05/07/2010 00:21 |
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1984L'azione si svolge in un futuro prossimo del mondo (l'anno 1984) in cui il potere si concentra in tre immensi superstati: Oceania, Eurasia ed Estasia. Al vertice del potere politico in Oceania c'è il Grande Fratello, onnisciente e infallibile, che nessuno ha visto di persona ma di cui ovunque sono visibili grandi manifesti. Il Ministero della Verità, nel quale lavora il personaggio principale, Smith, ha il compito di censurare libri e giornali non in linea con la politica ufficiale, di alterare la storia e di ridurre le possibilità espressive della lingua. Per quanto sia tenuto sotto controllo da telecamere, Smith comincia a condurre un'esistenza "sovversiva". Scritto nel 1949, il libro è considerato una delle più lucide rappresentazioni del totalitarismo.
Il mondo nuovoè un romanzo di fantascienza di genere distopico scritto nel 1932 da Aldous Huxley. È il suo romanzo più famoso e ne sono stati tratti alcuni adattamenti cinematografici e televisivi.
Il libro anticipa temi quali lo sviluppo delle tecnologie della riproduzione, l'eugenetica e il controllo mentale, usati per forgiare un nuovo modello di società. Il mondo che vi è descritto potrebbe essere un'utopia, ma il ritratto che ne fa l'autore è pervaso di ironia.
Testo nascosto - clicca qui
Se Orwell si immaginava una società dominata da una dittatura di tipo totalitario, senza libertà e basata sulla mistificazione, Huxley vede il futuro come una società iper-consumistica dei nostri giorni, il cui unico obiettivo è la costruzione un proprio spazio vitale privato in cui rinchiudersi per raggiungere il proprio piacere personale disinteressandosi di tutti gli altri.
In questa società la verità viene raccontata, ma non interessa a nessuno.
Tutti stanno bene, sono difesi da ogni dolore e dalla tristezza, non si lamentano della propria posizione sociale perchè comunque hanno accesso a tutto quello di cui hanno bisogno, sono degli automi senza cervello, ma “felici”.
D'altro canto un'articolo degli ultimi giorni mi ha fatto riflettere
Testo nascosto - clicca qui http://www.corriere.it/cronache/10_luglio_04/hackmeeting-roma-allarme-controllo-privacy_d1552bec-874e-11df-95fd-00144f02aabe.shtml SOCIAL DANGER - «Telecamere, carte magnetiche, telefonini e social network - fanno notare gli organizzatori - controllano ogni aspetto della nostra vita e la registrano. Spostamenti, consumi, abitudini, conversazioni: tutto viene osservato, indicizzato e catalogato». Insomma, se la privacy delle persone è a rischio lo è anche e soprattutto per la presenza di strumenti all'apparenza innocui. Che per di più, in molti casi, vengono attivati volontariamente. Basti pensare al fenomeno di Facebook e delle altre piattaforme di condivisione che via via stanno prendendo piede: «Pubblichiamo spensieratamente le nostre foto - spiegano gli hacker - e mettiamo a disposizione il contenuto delle nostre email in cambio di una pubblicità mirata e meno fastidiosa e offriamo persino la mappa completa delle nostre relazioni personali, indicando amicizie, conoscenze e affetti». Insomma: «Siamo noi stessi ad offrire spontaneamente tutti quei dati che il grande fratello da solo non riesce ancora a carpire».
I GRANDI FRATELLI - Tutti gli altri, invece, sono già a disposizione: transazioni con bancomat e carte di credito che permettono di tracciare un profilo delle attività di ciascuno, le carte fedeltà dei supermercati che consentono di individuare gli stili di vita e i gusti personali sulla base degli acquisti effettuati, provider internet che memorizzano i dati sulle mail inviate o sui siti visitati con tanto di indicazione di tempi e quantità, cellulari che nei passaggi da una cella all'altra lasciano traccia dei propri spostamenti. E poi ci sono gli occhi elettronici sparsi per le città. Solo a Roma, ad esempio, è stata inaugurata due mesi fa la «sala sistema Roma», una centrale che mette in rete le oltre 5 mila telecamere dislocate nei vari punti della capitale e anche sugli autobus. Un sistema pensato per la sicurezza ma che espone i cittadini al rischio di un controllo invasivo per la capacità della macchina di esaminare automaticamente il contenuto di migliaia di immagini al minuto.
«COME IN GUERRA» - «Insomma - evidenziano gli hacker - una struttura sostanzialmente in grado di seguire con i suoi mille occhi un cittadino lungo un intero percorso da un punto qualsiasi della città fino al suo capo opposto». Una situazione che non promette alcunché di buono: «Uno spazio di vita così controllato - dicono gli organizzatori del raduno, che prevede seminari e dibattiti e che sarà all'insegna dell'Internet gratuito grazie ad una rete wlan autoprodotta messa a disposizione dei partecipanti - è solo tipico delle aree di prigionia o di guerra. Una cittadinanza sotto controllo perde la coscienza del proprio diritto alla privacy e con esso della propria dignità e dei propri diritti in generale. Viene creata una generazione incapace di rivendicare i propri diritti perché non sa di averne».
Dunque chi dei due autori si è avvicinato alla realtà odierna? Che ne pensate?
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05/07/2010 00:51 |
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| | | OFFLINE | Post: 870 | Registrato il: 13/02/2007 | Città: PINEROLO | Età: 32 | Sesso: Maschile | Centurio | |
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Ho letto entrambi e devo dire che la distopia di Huxley mi sembra molto più realistica e sottile, una società come quella di Brave New World potrebbe davvero realizzarsi nel futuro immediato, specialmente nel mondo occidentale, e il processo è già avviato....
Orwell mi sembra invece eccessivamente oscuro e troppo distopico, era stato probabilmente fortemente impressionato dai regimi totalitari dell'epoca che, almeno nel mondo occidentale, vedo ormai impossibili da riproporre
http://s3.gladiatus.it/game/c.php?uid=69780
Saluti
Dominus15
Ludere humanum est |
05/07/2010 08:15 |
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| | | OFFLINE | Post: 3.428 | Registrato il: 23/06/2008 | Sesso: Maschile | Praefectus Fabrum | Rex bibendi | |
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Interessantissima discussione Telcontar.
Vedendo le cose come sono adesso diciamo che da noi Huxley ha previsto il giusto, in altri paesi Orwell si è avvicinato alla realtà.
Certo che fanno molto riflettere le teorie di Huxley, sono molto più subdole e insidiose. [Modificato da memphe 05/07/2010 08:16] ____________________________________
Ut sementem feceris, ita metes |
05/07/2010 13:36 |
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| | | OFFLINE | Post: 3.548 | Registrato il: 02/08/2005 | Città: ROMA | Età: 36 | Sesso: Maschile | Praefectus Fabrum | |
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Credo che la società attuale sia più che altro simile a quella di bradbury,non a quella di huxley. Personalmente sono diffidente di huxley perchè temo possa portare germi di reazionarismo, però ammetto che ci sono parecchi concetti sensati e preveggenti. Io credo che l'uomo abbia davvero come obiettivo raggiungere la felicità, se questa è per tutti che male ci sarebbe? [Modificato da Pius Augustus 05/07/2010 13:37]
« Al futuro o al passato, a un tempo in cui il pensiero è libero, quando gli uomini sono differenti l'uno dall'altro e non vivono soli...
a un tempo in cui esiste la verità e quel che è fatto non può essere disfatto."
George Orwell
"Credi tu, gli chiesi, che io abbia ragione o torto?
Lei ha ragione...
E allora perchè dovrei fuggire?"
Emilio Lussu "Marcia su Roma e dintorni"
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05/07/2010 14:01 |
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| | | OFFLINE | Post: 6.358 | Registrato il: 14/07/2006 | Città: CURSI | Età: 30 | Sesso: Maschile | Praefectus Castrorum | Rex spammatorum | |
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su questo argomento è perfetta l'ultima puntata di futurama è assolutamente geniale
Futurama 6x3, in pratica è una parodia del fenomeno iphone e di come si sfruttino i social network per pubblicità...
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La loro moralità, i loro principi, sono uno stupido scherzo.
Li mollano non appena cominciano i problemi.
Sono bravi solo quanto il mondo permette loro di esserlo - te lo dimostro.
Quando le cose vanno male,
queste... persone civili, e perbene, si sbranano tra di loro
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05/07/2010 16:22 |
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| | | OFFLINE | Post: 8.931 | Registrato il: 27/04/2006 | Sesso: Maschile | Tribunus Laticlavius | Fabbro del forum | |
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direi che un bel mix dei due è quello che meglio rappresenta l'odierno.
senza un totalitarismo censuratore sui mass media non puoi plasmare nulla, quindi prima censuri e plasmi le menti del popolo, poi puoi anche concedere un pò di libertà, tanto sono troppo rincoglioniti per accorgersene.
e l'esempio calzante è l'italia di oggi, TV che riempie i cervelli di pupe tette e culi gattini sugli alberi cani abbandonati e storie d'amore e gossip.
internet d'altro canto potrebbe informare molto, ma ai più basta essere felici guardando le pupe sorridenti in TV.
il dramma è che internet è nato troppo tardi. ----------------------------------------
Quisque est Barbarus alio |
05/07/2010 16:44 |
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| | | OFFLINE | Post: 2.126 | Registrato il: 19/07/2006 | Città: ROMA | Età: 47 | Sesso: Maschile | Tribunus Angusticlavius | PATRICIVS | |
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Dal punto di vista squisitamente letterario preferisco le atmosfere grigie di "1984", un tunnel insidioso di parole dalla prima all'ultima sillaba.
Dal punto di vista della "preveggenza" concordo con chi crede che entrambi manifestino un'eccessiva estremizzazione dei loro incubi e trovo che oggi e per il prossimo futuro sia più plausibile una realtà che sveli facce dell'una e dell'altra visione.
Il problema è che bisogna proiettare la nostra mente da qui a cinquanta o cento anni, e non vedo affatto escluso il rischio di totalitarismi, soprattutto economici, che già oggi stanno rinsaldando le basi del loro potere. Qui interviene la visione di Huxley, nella quale il totalitarismo non si serve di propaganda e violenza ma della felicità usata a mo' di anestetico per zittire le coscienze ed il senso critico.
p.s. interessante come questa visione venga utilizzata da Woody Allen ne "Il dormiglione", ovviamente ridicolizzandola...
Exaudi, regina tui pulcherrima mundi,
inter sidereos, Roma, recepta polos
« L'imperatore mio figlio è un sovrano capace, ma non di questi tempi, perché vede e pensa grandi cose, quali servivano ai tempi felici dei nostri avi. Invece oggi, che gli eventi ci incalzano, non di un imperatore ha bisogno il nostro stato, ma di un amministratore. Ho paura che dalle sue idee e iniziative deriverà la rovina di questa casata. »
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