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Rome Casus Belli Gold 1.7.0

Ultimo Aggiornamento: 04/07/2012 02:34
08/04/2010 11:27
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Miles
Salve Iulianus, ci siamo incrociati nell'altro topic su casus belli. anzitutto complimenti per il lavoro titanico che stai facendo.
Spero vivamente di poter presto giocare con questo modo che davvero promette molto bene.
Posso farti alcune domande?

1) il mod ha una sola fazione romana giusto da che territori parte?

2) come pensi di oroganizzare le riforme? quante saranno e quali requisiti ci vorranno per apssare dall'una all'altra?

grazie in anticipo per le tue risposte.
09/04/2010 18:31
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Tribunus Angusticlavius
Nuove riforme create via script.

RIFORMA MANIPOLARE ( avverrà nel 170 a.c. )
RIFORMA DI GAIO MARIO ( avverrà nel 107 a.c.)
RIFORMA GALLICA (avverrà nel 58 a.c.)
RIFORMA IMPERIALE (avverrà nel 14 d.c. )

--------------------------------CASERME ROMANE--------------------------------------------

PRESIDIO MILITARE:
Guardie cittadine

CASERMA DELLA MILIZIA ( Riforma manipolare, dal 170 a.c.)
Guardie cittadine
Sanniti
Veliti
Funtidores
Astati

CASERMA MANIPOLARE ( Riforma manipolare, dal 170 a.c.)
Guardie cittadine
Sanniti
Veliti
Funtidores
Astati
Principi
Principi Veterani
Triari
Lucani
Opliti Italici

CASERMA DELLA COORTE ( Riforma di Gaio Mario, 107 a.c.)
Guardie cittadine
Antesignani
Ausilari Leggeri

CASERMA DELLA LEGIONE ( Riforma di Gaio Mario, 107 a.c.)
Guardie cittadine
Antesignani
Ausiliari Leggeri
Coorte della legione originaria
Prima coorte della legione originaria

CASERMA D’ARMATA ( Riforma Gallica, 58 a.c.)
Guardie cittadine
Ausiliari Leggeri
Arcieri Ausiliari Siriani

CASERMA CONSOLARE (Riforma Gallica, 58 a.c.)
Guardie cittadine
Ausliari Africani
Ausiliari Orientali
Ausiliari
Ausiliari Leggeri
Arcieri Ausiliari Siriani
Legio X Equestris
Coorte della Legione
Prima Coorte della Legione

CASERMA PROVINCIALE ( Riforma Imperiale, 14 d.c.)
Guardie cittadine
Legio II Traiana Fortis
Legio II Audiutrix
Legio III Augusta
Legio IV Scythica
Legio XXX Ulpia
Legio XX Valeria Victrix
Legio XXI Rapax
Legio XV Apollinaris
Legio VII Gemina
Legio X Fretensis
Legio V Macedonica
Coorte Gravis
Ausiliari
Ausiliari Africani
Ausiliari Orientali
Legione Imperiale
Arcieri Ausiliari Siriani
Ausiliari Leggeri

CASTRA PRAETORIA ( Riforma Imperiale, 14 d.c.) --venne creato al tempo di Tiberio
Guardia Pretoriana
Coorte Pretoriana
Pretoriani a Cavallo

;---------------------------STALLE ROMANE ----------------------------------------------------------


SCUDERIE: ( Riforma manipolare, dal 170 a.c.)
Arcieri a cavallo Sciti
Equiti
Cavalieri Italici

SCUDERIE LEGIONARIE : ( Riforma di Gaio Mario, 107 a.c.)
Cavalieri Romani
Cavalieri Ausiliari
Arcieri a cavallo Sciti

SCUDERIE CONSOLARI: (Riforma Gallica, 58 a.c.)
Cavaleria Legionaria
Cavalieri Ausiliari
Arcieri a cavallo Sciti

IPPODROMO ( richiede Scuderie Consolari)

SCUDERIE IMPERIALI ( Riforma Imperiale, 14 d.c.)
Cavaleria Legionaria
Cavalieri Ausiliari
Arcieri a cavallo Sciti

(aumentati i bonus per l'equipaggiamento)

CIRCO MASSIMO ( richiede Scuderie Imperiali)




-----------
Quattro fazioni romane, tra cui il Senato, che occupano i territori repubblicani del 170 a.c.


PS. Grazie mille per i complimenti!
[Modificato da Iulianus Apostata 10/04/2010 14:34]
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----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
IULIANUS IL VOLSCO

Ecco il mio breve libro, un mio impegno per un approfondimento della storia locale nell'antichità del mio territorio: origini del nome, storia e topografia dell'antica Antium.

Marco Riggi, "Antium: memorie storiche nel territorio di Anzio e Nettuno", Youcanprint, 2019.

Su Amazon.it
https://www.amazon.it/Antium-memorie-storiche-territorio-Nettuno/dp/8831646443



«..il moderno Anzio. Comune di 3500 abitanti, è di recente costituzione (1858), essendo stato sempre un appodiato di Nettuno (Comune di 5500 ab.), il vero centro abitato erede e continuatore degli antichi Anziati. Scorrendo pertanto le memorie antiche di questo popolo, noi non possiamo separare, specialmente nell'età antica, Anzio da Nettuno, perché ogni anticaglia trovata ad Anzio o a Nettuno spetta ad uno stesso centro. Epigrafi anziati trovansi a Nettuno come in Anzio. […] Del resto è certo che la evoluzione del centro abitato [di Nettuno] nel medio evo, fu esclusivamente agricola. Difatti la terza notizia, che ce n'è pervenuta, è quella importantissima dell'essere stata in Anzio [l’antica Antium] fondata una "domusculta", ossia villaggio sparso nel vasto sub antico territorio. Ciò avvenne sotto il papa Zaccaria (a. 741-752) come ne fa fede il citato Liber Pontificalis (ivi, pag. 435). Contemporaneo fu l'abbandono del porto neroniano e lo spostamento od accantonamento degli Anziati a Nettuno. Quindi cessa il nome di Anzio e succede il nome dell'altro, che va divenendo soggetto alle vicende politiche della difesa del mare.»

(Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

«Che ti importa il mio nome? Grida al vento: 'Fante d'Italia!', e dormirò contento!»

-SOLDATO IGNOTO-

«Le genti che portavano il nome di Umbri sono infatti quelle che diedero vita alla civiltà più antica dell’Italia, come ricorda Plinio, il grande scienziato e storico romano, del quale tutti ricordano la frase "Umbrorum gens antiquissima Italiae". Una civiltà che dal 13° secolo avanti Cristo in poi si estese dalla pianura padana al Tevere, dal mare Tirreno all‘Adriatico, come ricordano gli storici greci, e poi (con l‘apporto safino) pian piano fino all’Italia Meridionale; una civiltà alla quale spetta di diritto il nome di “italica”, come la chiamiamo noi moderni, anche se gli storici greci e romani parlano inizialmente di “Umbri” per la metà settentrionale del territorio, e di “Ausoni” per la metà meridionale. Sul fondamento dei dati linguistici, infatti, possiamo affermare che l’Italia fu una realtà culturalmente unitaria ben prima che Roma realizzasse l’unità politica...»

-Prefazione del dottor Augusto Lancillotti al saggio "La lingua degli Umbri", di Francesco Pinna JAMA EDIZIONI-

«furono i riti italici ad entrare in Grecia, e non viceversa».

-Platone, "libro delle leggi"-

«Cavalcava la tigre di se stesso.E cosa fu la sua vita se non una disperata fedeltà ai propri sogni? La grandezza di Annibale è quì racchiusa,nella sublimazione della vittoria come fine a se stessa,come strumento di passione.Egli non aveva nessuna certezza di piegare il nemico fino in fondo,di vincere la guerra.Forse non l'ebbe mai.Ma la battaglia era il suo palpito d'uomo,e di quel fremito soltanto visse.»

Gianni Granzotto, "Annibale"

«..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»

Gianni Granzotto,"Annibale"

09/04/2010 18:53
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ave iulianus! avrei una domanda per quanto riguarda i 4 turni all'anno

come pensi di ravvivare il gioco dopo l'inserimento dei 4 turni?

ricordo che fu motivo di molte critiche quando il team di europa barbarorum lo inserì..perchè per alcuni rallentava il gioco, ma sopratutto perchè il gioco diventava troppo lungo e noioso...dover farsi 4 mesi alla volta non si arriva mai alle date cruciali (sopratutto all'inizio tra il 270 a.C. e il 150 a.C.)

il team di eb reagì inserendo i tantissimi scripts con tantissimi eventi e altre cosucce

tu come procederai?

AVE ATQVE VALE CIVIS![SM=g8320]

[Modificato da Tito Flavio 09/04/2010 18:55]
"TV REGERE IMPERIO POPVLOS ROMANE MEMENTO, PARCERE SVBIECTIS ET DEBELLARE SVPERBOS",(ricordati o romano, che dovrai reggere col tuo potere le genti, perdonare i vinti e domare i superbi, Virgilius, Aeneis liber VI, vv. 852-854)






10/04/2010 00:13
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Re:
Tito Flavio, 09/04/2010 18.53:

ave iulianus! avrei una domanda per quanto riguarda i 4 turni all'anno

come pensi di ravvivare il gioco dopo l'inserimento dei 4 turni?

ricordo che fu motivo di molte critiche quando il team di europa barbarorum lo inserì..perchè per alcuni rallentava il gioco, ma sopratutto perchè il gioco diventava troppo lungo e noioso...dover farsi 4 mesi alla volta non si arriva mai alle date cruciali (sopratutto all'inizio tra il 270 a.C. e il 150 a.C.)

il team di eb reagì inserendo i tantissimi scripts con tantissimi eventi e altre cosucce

tu come procederai?

AVE ATQVE VALE CIVIS![SM=g8320]



Ave Tito.
Dicamo che io non mi pongo il problema del fatto che possano rendere il gioco noioso e rallentarlo. Al contrario, senza i quattro turni per anno le date scorrevano troppo veloci per i miei gusti. Meglio rendere più longeva la campagna,.
Probabilmente, già le quattro riforme romane via scripts penseranno a ravvvivare un pò il gioco. Se inserirò nuovi scripts, farò emergere nuove armate durante il gioco, secondo eventi storici.
Per ora lavoro alle riforme romane, e mi ci vuole tempo per finire.


AVE!
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IULIANUS IL VOLSCO

Ecco il mio breve libro, un mio impegno per un approfondimento della storia locale nell'antichità del mio territorio: origini del nome, storia e topografia dell'antica Antium.

Marco Riggi, "Antium: memorie storiche nel territorio di Anzio e Nettuno", Youcanprint, 2019.

Su Amazon.it
https://www.amazon.it/Antium-memorie-storiche-territorio-Nettuno/dp/8831646443



«..il moderno Anzio. Comune di 3500 abitanti, è di recente costituzione (1858), essendo stato sempre un appodiato di Nettuno (Comune di 5500 ab.), il vero centro abitato erede e continuatore degli antichi Anziati. Scorrendo pertanto le memorie antiche di questo popolo, noi non possiamo separare, specialmente nell'età antica, Anzio da Nettuno, perché ogni anticaglia trovata ad Anzio o a Nettuno spetta ad uno stesso centro. Epigrafi anziati trovansi a Nettuno come in Anzio. […] Del resto è certo che la evoluzione del centro abitato [di Nettuno] nel medio evo, fu esclusivamente agricola. Difatti la terza notizia, che ce n'è pervenuta, è quella importantissima dell'essere stata in Anzio [l’antica Antium] fondata una "domusculta", ossia villaggio sparso nel vasto sub antico territorio. Ciò avvenne sotto il papa Zaccaria (a. 741-752) come ne fa fede il citato Liber Pontificalis (ivi, pag. 435). Contemporaneo fu l'abbandono del porto neroniano e lo spostamento od accantonamento degli Anziati a Nettuno. Quindi cessa il nome di Anzio e succede il nome dell'altro, che va divenendo soggetto alle vicende politiche della difesa del mare.»

(Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

«Che ti importa il mio nome? Grida al vento: 'Fante d'Italia!', e dormirò contento!»

-SOLDATO IGNOTO-

«Le genti che portavano il nome di Umbri sono infatti quelle che diedero vita alla civiltà più antica dell’Italia, come ricorda Plinio, il grande scienziato e storico romano, del quale tutti ricordano la frase "Umbrorum gens antiquissima Italiae". Una civiltà che dal 13° secolo avanti Cristo in poi si estese dalla pianura padana al Tevere, dal mare Tirreno all‘Adriatico, come ricordano gli storici greci, e poi (con l‘apporto safino) pian piano fino all’Italia Meridionale; una civiltà alla quale spetta di diritto il nome di “italica”, come la chiamiamo noi moderni, anche se gli storici greci e romani parlano inizialmente di “Umbri” per la metà settentrionale del territorio, e di “Ausoni” per la metà meridionale. Sul fondamento dei dati linguistici, infatti, possiamo affermare che l’Italia fu una realtà culturalmente unitaria ben prima che Roma realizzasse l’unità politica...»

-Prefazione del dottor Augusto Lancillotti al saggio "La lingua degli Umbri", di Francesco Pinna JAMA EDIZIONI-

«furono i riti italici ad entrare in Grecia, e non viceversa».

-Platone, "libro delle leggi"-

«Cavalcava la tigre di se stesso.E cosa fu la sua vita se non una disperata fedeltà ai propri sogni? La grandezza di Annibale è quì racchiusa,nella sublimazione della vittoria come fine a se stessa,come strumento di passione.Egli non aveva nessuna certezza di piegare il nemico fino in fondo,di vincere la guerra.Forse non l'ebbe mai.Ma la battaglia era il suo palpito d'uomo,e di quel fremito soltanto visse.»

Gianni Granzotto, "Annibale"

«..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»

Gianni Granzotto,"Annibale"

10/04/2010 08:59
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L'ingegnere
Avrei alcune domande:


;---------------------------STALLE ROMANE ----------------------------------------------------------


SCUDERIE: ( Riforma manipolare, dal 170 a.c.)
Arcieri a cavallo Sciti
Equiti
Cavalieri Italici

SCUDERIE LEGIONARIE : ( Riforma di Gaio Mario, 107 a.c.)
Cavalieri Romani
Cavalieri Ausiliari
Arcieri a cavallo Sciti

SCUDERIE CONSOLARI: (Riforma Gallica, 58 a.c.)
Cavaleria Legionaria
Cavalieri Ausiliari
Arcieri a cavallo Sciti

IPPODROMO ( richiede Scuderie Consolari)

SCUDERIE IMPERIALI ( Riforma Imperiale, 14 d.c.)
Cavaleria Legionaria
Cavalieri Ausiliari
Arcieri a cavallo Sciti



Cosa c'entrano gli arceri a cavallo sciiti con i romani, oltretutto fin dal 170 a.C.?


RIFORMA MANIPOLARE ( avverrà nel 170 a.c. )
RIFORMA DI GAIO MARIO ( avverrà nel 107 a.c.)
RIFORMA GALLICA (avverrà nel 58 a.c.)
RIFORMA IMPERIALE (avverrà nel 14 d.c. )



Non ho mai capito questa riforma riforma gallica (nemmeno ai tempi del primo CB). Cosa sarebbe? Che senso ha?



[Modificato da franco.scaglia 10/04/2010 09:00]
=================================================

www.contubernium.it

=================================================



=================================================

'Antesignano'

"- Nel contesto di uno schieramento di battaglia
indica la prima linea così come gli astati lo
erano nella legione manipolare.

- Nell'ordine di marcia, identifica le truppe
di copertura prive di bagagli ...


Non abbiamo elementi per associarli nè ai primi ranghi delle coorti nè alla fanteria legionaria d'elité."

=================================================

"Le più varie combinazioni di forze erano possibili anche con i manipoli, e tutte potevano sentirsi tranquillamente attribuire l'attributo di coorte romana, ed essere tranquillamente associate o sostituite dalle più robuste coorti dei socii."

10/04/2010 09:24
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Miles
Scusa la domanda diretta: quanto manca per l'uscita di questa nuova release?
Vorrei anche fare una domanda, se possibile, sulla versione del mod. 1.5.0 che sto giocando e che trovo, come già detto, veramente bella.
Sono arrivato al 1 A.C. e, da circa dodici/quindici anni, la fazione S.P.Q.R. e Valeria hanno rotto, improvvisamente e senza apparenti motivi le rispettive alleanze con la mia Gens (Giulia). I Valeri, peraltro, sono divenuti assai aggressivi e belligeranti nei miei confronti (ho dovuto arretrare i confini delle mie province, perdendo già tre citta nel giro di cinque anni), ma è normale tutto questo?
Se chiedo una tregua, minacciando anche di attaccare, loro accettano, ma nei prossimi uno/due turni di clessidra, puntualmente loro rompono nuovamente la tregua.
La fazione S.P.Q.R. poi, non accenna al minimo dialogo diplomatico, neanche se propongo di cedere una delle mie città a confine con loro...perchè?
La cosa strana è che non sono tanto i Galli ed i Germani a preoccuparmi per i rispettivi conflitti alternati a fasi di neutralità, ma l'aggressività della Gens Valeria e le forti defezioni subite per gli scambi commerciali lungo la penisola ed oltre.
Tutto questo fa parte della scalata al potere per il controllo assoluto dell'imminente impero romano?
Volevo sapere i vostro parere in merito.
Grazie!!
10/04/2010 10:25
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L'ingegnere

Sono arrivato al 1 A.C. e, da circa dodici/quindici anni, la fazione S.P.Q.R. e Valeria hanno rotto, improvvisamente e senza apparenti motivi le rispettive alleanze con la mia Gens (Giulia). I Valeri, peraltro, sono divenuti assai aggressivi e belligeranti nei miei confronti (ho dovuto arretrare i confini delle mie province, perdendo già tre citta nel giro di cinque anni), ma è normale tutto questo?



Dunque ti hanno dichiarato guerra attorno al 13/14 d.C.?

Probabilmente o i valeri hanno raggiunto un elevato consenso popolare (hanno conquistato molti territori) oppure sei tu ad aver ottenuto un elevato consenso e il senato ha trovato un pretesto (ad esempio ti sono arrivati messaggi dal senato con la richiesta di suicidio del tuo capofazione?) per dichiararti guerra.

E' dunque normale che siano diventati aggressivi.


Se chiedo una tregua, minacciando anche di attaccare, loro accettano, ma nei prossimi uno/due turni di clessidra, puntualmente loro rompono nuovamente la tregua.
La fazione S.P.Q.R. poi, non accenna al minimo dialogo diplomatico, neanche se propongo di cedere una delle mie città a confine con loro...perchè?



Una volta iniziata la guerra civile è inutile fare trattative, anzi, mi pare che se si riesce a siglare una tregua, poi si verifica un bug: cioè il nemico può attaccarti e tu non puoi attaccare lui (almeno mi pare di ricordare con RTW liscio). Dunque è meglio continuare la guerra.

Sul fatto che il senato non accetti condizioni generose ... può capitare, anche con altre fazioni.


Tutto questo fa parte della scalata al potere per il controllo assoluto dell'imminente impero romano?



Sì, sono le difficoltà della guerra civile: combatti contro fazioni ricche, forti e aggressive.

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www.contubernium.it

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'Antesignano'

"- Nel contesto di uno schieramento di battaglia
indica la prima linea così come gli astati lo
erano nella legione manipolare.

- Nell'ordine di marcia, identifica le truppe
di copertura prive di bagagli ...


Non abbiamo elementi per associarli nè ai primi ranghi delle coorti nè alla fanteria legionaria d'elité."

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"Le più varie combinazioni di forze erano possibili anche con i manipoli, e tutte potevano sentirsi tranquillamente attribuire l'attributo di coorte romana, ed essere tranquillamente associate o sostituite dalle più robuste coorti dei socii."

10/04/2010 11:03
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Re:
LuigiVinicio, 10/04/2010 9.24:

Scusa la domanda diretta: quanto manca per l'uscita di questa nuova release?
Vorrei anche fare una domanda, se possibile, sulla versione del mod. 1.5.0 che sto giocando e che trovo, come già detto, veramente bella.
Sono arrivato al 1 A.C. e, da circa dodici/quindici anni, la fazione S.P.Q.R. e Valeria hanno rotto, improvvisamente e senza apparenti motivi le rispettive alleanze con la mia Gens (Giulia). I Valeri, peraltro, sono divenuti assai aggressivi e belligeranti nei miei confronti (ho dovuto arretrare i confini delle mie province, perdendo già tre citta nel giro di cinque anni), ma è normale tutto questo?
Se chiedo una tregua, minacciando anche di attaccare, loro accettano, ma nei prossimi uno/due turni di clessidra, puntualmente loro rompono nuovamente la tregua.
La fazione S.P.Q.R. poi, non accenna al minimo dialogo diplomatico, neanche se propongo di cedere una delle mie città a confine con loro...perchè?
La cosa strana è che non sono tanto i Galli ed i Germani a preoccuparmi per i rispettivi conflitti alternati a fasi di neutralità, ma l'aggressività della Gens Valeria e le forti defezioni subite per gli scambi commerciali lungo la penisola ed oltre.
Tutto questo fa parte della scalata al potere per il controllo assoluto dell'imminente impero romano?
Volevo sapere i vostro parere in merito.
Grazie!!

benvenuto nel DE BELLO CIVILI!! [SM=g8924]


"TV REGERE IMPERIO POPVLOS ROMANE MEMENTO, PARCERE SVBIECTIS ET DEBELLARE SVPERBOS",(ricordati o romano, che dovrai reggere col tuo potere le genti, perdonare i vinti e domare i superbi, Virgilius, Aeneis liber VI, vv. 852-854)






10/04/2010 14:24
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Re:
franco.scaglia, 10/04/2010 8.59:

Avrei alcune domande:


;---------------------------STALLE ROMANE ----------------------------------------------------------


SCUDERIE: ( Riforma manipolare, dal 170 a.c.)
Arcieri a cavallo Sciti
Equiti
Cavalieri Italici

SCUDERIE LEGIONARIE : ( Riforma di Gaio Mario, 107 a.c.)
Cavalieri Romani
Cavalieri Ausiliari
Arcieri a cavallo Sciti

SCUDERIE CONSOLARI: (Riforma Gallica, 58 a.c.)
Cavaleria Legionaria
Cavalieri Ausiliari
Arcieri a cavallo Sciti

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SCUDERIE IMPERIALI ( Riforma Imperiale, 14 d.c.)
Cavaleria Legionaria
Cavalieri Ausiliari
Arcieri a cavallo Sciti



Cosa c'entrano gli arceri a cavallo sciiti con i romani, oltretutto fin dal 170 a.C.?


RIFORMA MANIPOLARE ( avverrà nel 170 a.c. )
RIFORMA DI GAIO MARIO ( avverrà nel 107 a.c.)
RIFORMA GALLICA (avverrà nel 58 a.c.)
RIFORMA IMPERIALE (avverrà nel 14 d.c. )



Non ho mai capito questa riforma riforma gallica (nemmeno ai tempi del primo CB). Cosa sarebbe? Che senso ha?






Gli arcieri a cavallo sciti sono truppe ausiliarie che i Romani devono arruolare nelle aree scito-sarmatiche. Così qualsiasi fazione, tranne gli Sciti, recluta fin dal primo livello di caserma gli arcieri sciti nelle aree scito-sarmatiche . Sono truppe ausiliarie (Auxilia AOR) .Tranquillo, che nel 170 a.c. i Romani non arriveranno di certo nell'AOR scitica.
La Riforma Gallica è quella di Cesare.Anche Res Gestae la possiede. Casus Belli ha i legionari cesariano-augustei, saranno disponibili con quella riforma.
La riforma gallica rende più avvinciente il gioco .

--------------------------------------------------

In questo perido sono molto impegnato coin lo studio, quindi il lavoro sulle riforme romane subirà un notevole rallentamento.


[Modificato da Iulianus Apostata 10/04/2010 14:33]
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Ecco il mio breve libro, un mio impegno per un approfondimento della storia locale nell'antichità del mio territorio: origini del nome, storia e topografia dell'antica Antium.

Marco Riggi, "Antium: memorie storiche nel territorio di Anzio e Nettuno", Youcanprint, 2019.

Su Amazon.it
https://www.amazon.it/Antium-memorie-storiche-territorio-Nettuno/dp/8831646443



«..il moderno Anzio. Comune di 3500 abitanti, è di recente costituzione (1858), essendo stato sempre un appodiato di Nettuno (Comune di 5500 ab.), il vero centro abitato erede e continuatore degli antichi Anziati. Scorrendo pertanto le memorie antiche di questo popolo, noi non possiamo separare, specialmente nell'età antica, Anzio da Nettuno, perché ogni anticaglia trovata ad Anzio o a Nettuno spetta ad uno stesso centro. Epigrafi anziati trovansi a Nettuno come in Anzio. […] Del resto è certo che la evoluzione del centro abitato [di Nettuno] nel medio evo, fu esclusivamente agricola. Difatti la terza notizia, che ce n'è pervenuta, è quella importantissima dell'essere stata in Anzio [l’antica Antium] fondata una "domusculta", ossia villaggio sparso nel vasto sub antico territorio. Ciò avvenne sotto il papa Zaccaria (a. 741-752) come ne fa fede il citato Liber Pontificalis (ivi, pag. 435). Contemporaneo fu l'abbandono del porto neroniano e lo spostamento od accantonamento degli Anziati a Nettuno. Quindi cessa il nome di Anzio e succede il nome dell'altro, che va divenendo soggetto alle vicende politiche della difesa del mare.»

(Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

«Che ti importa il mio nome? Grida al vento: 'Fante d'Italia!', e dormirò contento!»

-SOLDATO IGNOTO-

«Le genti che portavano il nome di Umbri sono infatti quelle che diedero vita alla civiltà più antica dell’Italia, come ricorda Plinio, il grande scienziato e storico romano, del quale tutti ricordano la frase "Umbrorum gens antiquissima Italiae". Una civiltà che dal 13° secolo avanti Cristo in poi si estese dalla pianura padana al Tevere, dal mare Tirreno all‘Adriatico, come ricordano gli storici greci, e poi (con l‘apporto safino) pian piano fino all’Italia Meridionale; una civiltà alla quale spetta di diritto il nome di “italica”, come la chiamiamo noi moderni, anche se gli storici greci e romani parlano inizialmente di “Umbri” per la metà settentrionale del territorio, e di “Ausoni” per la metà meridionale. Sul fondamento dei dati linguistici, infatti, possiamo affermare che l’Italia fu una realtà culturalmente unitaria ben prima che Roma realizzasse l’unità politica...»

-Prefazione del dottor Augusto Lancillotti al saggio "La lingua degli Umbri", di Francesco Pinna JAMA EDIZIONI-

«furono i riti italici ad entrare in Grecia, e non viceversa».

-Platone, "libro delle leggi"-

«Cavalcava la tigre di se stesso.E cosa fu la sua vita se non una disperata fedeltà ai propri sogni? La grandezza di Annibale è quì racchiusa,nella sublimazione della vittoria come fine a se stessa,come strumento di passione.Egli non aveva nessuna certezza di piegare il nemico fino in fondo,di vincere la guerra.Forse non l'ebbe mai.Ma la battaglia era il suo palpito d'uomo,e di quel fremito soltanto visse.»

Gianni Granzotto, "Annibale"

«..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»

Gianni Granzotto,"Annibale"

10/04/2010 14:51
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Ininnzitutto Iulianus complimeti per il tuo lavoro e grazie per avermi fatto riscoprire quel gran gioco che è Rome!
Detto questo volevo chiederti se hai introdotto qualche novità o un pò di aria fresca per quanto riguarda Cartagine ad esempio unità, sistema economico, situazione di inizio (già nella 1.5 la sua situazione mi stimola parecchio).
Grazie per qualsivoglia risposta!
10/04/2010 19:17
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Re:
Iulianus Apostata, 09/04/2010 18.31:

Nuove riforme create via script.

RIFORMA MANIPOLARE ( avverrà nel 170 a.c. )
RIFORMA DI GAIO MARIO ( avverrà nel 107 a.c.)
RIFORMA GALLICA (avverrà nel 58 a.c.)
RIFORMA IMPERIALE (avverrà nel 14 d.c. )

--------------------------------CASERME ROMANE--------------------------------------------

PRESIDIO MILITARE:
Guardie cittadine

CASERMA DELLA MILIZIA ( Riforma manipolare, dal 170 a.c.)
Guardie cittadine
Sanniti
Veliti
Funtidores
Astati

CASERMA MANIPOLARE ( Riforma manipolare, dal 170 a.c.)
Guardie cittadine
Sanniti
Veliti
Funtidores
Astati
Principi
Principi Veterani
Triari
Lucani
Opliti Italici

CASERMA DELLA COORTE ( Riforma di Gaio Mario, 107 a.c.)
Guardie cittadine
Antesignani
Ausilari Leggeri

CASERMA DELLA LEGIONE ( Riforma di Gaio Mario, 107 a.c.)
Guardie cittadine
Antesignani
Ausiliari Leggeri
Coorte della legione originaria
Prima coorte della legione originaria

CASERMA D’ARMATA ( Riforma Gallica, 58 a.c.)
Guardie cittadine
Ausiliari Leggeri
Arcieri Ausiliari Siriani

CASERMA CONSOLARE (Riforma Gallica, 58 a.c.)
Guardie cittadine
Ausliari Africani
Ausiliari Orientali
Ausiliari
Ausiliari Leggeri
Arcieri Ausiliari Siriani
Legio X Equestris
Coorte della Legione
Prima Coorte della Legione

CASERMA PROVINCIALE ( Riforma Imperiale, 14 d.c.)
Guardie cittadine
Legio II Traiana Fortis
Legio II Audiutrix
Legio III Augusta
Legio IV Scythica
Legio XXX Ulpia
Legio XX Valeria Victrix
Legio XXI Rapax
Legio XV Apollinaris
Legio VII Gemina
Legio X Fretensis
Legio V Macedonica
Coorte Gravis
Ausiliari
Ausiliari Africani
Ausiliari Orientali
Legione Imperiale
Arcieri Ausiliari Siriani
Ausiliari Leggeri

CASTRA PRAETORIA ( Riforma Imperiale, 14 d.c.) --venne creato al tempo di Tiberio
Guardia Pretoriana
Coorte Pretoriana
Pretoriani a Cavallo

;---------------------------STALLE ROMANE ----------------------------------------------------------


SCUDERIE: ( Riforma manipolare, dal 170 a.c.)
Arcieri a cavallo Sciti
Equiti
Cavalieri Italici

SCUDERIE LEGIONARIE : ( Riforma di Gaio Mario, 107 a.c.)
Cavalieri Romani
Cavalieri Ausiliari
Arcieri a cavallo Sciti

SCUDERIE CONSOLARI: (Riforma Gallica, 58 a.c.)
Cavaleria Legionaria
Cavalieri Ausiliari
Arcieri a cavallo Sciti

IPPODROMO ( richiede Scuderie Consolari)

SCUDERIE IMPERIALI ( Riforma Imperiale, 14 d.c.)
Cavaleria Legionaria
Cavalieri Ausiliari
Arcieri a cavallo Sciti

(aumentati i bonus per l'equipaggiamento)

CIRCO MASSIMO ( richiede Scuderie Imperiali)




-----------
Quattro fazioni romane, tra cui il Senato, che occupano i territori repubblicani del 170 a.c.


PS. Grazie mille per i complimenti!




Iulianus guarda che il vecchio CB era troppo instabile proprio a causa degli script
Comunque buona fortuna per questo lavoro [SM=g8149] [SM=g8149]


10/04/2010 19:55
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E cmq, vorrei fare i complimenti ai moderatori di questo forum anche per l'accuratezza, direi "maniacale" , riguardo la storia del grande esercito dell'antica Roma (parola di militare di professione). Vedo, poi, anche una certa padronanza con il Latino, cosa che, con i tempi che corrono, può essere solo motivo di particolare orgoglio "culturale" per un italiano(almeno secondo me).
Quindi, mi pare di capire che adesso cominciano i dolori di pancia, d'altronde questa è la "DE BELLO CIVILI"!!
Grazie ancora per la pazienza nei confronti dei neofiti come me ed aspetto, ovviamente, la nuova versioje del Mod che, se ho letto attentamente, parrebbe essere imperniata su di un'unica Gens...o sbaglio??
Buon fine settimana a tutti!!

10/04/2010 21:00
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Re:
Aragorn(89), 10/04/2010 14.51:

Ininnzitutto Iulianus complimeti per il tuo lavoro e grazie per avermi fatto riscoprire quel gran gioco che è Rome!
Detto questo volevo chiederti se hai introdotto qualche novità o un pò di aria fresca per quanto riguarda Cartagine ad esempio unità, sistema economico, situazione di inizio (già nella 1.5 la sua situazione mi stimola parecchio).
Grazie per qualsivoglia risposta!




Grazie per i complimenti . Nessuna particolare novità per Cartagine.

Per LuigiVinicio:

Le fazioni romane sono quattro, tra cui il Senato.
Condivido il tuo punto di vista sull'orgoglio culturale italiano .
AVE!

[Modificato da Iulianus Apostata 10/04/2010 21:05]
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Ecco il mio breve libro, un mio impegno per un approfondimento della storia locale nell'antichità del mio territorio: origini del nome, storia e topografia dell'antica Antium.

Marco Riggi, "Antium: memorie storiche nel territorio di Anzio e Nettuno", Youcanprint, 2019.

Su Amazon.it
https://www.amazon.it/Antium-memorie-storiche-territorio-Nettuno/dp/8831646443



«..il moderno Anzio. Comune di 3500 abitanti, è di recente costituzione (1858), essendo stato sempre un appodiato di Nettuno (Comune di 5500 ab.), il vero centro abitato erede e continuatore degli antichi Anziati. Scorrendo pertanto le memorie antiche di questo popolo, noi non possiamo separare, specialmente nell'età antica, Anzio da Nettuno, perché ogni anticaglia trovata ad Anzio o a Nettuno spetta ad uno stesso centro. Epigrafi anziati trovansi a Nettuno come in Anzio. […] Del resto è certo che la evoluzione del centro abitato [di Nettuno] nel medio evo, fu esclusivamente agricola. Difatti la terza notizia, che ce n'è pervenuta, è quella importantissima dell'essere stata in Anzio [l’antica Antium] fondata una "domusculta", ossia villaggio sparso nel vasto sub antico territorio. Ciò avvenne sotto il papa Zaccaria (a. 741-752) come ne fa fede il citato Liber Pontificalis (ivi, pag. 435). Contemporaneo fu l'abbandono del porto neroniano e lo spostamento od accantonamento degli Anziati a Nettuno. Quindi cessa il nome di Anzio e succede il nome dell'altro, che va divenendo soggetto alle vicende politiche della difesa del mare.»

(Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

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«Le genti che portavano il nome di Umbri sono infatti quelle che diedero vita alla civiltà più antica dell’Italia, come ricorda Plinio, il grande scienziato e storico romano, del quale tutti ricordano la frase "Umbrorum gens antiquissima Italiae". Una civiltà che dal 13° secolo avanti Cristo in poi si estese dalla pianura padana al Tevere, dal mare Tirreno all‘Adriatico, come ricordano gli storici greci, e poi (con l‘apporto safino) pian piano fino all’Italia Meridionale; una civiltà alla quale spetta di diritto il nome di “italica”, come la chiamiamo noi moderni, anche se gli storici greci e romani parlano inizialmente di “Umbri” per la metà settentrionale del territorio, e di “Ausoni” per la metà meridionale. Sul fondamento dei dati linguistici, infatti, possiamo affermare che l’Italia fu una realtà culturalmente unitaria ben prima che Roma realizzasse l’unità politica...»

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«..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»

Gianni Granzotto,"Annibale"

17/04/2010 13:07
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Nuova battaglia personalizzata creata col Battle Editor:


Forte Romano nei pressi di un fiume nella Licia:
[Modificato da Iulianus Apostata 17/04/2010 13:11]
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«..il moderno Anzio. Comune di 3500 abitanti, è di recente costituzione (1858), essendo stato sempre un appodiato di Nettuno (Comune di 5500 ab.), il vero centro abitato erede e continuatore degli antichi Anziati. Scorrendo pertanto le memorie antiche di questo popolo, noi non possiamo separare, specialmente nell'età antica, Anzio da Nettuno, perché ogni anticaglia trovata ad Anzio o a Nettuno spetta ad uno stesso centro. Epigrafi anziati trovansi a Nettuno come in Anzio. […] Del resto è certo che la evoluzione del centro abitato [di Nettuno] nel medio evo, fu esclusivamente agricola. Difatti la terza notizia, che ce n'è pervenuta, è quella importantissima dell'essere stata in Anzio [l’antica Antium] fondata una "domusculta", ossia villaggio sparso nel vasto sub antico territorio. Ciò avvenne sotto il papa Zaccaria (a. 741-752) come ne fa fede il citato Liber Pontificalis (ivi, pag. 435). Contemporaneo fu l'abbandono del porto neroniano e lo spostamento od accantonamento degli Anziati a Nettuno. Quindi cessa il nome di Anzio e succede il nome dell'altro, che va divenendo soggetto alle vicende politiche della difesa del mare.»

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28/04/2010 23:52
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Nuova Legio V Alaudae. Sarà reclutabile nella Gallia Narbonense e in quella Transalpina dopo la Riforma Gallica del 58 a.c.
Notare l'elmo in stile gallico, avanzato rispetto alle altre legioni cesariane. Notare le piume d'allodola presenti ai lati dell'elmo e le fattezze"barbariche" dell'abbigliamento della legione, formata da soldati originari della Gallia meridionale.
Il simbolo della legione era l'elefante, ma questo gli fu attribuito solo nel 49 a.c., tre anni dalla creazione dell'unità da parte di Giulio Cesare.
Perciò l' elefante non è presente nel gioco.


[Modificato da Iulianus Apostata 29/04/2010 00:03]
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(Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

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30/04/2010 16:37
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Iulianus, complimenti! Se posso, a che punto sei con il lavoro?


01/05/2010 11:00
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Davvero complimenti!
Ma quanto manca al rilascio della nuova release?
Volevo anche dirti che ho dovuto rinunciare a giocare con la versione 1.5 di CB (attesi i problemi di reclutamento della cavalleria con la versione 1.6), poichè al 64 D.C. mi andata in crash ed a nulla serviva ripartire dall'ultimo save point e muovere gli elementi in mappa in modo di volta in volta diverso per tentare di andare avanti al turno successivo.
Boh!!!
Per adesso sto usando Roma Surrectum 1.6
Buon fine settimana e spero di avere nuove notizie al riguardo del tuo atteso lavoro!!!
01/05/2010 20:14
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Grazie per i complimenti!
Molte cose ormai sono state portate a compimento in iuesto grande lavoro.
Ho introdotto i quattro turni per anno e le riforme romane con successo.
Ho iniziato a testare il gico giocando una campagna con i Giuli e le cose non andavano male.
Ora ho deciso di implemkentare ,oltre alle riforme e ai quattro turni per anno, anche eserciti che in date storiche appariranno nella mappa durante la campagna. Per questo mi ci vorrà ancora del tempo, ma sto creando un a meraviglia!
Per ora sono riuscito a simulare, tramite gli scripts, l'Invasione dei Cimbri e dei Teutoni, la Guerra Sociale degli Italici, la Minaccia Partica, le orde scite e sarmatiche, Cesare e gli Elvezi in Gallia, la rivolta di Boudicca nel 61 d.c., la rivolta di Viriato in Iberia etc...
Diversi script li ho ricavati, con modiffiche, dalla vecchia versione dell'alaudae team, altri però li ho ideati da me, ( come la rivolta di Aristonico in Asia Minore).

La Legio V Alaudae apparirà come rinforzo nel 52 a.c. nella Gallia Narbonense. In quella data, nell'insediamento Narbo Martius, appariranno moltissime coorti della V Alaudae, utilizzabili per combatere i Galli. Perciò la Legio V Alaudae non è più reclutabile normalmente nell caserme.
[Modificato da Iulianus Apostata 01/05/2010 20:20]
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(Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

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-Prefazione del dottor Augusto Lancillotti al saggio "La lingua degli Umbri", di Francesco Pinna JAMA EDIZIONI-

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-Platone, "libro delle leggi"-

«Cavalcava la tigre di se stesso.E cosa fu la sua vita se non una disperata fedeltà ai propri sogni? La grandezza di Annibale è quì racchiusa,nella sublimazione della vittoria come fine a se stessa,come strumento di passione.Egli non aveva nessuna certezza di piegare il nemico fino in fondo,di vincere la guerra.Forse non l'ebbe mai.Ma la battaglia era il suo palpito d'uomo,e di quel fremito soltanto visse.»

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02/05/2010 13:42
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Iulianus ho una domanda: ma se io per esempio ho conquistato già la gallia prima del 58 a.c. che me ne faccio di cesare? Forse non sarebbe meglio creare questi script solo per i primi anni di gioco, quando ancora la situazione è molto simile a quella storica?


02/05/2010 16:08
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Questa è una domanda che si farebbe a tutti i modders che simulano l'evento di Cesare in Gallia. Se hai già occupato la Gallia nel 58 a.c. ( cosa che raramente succederà quando si giocherà al livello HArd), Cesare farà da rinforzo.
Cesare rappresenta una grande presenza, dal momento che i Galli sono molto forti nel gioco, ( l'ho provato sulla mia pelle, perché giocando a livello hard mi hanno tolto mezza Italia), e non ti permettono di invadere facilmmente la Gallia.
In ogni caso, ormai molti script li ho messi e funzionano a meraviglia. Sono funzionali al gioco e lo ravvivano , mentre con i soli quattro turni per anno la campagna potrebbe risultare noiosa .
Il gioco è migliorato molto coi quattro turni per anno comunque.
[Modificato da Iulianus Apostata 02/05/2010 16:12]
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IULIANUS IL VOLSCO

Ecco il mio breve libro, un mio impegno per un approfondimento della storia locale nell'antichità del mio territorio: origini del nome, storia e topografia dell'antica Antium.

Marco Riggi, "Antium: memorie storiche nel territorio di Anzio e Nettuno", Youcanprint, 2019.

Su Amazon.it
https://www.amazon.it/Antium-memorie-storiche-territorio-Nettuno/dp/8831646443



«..il moderno Anzio. Comune di 3500 abitanti, è di recente costituzione (1858), essendo stato sempre un appodiato di Nettuno (Comune di 5500 ab.), il vero centro abitato erede e continuatore degli antichi Anziati. Scorrendo pertanto le memorie antiche di questo popolo, noi non possiamo separare, specialmente nell'età antica, Anzio da Nettuno, perché ogni anticaglia trovata ad Anzio o a Nettuno spetta ad uno stesso centro. Epigrafi anziati trovansi a Nettuno come in Anzio. […] Del resto è certo che la evoluzione del centro abitato [di Nettuno] nel medio evo, fu esclusivamente agricola. Difatti la terza notizia, che ce n'è pervenuta, è quella importantissima dell'essere stata in Anzio [l’antica Antium] fondata una "domusculta", ossia villaggio sparso nel vasto sub antico territorio. Ciò avvenne sotto il papa Zaccaria (a. 741-752) come ne fa fede il citato Liber Pontificalis (ivi, pag. 435). Contemporaneo fu l'abbandono del porto neroniano e lo spostamento od accantonamento degli Anziati a Nettuno. Quindi cessa il nome di Anzio e succede il nome dell'altro, che va divenendo soggetto alle vicende politiche della difesa del mare.»

(Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

«Che ti importa il mio nome? Grida al vento: 'Fante d'Italia!', e dormirò contento!»

-SOLDATO IGNOTO-

«Le genti che portavano il nome di Umbri sono infatti quelle che diedero vita alla civiltà più antica dell’Italia, come ricorda Plinio, il grande scienziato e storico romano, del quale tutti ricordano la frase "Umbrorum gens antiquissima Italiae". Una civiltà che dal 13° secolo avanti Cristo in poi si estese dalla pianura padana al Tevere, dal mare Tirreno all‘Adriatico, come ricordano gli storici greci, e poi (con l‘apporto safino) pian piano fino all’Italia Meridionale; una civiltà alla quale spetta di diritto il nome di “italica”, come la chiamiamo noi moderni, anche se gli storici greci e romani parlano inizialmente di “Umbri” per la metà settentrionale del territorio, e di “Ausoni” per la metà meridionale. Sul fondamento dei dati linguistici, infatti, possiamo affermare che l’Italia fu una realtà culturalmente unitaria ben prima che Roma realizzasse l’unità politica...»

-Prefazione del dottor Augusto Lancillotti al saggio "La lingua degli Umbri", di Francesco Pinna JAMA EDIZIONI-

«furono i riti italici ad entrare in Grecia, e non viceversa».

-Platone, "libro delle leggi"-

«Cavalcava la tigre di se stesso.E cosa fu la sua vita se non una disperata fedeltà ai propri sogni? La grandezza di Annibale è quì racchiusa,nella sublimazione della vittoria come fine a se stessa,come strumento di passione.Egli non aveva nessuna certezza di piegare il nemico fino in fondo,di vincere la guerra.Forse non l'ebbe mai.Ma la battaglia era il suo palpito d'uomo,e di quel fremito soltanto visse.»

Gianni Granzotto, "Annibale"

«..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»

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02/05/2010 18:25
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Ok Iulianus [SM=g8335] ...spero di provare sulla mia pelle fra non molto la forza dei galli... [SM=g1401081]


12/05/2010 12:19
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quando potremo toccare con mano questa meraviglia?
io sto giocando con la versione appena precedente, ed è stupenda nonostante gli errori di cui avete parlato.
unica pecca della versione predetta, secondo me, è che le fazioni romane sono molto forti, infatti, (io gioco con i giuli) mi ritrovo a combattere solo contro loro dopo aver preso ROMA, perchè tutte le altre fazioni le abbiamo soppresse.
[Modificato da Jvlivs Caesare 12/05/2010 12:20]
14/05/2010 19:46
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Questa mod verrà rilasciata quando sarà pronta. Io intanto sto perfezionando un pò di cose.
Nella versione 1.7.0 le fazioni romane non sono più così forti. [SM=g8335]
[Modificato da Iulianus Apostata 14/05/2010 19:46]
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(Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

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17/05/2010 14:42
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Iulianus ho una proposta per il mod: si potrebbero eliminare i ritratti dei familiari egizi (troppo simili ai tempi di ramses II) e sostituirli con quelli dei Seleucidi o dei Greci visto che il regno tolemaico era un regno ellenistico?


17/05/2010 21:32
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Sai, ci avevo pensato pure io, ma poi ci ho ripensato, visto che, se noti bene i ritratti, i personaggi hanno sì dei copricapi da faraoni, ma hanno tratti somatici europei, quindi greci. I regnanti ellenistici d'Egitto, da quello che ho letto, usavano indossare abiti che richiamavano all'antico Egitto, per dare continuità col passato di quella terra agli occhi del popolo.

Comunque ho già reso più realistico il regno tolemaico. Ora i nomi dei personaggi (familiari etc.. insomma tutti), hanno soltanto nomi greci, (importati dalla lista dei nomi macedoni). ,mentre i nomi etnici egizi li ho eliminati.
Infatti, la dinastia tolemaica era composta completamente da greci, visto che i re si sposavano con le proprie sorelle.

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17/05/2010 22:49
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Ecco già i nomi greci accoppiati ai ritratti egizi (effettivamente i tolomei si richiamavano agli antichi fasti dei faraoni) sono molto più accettabili rispetto a familiari che nel 150 a.c. si chiamavano tuthmose...e per giunta vestono la corona unita dell'alto e basso egitto...
[Modificato da ironman1989. 17/05/2010 22:52]


18/05/2010 13:06
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Miles
sara un mod veramente bello....questo speriamo esca presto.

Ave
ROMA CAPUT MUNDI
23/05/2010 13:49
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Intanto, nei ritagli di tempo, sto rifacendo le descrizioni storiche delle fazioni nel menù della campagna. Mi mancano gli Sciti, i Sarmati, i Galli, I germani, i Britanni e Roma. Ho anche aumentato i nomi storici dei personaggi delle varie faziojnio, modificando talvolta l'albero genealogico.

Ora sono sotto esami universitari e di tempo ne ho molto poco, ma il grosso è stato fatto, devo solo testare il tutto.
[Modificato da Iulianus Apostata 23/05/2010 13:50]
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26/05/2010 17:05
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Tribunus Angusticlavius
Nuovi cavalieri Mauritani. Simili ai cavalieri numidi, sono mercenari e si troveranno nell'esercito di Giucurta che apparirà nel 107 a.c. vicino a Cirta, insieme a quello di Gaio Mario in una battaglia creata via script.(storicamente, la battaglia di Cirta nel 107 a.c.)



Ho inserito nel gioco i Catafratti Pontici, Sarmati e Sciti.

[Modificato da Iulianus Apostata 26/05/2010 17:24]
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26/05/2010 18:55
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Belle skin Iulianus [SM=g8920] ..notizie sulla mod?


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