Re:
Pius Augustus, 04/11/2007 21:56:
tercio real:io dei libelloli revisionisti italiani non so cosa farmene,figuriamoci di quelli spagnoli.
Quello che SO,e che è la verità STORICA,è che la spagna era un impero di rapina e omicidio,che ha sterminato la popolazione del sudamerica,annientando qualsiasi istituzione indigena e praticando conversioni di massa,che ha trasformato IL MIO PAESE in un deserto,insediando i suoi governanti incapaci e brutali a napoli e a milano,creando la peggiore delle nobiltà europee,che ancora al tempo dei borboni manteneva nel suo giogo napoli.
Io SO che gli asburgo,d'austria e di spagna,tentarono dall'epoca di carlo V in poi di ottenere l'egemonia in europa,esattamente come fecero napoleone e hitler,e fortunatamente la spagna ha fatto la stessa fine di queste altre potenze:si è infranta contro l'inghilterra.
Dalle guerre d'italia,dove gli imperiali spagnoli in testa tentarono di schiacciare la francia,alla guerra dei trenta anni,dove gli asburgo provarono a stroncare la LIBERTA RELIGIOSA in europa,essi sono sempre stati la potenza più retrograda,arrogante,oscurantista ed espansionista del continente.
Io non mi interesso dell'assolutismo all'interno della spagna,a quello ci pensino gli spagnoli,io penso all'espansionismo fuori e alla forza retrograda della controriforma che essa portava.
Ancora oggi io ringrazio che l'invincibile armata si sia dimostrata tuttaltro che invincibile,e ringrazio che il gran condè abbia fatto scappare gli spagnoli a rocroi,e ringrazio che gli olandesi abbiano liberato la loro patria dalla vergognosa tirannia iberica,come pure i portoghesi.
Manzoni ce lo insegna.
No veramente? Daaaaaaai....questo non me lo aspettavo da te....
Tu dici di sapere tante cose...ma su questo mi sa che non sai niente.
Forse saprai molto della storia dell´ottocento, saprai tutto sulle istituzioni inglesi....ma sulla storia del ´500 e ´600 non sai NIENTE.
1) LIBELLO RIVISIONISTA? Guarda, quanto t´ho stratto forma parte dell´introduzione d´uno dei volumi dell´enciclopedia storica della Spagna guidata da JOHN LYNCH (storico inglese di nota importanza interessato alla storia spagnola, informati un po su di lui).
Inanzitutto, lo dice la stessa introduzione del volume, si é tentato di deviarsi dagli ultimi studi rivisionisti e si é voluto solo precisare approfondire ricomporre e ridefinire gli studi giá esistenti senza cadere sul rivisionismo.
Dunque di libello rivisionista...
2) La Spagna ha sterminato le popolazioni indigene. Si, i Conquistadores fecero stragi (manco siano stati gli unici nella storia eh a fare stragi). La popolazione indigena diminuí in gran parte non tanto per gli stermini, ma per l´arrivo delle malattie europee nelle Americhe. E questo non fu ne pianificato dagli spagnoli, visto che non interessava neanche loro se si voleva manodopera a basso costo.
In gran parte, gli stessi conquistadores si valsero dell´aiuto delle popolazioni indigene ribelli aprofittandone delle divisioni interne degli imperi indigeni.
Conversione forzata?
Guarda, ti spiego, e questi sono fatti storici:
Nel 1542 il Re decretó, dopo ascoltare BARTOLOME DE LAS CASAS e la sua teoria sul Diritto Naturale (primo nella storia) le LEGGI NUOVE, la quale riformavano il codice del 1512, proibibano la schiavitú degli indigeni e abolivano il sistema dell´encomienda. Gli indigeni passarono a dipendere direttamente della corona, decisione che ebbe un un rifiuto viscerale da parte degli encomendai nelle colonie.
Mi sa che questo non lo conoscevi, e io questo non lo associo a una nazione retrograda.
I missionari, desiderosi di salvare le anime agli indiani, videro frustrati i loro sforzi e alcuni di loro iniziarono ad offrire alternative positive alle relazioni esistenti tra gli spagnoli e i nativi. Era importante che la Chiesa avesse l´energia necessaria per produrre quei uomini e che la Corona gli desse l´opportunitá di mettere a prova le sue alternative, come l´evangelizazzione pacífica De Las Casas, gli ospedali-paesi di Vasco de Qurioga in Messico e la riduzione dei gesuiti in Paraguay e in altre parti. Ovviamente il dilema era insolubile.
Come governanti secolari, i re spagnoli desideravano dominio e ricchezze, e pure la Chiesa era compromessa in quello. Come monarchi cristiani e protettori della Chiesa in America erano compromessi, nella sua coscienza, nella lavore di guadagnarsi gli indiani nella fede.
Ma che si tentasse veramente di ottenere ambedue gli obbiettivi determinó che la politica reale fosse ambigua e barcollante.
Questo diede agli idealisti-obispos, missionari e studiosi- l´opportunitá che cercavano per lasciare sentire le sue idee e la sua influenza nella lotta per la giustizia per gli indiani.
Questi ideali cristiani umanitari si fecero notare nella legislazione coloniale spagnola e anche se non sempre trionfarono nella pratica fecero si che impedissero che i domini di Spagna nel Nuovo Mondo degenerassero fino a trasformarsi in un impero dedicato solo all´espoliazione.
3) Riguardo l´egemonia in Europa di Carlo V. Mi sembra ipocrita non ammettere che non sola la Spagna degli Asburgo, ma ogni potenza europea nella storia sin dal Medioevo a tentato d´imporre la propria egemonia in Europa.
Mi sembra ipocrita non ammettere che pure l´Inghilterra cercava questo, pure Francia nel XVI secolo.
Il tuo paese purtroppo nel 1500 solo esisteva nella mente di alcuni umanisti e letterati. É un fatto storico che le guerre tra Spagna e Francia in Italia ci furono pure grazie agli appoggi che gli statarelli italiani offrivano con attitudine mercenaria sia a Francia che a Spagna. É un fatto pure vero che se Venezia poté respirare economicamente dinanzi alla pressione della pirateria ottomana fu grazie alla decisiva intervenzione della Spagna ottenendo l´importantissima vittoria dinanzi agli Ottomani a Lepanto, la quale, sebbene non diede fine del tutto alla pirateria ottomana, significó la fine dell´espansione ottomana nel mediterraneo.
4) Bisogna ricorda che lo stesso Carlo V si dibatteva tra seguire una politica imperiale o una politica nazionale riguardo la Spagna. Gli spagnoli rifiutavano la politica imperiale visto che metteva in piú difficoltá la Spagna.
Per questo motivo, Carlo V tentó piú volte di arrivare ad accordi con i luterani in Germania, questo sfocció nel conflitto con il papato, il quale usó questo pretesto d´indulgenza con il luteranesimo in Germania come pretesto per confronto con l´Imperatore, visto che il Papa si sentiva minacciato dalle posessioni spagnole di Napoli e Milano.
La stessa controriforma non era del tutto favorevole a Carlo V. Lui cercava una pacificazione con i protestanti. La chiesa cercava solo condannare.
Quando si parla di libertá religiosa, si dimentica che in Spagna, l´Inquisizione efettuó le stesse condanne a morte in 3 secoli di storia di quelle che efettuó l´Inghilterra nella caccia alle streghe in soli 20 anni.
Nazione retrograda non so dove la trovi.
La teologia spagnola in quegli anni era indubbiamente piú avanzata a tutti gli altri studi teologici in Europa.
Gli avanzi tecno-militari-navali furono enormi cosí come gli studi in medicina.
Bisogna pure ricordare che la prima Bibbia PLIGLOTA si efettuó per influenza di Cisneros nel 1494 prima dell´apparizione del protestantesimo.