MANCA UN PASSO ALL'ABOLIZIONE DELLA PENA DI MORTE

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Fan di Medieval
00domenica 16 dicembre 2007 17:32
Beh allora cosa ne pensate?
BKMorgoth_LgK
00domenica 16 dicembre 2007 19:07
ottimo, non vedo l'ora che anche gli tati uniti la smettano con questa barbarie
$Blackfire$
00domenica 16 dicembre 2007 19:09
Re:
BKMorgoth_LgK, 16/12/2007 19.07:

ottimo, non vedo l'ora che anche gli tati uniti la smettano con questa barbarie



qualche giorno fa l'aveva abolita uno stato americano non ricordo quale..
Fan di Medieval
00domenica 16 dicembre 2007 19:11
Finalmente sento parlare persone con la testa apposta!
ABBASSO LA PENA DI MORTE!
Fan di Medieval
00domenica 16 dicembre 2007 19:12
Era il New Jersey cmq...;)
= serius =
00domenica 16 dicembre 2007 21:38
io sono contrario all' abolizione...
davide.cool
00domenica 16 dicembre 2007 22:44
pure io sono contrario all'abolizione della pena di morte
Armilio1
00domenica 16 dicembre 2007 22:48
Credo che comunque non verrà abolita...ricodiamoci che l'ultima parola su tutto ce l'ha il consiglio di sicurezza,dove basta solo un partecipante non favorevole per bloccare la cosa...e se magari gli USA non mettessero il veto,lo potrebbe fare benissimo la Cina...l'ONU non è un organo democratico,al massimo oligarchico...
Fan di Medieval
00domenica 16 dicembre 2007 22:49
Re:
davide.cool, 16/12/2007 22.44:

pure io sono contrario all'abolizione della pena di morte




E che ca... io e te non siamo daccordo in niente.... [SM=g8113] [SM=g8229] [SM=g8231]

Cmq senza rancore...
Un saluto Dà....
Costantinus
00domenica 16 dicembre 2007 23:02
Re:
davide.cool, 16/12/2007 22.44:

pure io sono contrario all'abolizione della pena di morte



sei un barbaro... 2000 anni fa o 200 ok potevo ancora capirlo, ma c'era una mentalità diversa, ma ora non va più bene [SM=g8143]


Fan di Medieval
00domenica 16 dicembre 2007 23:05
Posso farvi una domanda?

Come fa lo stato a insegnarmi che l'omicidio è reato se per punire quel reato utilizza il reato stesso?

E allo stesso modo lo stato ha il potere di dare e togliere la libertà,ma siccome non da la vita non ha il diritto di toglierla....


Voi che ne pensate?

Cioè intendo sui motivi della pena di morte,come la giustificate?
O come la condannate?
davide.cool
00domenica 16 dicembre 2007 23:09
scusa ma se un serial killer ammazza 300 ragazzine minorenni e una di queste è tua figlia. preferisci che rimanga in carcere a vita, con tutti i lussi delle prigioni moderne, tv ed internet inclusi, che mangi come un pachà meglio di casa tua, cosi per il resto della sua vita e dove si burlerà del sistema perchè ha accoppato 300 anime e l'ha passata liscia o è meglio che venga eliminato dallo stato, responsabile di aver creato un mostro simile? propenderei per l'eliminazione fisica. Se fosse per me prima gli farei una disumana violenza psicologica in modo da fargli passare e capire, cosa hanno provato le loro vittime, poi lo impiccherei in piazza davanti alla folla esultante e poi il corpo lo seppellirei in una fossa comune in piena campagna, in modo che non rimanga nessun ricordo nel mondo di costui
Fan di Medieval
00domenica 16 dicembre 2007 23:12
Credo che non è la durezza della pena a insegnarmi la gravità di un reato ma piuttosto la certezza della pena....


Sul fatto ke le pene sono ridicole concordo pienamente....

Xò sono sempre contrario,la considerò una pratica Medievale....
Costantinus
00domenica 16 dicembre 2007 23:16
sembra il dibattito in senato dopo la congiura di Catilina :P
tra catone e cesare, sostengo qst ultimo, diceva che mentre la morte libera dalle sofferenze, invece essere imprigionato ti fa pensare a queste continuamente... cmq nessuno ha il diritto di togliere la vita a qualcun altro, è sacra!

e dopo la tua vendetta cosa proveresti? [SM=g8143]
siculo-calabrese
00domenica 16 dicembre 2007 23:26
scusa davide ma chi siano noi per decidere chi dobbiamo mandarare al creatore?

in questo mondo si sparge abbastanza sangue ogni giorno, ti sembra giusto aumentare ciò?

Pius Augustus
00domenica 16 dicembre 2007 23:29
per me la pena di morte è accettabile solo se questa è utile alla nazione,come nel caso dell'uccisione dei criminali di guerra (esempio,saddam,milosevich,arkan,himmler o pol pot sarebbe stato giusto farli fuori).Per i crimini semplici come l'omicidio è una barbarie inutile.Ovviamente la durezza e la certezza della pena non centra niente.
dankfonicus
00domenica 16 dicembre 2007 23:36
Re:
Fan di Medieval, 16/12/2007 23.05:

Posso farvi una domanda?

Come fa lo stato a insegnarmi che l'omicidio è reato se per punire quel reato utilizza il reato stesso?

E allo stesso modo lo stato ha il potere di dare e togliere la libertà,ma siccome non da la vita non ha il diritto di toglierla....


Voi che ne pensate?

Cioè intendo sui motivi della pena di morte,come la giustificate?
O come la condannate?



Perchè è lo Stato che deve insegnarti che uccidere è sbagliato??
Non deve essere invece la morale e l'etica di un individuo inserito pienamente in un contesto sociale ad evitare che si uccida il proprio simile per qualsivoglia motivo?

Lo Stato ha semplicemente il compito di stabilire delle buone leggi,basate sul contesto sociale in cui è chiamato a legiferare,e ad assicurarsi che tutti le rispettano.

Anch'io sono per la pena di morte,nei casi in cui vi è l'assoluta certezza che l'omicida ha commesso il delitto.
Ma non per rivalsa, per vendetta o per deterrente (usando la barbara crudeltà elencata da davide.cool...quello è sadismo inutile), ma semplicemente perchè chi uccide ha deciso di danneggiare la società in cui vive,quindi è ingiusto ed immorale che la società debba gravarsi del costo di mantenerlo in vita in prigione con i diritti (parola assurda da associare a chi non si è sentito in dovere di rispettare le regole)...ergo essendo un cancro inutile della società,ovvero un costo ulteriore ed a lungo termine,tale costo va eliminato!


davide.cool
00domenica 16 dicembre 2007 23:44
Re:
Costantinus, 16/12/2007 23.16:

sembra il dibattito in senato dopo la congiura di Catilina :P
tra catone e cesare, sostengo qst ultimo, diceva che mentre la morte libera dalle sofferenze, invece essere imprigionato ti fa pensare a queste continuamente... cmq nessuno ha il diritto di togliere la vita a qualcun altro, è sacra!

e dopo la tua vendetta cosa proveresti? [SM=g8143]



se era riferito a me... non è vendetta perchè la vendetta la hai quando tu lo impicchi con le tue mani... cosa mi rimarrebbe dopo? un bel niente, solo la liberazione di aver visto morire un errore di madre natura. e con errore di madre natura non intendo i bambini affetti da varie sindromi perchè non sono loro a decidere come nascere... uno che diventa un serial killer per me è considerato un errore umano e genetico...

se hai un ramo di un albero malato, cosa fai? tagli il ramo malato o lo lasci infettare il sistema cioè l'albero stesso?


davide.cool
00domenica 16 dicembre 2007 23:46
Re:
siculo-calabrese, 16/12/2007 23.26:

scusa davide ma chi siano noi per decidere chi dobbiamo mandarare al creatore?

in questo mondo si sparge abbastanza sangue ogni giorno, ti sembra giusto aumentare ciò?




no perchè è proprio lo stato che deve fare da tramite tra il serial killer ed il tuo desiderio di vendetta e giustizia... è lo stato a decidere chi merita di vivere e chi no... ovviamente è riferito ai criminali non a tutto il genere umano


Pius Augustus
00domenica 16 dicembre 2007 23:48
Re: Re:
dankfonicus, 16/12/2007 23.36:



Perchè è lo Stato che deve insegnarti che uccidere è sbagliato??
Non deve essere invece la morale e l'etica di un individuo inserito pienamente in un contesto sociale ad evitare che si uccida il proprio simile per qualsivoglia motivo?

Lo Stato ha semplicemente il compito di stabilire delle buone leggi,basate sul contesto sociale in cui è chiamato a legiferare,e ad assicurarsi che tutti le rispettano.

Anch'io sono per la pena di morte,nei casi in cui vi è l'assoluta certezza che l'omicida ha commesso il delitto.
Ma non per rivalsa, per vendetta o per deterrente (usando la barbara crudeltà elencata da davide.cool...quello è sadismo inutile), ma semplicemente perchè chi uccide ha deciso di danneggiare la società in cui vive,quindi è ingiusto ed immorale che la società debba gravarsi del costo di mantenerlo in vita in prigione con i diritti (parola assurda da associare a chi non si è sentito in dovere di rispettare le regole)...ergo essendo un cancro inutile della società,ovvero un costo ulteriore ed a lungo termine,tale costo va eliminato!





quindi l'omicidio è accettabile in un contesto utilitaristico...molto interssante. [SM=g8299]
dankfonicus
00domenica 16 dicembre 2007 23:51
...in una società in cui la logica del profitto ha portato ai 5 morti della Thyssen Krupp,accettare la pena di morte da un punto di vista economico non mi sembra affatto immorale!

davide.cool
00domenica 16 dicembre 2007 23:53
Re: Re:
dankfonicus, 16/12/2007 23.36:



Perchè è lo Stato che deve insegnarti che uccidere è sbagliato??
Non deve essere invece la morale e l'etica di un individuo inserito pienamente in un contesto sociale ad evitare che si uccida il proprio simile per qualsivoglia motivo?

Lo Stato ha semplicemente il compito di stabilire delle buone leggi,basate sul contesto sociale in cui è chiamato a legiferare,e ad assicurarsi che tutti le rispettano.

Anch'io sono per la pena di morte,nei casi in cui vi è l'assoluta certezza che l'omicida ha commesso il delitto.
Ma non per rivalsa, per vendetta o per deterrente (usando la barbara crudeltà elencata da davide.cool...quello è sadismo inutile), ma semplicemente perchè chi uccide ha deciso di danneggiare la società in cui vive,quindi è ingiusto ed immorale che la società debba gravarsi del costo di mantenerlo in vita in prigione con i diritti (parola assurda da associare a chi non si è sentito in dovere di rispettare le regole)...ergo essendo un cancro inutile della società,ovvero un costo ulteriore ed a lungo termine,tale costo va eliminato!





in un sistema computerizzato è l'antivirus a decidere quale file è ok e quale file è infetto,, rimuovendolo totalmente e quindi eliminandolo. I virus della società umana vanno sempre rimossi e cancellati. E ce un arbitro che si interpone tra il criminale e il colpito che deve fare da arbitro e decidere per l'eventuale eradicazione totale della persona umana. Ovvio che se uno prende sotto per sbaglio un vecchietto che accidentalmente prima di attraversare, non ha guardato a destra e sinistra, allora non serve la pena di morte perchè non tutti sono pirati della strada e se l'ho preso sotto nn è certo per colpa mia anche se un po di colpa mi rimane... ma nei casi piu gravi ci deve essere la pena di morte e per casi piu gravi intendo serial killers ecc
Pius Augustus
00domenica 16 dicembre 2007 23:55
Re:
dankfonicus, 16/12/2007 23.51:

...in una società in cui la logica del profitto ha portato ai 5 morti della Thyssen Krupp,accettare la pena di morte da un punto di vista economico non mi sembra affatto immorale!





ma infatti io mica dico di essere in disaccordo! però mi chiedo una cosa:tu consideri il criminale come un uomo che decide consapevolmente di danneggiare la propria società e quindi in pratica si macchia di tradimento,guadagnandosi la pena di morte.è un ipotesi accademica perchè difficilmente l'assassino pensa di compiere tale scelta quando uccide,lo fa perchè folle o spinto dalla necessità,però accettiamola per vera.In questo senso si crea una sorta di condizione di guerra individuo vs società,ed in questo caso i criminali sono come soldati...e quindi ucciderli è immorale ^^
è un sentiero strano e pericoloso questa tua definizione...
dankfonicus
00domenica 16 dicembre 2007 23:59
X davide.cool


infatti quando ho detto che "ci deve essere l'assoluta certezza che si tratta di un omicida" intendevo proprio che chi ha ucciso con la più totale convizione,appurato dai dovuti organi giudiziari,merita la pena di morte.
è ovvio e scontato che l'accidentalità,come nell'esempio di un investitore,non rientra in questa casistica,ma avrà problemi a livello civile anzichè penale...una casistica diversa può averla chi investe guidando sotto effetto di droga ed alcool...ma anche qui non essendoci la volontà diretta non si arriva alla pena capitale,ma a durissima pena sia civile (pecunia da sganciare) sia penale (parecchio carcere!)
14ribelle88
00lunedì 17 dicembre 2007 00:11
la morte per certa gente sarebbe troppo facile è un attimo e smetti di soffrire qualsiasi cosa hai fatto, molto meglio i lavori forzati a vita e per cose come pedofilia la castrazione fisica, se fai certe cose dei pagarne le conseguenze sulla pelle, una scossa e via non è la soluzione
dankfonicus
00lunedì 17 dicembre 2007 00:11
Re: Re:
Pius Augustus, 16/12/2007 23.55:




ma infatti io mica dico di essere in disaccordo! però mi chiedo una cosa:tu consideri il criminale come un uomo che decide consapevolmente di danneggiare la propria società e quindi in pratica si macchia di tradimento,guadagnandosi la pena di morte.è un ipotesi accademica perchè difficilmente l'assassino pensa di compiere tale scelta quando uccide,lo fa perchè folle o spinto dalla necessità,però accettiamola per vera.In questo senso si crea una sorta di condizione di guerra individuo vs società,ed in questo caso i criminali sono come soldati...e quindi ucciderli è immorale ^^
è un sentiero strano e pericoloso questa tua definizione...



bella obiezione...

Io penso che se un individuo uccide per follia,ci devono essere degli organi competenti a valutare questa effettiva pazzia (praticamente come adesso si da l'etichetta "incapace d'intendere e volere" ai processi).

L'omicido per necessità non lo concepisco (escludendo ovviamente la legittima difesa): la necessità basilare dell'uomo e della società è la vita,quindi nessuna necessità può avere un valore maggiore della vita di qualunque individuo.
Anche nel caso che si ha subito un torto,per quanto grave esso sia, si deve sempre confidare nell'azione
risolutoria della giustizia (lo so che confidare nell'onestà della giustizia ciecamente è utopia,ma l'alternativa è l'anarchia oppure il prevalere della legge del più furbo/forte su chi non ha il coraggio di mostrare i muscoli!)

Infine io penso che non si deve creare una sorta di guerra tra individuo e società,perchè ogni individuo è società e nel momento in cui decide di infrangere la regola più sacra,l'inviolabilità della vita,uccidendo un'altro individuo,uccide la società, arriva quindi ad uccidere se stesso come elemento del contesto sociale di cui fa parte.
davide.cool
00lunedì 17 dicembre 2007 00:21
Re:
dankfonicus, 16/12/2007 23.59:

X davide.cool


infatti quando ho detto che "ci deve essere l'assoluta certezza che si tratta di un omicida" intendevo proprio che chi ha ucciso con la più totale convizione,appurato dai dovuti organi giudiziari,merita la pena di morte.
è ovvio e scontato che l'accidentalità,come nell'esempio di un investitore,non rientra in questa casistica,ma avrà problemi a livello civile anzichè penale...una casistica diversa può averla chi investe guidando sotto effetto di droga ed alcool...ma anche qui non essendoci la volontà diretta non si arriva alla pena capitale,ma a durissima pena sia civile (pecunia da sganciare) sia penale (parecchio carcere!)



esatto ma di fatti io non ho mai detto di voler la pena di morte indistintamente dal crimine.... Poi ce da calcolare la premeditazione di un fatto criminoso grave, la componente psicologica dell'omicida e cosi via


Mario Decio Giulio II
00lunedì 17 dicembre 2007 00:21
Discussione del 10 Agosto 2007,frase di Fan di Medieval


Cm fa lo Stato a insegnarmi ke l'omicidio è reato se per punire quel reato utilizza il reato stesso????????





Discussione del 16 Dicembre 2007,frase di Fan di Medieval


Come fa lo stato a insegnarmi che l'omicidio è reato se per punire quel reato utilizza il reato stesso?




Mi sembrava di averla già sentita.... [SM=g8360]
davide.cool
00lunedì 17 dicembre 2007 00:24
Re:
14ribelle88, 17/12/2007 0.11:

la morte per certa gente sarebbe troppo facile è un attimo e smetti di soffrire qualsiasi cosa hai fatto, molto meglio i lavori forzati a vita e per cose come pedofilia la castrazione fisica, se fai certe cose dei pagarne le conseguenze sulla pelle, una scossa e via non è la soluzione



per la legge islamica, uno che ruba va amputato della mano destra. se uno è ladro ed amputato, rimarrà ladro anche con una mano sola e di sicuro non si mette a fare del bene, salvo casi eclatanti.. quel tipo di punizioni non servono con certa gente

14ribelle88
00lunedì 17 dicembre 2007 00:40
Re: Re: Re:
dankfonicus, 17/12/2007 0.11:




Anche nel caso che si ha subito un torto,per quanto grave esso sia, si deve sempre confidare nell'azione
risolutoria della giustizia (lo so che confidare nell'onestà della giustizia ciecamente è utopia,ma l'alternativa è l'anarchia oppure il prevalere della legge del più furbo/forte su chi non ha il coraggio di mostrare i muscoli!)

Infine io penso che non si deve creare una sorta di guerra tra individuo e società,perchè ogni individuo è società e nel momento in cui decide di infrangere la regola più sacra,l'inviolabilità della vita,uccidendo un'altro individuo,uccide la società, arriva quindi ad uccidere se stesso come elemento del contesto sociale di cui fa parte.



al giorno d' oggi la giustizia è per le elitè e per chi va bene alla magistratura, per tutti gli altri ci sta solo la caccia alle streghe, molte situazioni fai prima a risolvertele da solo ci risparmi tempo e sbattimento oltre alla solita dose di buonismo che ti viene imposto dalla società e dal sistema, non prevale chi è più furbo o forte perchè fidati se vuoi spaccare la faccia a qualcuno puoi anche essere la metà di lui ma il modo lo trovi è questione di volontà.
con questo non voglio dire che se ti ammazzano un parente sei libero di prendere un ferro e farti giustizia da solo, però nelle piccole cose, se non vieni tutelato dalla legge, te la devi risolvere da te.
per quanto riguarda la pena di morte, omologarsi a quello che ti impone la società vuol dire essre conforme alla massa, una pecora, ognuno deve decidere cio che è giusto o sbagliato, in linea di massima nel rispetto degli altri ma sopratutto di se stesso e del suo pensiero, la vita è la cosa essenziale e va rispettata in tutte le sue forme però uccidento una persona non si uccide un contesto sociale piuttosto se si commette un omicidio per motivi futili ci si cancella come persone ma non come parte si una società, quello che dici tu succederebbe se la nostra società fosse equa o almeno costruita sui nostri valori culturali(se avessimo dei valori culturali comuni), invece la società mangia e basta


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