Dark Souls

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Archita
00lunedì 7 agosto 2017 17:46
premesso che non ho mai giocato direttamente ai titoli della serie ma conosciuto grossomodo cosa sia dai video youtube vorrei aprire una discussione sul perché di tale successo anche a distanza di qualche anno.

Io personalmente preferisco giocare a titoli che mi raccontino una storia per spingermi ad andare avanti e provare un esperienza senza la barriera del lettore distaccato dei romanzi o spettatore davanti dallo schermo.

Esistono numerosi titoli GDR classici e di azione che curano molto il background,i personaggi e lo svolgimento degli eventi corredati da spettacoli scene di intermezzo.

Dark Souls invece si presenta subito volutamente ( dagli sviluppatori ) grezzo, diretto e senza spiegoni o personaggi. Gli sviluppatori hanno creato un finto GDR, con un colpo di genio, per riportare negli anni duemila il classico action degli anni 80. Una sorta di Ghosts 'n Goblins vicino ai gusti estetici ed ideologici delle generazioni attuali ma dotato del cuore tipicamente anni '80 del campione da cabinato.

Praticamente Dark Souls non intende ( non il suo scopo diretto ) raccontare una storia ( che pure c'è ma molto sottintesa, implicita e sostenuta dalle spettacolari scenografie ) ma vuole "sfidarti" solleticando l'istinto ( sopratutto maschile, infatti DS sembra davvero testoteronico nonostante controparti videoludiche femminili e rare giocatrici ) della competizione del "campione da cabinato".

Essenzialmente è un titolo pensato appositamente da "500 lire" a gettone da infilare nel cabinato ogni dieci minuti in considerazione dal fatto che molti giocatori sono concordi che il gioco in sè è lungo non più di 20 ore.

La lunghezza è data dal fattore più distintivo di questo titolo grezzo come lo spadone di Gatsu di Bersek: l'elevata difficoltà e l'assenza si save checkpoints

in pratica se muori, devi rifare tutto daccapo il livello che in modo più normale sarebbe durato non più 15 minuti. Invece il titolo è stato fatto apposta per obbligare il giocatore a ripetere allo sfinimento lo stesso livello per conseguire allo scopo principale di tutto il gioco cioè ammazzare il Boss di turno.

in pratica Dark Souls è Ghosts 'n Goblins più Ninja Gaiden :superrofl

andry18
00lunedì 7 agosto 2017 18:26
Direi non proprio. Dark Souls è un gdr atipico, con le dinamiche di tipo ruolistico che si applicano allo sviluppo del personaggio, tralasciando sia i testi da centinaia di migliaia di caratteri caratteristici dei GDR classici.
Narrativamente parlando sposta l'intera attenzione dalla storia alla lore. Le informazioni vengono date in genere col contagocce tramite video (specie l'intro), dialoghi ed oggetti, ma risultano precise ed ognuna è inserita in maniera coerente col mondo di gioco, permettendo quindi di carpire più informazioni di quelle espressamente dette, oppure di contestualizzare più facilmente i vari avvenimenti
Il fulcro del gameplay è comunque rappresentato dal combat system, con combattimenti corpo a copro o dalla distanza, nei quali però la parte fondamentale è imparare il pattern di attacco dei nemici, per poterne sfruttare le finestre (più o meno ampie) al fine di attaccare o curarsi, ma la presenza di parry, repost e backstab rendono molto dinamico il tutto.
Il gioco comunque è difficile per due motivi, il primo è che richiede un buon grado di comprensione da parte del giocatore (tirare spadate a casaccio porterà solo a finire la stamina e prendere mazzate), il secondo è che non ti prende per mano. Sta a te capire cosa fare, mettendo insieme le poche informazioni che il gioco ti dà.

Insomma Dark Souls è un action gdr in terza persona, con un mondo di gioco interconnesso e con i falò a fare da checkpoint. Sconfiggere i boss e aprire gli shortcut per fare il tratto falò-boss più velocemente è in pratica lo scopo del gioco dal punto di vista meramente action. Poi c'è tutta la questione delle caratteristiche del personaggio, la scelta di armi ed equipaggiamenti, il potenziamento di questi (anche se sapere è potere, e conoscere i pattern dei nemici permette di completare il gioco senza essere colpito neanche una volta. Di run fatti da pazzoidi al livello 1, nudi, mentre usano strumenti improbabili come controlli per il gioco ce ne sono a iosa) e la lore (quindi anche un certo grado di collezionismo, in quanto molta è presente nella descrizione degli oggetti) che diciamo arricchiscono il gioco
Archita
00lunedì 7 agosto 2017 19:01
Re:
andry18, 07/08/2017 18.26:

Direi non proprio. Dark Souls è un gdr atipico, con le dinamiche di tipo ruolistico che si applicano allo sviluppo del personaggio, tralasciando sia i testi da centinaia di migliaia di caratteri caratteristici dei GDR classici.
Narrativamente parlando sposta l'intera attenzione dalla storia alla lore. Le informazioni vengono date in genere col contagocce tramite video (specie l'intro), dialoghi ed oggetti, ma risultano precise ed ognuna è inserita in maniera coerente col mondo di gioco, permettendo quindi di carpire più informazioni di quelle espressamente dette, oppure di contestualizzare più facilmente i vari avvenimenti
Il fulcro del gameplay è comunque rappresentato dal combat system, con combattimenti corpo a copro o dalla distanza, nei quali però la parte fondamentale è imparare il pattern di attacco dei nemici, per poterne sfruttare le finestre (più o meno ampie) al fine di attaccare o curarsi, ma la presenza di parry, repost e backstab rendono molto dinamico il tutto.
Il gioco comunque è difficile per due motivi, il primo è che richiede un buon grado di comprensione da parte del giocatore (tirare spadate a casaccio porterà solo a finire la stamina e prendere mazzate), il secondo è che non ti prende per mano. Sta a te capire cosa fare, mettendo insieme le poche informazioni che il gioco ti dà.

Insomma Dark Souls è un action gdr in terza persona, con un mondo di gioco interconnesso e con i falò a fare da checkpoint. Sconfiggere i boss e aprire gli shortcut per fare il tratto falò-boss più velocemente è in pratica lo scopo del gioco dal punto di vista meramente action. Poi c'è tutta la questione delle caratteristiche del personaggio, la scelta di armi ed equipaggiamenti, il potenziamento di questi (anche se sapere è potere, e conoscere i pattern dei nemici permette di completare il gioco senza essere colpito neanche una volta. Di run fatti da pazzoidi al livello 1, nudi, mentre usano strumenti improbabili come controlli per il gioco ce ne sono a iosa) e la lore (quindi anche un certo grado di collezionismo, in quanto molta è presente nella descrizione degli oggetti) che diciamo arricchiscono il gioco



si ma è un titolo che riporta in auge quei giochi che si facevano negli anni '80, titoli che,per la loro intrinseca brevità, si basavano sulla skill del giocatore ( "il campione da cabinato" ) tant'è che come affermi tu stesso si può finire anche basandosi esclusivamente sulla conoscenza perfetta del gioco.

tutte le componenti gdr ( armi, armature,magie e roba simile ) sono, a mio parere, l'implementazione delle caratteristiche dei giochi odierni ad un titolo arcade puro di una volta.

DArk Souls è un capolavoro di meritatissimo successo ( per quanto non mi piace personalmente ) perché è un omaggio ad una categoria ben specifica di giocatori che ricercano la sfida pura e sacrificano tempo per migliorare quasi con senso di competizione sportiva le proprie capacità.

In un certo senso è un gioco che coglie appieno il concetto di competizione sportiva verso se stessi come avviene per gli appassionati di sport.

la trama e il background ( che ci sono e difatti l'ho fatto notare ) esistono ma alla fin fine "giustificano" soltanto quello che è in realtà è cioè una sorta di arena.











andry18
00lunedì 7 agosto 2017 20:02
Le componenti gdr sono diventate un non necessario riempitivo in quasi tutti i giochi di questi anni, mentre in dark souls costituiscono una buona base del gioco. La scelta del personaggio ed il suo sviluppo è, insieme al combat system, la vera base del gioco. Quindi ciò rende Dark Souls un action rpg a tutti gli effetti

Per quanto riguarda la questione del richiamo agli anni 80, lo è più per un fattore di difficoltà che altro. L'unico gioco al quale effettivamente assomiglia parecchio, lato gameplay puro, direi che è Severance
Archita
00lunedì 7 agosto 2017 21:36
Punti di vista diversi, la componente gdr delle abilità ed oggetti nel gioco serve come ausilio ma non come fattore decisivo, a differenza di molti altri action fantasy come ad esempio Diablo pesantemente inventory-oriented. Dark Souls, così skill-oriented, fa venire a me in mente un gioco simile perlomeno nel senso degli scontri con i boss che è Mitsurugi Kamui Hikae anche se qui la skill è sopratutto senso del timing al limite del folle ( sopratutto a livello difficoltà folle ).

Sul discorso gdr in senso stretto devo dire che comunque sia il tuo personaggio può avere tutte le classi che vuole ma non parla quasi mai e i dialoghi sono al limite dell'essenziale e alla fin fine il background del protagonista è pressoché nullo ( sei praticamente un non morto destinato a spaccare sederi demoniaci ad un certo punto ). In pratica in questo Dark Souls è come Diablo.

Un action gdr con personaggi dotati di una personalità propria rimane una caratteristica propria dei titoli giapponesi più tradizionali ( Dark Souls è un titolo giapponese che difatti ha rappresentato un insolito punto di rottura nel mercato nipponico attuale ) ed esistono molti action-gdr nipponici che amalgano abilità,oggetti, gioco di ruolo e abilità in un modo tutto particolare mentre il mercato occidentale ancora propende per uno stile più convenzionale.
andry18
00martedì 8 agosto 2017 06:33
Diventano un ausilio (in parte) solo per i veterani, ma per arrivarci devi mano a mano prendere confidenza col tuo euipaggiamento e con i pattern nemici, in modo da sapere come attaccare e quando
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