Qualcuno ha letto questo stupendo libro (io lo sto finendo) del premio Nobel francese Roger Martin du Gard?
Mi ha tanto preso per la sua ambientazione non basata in preziose descrizioni, bensí per la mescolanza dello scrivere per il teatro, l´uso di lettere, informazioni di giornale, descrizioni brevissime di due, tre parole che da in tutto e per tutto l´ambiente del mondo positivistico in Francia e tutto il "caso Dreyfus" di fine secolo XIX in modo oggettivo e analitico, immedisimando al lettore che sembra immerso in quella societá.
Da criticare ho solo qualche esaltazione troppo superflua in alcuni dialoghi dei personaggi.
[Modificato da Tercio Real 19/04/2009 01:15]
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Come i nostri predecessori gli indiani ci accomuna un certo timore del sesso un eccesso di lamentazione per i morti e un costante interesse per sogni e visioni- JIM MORRISON