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Alexander (film)

Ultimo Aggiornamento: 25/06/2010 15:25
17/06/2010 00:07
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Come avete trovato il film? Soprattutto intendo dal punto di vista storico (Xostantinouuuuu... [SM=g8360] [SM=g8360] [SM=x1771228] ) ?
PS con il tasto cerca non ho trovato niente (strano)
[Modificato da danilo brusamarello 17/06/2010 00:09]
17/06/2010 09:23
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και Αυτοκράτορ των Ρωμαίων
Alquanto approssimativo, come tutti i film hollywoodiani, anche perché raccontare la storia di un personaggio come Alessandro III° di Macedonia in un singolo film obbliga a tagliare a più non posso su moltissimi avvenimenti importanti, inoltre si è volutamente calcato la mano su avvenimenti scandalistici come il suo rapporto omosessuale con Efestione e Bagoa, senza invece spiegare cos'era l'omosessualità nel mondo greco, trascurando molto di più aspetti dell'Alessandro politico, stratega e generale.



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Κωνσταντίνος ΙΑ’ Δραγάσης Παλαιολόγος,
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"Ci sono quattro grandi cause per cui vale la pena di morire: la Fede, la Patria, la Famiglia ed il Basileus. Ora voi dovete essere pronti a sacrificare la propria vita per queste cose, come d'altronde anch'io sono pronto al sacrifico della mia stessa vita.
So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
Miei signori, miei fratelli, miei figli, l'ultimo onore dei Cristiani è nelle nostre mani."

"Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

"La sede dell'Impero Romano è Costantinopoli e colui che è e rimane Imperatore dei Romani è anche l'Imperatore di tutta la Terra."

"Re, io mi desterò dal mio sonno marmoreo,
E dal mio sepolcro mistico io ritornerò
Per spalancare la murata porta d'Oro;
E, vittorioso sopra i Califfi e gli Zar,
Dopo averli ricacciati oltre l'Albero della Mela Rossa,
Cercherò riposo sui miei antichi confini."

"Un Costantino la fondò, un Costantino la perse ed un Costantino la riprenderà”


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Re:
Xostantinou, 17/06/2010 9.23:

Alquanto approssimativo, come tutti i film hollywoodiani, anche perché raccontare la storia di un personaggio come Alessandro III° di Macedonia in un singolo film obbliga a tagliare a più non posso su moltissimi avvenimenti importanti, inoltre si è volutamente calcato la mano su avvenimenti scandalistici come il suo rapporto omosessuale con Efestione e Bagoa, senza invece spiegare cos'era l'omosessualità nel mondo greco, trascurando molto di più aspetti dell'Alessandro politico, stratega e generale.




pienamente daccordo.
ad hollywood la storia che conoscono è sempre molto inventata.
se dovessi dare un voto in storia ai registi USA si prenderebbero un 4 netto.
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17/06/2010 10:38
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Film grazioso in alcuni punti, troppo superficiale in altri. Ci sarebbe voluta una trilogia, come è stato fatto per la regina Elisabetta I. La parte omosessuale se la potevano anche risparmiare, proprio per quanto riferito da Xost, inoltre nessuna delle fonti principali dell'antichità (Diodoro Siculo, Curzio Rufo, Plutarco ed Arriano per citare i maggiori) ne parlano, se non in modo tanto vago da poter cadere in qualsiasi interpretazione (del tipo, faccio esempio inventato, "Alessandro amava Efestione", ma una frase come questa non dice nulla, perché potrei anche tradurre "voleva bene" senza che nessuno mi possa accusare di modificare il testo).

Forse maggiori notizie, ma qui sono incerto, si possono ritrovare in quello che è chiamato normalmente "Romanzo di Alessandro". Quest'opera, frutto di un anonimo scrittore antico ebbe molta fortuna, tanto che fu tradotta anche in latino, qui si potrebbero trovare notizie relative agli amori di Alessandro, ma il testo non è molto degno di fede proprio per le enorme fesserie che racconta, tanto che gli studiosi gli danno il titolo di "Romanzo di Alessandro".
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E menomale che Oliver Stone ha criticato pesantemente l'ignoranza degli americani in storia (perché hanno snobbato parecchio il suo film) dicendo che il suo film era un film storico...se ne è convinto lui...

...per quanto sia migliorabile, "le crociate" di Ridley Scott gli da 10 a 0...



@Antioco: e dire che da come fanno intendere dalle scene iniziali il film dovrebbe riportare fedelmente le memorie di Tolomeo I, mentre sappiamo che di Tolomeo, Callistene, Aristobulo e Clitarco (ovvero coloro che quegli avvenimenti li hanno vissuti di persona) non ci è pervenuto praticamente nulla...
[Modificato da Xostantinou 17/06/2010 10:46]



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"Ci sono quattro grandi cause per cui vale la pena di morire: la Fede, la Patria, la Famiglia ed il Basileus. Ora voi dovete essere pronti a sacrificare la propria vita per queste cose, come d'altronde anch'io sono pronto al sacrifico della mia stessa vita.
So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
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Fra Diavolo
Beh rispetto alla media degli americani,che in storia hanno una preparazione oscena,è un bel film
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Il Brigante Angiolillo prima di essere impiccato
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c'è di peggio, ma c'è moltissimo di meglio...



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So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
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17/06/2010 11:44
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Fra Diavolo
Film americani decenti basati su fatti storici ?
Puoi rinfrescarmi la memoria?(per quelli migliori,quelli da buttare nel gabinetto già li ho in mente)
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17/06/2010 11:47
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Siccome non si può pretendere che i registi facciano dei documentari, secondo me Alexander è il miglior film storico del decennio.



Nell'intero corso del tempo, forse a partire dalla fine del Neolitico, sono esistiti al mondo tre tipi di persone: gli Alti, i Medi e i Bassi. Gli obiettivi di questi tre gruppi sono assolutamente inconciliabili fra loro. Lo scopo principale degli Alti è quello di restare al loro posto, quello dei Medi di mettersi al posto degli Alti. Obiettivo dei bassi, sempre che ne abbiano uno (è infatti una caratteristica costante dei Bassi essere troppo disfatti dalla fatica per prendere coscienza, se non occasionalmente, di ciò che esula dalle loro esistenze quotidiane), è invece l'abolizione di tutte le distinzioni e la creazione di una società in cui tutti gli uomini siano uguali fra loro. In tal modo nel corso della storia si ripropone costantemente una lotta sempre uguale a se stessa nelle sue linee essenziali. Per lunghi periodi si ha l'impressione che gli Alti siano saldamente al loro posto, ma prima o poi giunge il momento in cui o smarriscono la fiducia in se stessi, o perdono la capacità di governare, o si verificano entrambe le cose. Sono allora rovesciati dai Medi, che attirano i Bassi dalla loro parte fingendo di lottare per la giustizia e la libertà. Conseguito il loro obiettivo, i Medi ricacciano i Bassi alla loro condizione di servaggio, diventando a loro volta Alti. Ben presto da uno dei due gruppi rimanenti, o da entrambi, ne germina uno nuovo di Medi, e la lotta ricomincia da capo. Dei tre gruppi, soltanto quello dei Bassi non riesce mai a realizzare i propri fini, nemmeno temporaneamente. Sarebbe eccessivo sostenere che nel corso della Storia non ci siano stati miglioramenti materiali di alcun genere. Perfino in un periodo di decadenza quale quello attuale, l'uomo medio si trova in condizioni materiali migliori rispetto a qualche secolo fa, ma nessun incremento del benessere, nessun addolcimento dei costumi, nessuna riforma o rivoluzione hanno minimamente favorito l'uguaglianza fra gli uomini. Dal punto di vista dei Bassi, ogni mutamento storico ha prodotto solo un cambiamento per quanto riguarda il nome dei loro padroni.

George Orwell "1984"


"Sulla base democratica si innalza, nascondendola, la struttura oligarchica dell’edificio”. Robert Michels (1876-1936)

“I Romani hanno conquistato il mondo con la serietà, la disciplina,
l’organizzazione, la continuità delle idee e del metodo; con la convinzione
di essere una razza superiore e nata per comandare; con l’impiego
meditato, calcolato, metodico della più spietata crudeltà, della fredda
perfidia, della propaganda più ipocrita, messe in atto simultaneamente o di
volta in volta; con una risolutezza incrollabile nel sacrificare sempre tutto
al prestigio, senza essere mai insensibili né al pericolo, né ad alcun rispetto
umano; con l’arte di alterare nel terrore l’anima stessa dei loro avversari, o
di addormentarli con la speranza, prima di asservirli con le armi; infine con una manipolazione così abile della menzogna più grossolana da ingannare persino la posterità e da continuare ad ingannarci. Chi non riconoscerebbe
questi tratti?”. Simone Weil "Riflessioni sulle origini dell’hitlerismo" 1939)
17/06/2010 11:58
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Certo se non sa che di Tolomeo non è rimasto nulla, allora si può pensare che sia la ricostruzione della sua opera. A me l'idea di Tolomeo che narra è piaciuta molto, come anche le ricostruzioni della biblioteca di Alessandria, sebbene sia improbabile che fosse in quel modo. Io, visto il tipo di film, avrei messo la voce narrante in molti più punti, ad esempio per descrivere la battaglia di Gaugamela.

Che comunque l'Americano medio, alla Homer Simpson, sia molto poco portato per la storia antica lo dimostra il fatto che nel film non usano le date, tranne nel caso della morte di Alessandro, ma scrivano semplicemente "30 anni prima, 15 anni dopo" etc. Stone ammise d'aver fatto questa scelta perché temeva che il pubblico americano non avrebbe capito perché le date andassero ad aumentare andando indietro nel tempo e decrescessero andando avanti. Avendo messo la data di morte di Alessandro "Babilonia 322" temeva che scrivendo subito dopo "Pella 350" la gente credesse di trovarsi 30 anni dopo, invece che prima.
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17/06/2010 11:58
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Re:
IMP CAES, 17/06/2010 11.47:

Siccome non si può pretendere che i registi facciano dei documentari, secondo me Alexander è il miglior film storico del decennio.




perchè no?
intendo, se vuoi raccontare di Alessandro allora raccontalo bene, sennò inventati un re che conquista e fai prima.
sono sempre stato dell'opinione che la storia quella vera non ha nulla da invidiare alla fantasia e forse è il contrario, perchè snaturare e romanzare a casaccio una storia bellissima di suo?
che guadagno hai?

vedi tipo le miniserie dell'HBO, che sono praticamente documentari...
sono spettacolari, bellissimi, avvincenti e che intrigano moltissimo...e non si inventano praticamente nulla...che c'è di male?
non mi sembra che abbiano bisogno di tagli o aggiunte fantasiose

ma perchè un film su Annibale e l'impresa italica? avrebbe davvero bisogno di ritocchi?
o la sacca di stalingrado?
la storia è piena di eventi straordinari
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17/06/2010 12:03
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appunto, è inutile magari romanzare la vita amorosa di annibale all'interno di un film sulle guerre puniche per paura di non piacere al grande pubblico, ci sono grandissimi film in cui non c'è manco l'ombra di una storia d'amore, tanto per citare uno dei cliché commerciali più usati, e che pure hanno avuto successi straordinari, il primo nome che mi viene in mente è Full Metal Jacket, un'icona della storia del cinema...


IMP CAES, 17/06/2010 11.47:

Siccome non si può pretendere che i registi facciano dei documentari, secondo me Alexander è il miglior film storico del decennio.



senza offesa, ma se per te è il miglio film storico del decennio vuol dire che la tua cultura storica è pari a quella dell'americano medio...non che con questo sia un brutto film, ma definirlo storico è un complimento immeritato.
[Modificato da Xostantinou 17/06/2010 12:05]



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So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
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Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

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Re: Re:
Augusto.Carducci, 17/06/2010 11.58:




perchè no?
intendo, se vuoi raccontare di Alessandro allora raccontalo bene, sennò inventati un re che conquista e fai prima.
sono sempre stato dell'opinione che la storia quella vera non ha nulla da invidiare alla fantasia e forse è il contrario, perchè snaturare e romanzare a casaccio una storia bellissima di suo?
che guadagno hai?

vedi tipo le miniserie dell'HBO, che sono praticamente documentari...
sono spettacolari, bellissimi, avvincenti e che intrigano moltissimo...e non si inventano praticamente nulla...che c'è di male?
non mi sembra che abbiano bisogno di tagli o aggiunte fantasiose

ma perchè un film su Annibale e l'impresa italica? avrebbe davvero bisogno di ritocchi?
o la sacca di stalingrado?
la storia è piena di eventi straordinari




Molte delle scene che fanno vedere nel film sono rappresentazioni di aneddoti cavati dalla biografia di Plutarco, anche se in ordine temporale sfasato.E poi lasciate al regista le sue suggestioni.



Nell'intero corso del tempo, forse a partire dalla fine del Neolitico, sono esistiti al mondo tre tipi di persone: gli Alti, i Medi e i Bassi. Gli obiettivi di questi tre gruppi sono assolutamente inconciliabili fra loro. Lo scopo principale degli Alti è quello di restare al loro posto, quello dei Medi di mettersi al posto degli Alti. Obiettivo dei bassi, sempre che ne abbiano uno (è infatti una caratteristica costante dei Bassi essere troppo disfatti dalla fatica per prendere coscienza, se non occasionalmente, di ciò che esula dalle loro esistenze quotidiane), è invece l'abolizione di tutte le distinzioni e la creazione di una società in cui tutti gli uomini siano uguali fra loro. In tal modo nel corso della storia si ripropone costantemente una lotta sempre uguale a se stessa nelle sue linee essenziali. Per lunghi periodi si ha l'impressione che gli Alti siano saldamente al loro posto, ma prima o poi giunge il momento in cui o smarriscono la fiducia in se stessi, o perdono la capacità di governare, o si verificano entrambe le cose. Sono allora rovesciati dai Medi, che attirano i Bassi dalla loro parte fingendo di lottare per la giustizia e la libertà. Conseguito il loro obiettivo, i Medi ricacciano i Bassi alla loro condizione di servaggio, diventando a loro volta Alti. Ben presto da uno dei due gruppi rimanenti, o da entrambi, ne germina uno nuovo di Medi, e la lotta ricomincia da capo. Dei tre gruppi, soltanto quello dei Bassi non riesce mai a realizzare i propri fini, nemmeno temporaneamente. Sarebbe eccessivo sostenere che nel corso della Storia non ci siano stati miglioramenti materiali di alcun genere. Perfino in un periodo di decadenza quale quello attuale, l'uomo medio si trova in condizioni materiali migliori rispetto a qualche secolo fa, ma nessun incremento del benessere, nessun addolcimento dei costumi, nessuna riforma o rivoluzione hanno minimamente favorito l'uguaglianza fra gli uomini. Dal punto di vista dei Bassi, ogni mutamento storico ha prodotto solo un cambiamento per quanto riguarda il nome dei loro padroni.

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“I Romani hanno conquistato il mondo con la serietà, la disciplina,
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di essere una razza superiore e nata per comandare; con l’impiego
meditato, calcolato, metodico della più spietata crudeltà, della fredda
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l'ho trovato molto bello, l'unico film che mettere in risalto il relativismo e una volta tanto sbeffeggia la chiusissima visione del mondo greca...Alessandro come l'unico capace di porre le basi all'universalismo che sarà la radice dell'ellenismo e del mondo romano
17/06/2010 12:09
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Re: Re: Re:
IMP CAES, 17/06/2010 12.05:


Molte delle scene che fanno vedere nel film sono rappresentazioni di aneddoti cavati dalla biografia di Plutarco, anche se in ordine temporale sfasato.E poi lasciate al regista le sue suggestioni.




aneddoti estrapolati dalla Vita Alexandri di Plutarco (e già il fatto che Plutarco sia nato 370 anni dopo Alessandro la dice lunga su quanto le sue informazioni fossero affidabili) ma reinterpretati da un regista...completamente digiuno di storia ellenistica...il che è tutto dire...



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So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
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Re: Re: Re:
IMP CAES, 17/06/2010 12.05:




Molte delle scene che fanno vedere nel film sono rappresentazioni di aneddoti cavati dalla biografia di Plutarco, anche se in ordine temporale sfasato.E poi lasciate al regista le sue suggestioni.




non sto dicendo che racconta solo frottole, anzi tutto sommato a me non è dispiaciuto, ma in un film che si ripropone di raccontare una storia accaduta veramente, mi aspetto che lo faccia davvero, e mi va bene che si sottolinei qualche aspetto per renderlo più cinematografico, mi va bene pure la piccola bugia, ma non mi va bene che ci si inventi una battaglia, o qualche personaggio piazzato a casaccio, o che muore prima o dopo di queando realmente, insomma, non ne vedo proprio il bello di questo, anche perchè tanto gli ignoranti non se ne accorgono e apprezzerebbero lo stesso, e di vantaggio hai che hai raccontato una storia vera.
al regista, se ti metti in bocca la parola Alessandro Magno o altri che siano, dovrebbe avere l'obbligo morale di rispettare queste figure e rappresentarle in tutta la loro storia e verità.
per me è questo, si riduce tutto ad una forma di rispetto
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17/06/2010 12:23
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Re:
Xostantinou, 17/06/2010 12.03:

appunto, è inutile magari romanzare la vita amorosa di annibale all'interno di un film sulle guerre puniche per paura di non piacere al grande pubblico, ci sono grandissimi film in cui non c'è manco l'ombra di una storia d'amore, tanto per citare uno dei cliché commerciali più usati, e che pure hanno avuto successi straordinari, il primo nome che mi viene in mente è Full Metal Jacket, un'icona della storia del cinema...




senza offesa, ma se per te è il miglio film storico del decennio vuol dire che la tua cultura storica è pari a quella dell'americano medio...non che con questo sia un brutto film, ma definirlo storico è un complimento immeritato.



"Storico" come categoria cinematografica è una cosa a se stante. Non c'entra nulla con la ricostruzione storica, perchè annacquata da elementi narrativi necessari in un film. Agli americani questo film non è piaciuto perchè atipico, non rientra nei canoni del cinema hollywoodiano. C'è poca spettacolarità(a parte la battaglia) e poca retorica.



Nell'intero corso del tempo, forse a partire dalla fine del Neolitico, sono esistiti al mondo tre tipi di persone: gli Alti, i Medi e i Bassi. Gli obiettivi di questi tre gruppi sono assolutamente inconciliabili fra loro. Lo scopo principale degli Alti è quello di restare al loro posto, quello dei Medi di mettersi al posto degli Alti. Obiettivo dei bassi, sempre che ne abbiano uno (è infatti una caratteristica costante dei Bassi essere troppo disfatti dalla fatica per prendere coscienza, se non occasionalmente, di ciò che esula dalle loro esistenze quotidiane), è invece l'abolizione di tutte le distinzioni e la creazione di una società in cui tutti gli uomini siano uguali fra loro. In tal modo nel corso della storia si ripropone costantemente una lotta sempre uguale a se stessa nelle sue linee essenziali. Per lunghi periodi si ha l'impressione che gli Alti siano saldamente al loro posto, ma prima o poi giunge il momento in cui o smarriscono la fiducia in se stessi, o perdono la capacità di governare, o si verificano entrambe le cose. Sono allora rovesciati dai Medi, che attirano i Bassi dalla loro parte fingendo di lottare per la giustizia e la libertà. Conseguito il loro obiettivo, i Medi ricacciano i Bassi alla loro condizione di servaggio, diventando a loro volta Alti. Ben presto da uno dei due gruppi rimanenti, o da entrambi, ne germina uno nuovo di Medi, e la lotta ricomincia da capo. Dei tre gruppi, soltanto quello dei Bassi non riesce mai a realizzare i propri fini, nemmeno temporaneamente. Sarebbe eccessivo sostenere che nel corso della Storia non ci siano stati miglioramenti materiali di alcun genere. Perfino in un periodo di decadenza quale quello attuale, l'uomo medio si trova in condizioni materiali migliori rispetto a qualche secolo fa, ma nessun incremento del benessere, nessun addolcimento dei costumi, nessuna riforma o rivoluzione hanno minimamente favorito l'uguaglianza fra gli uomini. Dal punto di vista dei Bassi, ogni mutamento storico ha prodotto solo un cambiamento per quanto riguarda il nome dei loro padroni.

George Orwell "1984"


"Sulla base democratica si innalza, nascondendola, la struttura oligarchica dell’edificio”. Robert Michels (1876-1936)

“I Romani hanno conquistato il mondo con la serietà, la disciplina,
l’organizzazione, la continuità delle idee e del metodo; con la convinzione
di essere una razza superiore e nata per comandare; con l’impiego
meditato, calcolato, metodico della più spietata crudeltà, della fredda
perfidia, della propaganda più ipocrita, messe in atto simultaneamente o di
volta in volta; con una risolutezza incrollabile nel sacrificare sempre tutto
al prestigio, senza essere mai insensibili né al pericolo, né ad alcun rispetto
umano; con l’arte di alterare nel terrore l’anima stessa dei loro avversari, o
di addormentarli con la speranza, prima di asservirli con le armi; infine con una manipolazione così abile della menzogna più grossolana da ingannare persino la posterità e da continuare ad ingannarci. Chi non riconoscerebbe
questi tratti?”. Simone Weil "Riflessioni sulle origini dell’hitlerismo" 1939)
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Re: Re:
IMP CAES, 17/06/2010 12.23:



"Storico" come categoria cinematografica è una cosa a se stante. Non c'entra nulla con la ricostruzione storica, perchè annacquata da elementi narrativi necessari in un film. Agli americani questo film non è piaciuto perchè atipico, non rientra nei canoni del cinema hollywoodiano. C'è poca spettacolarità(a parte la battaglia) e poca retorica.



ma infatti gli americani sono l'antitesi della cultura nel senso più alto del termine.
a loro basta Rambo e sono felici...
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Un altra domanda, dal punto di vista delle battaglie (armi, armature etc etc) come è la ricostruzione?

PS temevo che mi avreste spostato, l'avevo messo in historia in quanto volevo parlare del punto di vista prettamente storico del film, ma vabbè, mi scuso con i mod :)
17/06/2010 12:35
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ho visto di meglio, ma non è malaccio.
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Certo che un film non deve solo essere un documentari,anche se a me piacerebbe da morire lo stesso,il cinema mira a fare incassi diciamocelo chiaramente il livello culturale nel mondo si sta abbassando notevolmente.La gente preferisce sapere cosa si è detto su Diva e donna piuttosto che imparare e comprendere il passato
Figuriamoci alla gente non frega niente del presente(la classe politica che ci governa docet)figuriamoci del passato
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Re: Re:
Augusto.Carducci, 17/06/2010 10.35:




pienamente daccordo.
ad hollywood la storia che conoscono è sempre molto inventata.
se dovessi dare un voto in storia ai registi USA si prenderebbero un 4 netto.


Il cinema è cinema. Non può e non deve fare la Storia. È intrattenimento, non una lezione accademica.




Xostantinou, 17/06/2010 12.09:

aneddoti estrapolati dalla Vita Alexandri di Plutarco (e già il fatto che Plutarco sia nato 370 anni dopo Alessandro la dice lunga su quanto le sue informazioni fossero affidabili)


E le tue o le mie, che viviamo 2.300 anni dopo, quanto possono essere affidabili?
[Modificato da Sirius 21 17/06/2010 12:43]
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Re:
Estel_91, 17/06/2010 12.35:

Certo che un film non deve solo essere un documentari,anche se a me piacerebbe da morire lo stesso,il cinema mira a fare incassi diciamocelo chiaramente il livello culturale nel mondo si sta abbassando notevolmente.La gente preferisce sapere cosa si è detto su Diva e donna piuttosto che imparare e comprendere il passato
Figuriamoci alla gente non frega niente del presente(la classe politica che ci governa docet)figuriamoci del passato




appunto mi ci arrabbio...perchè potrebbe essere un ottimo mezzo per far capire alla gente alcune cose, mentre diventa il solito e continuo martellamento di ignoranza allo stato puro.
c'è gente che non sa manco chi era Alessandro...e ritengo che dopo sto film ha un'idea tutta sballata di chi fosse, voi direte, meglio di niente, ma per me è la mancata opportunità di fare cultura che è grave.
oltretutto continuo a non vedere dove sia il problema a raccontare la storia vera.
tipo Troy...ma che male c'era a raccontare omero per come aveva scritto veramente il suo libro (spettacolare...magari ne scrivessero di simili oggi) ??
ma ovviamente no...che siamo matti, arrivano gli americani e ti stravolgono tutto con la loro strafottente ignoranza.
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17/06/2010 12:46
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Augusto.Carducci, 17/06/2010 10.35:




pienamente daccordo.
ad hollywood la storia che conoscono è sempre molto inventata.
se dovessi dare un voto in storia ai registi USA si prenderebbero un 4 netto.


Il cinema è cinema. Non può e non deve fare la Storia. È intrattenimento, non una lezione accademica.



e allora lo chiamassero pippolos, no Alexandros.
intrattenimento può essere anche una storia vera.
se diventassi una persona importante e facessero un film su di me e la mia vita, gradirei tanto rispettassero ciò che fui, non che mi piazzassero che ero gay per fare soldi...
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17/06/2010 12:50
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Re:
danilo brusamarello, 17/06/2010 12.28:

Un altra domanda, dal punto di vista delle battaglie (armi, armature etc etc) come è la ricostruzione?



Secondo me male in molti punti: per esempio, la fanteria leggera che provoca scompiglio nelle file persiane senza protezioni va bene, ma che mettano i falangiti macedoni che avanzano ricoperti solo dal chitone, quando la corazza oplitica pesava sui 20 Kg, be' non mi sembra molto corretto...e poi non so quanto fosse giusto che fosse presente Nearco alla battaglia, lui era il comandante della flotta.

Sulla battaglia dell'Idaspe be', da quel che so Alessandro non fu ferito a morte ma lo fu anzi Poro, il re indiano, e Alessandro ne apprezzò tanto la dignità e il coraggio che gli lasciò le sue terre.

@ gli storici: se ho detto castronerie correggetemi per favore [SM=g8113]

Augusto.Carducci, 17/06/2010 11.58:


ma perchè un film su Annibale e l'impresa italica? avrebbe davvero bisogno di ritocchi?



Un film su Annibale è in lavorazione e dovrebbe uscire l'anno prossimo, Annibale sarà interpretato da Vin Diesel


17/06/2010 12:54
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Re: Re:
Zames, 17/06/2010 12.50:



Un film su Annibale è in lavorazione e dovrebbe uscire l'anno prossimo, Annibale sarà interpretato da Vin Diesel





lo so...e tremo al solo pensiero....
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17/06/2010 12:55
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Secondo me non avete capito niente del film, ve lo dico con affetto.

Alexander è una visione. La visione dell'uomo che per primo osò immaginare di creare un impero basato sulla coesistenza e il rispetto reciproco fra i popoli. Andatevi a rivedere le scene in cui litiga coi suoi generali perché questi non vogliono che la razza macedone si "sporchi" nella commistione coi persiani. Andate a risentire il racconto di Tolomeo che dice che nessuno comprendeva perché avesse scelto in moglie una straniera. Andate a rivedere le scene in cui Alessandro vagheggia di un regno innovativo e rivoluzionario al tempo stesso.

Alessandro Magno fu grande per questo, non perché conquistò molte terre. La sua importanza come figura storica è quella del leader che per primo nella storia comprese l'importanza di unificare gli uomini nel rispetto reciproco e nel mantenimento delle diverse culture. Prima di lui, i conquistatori avevano pensato solo a sottomettere. Se fosse vissuto di più, oggi probabilmente parleremmo una lingua derivata dal greco. La sua eredità culturale e politica, se pur con differenze, è stata raccolta solo dall'impero romano che, guarda caso, ha avuto una discreta importanza nella storia.

Tutto ciò è colto perfettamente da Oliver Stone, nonostante indugi troppo su dettagli trascurabili come l'omosessualità (peraltro non spiegata bene). Questo è il vero valore del film. Il ritratto di un personaggio mitico e dei suoi sogni, non l'arido racconto epico delle sue battaglie.
17/06/2010 12:56
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Re:
Augusto.Carducci, 17/06/2010 12.46:


Augusto.Carducci, 17/06/2010 10.35:




pienamente daccordo.
ad hollywood la storia che conoscono è sempre molto inventata.
se dovessi dare un voto in storia ai registi USA si prenderebbero un 4 netto.


Il cinema è cinema. Non può e non deve fare la Storia. È intrattenimento, non una lezione accademica.



e allora lo chiamassero pippolos, no Alexandros.
intrattenimento può essere anche una storia vera.
se diventassi una persona importante e facessero un film su di me e la mia vita, gradirei tanto rispettassero ciò che fui, non che mi piazzassero che ero gay per fare soldi...




Alessandro non è rappresentato come un gay. E' questo il problema.




Nell'intero corso del tempo, forse a partire dalla fine del Neolitico, sono esistiti al mondo tre tipi di persone: gli Alti, i Medi e i Bassi. Gli obiettivi di questi tre gruppi sono assolutamente inconciliabili fra loro. Lo scopo principale degli Alti è quello di restare al loro posto, quello dei Medi di mettersi al posto degli Alti. Obiettivo dei bassi, sempre che ne abbiano uno (è infatti una caratteristica costante dei Bassi essere troppo disfatti dalla fatica per prendere coscienza, se non occasionalmente, di ciò che esula dalle loro esistenze quotidiane), è invece l'abolizione di tutte le distinzioni e la creazione di una società in cui tutti gli uomini siano uguali fra loro. In tal modo nel corso della storia si ripropone costantemente una lotta sempre uguale a se stessa nelle sue linee essenziali. Per lunghi periodi si ha l'impressione che gli Alti siano saldamente al loro posto, ma prima o poi giunge il momento in cui o smarriscono la fiducia in se stessi, o perdono la capacità di governare, o si verificano entrambe le cose. Sono allora rovesciati dai Medi, che attirano i Bassi dalla loro parte fingendo di lottare per la giustizia e la libertà. Conseguito il loro obiettivo, i Medi ricacciano i Bassi alla loro condizione di servaggio, diventando a loro volta Alti. Ben presto da uno dei due gruppi rimanenti, o da entrambi, ne germina uno nuovo di Medi, e la lotta ricomincia da capo. Dei tre gruppi, soltanto quello dei Bassi non riesce mai a realizzare i propri fini, nemmeno temporaneamente. Sarebbe eccessivo sostenere che nel corso della Storia non ci siano stati miglioramenti materiali di alcun genere. Perfino in un periodo di decadenza quale quello attuale, l'uomo medio si trova in condizioni materiali migliori rispetto a qualche secolo fa, ma nessun incremento del benessere, nessun addolcimento dei costumi, nessuna riforma o rivoluzione hanno minimamente favorito l'uguaglianza fra gli uomini. Dal punto di vista dei Bassi, ogni mutamento storico ha prodotto solo un cambiamento per quanto riguarda il nome dei loro padroni.

George Orwell "1984"


"Sulla base democratica si innalza, nascondendola, la struttura oligarchica dell’edificio”. Robert Michels (1876-1936)

“I Romani hanno conquistato il mondo con la serietà, la disciplina,
l’organizzazione, la continuità delle idee e del metodo; con la convinzione
di essere una razza superiore e nata per comandare; con l’impiego
meditato, calcolato, metodico della più spietata crudeltà, della fredda
perfidia, della propaganda più ipocrita, messe in atto simultaneamente o di
volta in volta; con una risolutezza incrollabile nel sacrificare sempre tutto
al prestigio, senza essere mai insensibili né al pericolo, né ad alcun rispetto
umano; con l’arte di alterare nel terrore l’anima stessa dei loro avversari, o
di addormentarli con la speranza, prima di asservirli con le armi; infine con una manipolazione così abile della menzogna più grossolana da ingannare persino la posterità e da continuare ad ingannarci. Chi non riconoscerebbe
questi tratti?”. Simone Weil "Riflessioni sulle origini dell’hitlerismo" 1939)
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Sirius 21, 17/06/2010 12.55:

Secondo me non avete capito niente del film, ve lo dico con affetto.

Alexander è una visione. La visione dell'uomo che per primo osò immaginare di creare un impero basato sulla coesistenza e il rispetto reciproco fra i popoli. Andatevi a rivedere le scene in cui litiga coi suoi generali perché questi non vogliono che la razza macedone si "sporchi" nella commistione coi persiani. Andate a risentire il racconto di Tolomeo che dice che nessuno comprendeva perché avesse scelto in moglie una straniera. Andate a rivedere le scene in cui Alessandro vagheggia di un regno innovativo e rivoluzionario al tempo stesso.

Alessandro Magno fu grande per questo, non perché conquistò molte terre. La sua importanza come figura storica è quella del leader che per primo nella storia comprese l'importanza di unificare gli uomini nel rispetto reciproco e nel mantenimento delle diverse culture. Prima di lui, i conquistatori avevano pensato solo a sottomettere. Se fosse vissuto di più, oggi probabilmente parleremmo una lingua derivata dal greco. La sua eredità culturale e politica, se pur con differenze, è stata raccolta solo dall'impero romano che, guarda caso, ha avuto una discreta importanza nella storia.

Tutto ciò è colto perfettamente da Oliver Stone, nonostante indugi troppo su dettagli trascurabili come l'omosessualità (peraltro non spiegata bene). Questo è il vero valore del film. Il ritratto di un personaggio mitico e dei suoi sogni, non l'arido racconto epico delle sue battaglie.



Il significato del film è proprio questo ed è assolutamente affascinante.



Nell'intero corso del tempo, forse a partire dalla fine del Neolitico, sono esistiti al mondo tre tipi di persone: gli Alti, i Medi e i Bassi. Gli obiettivi di questi tre gruppi sono assolutamente inconciliabili fra loro. Lo scopo principale degli Alti è quello di restare al loro posto, quello dei Medi di mettersi al posto degli Alti. Obiettivo dei bassi, sempre che ne abbiano uno (è infatti una caratteristica costante dei Bassi essere troppo disfatti dalla fatica per prendere coscienza, se non occasionalmente, di ciò che esula dalle loro esistenze quotidiane), è invece l'abolizione di tutte le distinzioni e la creazione di una società in cui tutti gli uomini siano uguali fra loro. In tal modo nel corso della storia si ripropone costantemente una lotta sempre uguale a se stessa nelle sue linee essenziali. Per lunghi periodi si ha l'impressione che gli Alti siano saldamente al loro posto, ma prima o poi giunge il momento in cui o smarriscono la fiducia in se stessi, o perdono la capacità di governare, o si verificano entrambe le cose. Sono allora rovesciati dai Medi, che attirano i Bassi dalla loro parte fingendo di lottare per la giustizia e la libertà. Conseguito il loro obiettivo, i Medi ricacciano i Bassi alla loro condizione di servaggio, diventando a loro volta Alti. Ben presto da uno dei due gruppi rimanenti, o da entrambi, ne germina uno nuovo di Medi, e la lotta ricomincia da capo. Dei tre gruppi, soltanto quello dei Bassi non riesce mai a realizzare i propri fini, nemmeno temporaneamente. Sarebbe eccessivo sostenere che nel corso della Storia non ci siano stati miglioramenti materiali di alcun genere. Perfino in un periodo di decadenza quale quello attuale, l'uomo medio si trova in condizioni materiali migliori rispetto a qualche secolo fa, ma nessun incremento del benessere, nessun addolcimento dei costumi, nessuna riforma o rivoluzione hanno minimamente favorito l'uguaglianza fra gli uomini. Dal punto di vista dei Bassi, ogni mutamento storico ha prodotto solo un cambiamento per quanto riguarda il nome dei loro padroni.

George Orwell "1984"


"Sulla base democratica si innalza, nascondendola, la struttura oligarchica dell’edificio”. Robert Michels (1876-1936)

“I Romani hanno conquistato il mondo con la serietà, la disciplina,
l’organizzazione, la continuità delle idee e del metodo; con la convinzione
di essere una razza superiore e nata per comandare; con l’impiego
meditato, calcolato, metodico della più spietata crudeltà, della fredda
perfidia, della propaganda più ipocrita, messe in atto simultaneamente o di
volta in volta; con una risolutezza incrollabile nel sacrificare sempre tutto
al prestigio, senza essere mai insensibili né al pericolo, né ad alcun rispetto
umano; con l’arte di alterare nel terrore l’anima stessa dei loro avversari, o
di addormentarli con la speranza, prima di asservirli con le armi; infine con una manipolazione così abile della menzogna più grossolana da ingannare persino la posterità e da continuare ad ingannarci. Chi non riconoscerebbe
questi tratti?”. Simone Weil "Riflessioni sulle origini dell’hitlerismo" 1939)
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Re: Re:
IMP CAES, 17/06/2010 12.56:




Alessandro non è rappresentato come un gay. E' questo il problema.





no l'esempio del gay era a casaccio, non riferito al film.

@ Sirius:
io credo invece che Alessandro, sotto l'aspetto Imperatore, è davvero troppo mitizzato.
hanno fatto di lui quello che ti racconti, ma in pratica lui era un generale geniale, eccezionale con i suoi uomini, sempre in campo a marciare e combattere.
del suo impero credo che sia durato fin troppo poco per esprimere quei concetti di unificazione che tu dici, tanto che ha represso col sangue moltissime rivolte...tutta sta umanità e unificazione dei popoli io non la vedo...
e alla sua morte tutto si è sfasciato come un castello di sabbia...
non mitizziamo l'Alessandro politico, apprezziamo invece quello che ha realmente fatto: conquistato l'inconquistabile considerando anche i tempi a disposizione.
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