PIRATI

frisu95, 13/06/2010 21.57:

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voi siete PRO o CONTRO la pirateria? avanti non ditemi che non avete mai piratato qualcosa sul web asd
secondo me se abbassassero i prezzi e...e...ma a chi la dò a bere la pirateria ci sarà ugualmente...asd

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Tercio Real, 14/06/2010 0.55:

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La pirateria é cosí considerata in quanto va contro un negozio stabilito, cioé, il modello attuale d´industria discografica e cinematografica.
Internet é uno strumento che ha cambiato le relazioni sociali e il modo d´ottenere l´informazione. Internet cresce e varia ogni giorno.
Poco ha che vedere questo internet a quello che solo alcuni usavano nel 1995 per esempio quando inizió il suo uso massiccio.
Il contesto nel quale si consume musica e cinema é cambiato e come tale l´industria della musica o del cinema dovrebbe cambiare.
L´industria attuale é o dovrebbe essere al servizio del solo artista.
L´artista ha sempre sofferto la pirateria. Dalle fotocopie dei suoi libri (come succede ancora oggi in Latinoamerica) o le ora primitive coppie pirata nelle videocassette VHS o cassette per il radiocassette che si facevano tra due persone.
La pirateria é sempre esistita.
Ma l´attuale fenomeno d´internet va oltre questo.
É un fenomeno sociale e come tale non puó essere proibito.
Non puó essere proibito perché viene proibito da coloro che vogliono ancora guadagnare denaro seguendo un modello di produzione oggi ossoleto.
Le licenze e copyright a scopo non commerciali, i vari modelli possibili di licenze di copyright a favore dell´artista, e che molti artisti usano, mostrano come l´argomento che l´industria protegge l´artista é falso.
L´industria si protegge a se stessa, non all´artista, che da sempre, e in poche ecezzioni, é stato subdolo dell´indsutria discografica.
Internet offre una possibilitá di scelta, una libertá d´informazione mai sognata prima.
Per la prima volta chi ha una connessione internet (e giá quello é una limitazione, poiché si deve pagare e dipende dalle infraestrutture del paese) puó procurarsi tutta l´informazione che vuole.
Abbiamo a disponibilitá tutto l´arte orientale che prima era impensabile, abbiamo a disponibilitá tutto l´arte che i nostri genitori ascoltavano. Basta aprire youtube.
L´industria discografica e cinematografica deve adeguarsi ad Internet e non al rovescio, logorando un modello di produzione dimostratosi ossoleto.
Forme nuove di distribuzione e produzinoe come Itunes Store sono un esempio delle molteplici possibilitá che offre Internet.
Per prima volta oggi molti artisti possono mettersi in scena da loro, possono autofinanziarsi con le quote volontarie che pagano i loro fan.
Le pagine web di musicist etc possono autofinanziarsi attraverso la pubblicitá.
Bisogna adeguarsi all´idea attuale che l´arte deve essere libera e gratis, gratis nel possibile.
Poiché cosí funziona gran parte del mondo artistico oggi e non solo gli artisti ufficiali riconosciuti dall´Industria.

La pirateria, come dicevo all´inizio, é sempre esistita, non é colpa d´internet. Ció che si considera pirateria tante volte non lo é, ma solo un cambio sociale che deve produrre, e cosí credo dovrebbe essere, un cambio nel modello di produzione dell´arte e l´intrattenimeto audiovisuale.

Gli argomenti che se cade l´industria cadono tanti lavori é alquanto banale. Nessuno oggi penserebbe di creare o mantenere artificialmente un´industria di macchine a vapore se oggi si comprano solo treni di alta velocitá proibendo la costruzione di ferrovie di alta velocitá.

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Sirius 21, 14/06/2010 11.58:

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Ringrazio Augusto per le sue parole.


Questo topic viene riaperto a condizione che si discuta senza fare alcuna apologia di reato. Nessuno vi vieta di fare filosofia sulla pirateria informatica, ma non prendetela come scusa per violare le regole di questo forum. Per questo vi ricordo l'articolo 4 del regolamento.

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Articolo 4 - È vietato diffondere sul forum IN QUALSIASI MODO informazioni o indicazioni di qualsivoglia natura che violino il diritto d'autore di qualsiasi prodotto commerciale o opera d'ingegno. Non è consentito chiedere o fornire crack per videogiochi o indicazioni per procurarseli. Non è consentito chiedere o fornire informazioni su metodi per ottenere illecitamente software o materiale di alcun genere coperto da diritto d'autore. Non è consentito chiedere o fornire indicazioni o informazioni su metodi per attivare copie illegali di software di alcun genere. Non è consentito discutere o fornire indicazioni su programmi o siti utilizzati per procurarsi illecitamente materiale coperto da diritto d'autore. Non è consentito inserire nel forum materiali protetti da diritto d'autore (foto scansionate da riviste, file musicali, documenti ecc). Le violazioni di questo articolo non saranno tollerate in alcun caso e saranno punite con il ban diretto di almeno tre giorni o più, a discrezione dello staff.

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frisu95, 14/06/2010 15.55:

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O.O scusate non pensavo che era VIETATO parlare di queste cose.-- ma io non ho incitato nessuno nel piratare ho soltanto chiesto se si è PRO o contro asd

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Tercio Real, 6/14/2010 4:05 PM:

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Certo, ce da ricordare che é vietato parlare di come fare pirateria, ma come dice Sirius, non di "filosofare" su di esso.
Nello stesso modo che nel topic sulle Droghe Leggere, tutti sappiamo che sono illegali, ma si parla sull´effetto sociale.
Nanoguerriero, certo che l´industria discografica e cinematografica va in malora.
E vabbé?
Che problema ce? L´arte continuerá. Anzi, magari con piú libertá, visto che l´arte non dipende dall´industria, semmai al contrario.
Se la societá cambia, é logico che l´industria deva cambiare, e non restringere la libertá immensa e le opportunitá inimagginabili che offre internet, che ci eguaglia a tutti, mettendo a disposizione di tutti informazioni e intrattenimento a livello mondiale.

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memphe, 14/06/2010 16.18:

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Bè, vorrei vedere se tu fossi un cantante che dipende dalle vendite dei suoi cd.
Ok, esistono concerti e quant'altro, però come fa uno a campare della sua arte se gliela pubblicano gratis?
E se un domani venissero messi in rete pure i libri che si fa? Gli scrittori di cosa campano? Di fama e gloria?

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Sirius 21, 14/06/2010 16.15:

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Anche se ho riaperto la discussione, una cosa la devo dire. Frisu, scrivi qualche "asd" in meno e impara a usare un po' la testa come faceva l'uomo che ti sei scelto per avatar.

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memphe, 14/06/2010 16.18:

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Bè, vorrei vedere se tu fossi un cantante che dipende dalle vendite dei suoi cd.
Ok, esistono concerti e quant'altro, però come fa uno a campare della sua arte se gliela pubblicano gratis?
E se un domani venissero messi in rete pure i libri che si fa? Gli scrittori di cosa campano? Di fama e gloria?

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Pius Augustus, 14/06/2010 18.31:

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Fanno come fanno i prophilax: si trovano un lavoro serio e si pagano gli sfizi con i concerti e i pochi cd che vendono. Non sta scritto da nessuna parte che il primo marco carta deve prendere più soldi di un operaio. E in tutto questo non diano niente alla siae e inizino ad autoprodursi finchè le cose non diventano più semplici e meno burocratizzate.

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Antioco il Grande, 14/06/2010 19.07:

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Scusate ma il diritto d'autore è nato proprio per permettere a chi canta, compone e scrive (sia libri che testi di canzoni) di essere tutelato e vivere del proprio lavoro. O dobbiamo fare come nel '700 quando Mozart morì inseguito dai debiti e fu sepolto in una fossa comune perché la moglie non aveva i soldi; oppure come Goldoni che dopo una vita a scrivere commedie immortali poté passare gli ultimi anni tranquillo solo grazie alla pensione datagli da Luigi XVI, infatti era stato precettore delle figlie di Luigi e Maria Antonietta, e quando la Rivoluzione eliminò tutte le pensioni pagate dal re, la moglie di Goldoni dovette chiedere che le dessero qualcosa perché il marito era morto e senza pensione non poteva fargli il funerale? E questi sono solo due casi, la cosa vale pur tutti gli artisti del passato. Oppure dovevi fare un altro lavoro, tipo Machiavelli che era anche uno di Stato, o eri ricco di tuo come Alfieri e Leopardi.

Che poi i dvd o cd costino è un altro discorso, infatti ne compro pochi, solo se sono cose di cui voglio entrare in possesso, allora non mi accontento della roba pirata, che spesso è approssimativa, voglio il meglio e questo solo l'edizione ufficiale te lo può dare. Ma fate conto che sul costo di un cd, ad un Ramazzotti o un Vasco entrano pochi euro a copia, il resto va diviso tra tutti quelli che il cd hanno prodotto, dalla casa editrice al tecnico del suono, i soldi si fanno sulla quantità.

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Augusto.Carducci, 14/06/2010 18.57:

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come non darti ragione, ma mettiamoci pure che così uno che fa l'artista (e dico artista serio che scrive testi o libri, insomma che ti richiede molto impegno e sforzo) non avrebbe tempo di fare l'artista, ma avrebbe a mala pena il tempo per portare a casa la pagnotta.

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Pius Augustus, 14/06/2010 20.43:

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la morale è che chi troppo vuole nulla stringe, parliamoci chiaro: anche ammettendo che chi compone canzoni abbia diritto ad un reddito maggiore di quello di chi fa l'operaio, o l'impiegato, non sprecherei tanta compassione per gente che comunque, quando una sua canzone ottiene successo, si trova con una marcia in più rispetto alla massa della popolazione. Per un mozart indebitato ieri (che ha potuto rendersi comunque immortale), ci sono quante migliaia di cialtroni senza doti che vengono creati e consumati dalle case discografiche?

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