1 febbraio 2006 08:39
t prego,per il bene di schiere di futuri giovani,di continuare perchè hai una grande passione e un eccezionale modo di spiegare le cose e i concetti più difficili!!complimenti! [SM=x506651] [SM=x506651]
Quorthon87
00mercoledì 1 febbraio 2006 13:43
Re:

Scritto da: =strategos= 01/02/2006 8.39
t prego,per il bene di schiere di futuri giovani,di continuare perchè hai una grande passione e un eccezionale modo di spiegare le cose e i concetti più difficili!!complimenti! [SM=x506651] [SM=x506651]



dai, non pregarmi non sono (ancora) un dio! :D
comunque continuerò sicuramente, perchè più studio la tradizione più vi ritrovo me stesso, o per meglio dire mi ci riscopro, risveglio la mia coscienza.

se spiego così bene allora potrei iniziare a postare una serie di topic con argomenti vari circa il mondo della tradizione per esempio: la dottrina delle caste, l' idea di Impero, il carattere religioso della regalità, la cavalleria, lavoro e schiavitù nel mondo antico..

che ve ne pare?
Soga
00mercoledì 1 febbraio 2006 17:53
Sarebbe un'ottima idea.
Fallo anche su forum Historiae [SM=x506627] [SM=g27964]
Quorthon87
00mercoledì 1 febbraio 2006 21:38
www.freeforumzone.it/viewmessaggi.aspx?f=42923&idd=5157

qui c' è la votazione per decidere quale saranno i primi argomenti che approfondirò, vota quello che ti interessa maggiormente.

quando i voti saranno una decina circa comincerò a leggere il capitolo interessato, almeno sono sicuro che la fatica fatta desterà interesse.

p.s.:sempre di Evola ho cominciato a leggere "la via della realizzazione di sè secondo i misteri di Mithra", come ogni sua opera è illuminante.. interessanti i paragoni possibili tra mithra e gesù cristo.

VALE!
=strategos=
00giovedì 2 febbraio 2006 08:17
grande!!!!io ho appena votato!!!aspetto con impazienza l'inizio delle lezioni!!! [SM=x506640] [SM=x506636] [SM=x506634] [SM=x506630] [SM=x506627]
dragases
00giovedì 2 febbraio 2006 09:51
L'impero ha cominciato a cadere quando gli imperatori e ancor prima i consoli conquistarono le terre al di là delle alpi...con queste terre aumentarono i mercenari in numero esorbitante e così sparirono i veri romani. E' quello che successo all'impero bizantino; tutti gli imperi sono destinati a cadere....
|cobra|
00giovedì 2 febbraio 2006 11:37
si si ok! ma se qualcono mi chiama barbaro o gallo o peggiochemai turco! io lo polverizzo!!

capiamoci non intendo il DNA! magari dentro di me può scorrere sanque misto con qualsiasi razza! ma io credo che sentirsi romani non sia un fattore di RAZZA! ma mentalita,cultura e visione del mondo
es: se andate in egitto noterete che della antica cultura egizziana,non è rimasto un bel niente! ricordate gli egiziani erano famosi per la scienza,lo studio degl'astri ,la medicina,i profumi,le donne truccate,ed il godersi la vita(chi poteva ovviamente) e il lusso! ora le donne si comprono tutto il viso(truccarsi sarebbe inutile)le medicine non sono facilmente reperibili,i profumi sapranno si è no cosa siano,e di godersi la vta?figuriamoci non si bevano nemmeno una birra!!!! E LA SCIeNZA!!! LE STELLE!! non gli importa più nulla della scienza!!!

quindi la cultura egiziana e scomparsa completamente!!

stessa cosa vale per i galli,germani,iberici,britannici,cartaginesi,persiani,babilonesi,parti,ponti,ecc...

l'unica cultura che almeno in parte e rimasta nelle personeè quella ROMANA!!!! che a civilizzato tutto il mondo che ora si chiama civilizzato
pensateci bene,cosa abbiamo preso noi dai romanI??

semplice,la ricerca del continuo sviluppo,la ricerca del benessere economico dei molti,il desiderio del sapere,la scienza,la ricerca,il piacere per qualsiasi divertimento! insomma tutto ciò che si chiama CIVILTA!! e nessuno può negara che anche se gli inventori della civilta siano stati i greci, i ROMANI si sono fatti carico di portarla in tutta europa!

prendete per esempio le tribù indigiane che vivono in australia,amercica centrale,africa.... be loro di certo non sono simili hai romani,benche sono contenti di vivere nel modo in cui hanno sempre vissuto!

cosa che non si può dire per noi che non troviamo mai pace! abbiamo un continuo bisogno di avanzamento ed espansione tecnologica\culturale.

propio come i nostri padri ROMANI!
M.M.2006
00venerdì 17 febbraio 2006 14:21
Si può dire che un popolo continua ad esistere se dopo la sua scomparsa la cultura ad esso appartenente continua ad influenzare i popoli successivi.
Dunque l'unico popolo che ancora esiste invariato da millenni è quello Ebreo, in quanto la loro cultura è rimasta invariata per millenni, ancora ci sono pratiche vecchissime di secoli.
Anche se gli altri popoli come gli Egizi, la Grecia, o la Cina hanno ripreso il nome antico del loro regno, le usanze, i credi religiosi, la lingua ecc..., è cambiata notevolmente, dunque non si può dire che siano tornati.
Lo si poteva dire per esempio dell'impero Babilonese, in quanto i cambiamenti sono stati pochi.
Quorthon87
00venerdì 17 febbraio 2006 22:36
un popolo
citando manzoni è

uno d' arme, di lingua, d' altare, di memorie, di sangue, di cor
Pius Augustus
00domenica 19 febbraio 2006 10:51
Un popolo sparisce quando i suoi distintivi tratti culturali svaniscono o si mischiano tanto con altri da essere irriconoscibili.
L'eredità di un popolo è una cosa diversa.
Megas Alexandros
00domenica 19 febbraio 2006 17:28
Io sono Italiano, ma chi sono gli Italiani se non i discendenti del sangueRomano?
E' vero non parliamo più il latino ci sono stati invasori di tutti i generi in Italia; ma l'anima non si è cancellata, non è morta!!!
Vale
Pius Augustus
00domenica 19 febbraio 2006 18:48
Re:

Scritto da: Megas Alexandros 19/02/2006 17.28
Io sono Italiano, ma chi sono gli Italiani se non i discendenti del sangueRomano?
E' vero non parliamo più il latino ci sono stati invasori di tutti i generi in Italia; ma l'anima non si è cancellata, non è morta!!!
Vale



Il sangue italiano non è più romano di quello spagnolo,francese o portoghese.L'italia ha subito tante invasioni e colonizzazioni da essere il paese più misto d'europa.
Megas Alexandros
00domenica 19 febbraio 2006 19:07
Chi ritieni siano i tuoi più grandi antenati Pius Augustus?Quali ritieni siano le tue più profonde radici?
Vale [SM=x506639]
Pius Augustus
00domenica 19 febbraio 2006 19:17
Re:

Scritto da: Megas Alexandros 19/02/2006 19.07
Chi ritieni siano i tuoi più grandi antenati Pius Augustus?Quali ritieni siano le tue più profonde radici?
Vale [SM=x506639]



le mie radici culturali-quelle italiane-sono un misto di ellenismo,romanità,cultura liberale dei comuni,rinascimento,illuminismo.
Nel sangue,visto che mia madre è di origini siciliane-sarde e mio padre abbruzzesi potrei essere discendente di fenici,spagnoli,frentani,arabi o longobardi.
Come vedi nulla di sicuro.
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