Il Reame Elfico di Lindon
Il Reame Elfico di Lindon
Ah, il mare, non senti il suo richiamo? No? Ascolta, ci sta chiamando alle spiagge laggiù, alle terre immortali di un verde Paese lontano, dove la morte e la sofferenza non hanno potere, dove l’oscurità e le fiamme mai potranno distruggere ciò che è sacro. Un blu così profondo, il Mare ci guida verso le torri di Avallone, paradisi insperati nella nostra miseria! Queste spiagge sono la nostra dimora, ma il Mare ci chiama a casa. Tuttavia questo viaggio deve essere ritardato. La luce degli Eldar si sta affievolendo, e in questa terra sconfinata i nostri fari di speranza sono stati spenti. Uno dopo l’altro i gloriosi Reami Elfici sono caduti mentre il nostro popolo sta abbandonando queste spiagge per raggiungere le terre Immortali. E, per ogni Elfo che parte, è come se una stella si spegnesse nel cielo notturno, fino a quando tutto sarà buio, in una notte senza fine. Ma la notte di Arda non è ancora così scura come si potrebbe credere, perché noi, di notte, abbiamo un tesoro. La luce delle stelle, vera e meravigliosa, illumina le vaste regioni del Paradiso. E così sono gli Eldar… o almeno così erano. Un tempo siamo stati il gioiello di Iluvatar, i possenti Primogeniti, e attraverso tutte le ere del Mondo il nostro sangue immortale è stato versato nella lotta contro Morgoth e la sua oscurità. E anche ora, mentre noi, come le stelle, sbiadiamo nelle trame del Fato, il Signore Oscuro sa che gli Elfi non sono ancora conquistati. Ma chi si opporrà a Lui, se tutto il mondo è avvolto nell’oscurità ? Il Grande Reame di Lindon è quasi disabitato nel lontano Nord, e anche se non ancora estinti, siamo pochi. Granburrone non è che un’ombra del possente Eregion dei tempi antichi, e sta diventando un’isola in mezzo a un mare di nemici. Lothlòrien è nascosta agli occhi dei mortali, e gli Elfi Silvani stanno fuggendo verso Nord mentre le loro terre cedono, pezzo dopo pezzo, all’oscurità, contro la quale non c’è nessuno che abbia la forza di vincere. Noi Elfi non siamo che la memoria di tempi a lungo dimenticati. Ma forse c’è forza nella memoria, nel ricordo di gesta valorose, e di grandi imprese di coraggio. Forse persino ora la forza e il volere di coloro che compirono tali gesta possono essere riaccese nuovamente nei nostri cuori. Gli Elfi ricordano, ricordano molto, molto più di tutte le altre creature di Iluvatar, e non dimenticano mai. Noi Elfi ricordiamo persino la caduta di Angband, e la rovina di Morgoth. Ma le tenebre perdurano sempre, e prendono nuova forma. Nella Seconda Era distruggemmo le torri di Sauron, servo di Morgoth, ma ora sono rinate, più grandi e più imponenti che mai. Troppe sono state le nostre perdite nelle guerre dell’Ultima Alleanza, e pochi ora rimangono su queste spiagge, nel rimpianto della gloria perduta dei Tempi degli Elfi. Questi rimpianti non devono esistere più, se c’è speranza, e gli inni di battaglie a lungo dimenticate saranno sentiti come un nuovo urlo di guerra, proclamante la nostra venuta. Seppur pochi, non siamo del tutto perduti: “Spesso la speranza nasce quando tutto sembra finito”. E infatti sebbene tutto sembri finito, una Luce può ancora essere riaccesa negli occhi degli Eldar e un fuoco risvegliato nei nostri cuori, un fuoco che nessuna oscurità può spegnere. Possano la Fiamma di Anor e la Luce di Elbereth aiutarci, risplendendo di luce contro l’Oscurità. E lasciate che il Signore Oscuro sappia questo, che finché i Valar regneranno nell’Ovest , anche se lui soggiogherà tutti gli altri popoli e ricoprirà il mondo di ghiaccio e di fuoco, noi non fuggiremo mai dalla battaglia, né indietreggeremo verso quelle spiagge lontane, fin quando tutto non sarà perduto. Se Lui vorrà raggiungere le spiagge di questa Terra di Mezzo, dovrà combattere le armate degli elfi, e affrontare tutte le forze che ci rimangono! Possa il Corno di Tulkas essere udito ancora una volta, frammisto agli urli dei nostri guerrieri , e possano le frecce di Orome cantare, rilasciate dalle corde degli archi! Vessilli come quelli di Ulmo saranno mostrati sulle nostre navi, e i nostri simboli impreziosiranno gli scudi come fu per quelli di Aule! Tutto questo vedrà l’Oscuro Signore nei grandi e terribili Primogeniti, veterani di mille battaglie, e tutto il nostro potere sarà rivolto contro la Torre Oscura. Tutti noi dovremmo morire centinaia di volte sotto il crudele ferro di Mordor, e vedere il nostro ultimo ed immortale sospiro spegnersi nei nostri corpi, prima di abbandonare queste terre all’oscurità! E ora risorgiamo, risorgiamo in questi ultimi giorni, con la possenza dei Primogeniti, per la morte e lo sterminio ! Possa la luce dei tuoi occhi risvegliarsi ancora una volta, e possano le braci della tua Fiamma interiori riaccendersi in un nuovo fuoco! L’Oscurità dovrà sentire la luce di Anor ed Elbereth rinata un’ultima volta in questi giorni, e vedremo se sarà in grado di resisterle ! Guidaci, o mio Generale, e noi ti seguiremo !