La rinascita dell'Impero

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
P.Scipion
00martedì 16 gennaio 2007 13:29
Era da tanto che non venivo in qesto grande e bellissimo forum...
Ma rieccomi qua,pronto a farvi di nuovo divertire e perchè no,farvi sbavare sulla tastiera [SM=g27828] per il continuo della mia camapgna su Medieval II.

Qui ripropongo il mio vecchio resconto della campagna.

La storia del Sacro Romano Impero.

"Sviluppo e Pace"

Tratto dal diario dell'Imperatore Heinrich

Germania,1080 dopo Cristo.

Poche lune sono passate da quando mio padre,Imperatore del Sacro Romano Impero è morto,sepolto qui a Francoforte,nostra capitale.
Sono il I ed ultimo genito della nostra reale famiglia e sono chiamato in causa dal concilio dei principi Germanici per reggere e condurre l'Impero al posto di del defunto mio genitore.

Io non sono come lui,lui uomo di guerra,uomo spietato,uomo guerrafondaio,uomo rude...Io ho il cuore e l'animo buono,volgio la pace e la proserpità,tuttavia mio padre è stato un Imperatore che ha saputo,anche se di poco,estenedere i nostri domini e ampliare la nostra potenza militare sulla terra e sul mare,ha saputo farsi rispettare e servire da tutti i suoi sudditi fino all'ultimo istante della sua morte,avvenuta per cause naturali.
Ma dietro al suo operato,che apparirebbe agli occhi di tutti mite e votato all'Impero,si cela una triste verità,alla quale ora devo farci io i conti.
Le campagne sono devastate,le città vivono isolate e nella fame,senza strade e senza campi di cotura,le casse reali sono agli sgoccioli e il nostro esercito,anche se potente,è impegnato in ogni confine dell'Impero,essendo il nostro regno al centro dell'Europa Cristiana.
Come agire in una situazione del genere?Circondato da nemici,spoglio dei beni,privo di capitale e diviso in ogni regione...la situazione è critica,devo agire.

Che vadano al diavolo i miei consiglieri,i nobiligli uomini di corte...Inetti!Io faccio da solo,non mi servono questi pagliacci vestiti d'oro,mi servono uomini veri!
E' da qui,sede del mio Impero,che comincerò la riforma che presto invaderà tutto i lnostro regno.Una riforma agraria.

Estate 1080 d.C. Francoforte

Il papa mi ha investito Imperatore e mi ha porso la corona,sono ufficialmente il nuovo Imperatore dello stato più potente d'Europa.Sono pronto ad agire.
I nobili temono il mio nuovo modo di fare e sembra che per ora non mi infastidiscano...giusto il tempo di riformare quello che desidero.
Con i pochi fiorini che abbiamo nelle casse ho ordinato la deforestazione di tutte le campagne intorno a tutte le città dell'Impero,liberando schiavi e soldati(che ho congedato) a lavorarci per creare e coltivare la nostra nuova terra.
Ho indebolito di molto l'esercito,non essendo ora nei miei interessi,e nemmeno dei miei confinanti,intraprendere una guerra...siamo troppo deboli ancora..dobbiamo agire per lo sviluppo dell'Impero.
Mio padre,nella sua enorme stupidità,ha fondato e costruito castelli per tutto l'Impero per garantirci la difesa da minacce esterne...stolto!Con la costruzione di questi castelli le nostre casse si sono svuotate!E' tempo che tornino quello che erano prima,città fiorenti e piene di risorse.
Ed è quello che ho ordinato.
Ho fatto smantellare tutte le mura dei castelli,venendo la mercanzia all'estero e ne ho ricavato un ingente guadagno per costruire intorno al castello delle case,campi,edifici pubblici,scali mercantili e quant'altro ci serve per risanare il paese...
I lavori che ho ordinato di fare in questi 6 mesi sono stati tanti ed entro un anno saranno compiuti.

Estate 1081 d.C. Bologna

Ho viaggiato per tutto l'Impero fino a Bologna per assicurarmi del lavoro svolto dai miei sudditi,è eccellente,i lavori stanno andando alla grande,sono terminati,i castelli sono ora città ed ho inviato coloni affinchè le animino e facciano si che siano ben popolate.
Ho mandato in ogni città un generale o mio familiare per farlo stare buono,chissà mai se dovvesse essere scontento del nuovo governo pacfico che ho in mente di attualizzare.
I campi stanno già dando i primi frutti e le mercanzie garantiscono l'autonomia alimentare del nostro paese,è quello che volevo,dipendere da me stesso.
Con i ricavi che ho ottenuto dalla vendita delle mercanzie rimaste all'estero ho ordinato la costruzione di mercati,fiere e cantieri mercantili in ogni città dell'Impero garnatendoci così un ulteriore guadagno nei prossimi 6 mesi nella quale ho già in mente cosa fare:agire diplomaticamente con gli altri popoli.

Inverno 1082 d.C. Bologna

Sono estremamente soddisfatto di come il mio impero sta lavorando,di come i miei sudditi mi amino e di come i nobili stiano al loro posto e non mi importunino con le loro richieste;l'importante è rimanere in buoni rapport con il papa,e fino ad adesso ci sono...tanto è che mi ha dato il permesso per conquistare Firenze che,oppressa dal governo dittatoriale,reclama giustizia e libertà,quella che gli offrirò io...non appena occupata.
Intanto le mie mosse diplomatiche sono state estremamente abili,ho mandato emissari e diplomatici in Francia,Venezia,Polonia,Danimarca e Bisanzio.
Con i francesi ho stretto un importante alleanza strategia ora che ho donato al principe francese mia figlia in isposa,saldando i nostri vincoli,un grande matrimonio,degno dell'Impero e del nostro benessere.
Inoltre gli Spagnoli ed i Portoghesi mi hanno offerto di trattare commercialmente con loro,ed io naturalmente ho accettato ora che il mio Impero è nettamente in salita.
Ho stretto un alleanza con l'Imperatore di Bisanzio,davvero un grande uomo.Due Imperatori,un Impero.
Perfino i Polacchi e i Danesi hanno acettato la mi offerta d'alleanza,nessun nemico ora minaccia le nostre frontiere,siamo finalmente sulla vi della pace.
Ma la cosa a cui vado più fiero è l'alleanza con Venezia,paese cui io temo moltissimo e che mai vorrei sfidare,se non obbligato.

Francesi,Polacchi,Danesi,Bizantini e Venziani sono tutti miei alleati,alleati sinceri che mai mi attaccheranno ora che i nostri legami sono così profondi.

Estate 1082 d.C. Accampamento nei pressi di Firenze

Difeso dalle alleanze e dagli accordi con gli altri popoli è sul fronte militare nella quale ora mi muovo.L'impero necessita di nuove terre,terre vaste e coltivabili,quale se non la ribelle firenze?Popolo stolto e incapace questo degli Italiani...sarà facile conquistarli.
Tutto procede secondo i piani,il mio esercito è appostato al di fuori delle mura di firenze,accampato in una vicina collina.
L'armata che conduco ammonta di circa 3000 sdoldati,più svariati plutoni di baliste,torri,catapulte e quant'altro.E' tutto pronto per assediare Firenze,in due giorni la prenderemo.

I Giorno

Le mie truppe si appostano per la battaglia,prima linea arcieri e balestrieri,seconda fanti,terza cavalieri.
La guardia cittadina di firenze è appostata sulle mura,attnede il nostro arrivo...che gli sia concesso!Marciamo miei uomini!Per l'Impero!

Racconto della battaglia da parte dello storico Imperiale:

"L'Imperatore Heinrich mi ha dato il suo diario personale,raccomandandomi di scrivere tutto lo svolgersi della battaglia,e così io farò.
Che inizi l'inferno!
Pietre infuocate,massi giganti,dardi e frecce vengono scagliati contro le mura e i difensori,le esili costruzioni cedono dopo poco insieme alle torri e i nostri uomini possono avanzare dentro la città.
La seconda linea marcia lenta,nessuna fretta,bisogna pazientare.Il loro esercito conta di 1000 uomini,ma sono appostati in difesa,dobbiamo stare attenti.
Arcieri nemici decimano i nostri contadini...buah,carne da macello...furbo l'imperatore a trarre in trappola questi stolti Italici...sprecano le loro munizioni!
Mentre i contadini,sbandati,si fanno decimare dal nemico,i nostri cavalieri corazzati e lancieri entrano dentro la città facendosi strada a colpi di spade.
La porta è abbattuta,due pezzi delle mura crollate,sarà in questi 3 punti cher attaccheremo!
"CARICA"Urla L'imperatore!I fanti corrono e decimano i poveri miliziani Italiani che in poco tempo si danno alla fuga...Rimarremo qui per questa notte,non ci vonviene avanzare."


II Giorno

"E' spuntata l'alba ed ho appena fatto in tempo a svegliarmi che la battaglia è cominciata.I nostri arcieri decimano i nemici che caricano i nostri,muoiono prima che possano raggiungere la salvezza...più niente ci divide dalla piazza e dal municipio nella quale andremo a catturare(l'Imperatore è magnanimo) il dittatotre di Firenze.
La popolazione esce dalle case e lancia fiori,rose,stoffe...urla libertà!
Tutta Firenze acclama il nostro arrivo,sorridenti alziamo le braccia al cielo e ringraziamo tale popolazione.Che a lungo il nostro magnanimo imperatore governi su questa splendida città!
Intanto il dittatore Marco de Medici è stato catturato,ma immediatamente liberato e riconsegnato alla popolazione,vivrà la sua nuova vita da privato cittadino.
La saggezza e la bontà del nostro Imperatore non ha limiti.
E' così che è finito l'assedio di Firenze,vittoriose le nostre armate,come sempre!"

Inverno 1083 d.C. Firenze

Due anni sono passati dalla conquista di Firenze,avvenuta celere,ora che l'Impero è più forte che mai.
Tutti i confini sono sicuri,ogni città di confine ha la sua armata Imperiale pronta a difenderla contro possibili invasori...ma chi potrebbe mai invadere il nostro glorioso Impero?Abbiamo solamente alleati e amici..la pace regna come volevo!
Anche qui a Firenze,ove per questi due anni ho risieduto,governa la pace.
Il popolo è felice,mi acclama e mi ringrazia...niente di più bello.
Ho però dovuto avvisare il mio seguito di tenersi pronto,presto partirò per il nord,in cerca di nuove terre da conquistare : Amburgo,Praga e Ajaccio.
Sono i nobili,stolti,che mi richiedono di conquistare questi territori..perchè devo fare ciò?
Non abbiamo bisogno di nuove terre,perchè mi obbligano a cercare la guerra?
Tuttavia devo sottostare almeno per questa volta al loro volere...se a me il denaro non interessa..per loro è la fonte di primario guadagno...sfruttano tutto ciò che trovano!
Non posso fare niente,è così che funziona,e lascerò che sia osì...poichè ho altro di cui preoccuparmi.

Diario mio,ti metterò a riposo per il tragitto...verrai affidato allo storico Imperiale...che presto continuerà a riempirti di alate parole.



Estate 1085 d.C. Amburgo

Dopo due lunghi anni ritorno a sfogliarti caro diario mio,nuovi scenari di guerra saranno impressi sulle tue pagine.
Sono accampato ad Amburgo,dopo una marcia durata 2 anni tra piccole scorribande,ozio nelle città e allenamenti.
Ma ora siamo arrivati finalmente al confine con la danimarca,che dovrà essere bloccata prorpio qui,perchè comandiamo noi,tedeschi cavalieri invincibili.
Se prenderemo Amburgo(cosa molto probabile)la danimarca sarà costretta a rimanere dov'è,oppure ci dichiarerà guerra...ma chi se ne importa...ormai tutti i miei sogni di pace sono svaniti..sento chiaramente nuovi e devastanti venti di guerra...si...dopo che prenderò Amburgo,Praga e Ajaccio...io so,sono sicuro,che mi attaccheranno.
Ma quegli stolti dei nobili vogliono così,accontentiamoli.
P.Scipion
00martedì 16 gennaio 2007 14:50
Estate 1085 d.C. Amburgo

Dopo due lunghi anni ritorno a sfogliarti caro diario mio,nuovi scenari di guerra saranno impressi sulle tue pagine.
Sono accampato ad Amburgo,dopo una marcia durata 2 anni tra piccole scorribande,ozio nelle città e allenamenti.
Ma ora siamo arrivati finalmente al confine con la danimarca,che dovrà essere bloccata prorpio qui,perchè comandiamo noi,tedeschi cavalieri invincibili.
Se prenderemo Amburgo(cosa molto probabile)la danimarca sarà costretta a rimanere dov'è,oppure ci dichiarerà guerra...ma chi se ne importa...ormai tutti i miei sogni di pace sono svaniti..sento chiaramente nuovi e devastanti venti di guerra...si...dopo che prenderò Amburgo,Praga e Ajaccio...io so,sono sicuro,che mi attaccheranno.
Ma quegli stolti dei nobili vogliono così,accontentiamoli.

E' arrivato il fatidico giorno amico mio,prepariamoci alla battaglia.

I Giorno

Come di consueto l'imperatore mi ha affidato il suo diario,per scrivere tutto il resoconto dell'assedio.Non avremo molte difficoltà a distruggere Amburgo,massimo I giorno e trionferemo...
E' un popolo incivile questo di Amburgo,non ha un re ne un governo...è ribelle,è anarchico...
La guardia cittadina è misera...non meriterebbe neanche di essere scritta questa battaglia.

L'esercito Imperiale è schierato,capeggiato dall'Imperatore in persona che da valoroso comandante quel'è si è disposto in prima linea.
Le mura di Amburgo sono misere...sono di legno,con pochi arcieri e altrettanti lancieri...per quanto potranno resistere?

Le schermaglie sono giunte ed i nostri valorosi balestrieri hanno decimato la guarnigione appostata sulle mura,l'ariete ha sfondato la porta e parte della fanteria è entrata in città.
La guarnigione di lancieri è appostata salda nella piazza principale e sembra non voler arrendersi...che ideali spingono questi stolti a voler morir così inutilmente?

Che muoiano allora,a noi non fa certo effetto.
I nostri cavalieri stanno per caricare il nemico,con l'ausilio della fanteria nelle retrovie..
L'impatto è stato violentissimo e il nemico sta già indietreggiando verso l'ultima roccaforte el piccolo castello...non hanno ancora molto da vivere,giusto quei piccoli attimi per vedere rionfare i nostri soldati.

I nostr fanti hanno scasvalcato l'ultimo muro e ormai la vittoria è in pugno,il nemico si arrende e la città è nostra,la sorte di entrambi è in mano del nostro Imperatore.



Amburgo,corte del castello

L'Imperatore sta dando disposizioni su come governare e mantenere queste terre ormai nostre...ha dato l'ordine di costruire strade,porti,edifici e reclutare nuove reclute pronte a difedere questo nuovo baluardo Imperiale,inoltre ha dato ordine di amassare pietra e ferro in tutta la regione al fine di costruire potenti cancelli e mura imponenti...
Nel frattempo i nemici catturati sono stati liberati dal nostro magnanimo sovrano,ed ora lavoreranno per noi come privati cittadini.
LA bontà dell'Imperatore mi stupisce,forse sarà proprio questa a determinare il nostro destino.


Inverno 1086 d.C.

Lo storico Imperiale ha fatto un buon lavoro,tutti questi documenti testimonieranno quello che ho fatto e quello che farò negli anni a venire.
Amburgo è conquistata ed un nobile della mia famiglia si è insiedato come feudatario in questa regione.
L'inverno è freddo e il racolto della primavera e dell'autunno è stato vastissimo,con esso l'invernosarà suprato benissimo e senza alcuna carestia.
Intanto mi rimetto in marcia verso l'Italia,ho ricevuto notizia che alcuni vascelli mercantili e carovane Imperiali sono state attaccate e catturate da reparti Veneziani...
Perchè tutto ciò?
Andrò a chiedere spiegazioni al Doge di Venezia.

Intanto però ho dato disposizione al mio consigliere di aumentare le costruzioni e il reclutamento in ogni regione Imperiale cosicchè da lanciare la nostra economia e divenire gli assoluti padroni del mercato...
Un Impero si mantiene con l'oro,non con il ferro.

Estate 1087 d.C.

Sono giunto infine a Venzia e il Doge mi ha ricevuto nella sua corte con una certa tonalità di sarcasmo ed ironia...come si permette costui a prendersi gioco della mia persona e a fare battutelle sul mio conto?
Mi ha anche detto ch non ha nessun intenzione di rilasciare l bottino che ha catturato tramite i vascelli e le carovane Imperiali...è un atto di guerra qusto?
Come può sperare di vincere contro un Impero tanto maestoso?

Ho abbandonato in fretta e furia l cote di questo stolto...
Mi ha implicitamente dichiarato guerra...Aspetto solo che faccia qualche mossa sbagliata e muoverò tuto l'esercito Imperiale contro questa città di vili codardi.
Se vogliono la guerra,e sia...
Non sono un guerafondaio come mio padre,quel pazzo..
Ma la salvaguardia dell'Impero si mantiene si con l'oro...ma anche con il ferro..a quanto posso constatare ora come ora..

Estate 1089 d.C.

Sono passati due anni e ancora nessuna notizia da Venezia...sembra che non ci sarà nessuna guerra...o forse si stanno preparando ad essa...
Di ciò me ne frego,poichè prima o dopo,se dovessero ingaggiar battaglia,li conquisterei tutti,non hanno scampo.
Nel frattempo però le mie città si sono ingrandite e la capitale dell'Impero conta ora quasi 600.000 persone(24.000) e i miei castelli sono praticamente inespugnabili,inoltre l'esercito Imperiale è raddoppiato e l'economia,nonstante la gravosi spese,è ancora in positivo.

Le casse dello stato superano i 50.000 fiorini ed ogni anno aumentano sempre più...
Sembra che il mio progetto di Pace e viluppo sia ormai avviato e terminato a pieni voti.

Inoltre mia figlia Cornelia è andata in sposa al Principe Francese,dopo un attenta mossa diplomatica,e la pace e l'alleanza regnerà per sempre fra questi due popoli.

Ho mosso tutto il mio esercito a Bologna ed ora risiedo nel palazzo governativo della città,in attesa di notizie da Venezia,che non mi tranquillizza affatto.



7 Dicembre Inverno 1090 d.C.

Il fatidico giorno è giunto.
Un emissario veneziano si è recato a Bologna e mi ha consegnato la dichiarazione di guerra del Doge Michele.

Ebbene la guerra è giunta...
il mio esercito è appostato fuori Bologna,conta 50.000 uomini e 5.000 cavalieri(3000 e passa soldati).

La prossima settimana lo condurrò sin fuori Venezia e la assedierò...la annienterò,nulla rimarrà di quella città..ingrata!
Le ho porso la mia mano e ne h aapprofittato!
Le ho dto i diritti commrciali e un alleanza salda,un epoca di pace e di proserità...
Come può essere l'uomo tanto ingrato verso il suo protettore?

Le mie spie mi hanno avvertito..il loro esercito è aumentato considerevolmente...circa 60.000 uomini mi aspettano sopra le mura...
non basteranno a fermare la mia ira,a fermare la mia possente cavalleria.
Non basteranno a salvarli.
Li distruggerò,li distruggerò tutti.

CAPITOLO II GUERRA E DISTRUZIONE

A breve.
Celta berserker
00mercoledì 17 gennaio 2007 10:05
Te pareva che non ci ficcavi dentro qualcosa di Cornelio. [SM=g27828]

A parte gli scherzi savè, davvero ben scritto soprattutto per il carattere che hai deciso di dare al protagonista: una specie di ribelle/autoritario che ambisce al potere totale.
Bravo savè. [SM=x506651]
P.Scipion
00mercoledì 17 gennaio 2007 16:15
a bello ma qusta è alta scuola [SM=g27828]

Comunque a breve mando il II capitolo...
vi anticipo la guerra con milano,sicilia,venezia,danimarca,francia,inghilterra e polonia...

ce ne saranno delle belle.
P.Scipion
00domenica 21 gennaio 2007 12:20
CAPITOLO II

Da adesso in poi ho deciso di scrivere in maniera più descrittiva e meno shematica,con qualche sfumatura epica pr dare quel tocco che serve a questo AAR per essere coinvolgente.
E poi cambio il carattere del mio Imperatore,d'altronde ho fatto guerra ovunque,quindi lo dipingo come un pazzo guerrafondaio.

"Lo scacco Veneziano"

L'inverno è giunto,più freddo che mai,in quest'Italia avvolta dalle guerre e dagli intrighi.
L'esercito Imperiale,al freddo e al gelo del nord,marcia alla volta di Venezia,condotto dall'Impratore Enrico in persona.
L'armata sorpassa il Pò,la pianura veneta e giunge sino a 5 miglia da Venezia,dove si accampa.
I soldati lavorano giorno e notte per la costruzione dell'accampmento mentre il sovrano si distingue nel lavorare insieme ai soldati,portando la legna.
L'accampamento è stato completato all'alba del 26 Dicembre.L'esercito è accampato,i soldati bevono e tracannano,mentre l'imperatore nella sua tenda,discute con i generali dell'esercito.

"Adolf,il tuo contingente di picchieri mi deve sostenere a sinistra,per poi sorpassare le mura con le scale e colpire il nemico alle spalle mentre la mia cavalleria e i picchieri di Sigismondo impegnano sulle mura l'esercito Veneziano" Così affermava l'Imperatore al consiglio,osservando su di un tavolo il plastico della grande Città Italiana.
E così rispondevano i generali: "Signore,per conquistare Venezia dovremmo avere un esercito 3 volte superiore a quello nemico,invece lo abbiamo uguale!Se non inferiore numericamente!"

E l'Imperatore,alzandosi,sbattè un pugno sul tavolo,facendo tremare il complesso e pacato rispose:"Non importa il numero...è un fattore fra tanti diamine! Siamo tedeschi!Siamo il Sacro Romano Impero e vinceremo! COsa vuoi che ci facciano quegli idioti Italiani che si combattono fra loro? Li distruggremo! Parola mia!"

Così all'alba del girono seguente l'esercito partì,distruggendo l'accampmento divenuto ormai d'impiccio.
In poche ore raggiunge Venezia il grosso dell'armata,mentre l'artiglieria doveva ancora arrivare...
Enrico intant,a cavallo di Auro,si avvicinava alle mura Veneziane,seguito dal comandante in seconda dell'esercito.
Quelle gigantesche mura che ricoprivano di pietra tutta la grande città,quelle mura mastodontiche che si palesavano ai loro occhi,ed il sole appena sorto gli baciava le guance,gli baciava le labbra,il vento soffiava lento e fresco sfiorando le armature pesanti dei tedeschi,schierati in assetto da battaglia.
Circa settantamila uomini schierati sul campo,pronti a morire per l'impero e per l'imperatore.Al centro i picchieri,in numero di qarantamila,a destra i cavalieri appiedati in numero di diecimila,bardati con ogni tipo di ferro e armatura,a sinistra l'elite dell'esercito,i veterani delle guerre ondotte a Firenze e negli stati liberi della Germania conqusitata.
Tutto era pronto per quei soldti di terre diverse,alcuni dalla sassonia,altr dal nord italia,altri dai balcani...parlavano lingue diverse,ma tutti avevano in comune una cosa fondamentale : Voler morire per l'Impero e per l'Imperatore.
Egli stesso,sotto le mura Veneziane,osservava l'esercito nemico schierato in città.Si sentivano urla di donne,gemiti di bambini,schiamazzi vari e la paura invadeva la città...ne era infestata.
Metà dell'esercito Veneziano era schierato sopra le mura bianche della città,aspettando le torri e le scale arrivare.La cavalleria veneziana aspettava salda dietro le porte cittadine,protette dall'altra metà di lancieri e fanti,armati alla leggera.
Il Doge,temerario com'era,attendeva insieme alla cavalleria,in prima linea insieme ai suoi uomini.
Il rintocco delle campane rompere quel silenzio così profondo,quel silenzio che annunciava l'arrivo della tempesta.
Così l'Imperatore,osservando la situazione,venne interrotto da una voce familiare.

"Quando..." Disse Edmundo,il comandante in seconda-"...avverrà..."
E l'Imperatore,più fiero e retto che mai,rispose :"Presto..." Mentre un lieve sorriso si palesava sulle labbra ancora secche ed infreddolite dal terribile gelo di quell'inverno,il cavalo nitriva ed il vapore fuorisciva dalle sue labbra,mentre il giorno passava lento,e l'artiglieria era finalmente giunta,era tutto pronto ormai,si stava solamente aspettando l'arrivo dell'ambasciatore mandato a Venezia per chiedere la resa incondizionata...nessuna notizia.Il corpo dell'ambasciatore non arrivò mai,la sua testa si.Lanciata da una catapulta suu na torre sule mura,la testa dell'ambasciatore cadde vicino ad Enrico,a cavallo.
Non una smorfia,non un sorriso ne un sopracciglio inarcato,solamente un gesto...Con la mano destra sfilò la spada e l'alzò al cielo,urlando " Per l'IMPERO!!FUOCO!!" urlò a squarcia gola facendo cenno alle catapulte di incominciare a sparare dardi e pietre.

L'inferno cominciò.
La bataglia incominciò di notte,notte fonda.
Piete e dardi infuocati cadevano sulla nivea città,distruggevano case,edifici,mura,torri e davano fuoco a qualsiasi cosa sfondavano con la loro potenza.
Per circa 20 minuti il fuoco non cessò mai,fino a quando,improvvisamente,un dardo fortissimo colpì una parte già dolente delle mura,sfondandole..." Carpe diem " Sibilò Enrico dando due calci al cavallo,che in presa alla foga si alzò su due piedi,annunciando la carica della battaglia.

"AVANTI CON LE SCALE!SU CON L'ARIETE! E PORTATE QUELLE STRAMALEDETTISSIME TORRI SOTTO LE MURA!!!AVANTI UOMINIII!!!AVANTIIIII!!!!" Urlò l'Imperatore lanciando la carica,partendo in prima linea.
Il primo degli uomini a sorpassare le mura fu proprio lui,caricando frontalmente i lancieri disposti in asseto da battaglia.
Le torri arrivarono alle mura insieme alle scale.
Fuoco e fiamme in città,spade e frecce,ferro e legno..un accozzar di tutto.
L'Imperatore è quasi arrivato stto le mura,pronto a sfondare per primo le linee nemiche,seguito da 35 mila uomini,mentre il restante occupato con le scale e con le torri è ancora impegnato a ragginger le mura.
Ed ecco che l'istante è giunto.
il galoppar del cavallo ha condotto l'imperatore a pochi metri dai nemici,la lancia serrata nel braccio destro,l'armatura d'oro in corpo e lo scudo imperiale nella mano sinistra...
L'ultimo balzo ed ecco che la lancia spezza lo scudo e trapassa il corpo di un soldato veneziano,mentre il cavallo è costretto ad arrestarsi quando penetra dentro le linee,l'imperatore butta giù la lancia e sfodera la spada,menando fendenti e affondi da tutte le parti.Il resto dell'esercito è giunto e combatte insieme all'imperatore quella gigantesca battaglia.
Muoiono da ambo i lati gliuomini,e sembra che l'esito sia ancora incerto,quand'ecco che le torri gungono alle mura e i lancieri corazzati Imperiali spazzano via con il loro impeto i lancieri leggeri Veneziani,prendendo le mura,urla di guerra e di vittoria s'alzano in tutte le mura conquistate,dando quel poco di adrenalina che serve ai tedeschi per schiacciare i soldati veneziani una volta per tutte.
Il Doge Michele combatteva spramente anch'egli in prima linea,e sembra veramente che la carica della sua cavaleria abbia ribilanciato la battaglia,di nuovo incerta.
Le due cavalleria si fronteggiavano e la fanteria premeva sui lancieri,che resistevano,resistevano fino alla fine.
Ma un evento cambiò quella battaglia che sembrava proprio finisse in parità ormai...il Doge Michele,mietendo vittime ovunque,si trovò faccia a faccia con l'Imperatore...un sorriso di entrambi ed ecco che spronan i cavalli a caricare uno contro l'altro.
Si trovano a tu per tu,ed ecco che il primo fendente del Doge viene maestosamente parato dall'Imperatore che con un velocissimo dritto tondo(attacco laterale) mozza di netto la testa del nemico.
Aggrappa quindi per i capelli la test del nemico alzandola al cielo,mentre il corpo cade inerme a terra,e i soldati Veneziani osservano con stupore quella scena...mentre già urla e gemiti sovrastano tutta la città per la perdita del loro condottiero...
Poci attimi prima che tutto l'esercito Veneziano sappia quello che è successo : il Doge è morto! Si urla per le strade in preda alla paura.I soldati gettano le armi e fuggono in piazza,le donne chiuse in casa con i loro bambini vengono stuprate dai soldati tedeschi ormai vittoriosi che hanno avuto la libertà di fare quel che si vuole,rubando e distruggendo tutto quel che trovano.
La città è ridotta a un cumulo di macerie,l'imperatore ha dato ordine di distruggerla per intero,e di abbandonrla.
Non ci si può aggravare sulle spalle una città tanto distrutta quanto inutile.

Il conto dei morti è impressionante,10.000 morti per i tedeschi e 30.000 per i veneziani.I restanti uomini veneziani sono stati catturati e poi sgozzati,su ordine dell'Imperatore.
Un teatro da dimenticare,corpi ovunque,sangue pr tutta la città,i cittadini shiavizzati che vengono mandati in germania,le mura crollate e i prigionieri sgozzati...
Una delle più cruente battaglie della storia umana...
L'Imperatore intanto,salito al palazzo governativo,da disposizioni su come governare quella città : Lasciarla così com'è senza cosruirci nulla.Verranno destinati a quella specie di cumulo di maerie circa 500 contadini,che dovranno mantenere la calma in quella terra ormai tedesca.
Venezia,città splendida e fiorente,città festosa e accogliente,vivace e orgogliosa è ora caduta in rovina,completamente distrutta.
La notizia di tale vittoria ha raggiunto i quattro angoli del mondo in pochissimo tempo,mentre le restanti sacche veneziane non sono intente a cedere.
Tempo un anno,e di Veneziano,ci sarà solo un ricordo,un brutto ricordo.
Indi l'esercito,felice e vittorioso,lascia la città,dirigendosi immediatamente verso Zagabria,uan delle ultime città Veneziane.
Arruolando mercenari e volontari l'Imperatore riempie i buchi che si erano creati dopo la battaglia e l'esercito torna ad essere al completo.
Gli altri stati non muovo un dito contro l'Impero,dopo aver visto tale spettaclo,nessuno ha il coraggio di proferir parola contro l'Imperatore,neppure il papa,che per il momento,sembra stare buono in silenzio.

La battaglia di Venezia sarà ricordata negli annali della storia umana com il primo passo verso la vittoria finale,poichè è questa che l'Imperatore vuole raggiungere, conquistare il mondo.

CAPITOLO III

"La fine dei Veneziani"

A breve.
Celioth
00domenica 21 gennaio 2007 12:50
Veramente bello Scipio. Complimenti! [SM=g27811] [SM=x506651] [SM=x506651] [SM=x506651]

Cero che però mi ha fatto ribrezzo lo sterminio di Venezia...potevi pure risparmiarla la mia città...LOOOOOOL [SM=x506651]

TGD5511
00domenica 21 gennaio 2007 12:54
Complimenti.
Davvero ben scritto [SM=g27811]
P.Scipion
00domenica 21 gennaio 2007 13:35
Re:

Scritto da: Celioth 21/01/2007 12.50
Veramente bello Scipio. Complimenti! [SM=g27811] [SM=x506651] [SM=x506651] [SM=x506651]

Cero che però mi ha fatto ribrezzo lo sterminio di Venezia...potevi pure risparmiarla la mia città...LOOOOOOL [SM=x506651]




venezia m'ha traditoooo!!! [SM=x506626]
dovevo eliminarla per forza e distruggere tutto.... [SM=x506658]
Celta berserker
00lunedì 22 gennaio 2007 15:26
Savè, ho capito che c'hai il pc più potente del mio però 70000 soldati da dove li tiri fuori? [SM=g27824] [SM=g27828]

Cmq molto bello anche questo seguito.

TGD5511
00lunedì 22 gennaio 2007 15:27
Re:

Scritto da: Celta berserker 22/01/2007 15.26
Savè, ho capito che c'hai il pc più potente del mio però 70000 soldati da dove li tiri fuori? [SM=g27824] [SM=g27828]

Cmq molto bello anche questo seguito.



Licenze poetiche [SM=g27828]
-kapo-
00lunedì 22 gennaio 2007 22:01
grandè Savè, spettacolare il racconto, cmq mi sà che sono l'unico che è d'accordo a sterminare Venezia... ci vuole il pugno di ferro, altrimenti non si è rispettati, e poi mi tradisce in ogni campagna... robba da bruciarla e spargerci il sale sopra...
P.Scipion
00lunedì 22 gennaio 2007 22:07
Re:

Scritto da: -kapo- 22/01/2007 22.01
grandè Savè, spettacolare il racconto, cmq mi sà che sono l'unico che è d'accordo a sterminare Venezia... ci vuole il pugno di ferro, altrimenti non si è rispettati, e poi mi tradisce in ogni campagna... robba da bruciarla e spargerci il sale sopra...



quello che ho fatto..
ci vuole il pugno d'acciaio!!
devono morire tutti!!!
me tradiscono sempreeee!

cmq ho spostato la cpitale a milano! [SM=g27828]
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 14:20.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com