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ROME Casus Belli 1.5 - Anno 54 a.C. ma niente legioni!!

Ultimo Aggiornamento: 07/11/2010 17:21
04/11/2010 12:56
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Aiutatemi
Ragazzi ho Rome Casus Belli 1.5 con patch e music pack, ho iniziato una partita coi Giuli e sono giunto all'anno 54 a.C. ma non vedo ancora l'ombra di una legione, neanche le prime!!
Com'è possibile?
Eppure intorno al 107 a.C. dovrebbero comparire...
04/11/2010 14:57
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Ciao Nando Giulio,

Rome Casus Belli 1.5 non ha più le riforme via scripts, perciò nel 107 a.c. non comparirà mai la riforma di Gaio Mario attraverso quel sistema.
Le riforme via script le ho reintrodotte io nel mod Rome Casus Belli Gold 1.7.0, che sto implementando.
Ciao
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IULIANUS IL VOLSCO

Ecco il mio breve libro, un mio impegno per un approfondimento della storia locale nell'antichità del mio territorio: origini del nome, storia e topografia dell'antica Antium.

Marco Riggi, "Antium: memorie storiche nel territorio di Anzio e Nettuno", Youcanprint, 2019.

Su Amazon.it
https://www.amazon.it/Antium-memorie-storiche-territorio-Nettuno/dp/8831646443



«..il moderno Anzio. Comune di 3500 abitanti, è di recente costituzione (1858), essendo stato sempre un appodiato di Nettuno (Comune di 5500 ab.), il vero centro abitato erede e continuatore degli antichi Anziati. Scorrendo pertanto le memorie antiche di questo popolo, noi non possiamo separare, specialmente nell'età antica, Anzio da Nettuno, perché ogni anticaglia trovata ad Anzio o a Nettuno spetta ad uno stesso centro. Epigrafi anziati trovansi a Nettuno come in Anzio. […] Del resto è certo che la evoluzione del centro abitato [di Nettuno] nel medio evo, fu esclusivamente agricola. Difatti la terza notizia, che ce n'è pervenuta, è quella importantissima dell'essere stata in Anzio [l’antica Antium] fondata una "domusculta", ossia villaggio sparso nel vasto sub antico territorio. Ciò avvenne sotto il papa Zaccaria (a. 741-752) come ne fa fede il citato Liber Pontificalis (ivi, pag. 435). Contemporaneo fu l'abbandono del porto neroniano e lo spostamento od accantonamento degli Anziati a Nettuno. Quindi cessa il nome di Anzio e succede il nome dell'altro, che va divenendo soggetto alle vicende politiche della difesa del mare.»

(Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

«Che ti importa il mio nome? Grida al vento: 'Fante d'Italia!', e dormirò contento!»

-SOLDATO IGNOTO-

«Le genti che portavano il nome di Umbri sono infatti quelle che diedero vita alla civiltà più antica dell’Italia, come ricorda Plinio, il grande scienziato e storico romano, del quale tutti ricordano la frase "Umbrorum gens antiquissima Italiae". Una civiltà che dal 13° secolo avanti Cristo in poi si estese dalla pianura padana al Tevere, dal mare Tirreno all‘Adriatico, come ricordano gli storici greci, e poi (con l‘apporto safino) pian piano fino all’Italia Meridionale; una civiltà alla quale spetta di diritto il nome di “italica”, come la chiamiamo noi moderni, anche se gli storici greci e romani parlano inizialmente di “Umbri” per la metà settentrionale del territorio, e di “Ausoni” per la metà meridionale. Sul fondamento dei dati linguistici, infatti, possiamo affermare che l’Italia fu una realtà culturalmente unitaria ben prima che Roma realizzasse l’unità politica...»

-Prefazione del dottor Augusto Lancillotti al saggio "La lingua degli Umbri", di Francesco Pinna JAMA EDIZIONI-

«furono i riti italici ad entrare in Grecia, e non viceversa».

-Platone, "libro delle leggi"-

«Cavalcava la tigre di se stesso.E cosa fu la sua vita se non una disperata fedeltà ai propri sogni? La grandezza di Annibale è quì racchiusa,nella sublimazione della vittoria come fine a se stessa,come strumento di passione.Egli non aveva nessuna certezza di piegare il nemico fino in fondo,di vincere la guerra.Forse non l'ebbe mai.Ma la battaglia era il suo palpito d'uomo,e di quel fremito soltanto visse.»

Gianni Granzotto, "Annibale"

«..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»

Gianni Granzotto,"Annibale"

05/11/2010 03:14
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Re:
Iulianus Apostata, 04/11/2010 14.57:

Ciao Nando Giulio,

Rome Casus Belli 1.5 non ha più le riforme via scripts, perciò nel 107 a.c. non comparirà mai la riforma di Gaio Mario attraverso quel sistema.
Le riforme via script le ho reintrodotte io nel mod Rome Casus Belli Gold 1.7.0, che sto implementando.
Ciao


Scusa ma qualcosa non mi quadra... un mio amico con lo stesso identico gioco sullo stesso PC ha visto avverarsi la riforma di Gaio Mario fin dalle prime legioni...
E poi che razza di aggiornamento sarebbe la 1.5 se non avesse previsto l'aggiornamento delle truppe romane?

05/11/2010 10:19
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Re: Re:
Nando Giulio, 05/11/2010 3.14:


Scusa ma qualcosa non mi quadra... un mio amico con lo stesso identico gioco sullo stesso PC ha visto avverarsi la riforma di Gaio Mario fin dalle prime legioni...
E poi che razza di aggiornamento sarebbe la 1.5 se non avesse previsto l'aggiornamento delle truppe romane?




La riforma di Gaio Mario in Rome Total war 1.5 è hardcoded ( come quella del gioco originale vanilla), non è via script. E' l'unica riforma del gioco e non è detto che avvenga nel 107 a.c.. Se poi non si avvera quella hardcoded non me ne occupo. La versione 1.5 l'ha fatta Modred, non io. Ripeto, sto lavorando alla versione 1.7.0 Gold, con le riforme via scripts.
Ciao


[Modificato da Iulianus Apostata 05/11/2010 10:23]
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05/11/2010 11:30
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Re: Re: Re:
Iulianus Apostata, 05/11/2010 10.19:



La riforma di Gaio Mario in Rome Total war 1.5 è hardcoded ( come quella del gioco originale vanilla), non è via script. E' l'unica riforma del gioco e non è detto che avvenga nel 107 a.c.. Se poi non si avvera quella hardcoded non me ne occupo. La versione 1.5 l'ha fatta Modred, non io. Ripeto, sto lavorando alla versione 1.7.0 Gold, con le riforme via scripts.
Ciao




Scusa, hardcoded che significa?
Non me ne intendo di programmazione...

ps: modred rispondimi tu, please!

05/11/2010 20:43
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hardcoded significa che non si può modificare: in pratica avviene quando lo hanno stabilito i programmatori della CA che hanno fatto il gioco. Comunque in Casus Belli 1.5 mi pare che la riforma avviene quando costruisci un palazzo imperiale...


05/11/2010 21:50
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Re:
ironman1989., 05/11/2010 20.43:

hardcoded significa che non si può modificare: in pratica avviene quando lo hanno stabilito i programmatori della CA che hanno fatto il gioco. Comunque in Casus Belli 1.5 mi pare che la riforma avviene quando costruisci un palazzo imperiale...


Dunque a maggior ragione dovrebbe funzionare tutto perfettamente, invece nella prima vecchia mod di CB non ebbi problemi (a parte una prima campagna andata a fan...), qui c'è sta cosa assurda che non riesco a capire...

05/11/2010 21:59
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Tu l'hai costruito il palazzo imperiale? Si? Allora c'è qualcosa che non va...modred è molto tempo che non si fa vivo sul forum...


06/11/2010 10:21
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Re:
ironman1989., 05/11/2010 21.59:

Tu l'hai costruito il palazzo imperiale? Si? Allora c'è qualcosa che non va...modred è molto tempo che non si fa vivo sul forum...



Oddio adesso non ne sono sicuro al 100% ma mi pare che avevo tutte le strutture al massimo dell'evoluzione... Non giocavo sul mio PC per cui adesso non posso neanche controllare e continuare la partita.
Il trucco process_cq potrebbe aver interferito?
Adesso ne ho iniziata un'altra sul mio PC... vedremo...

06/11/2010 10:34
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No il trucco non può aver interferito...comunque se in questa nuova partita costruisci il palazzo imperiale e la riforma di mario non compare segnalalo...


06/11/2010 14:19
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Re: Re: Re: Re:
Nando Giulio, 05/11/2010 11.30:


Scusa, hardcoded che significa?
Non me ne intendo di programmazione...

ps: modred rispondimi tu, please!




Innanzitutto ringrazio Ironman per le risposte.
Comuqnue la riforma di Mario "hardcoded", avviene quando tutte le città con la risorsa "italy" (quindi buona parte delle città italiche), raggiungono il livello di Metropoli, quindi appena hanno il Palazzo Imperiale.
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«..il moderno Anzio. Comune di 3500 abitanti, è di recente costituzione (1858), essendo stato sempre un appodiato di Nettuno (Comune di 5500 ab.), il vero centro abitato erede e continuatore degli antichi Anziati. Scorrendo pertanto le memorie antiche di questo popolo, noi non possiamo separare, specialmente nell'età antica, Anzio da Nettuno, perché ogni anticaglia trovata ad Anzio o a Nettuno spetta ad uno stesso centro. Epigrafi anziati trovansi a Nettuno come in Anzio. […] Del resto è certo che la evoluzione del centro abitato [di Nettuno] nel medio evo, fu esclusivamente agricola. Difatti la terza notizia, che ce n'è pervenuta, è quella importantissima dell'essere stata in Anzio [l’antica Antium] fondata una "domusculta", ossia villaggio sparso nel vasto sub antico territorio. Ciò avvenne sotto il papa Zaccaria (a. 741-752) come ne fa fede il citato Liber Pontificalis (ivi, pag. 435). Contemporaneo fu l'abbandono del porto neroniano e lo spostamento od accantonamento degli Anziati a Nettuno. Quindi cessa il nome di Anzio e succede il nome dell'altro, che va divenendo soggetto alle vicende politiche della difesa del mare.»

(Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

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06/11/2010 16:21
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Re: Re: Re: Re: Re:
Iulianus Apostata, 06/11/2010 14.19:



Innanzitutto ringrazio Ironman per le risposte.
Comuqnue la riforma di Mario "hardcoded", avviene quando tutte le città con la risorsa "italy" (quindi buona parte delle città italiche), raggiungono il livello di Metropoli, quindi appena hanno il Palazzo Imperiale.


Grazie per le vostre risposte, comunque ho riniziato una nuova partita e giunto all'anno 125 a.C. è comparsa con tanto di video animazione la tanto attesa Riforma militare di Gaio Mario! [SM=g8147]
L'unica incoerenza è l'anno, ma va beh... meglio prima che dopo! [SM=g8320]
Inoltre devo constatare che le legioni storiche (con la lorica segmentata), che in teoria sarebbero arrivate molto dopo storicamente, sono già disponibili.
Insomma, il palazzo imperiale non c'entra...
06/11/2010 17:42
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Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Nando Giulio, 06/11/2010 16.21:


Grazie per le vostre risposte, comunque ho riniziato una nuova partita e giunto all'anno 125 a.C. è comparsa con tanto di video animazione la tanto attesa Riforma militare di Gaio Mario! [SM=g8147]
L'unica incoerenza è l'anno, ma va beh... meglio prima che dopo! [SM=g8320]
Inoltre devo constatare che le legioni storiche (con la lorica segmentata), che in teoria sarebbero arrivate molto dopo storicamente, sono già disponibili.
Insomma, il palazzo imperiale non c'entra...



Ok.
Le legioni storiche (con lorica segmentata), infatti nella nuova versione 1.7.0 Gold arriveranno soltanto con la Riforma Imperiale, cioè dopo il 14 d.c.

Ciao


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(Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

«Che ti importa il mio nome? Grida al vento: 'Fante d'Italia!', e dormirò contento!»

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07/11/2010 02:34
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Iulianus Apostata, 06/11/2010 17.42:



Ok.
Le legioni storiche (con lorica segmentata), infatti nella nuova versione 1.7.0 Gold arriveranno soltanto con la Riforma Imperiale, cioè dopo il 14 d.c.

Ciao






Benissimo!!!


07/11/2010 11:09
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Iulianus Apostata, 06/11/2010 17.42:



Ok.
Le legioni storiche (con lorica segmentata), infatti nella nuova versione 1.7.0 Gold arriveranno soltanto con la Riforma Imperiale, cioè dopo il 14 d.c.

Ciao




Ma quando esce?
E cosa cambia? (spero poco e in meglio)

07/11/2010 12:24
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Be ci saranno gli script: delle riforme, dei 4 turni per anno: poi mi pare che Iulianus abbia inserito qualche nuova unità rifatto qualche texture etc...


07/11/2010 12:59
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Si ho aggiunto diverse nuove unità. Ormai il grosso è stato fatto ma prima di rilasciarlo devo giocarci per testarlo.
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«..il moderno Anzio. Comune di 3500 abitanti, è di recente costituzione (1858), essendo stato sempre un appodiato di Nettuno (Comune di 5500 ab.), il vero centro abitato erede e continuatore degli antichi Anziati. Scorrendo pertanto le memorie antiche di questo popolo, noi non possiamo separare, specialmente nell'età antica, Anzio da Nettuno, perché ogni anticaglia trovata ad Anzio o a Nettuno spetta ad uno stesso centro. Epigrafi anziati trovansi a Nettuno come in Anzio. […] Del resto è certo che la evoluzione del centro abitato [di Nettuno] nel medio evo, fu esclusivamente agricola. Difatti la terza notizia, che ce n'è pervenuta, è quella importantissima dell'essere stata in Anzio [l’antica Antium] fondata una "domusculta", ossia villaggio sparso nel vasto sub antico territorio. Ciò avvenne sotto il papa Zaccaria (a. 741-752) come ne fa fede il citato Liber Pontificalis (ivi, pag. 435). Contemporaneo fu l'abbandono del porto neroniano e lo spostamento od accantonamento degli Anziati a Nettuno. Quindi cessa il nome di Anzio e succede il nome dell'altro, che va divenendo soggetto alle vicende politiche della difesa del mare.»

(Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

«Che ti importa il mio nome? Grida al vento: 'Fante d'Italia!', e dormirò contento!»

-SOLDATO IGNOTO-

«Le genti che portavano il nome di Umbri sono infatti quelle che diedero vita alla civiltà più antica dell’Italia, come ricorda Plinio, il grande scienziato e storico romano, del quale tutti ricordano la frase "Umbrorum gens antiquissima Italiae". Una civiltà che dal 13° secolo avanti Cristo in poi si estese dalla pianura padana al Tevere, dal mare Tirreno all‘Adriatico, come ricordano gli storici greci, e poi (con l‘apporto safino) pian piano fino all’Italia Meridionale; una civiltà alla quale spetta di diritto il nome di “italica”, come la chiamiamo noi moderni, anche se gli storici greci e romani parlano inizialmente di “Umbri” per la metà settentrionale del territorio, e di “Ausoni” per la metà meridionale. Sul fondamento dei dati linguistici, infatti, possiamo affermare che l’Italia fu una realtà culturalmente unitaria ben prima che Roma realizzasse l’unità politica...»

-Prefazione del dottor Augusto Lancillotti al saggio "La lingua degli Umbri", di Francesco Pinna JAMA EDIZIONI-

«furono i riti italici ad entrare in Grecia, e non viceversa».

-Platone, "libro delle leggi"-

«Cavalcava la tigre di se stesso.E cosa fu la sua vita se non una disperata fedeltà ai propri sogni? La grandezza di Annibale è quì racchiusa,nella sublimazione della vittoria come fine a se stessa,come strumento di passione.Egli non aveva nessuna certezza di piegare il nemico fino in fondo,di vincere la guerra.Forse non l'ebbe mai.Ma la battaglia era il suo palpito d'uomo,e di quel fremito soltanto visse.»

Gianni Granzotto, "Annibale"

«..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»

Gianni Granzotto,"Annibale"

07/11/2010 13:04
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Re:
Iulianus Apostata, 07/11/2010 12.59:

Si ho aggiunto diverse nuove unità. Ormai il grosso è stato fatto ma prima di rilasciarlo devo giocarci per testarlo.


Posso vedere qualche screen?
Spero che non abbiate toccato troppo i legionari con lorica segmentata perché quelli che sto vedendo nella 1.5 sono fatti da dio (e non solo quelli).

07/11/2010 17:17
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Re: Re:
Nando Giulio, 07/11/2010 13.04:


Posso vedere qualche screen?
Spero che non abbiate toccato troppo i legionari con lorica segmentata perché quelli che sto vedendo nella 1.5 sono fatti da dio (e non solo quelli).





totalwargamesitalia.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?c=42923&f=42923&idd...

Nel topic di cui ti mando il link puoi vedere le previews.



[Modificato da Iulianus Apostata 07/11/2010 17:21]
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IULIANUS IL VOLSCO

Ecco il mio breve libro, un mio impegno per un approfondimento della storia locale nell'antichità del mio territorio: origini del nome, storia e topografia dell'antica Antium.

Marco Riggi, "Antium: memorie storiche nel territorio di Anzio e Nettuno", Youcanprint, 2019.

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«..il moderno Anzio. Comune di 3500 abitanti, è di recente costituzione (1858), essendo stato sempre un appodiato di Nettuno (Comune di 5500 ab.), il vero centro abitato erede e continuatore degli antichi Anziati. Scorrendo pertanto le memorie antiche di questo popolo, noi non possiamo separare, specialmente nell'età antica, Anzio da Nettuno, perché ogni anticaglia trovata ad Anzio o a Nettuno spetta ad uno stesso centro. Epigrafi anziati trovansi a Nettuno come in Anzio. […] Del resto è certo che la evoluzione del centro abitato [di Nettuno] nel medio evo, fu esclusivamente agricola. Difatti la terza notizia, che ce n'è pervenuta, è quella importantissima dell'essere stata in Anzio [l’antica Antium] fondata una "domusculta", ossia villaggio sparso nel vasto sub antico territorio. Ciò avvenne sotto il papa Zaccaria (a. 741-752) come ne fa fede il citato Liber Pontificalis (ivi, pag. 435). Contemporaneo fu l'abbandono del porto neroniano e lo spostamento od accantonamento degli Anziati a Nettuno. Quindi cessa il nome di Anzio e succede il nome dell'altro, che va divenendo soggetto alle vicende politiche della difesa del mare.»

(Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

«Che ti importa il mio nome? Grida al vento: 'Fante d'Italia!', e dormirò contento!»

-SOLDATO IGNOTO-

«Le genti che portavano il nome di Umbri sono infatti quelle che diedero vita alla civiltà più antica dell’Italia, come ricorda Plinio, il grande scienziato e storico romano, del quale tutti ricordano la frase "Umbrorum gens antiquissima Italiae". Una civiltà che dal 13° secolo avanti Cristo in poi si estese dalla pianura padana al Tevere, dal mare Tirreno all‘Adriatico, come ricordano gli storici greci, e poi (con l‘apporto safino) pian piano fino all’Italia Meridionale; una civiltà alla quale spetta di diritto il nome di “italica”, come la chiamiamo noi moderni, anche se gli storici greci e romani parlano inizialmente di “Umbri” per la metà settentrionale del territorio, e di “Ausoni” per la metà meridionale. Sul fondamento dei dati linguistici, infatti, possiamo affermare che l’Italia fu una realtà culturalmente unitaria ben prima che Roma realizzasse l’unità politica...»

-Prefazione del dottor Augusto Lancillotti al saggio "La lingua degli Umbri", di Francesco Pinna JAMA EDIZIONI-

«furono i riti italici ad entrare in Grecia, e non viceversa».

-Platone, "libro delle leggi"-

«Cavalcava la tigre di se stesso.E cosa fu la sua vita se non una disperata fedeltà ai propri sogni? La grandezza di Annibale è quì racchiusa,nella sublimazione della vittoria come fine a se stessa,come strumento di passione.Egli non aveva nessuna certezza di piegare il nemico fino in fondo,di vincere la guerra.Forse non l'ebbe mai.Ma la battaglia era il suo palpito d'uomo,e di quel fremito soltanto visse.»

Gianni Granzotto, "Annibale"

«..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»

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