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Riflessioni sul nostro oggi

Ultimo Aggiornamento: 05/01/2009 20:33
04/01/2009 00:40
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Praefectus Castrorum
alcune righe tratte da una discussioni su msn con Kapo

parlando sui modelli politici di aristotele e platone:

la diatriba é o guardare il cielo, a un modello giusto e universale o a terra...in questo caso a modelli diversi in diversi periodi di tempo....il ché significa che non ce un assolutismo e niente a qui aspirare...
il che non mi attira poiché puó portare al relativismo
ma allo stesso tempo puó portare a una visione circolare della vita, dove l´importante non é la meta, bensí il presente, invece che una visione lineare stilo platonica, cioé dove ce un ideale che seguire...difficilmente raggiungibile
e io da quando penso ho considerato un vizio d´occidente...che infatti secondo me parte da platone questo vizio, considerare la vita linearmente...da platone e dal cristianesimo...ecco dal momento che ce una meta, un obbiettivo

Parlando subito dopo su ció che attira ognuno di platone e aristotele, e su come a kapo piaccia l´idea di democrazia come degenerazione di aristotele:

Da quando sentí che la democrazia non é altro che la dittatura del numero. La democrazia intesa come voto della maggioranza...é un errore secondo me...niente ci dice che ció sia la cosa migliore nel il bene comune. Insomma tanta gente non sa neanche cazzo vuole in vita sua, una cosa é che lui possa esprimere la propria opinione, ma che la sua opinione abbia un valore fondamentale in una decisione che incombe pure me allora non sono d´accordo



su ció che é oggi in pratica la "democrazia" in Occidente:


chi é che nel mondo puó influire di piú vantaggiando lo stato spagnolo o italiano e che crea piú lavoro o riconoscenza internazionale che danno il denaro? le grandi aziende e banche. In Spagna Iberdrola (energetica) Repsol (idem) Santander (banca) BBVA (banca) Endesa e quattro aziende in piú. Ecco quello per ció che ho detto prima sono quello che piú incidono nella politica spagnola alla fine
ma se si deve favorire le quattro grandi aziende del paese allora in pratica saranno quelle quattro aziende che influiranno di piú dicendo ció che piú interessa a loro e dunque alla spagan, sempre con questo sistema economico e di valori
in italia penso sia uguale. La FIAT, il Gruppo Piaggio, la Telecom (eecco dimenticavo la Telefonica in spagna) e bó non so, mi dirai te le altre


plutocrazia, oligarchia parlamentaria e oligarchia economico-finanziaria, assieme a uno stato di diritto piú o meno ugualitario, metti i mass media piú o meno controllati che liberamente o controllatamente influiscono nell´opnione pubblica e viceversa e hai la cosí detta Democrazia, orgoglio d´Europa, altamente protezionista in ambito economico rispetto al terzo mondo, liberoscambista con il primo


la gente mentre possa mangiare, non li tocchino la sua auto , la sua ipoteca a 25 anni...dice di essere soddisfatta. Poi li fanno vedere come vivono nel resto del mondo e dice...bé non siamo infatti cosí male
in qualche senso...la gente é fatta cosí. Ce gente si accontenta di poco.
Ecco vedi peró. Cadiamo nell´errore. Il bene comune alla fine é poi ció che deve cercare lo stato.
Il bene materiale europeo si puó dire é raggiunto. Mancherebbe quello intellettuale spirituale, nel sneso che la gente fosse veramente libera, critica...e poi bisognerebbe cercare un modo per conciliare il nostro sistema con una vera democrazia, nel senso che ognuno possa esprimere il proprio parere sneza peró sia la dittatura del numero ne si trasformi il tutto in un oligarchia...
e vedere che non ci siano all abase della piramide una massa di sfamati
e tutto ció non mi sembra facile
se cadiamo nell´eorre di cambiare con la riforma o la rivoluzione questo sistema in un altro..ma che esso si limiti al nostro circolo...cioé a spagna o italia o UE...bé allora non si fa niente...poiché alla fine il bene materiale é soddisfatto
e cosí diamo ragione a coloro che governano questa "democrazia"
non so
sempre sta merda di cercare oltre



Da kapo:
in pratica, il popolo, essendo formato da gente colta e meno colta messa insieme, creerà una sua semplice opinione sulle cose che gli vengono presentate
è l'opinione facilmente manovrabile delle masse
come diceva aristotele, la doxa appunto, l'opinione superficiale dell'ignoranza





[Modificato da Tercio Real 04/01/2009 00:42]
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Come i nostri predecessori gli indiani ci accomuna un certo timore del sesso un eccesso di lamentazione per i morti e un costante interesse per sogni e visioni- JIM MORRISON



04/01/2009 01:30
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Praefectus Castrorum
Distrugge per ricreare meglio
dove andrebbe a parare tutta sta pantomima?
vabbè che già è tanto poter scrivere discorsi di certa entità e quantità su messenger,ma resta il fatto che non vi si ritrova un filo conduttore.
Come cavolo si può paragonare un pensiero filosofico,che sia di aristotele o platone,con l'oligarchia,la plutocrazia e l'ingerenza dei "grandi" sui "piccoli",visto che allora tali questioni non erano neanche prese in esame così come le hai poste.
Se si pensa poi che si parla di democrazia,collegata erroneamente come suo termine natale ad Atene,visto che neanche il 10% degli abitanti aveva diritto a votare(nda)
[Modificato da arysfalian 04/01/2009 01:30]

Ti sei fatto 6 anni di vita universitaria, resistendo al vento, alle scale, alla pioggia e alle megapozze, alle merde di cane per strada, ai padroni di casa bastardi, ai comunisti e ai fascisti, alla mensa universitaria, ai problemi con le segreterie e l'agenzia per il diritto allo studio, alle donne, ai conti limitati. Sei sopravvissuto a tutto questo e hai portato per due volte il tuo scalpo a casa.
In pratica sei sopravvissuto a Perugia. Magna cum laude e all'inferno tutti.

Hail to the doctor,TWICE!



Ut Apuliae legiones vobiscum ad infera longiusque sint...

I Apula "Fervida" Legio

Io sono Arys,Signore di Arysfalia,detto l'Arysfaliano,capo del clan "Luna Di Fuoco" e delle Guardie Fulvie,e il mio nome ha significato oscuro alle genti

perle di saggezza
il sesso è come giocare al bridge:se non hai un buon partner,devi sperare di avere una buona mano

l'interista è il berlusconiano del calcio.Se vince è perchè è il più forte,se perde è perchè gli altri hanno barato.La sua squadra/fazione non ha niente di marcio,poichè niente è stato mai dimostrato,e anche se lo fosse sarebbe fasullo rispetto a quello che hanno fatto gli altri.E in ogni caso spera sempre nella prescrizione.








04/01/2009 01:46
Nubi di ieri sul nostro domani odierno
Mmm provo ad argomentare
Tercio Real, 04/01/2009 0.40:


parlando sui modelli politici di aristotele e platone:

la diatriba é o guardare il cielo, a un modello giusto e universale o a terra...in questo caso a modelli diversi in diversi periodi di tempo....il ché significa che non ce un assolutismo e niente a qui aspirare...


Semplice: bisogna sempre mirare ad un modello giusto ed universale per avere risultati a terra, non succederà mai il contrario

il che non mi attira poiché puó portare al relativismo
ma allo stesso tempo puó portare a una visione circolare della vita, dove l´importante non é la meta, bensí il presente, invece che una visione lineare stilo platonica, cioé dove ce un ideale che seguire...difficilmente raggiungibile
e io da quando penso ho considerato un vizio d´occidente...che infatti secondo me parte da platone questo vizio, considerare la vita linearmente...da platone e dal cristianesimo...ecco dal momento che ce una meta, un obbiettivo


Il relativismo è la peggiore delle disgrazie: se tutto ha lo stesso valore niente ha valore. Inoltre come si stabilirebbe che un idea è più giusta o vale più di un'altra? Solo con la forza.
Interessante la visione orientale della storia e della vita, ma fa parte di un discorso più grande legato alla reincarnazione, all'impersistenza, non solo a quello. Io sono in disaccordo con entrambe le visioni, dato che per me semplicemente l'esistenze e la vita non ha un senso o uno scopo prestabilito o assoluto, solo quello che noi gli diamo (e comunque sarà sempre futile). Da ciò deriva tutto il resto


Parlando subito dopo su ció che attira ognuno di platone e aristotele, e su come a kapo piaccia l´idea di democrazia come degenerazione di aristotele:

Da quando sentí che la democrazia non é altro che la dittatura del numero. La democrazia intesa come voto della maggioranza...é un errore secondo me...niente ci dice che ció sia la cosa migliore nel il bene comune. Insomma tanta gente non sa neanche cazzo vuole in vita sua, una cosa é che lui possa esprimere la propria opinione, ma che la sua opinione abbia un valore fondamentale in una decisione che incombe pure me allora non sono d´accordo


Ottima base di partenza per l'aristocrazia, forse evola applaudirebbe. La democrazia è il migliore dei modi di governo fin qui sperimentati, purtroppo l'esperimento anarchico in catalogna non continuò e non possiamo sapere come sarebbe andata. La democrazia ateniese secondo me è il massimo modello raggiunto dall'uomo, perchè è nata proprio con lo scopo di essere la cosa migliore, la sua stessa costituzione è diversa da quelle antiche. Mentre Licurgo a sparta diceva che le sue leggi venivano da Dio, ad Atene Solone disse "sono le leggi che mi sono sembrate migliori". E in questo c'è una grandissima differenza.



su ció che é oggi in pratica la "democrazia" in Occidente:


chi é che nel mondo puó influire di piú vantaggiando lo stato spagnolo o italiano e che crea piú lavoro o riconoscenza internazionale che danno il denaro? le grandi aziende e banche. In Spagna Iberdrola (energetica) Repsol (idem) Santander (banca) BBVA (banca) Endesa e quattro aziende in piú. Ecco quello per ció che ho detto prima sono quello che piú incidono nella politica spagnola alla fine
ma se si deve favorire le quattro grandi aziende del paese allora in pratica saranno quelle quattro aziende che influiranno di piú dicendo ció che piú interessa a loro e dunque alla spagan, sempre con questo sistema economico e di valori
in italia penso sia uguale. La FIAT, il Gruppo Piaggio, la Telecom (eecco dimenticavo la Telefonica in spagna) e bó non so, mi dirai te le altre



Perchè oggi la democrazia funzioni è assolutamente necessaria la separazione dei poteri, a cui oggi aggiungerei il potere mediatico. In gran parte del mondo non è così.


la gente mentre possa mangiare, non li tocchino la sua auto , la sua ipoteca a 25 anni...dice di essere soddisfatta. Poi li fanno vedere come vivono nel resto del mondo e dice...bé non siamo infatti cosí male
in qualche senso...la gente é fatta cosí. Ce gente si accontenta di poco.


Non ho capito cosa vuoi dire in questo pezzo

Ecco vedi peró. Cadiamo nell´errore. Il bene comune alla fine é poi ció che deve cercare lo stato.
Il bene materiale europeo si puó dire é raggiunto. Mancherebbe quello intellettuale spirituale, nel sneso che la gente fosse veramente libera, critica...e poi bisognerebbe cercare un modo per conciliare il nostro sistema con una vera democrazia, nel senso che ognuno possa esprimere il proprio parere sneza peró sia la dittatura del numero ne si trasformi il tutto in un oligarchia...
e vedere che non ci siano all abase della piramide una massa di sfamati
e tutto ció non mi sembra facile
se cadiamo nell´eorre di cambiare con la riforma o la rivoluzione questo sistema in un altro..ma che esso si limiti al nostro circolo...cioé a spagna o italia o UE...bé allora non si fa niente...poiché alla fine il bene materiale é soddisfatto
e cosí diamo ragione a coloro che governano questa "democrazia"
non so
sempre sta merda di cercare oltre



Dove sta scritto che lo stato deve badare al miglioramento spirituale dei cittadini? non è nei suoi obbiettivi, non lo è mai stato (forse in quello comunista si). Però nemmeno qua riesco a capire il succo del discorso. Puoi spiegarti meglio?



Da kapo:
in pratica, il popolo, essendo formato da gente colta e meno colta messa insieme, creerà una sua semplice opinione sulle cose che gli vengono presentate
è l'opinione facilmente manovrabile delle masse
come diceva aristotele, la doxa appunto, l'opinione superficiale dell'ignoranza


Come sopra, ottima strada verso l'aristocrazia. Anche oggi il popolo ha i mezzi per farsi una cultura o quello che vuole, ma in molti non lo fanno. Bisognerebbe costringerli?

04/01/2009 10:05
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con kapo si fanno spesso molte conversazioni interessanti


premettendo che non ho ben capito quale sia il filoconduttore tra Platone & Aristotele con tutto quello scritto dopo voglio dire che nulla ha valore universale.Non c'è nulla di universalmente giusto o migliore,c'è qualcosa di soggettivamente migliore,ma non universalmente e oggettivamente migliore.

Gli uomini perciò,fin dai tempi antichi hanno cercato,per non scadere nell'anarchia,di trovare un metro di giudizio universale,e l'hanno trovato inizialmente nella divinità.Ammettendo l'esistenza di un dio imparziale e giusto,anche i suoi insegnamenti sono imparziali e giusti,ma non ammettendo la sua esistenza l'uomo ha dovuto creare altri strumenti per non scadere nell'anarchia,e questi strumenti sono le leggi.Le leggi sono delle cose soggettive,ma devono essere considerate oggettive,altrimenti la comunità andrebbe nel caos,le leggi vengono istituite secondo le morali e i pensieri predominanti della comunità.Per quest'ultimo punto infatti Erodoto(mi pare fosse stato lui)scrisse che un uomo davanti a tutte le leggi possibili sceglierebbe per lo più quelle del suo paese,della sua comunità,perchè rispecchiano maggiormente la sua morale,i valori e l'educazione ricevuti da e in quella comunità.

E tutte queste considerazioni mi servono ad affermare che se noi non possiamo affermare con certezza quale sia la forma di governo universalmente giusta,non possiamo però negare come la democrazia sia per le nostre capacità cognitive e mentali la forma di governo più azzeccata( sempre non ammettendo l'esistenza di un dio infallibile ed universalmente giusto.)

Quest'affermazione è giustificata dal fatto che la democrazia è il governo del numero.La maggioranza delle persone in una comunità ha il governo.E dato che le leggi di una comunità vengono stabilite in rapporto ai pensieri,alle morali,all'educazioni,ai valori maggiormente presenti nella comunità in questione.

Quindi le persone con la maggior presenza di questi elementi eleggono i loro rappresentanti,ed essendo questi elementi la maggioranza,anche le persone con la maggior presenza di questi elementi saranno la maggioranza.

Quindi le persone elette tra la maggioranza non saranno quelli più "universalmente migliori per governare" ma all'interno di quella comunità sono i più legittimati,dato che sono stati eletti dalla maggioranza delle persone,e in queste persone risiedono la maggioranza di quegli elementi di cui parlavo prima,e le leggi vengono stabilite secondo questi elementi.

Ovviamente questa è teoria,poi le varie situazioni singole probabilmente si sono sviluppate in maniera differente,però credo che la teoria base sia questa da me enunciata.

Ora,se la discussione richiedeva un intervento simile a quello che ho fatto vuol dire che ho capito il post,altrimenti non ci ho capito una mazza XD
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"Unus homo nobis cunctando restituit rem.Non enim rumores ponebat ante salutem.Ergo postque magisque viri nunc gloria claret"
-Ennio su QuintusFabiusMaximusCunctator-
Sii più benefico di Augusto e più giusto di Traiano
-saluto del senato agli imperatori posteriori a Traiano-
* Il principio è un periodo di delicati equilibri. Sappiate che questo è l'anno 10191. L'universo conosciuto è governato dall'imperatore Padishah Shaddam IV, mio padre. In questo periodo la più preziosa e vitale sostanza dell'universo è il Melange, la spezia. La spezia allunga il corso della vita. La spezia aumenta la conoscenza. La spezia è essenziale per annullare lo spazio. La potente Gilda spaziale e i suoi navigatori che la spezia ha trasformato nel corso di oltre 4000 anni, usano il gas arancione della spezia che conferisce loro la capacità di annullare lo spazio, e cioè, di viaggiare in qualsiasi parte dell'universo senza mai muoversi. Oh già, ho dimenticato di dirverlo. La spezia esiste su un solo pianeta nell'intero universo conosciuto. Un arido e desolato pianeta con vasti deserti. Nascosta tra le rocce in queste zone desertiche vive una popolazione conosciuta come i Fremen, che attende secondo un'antica profezia l'avvento di un uomo, un messia, che li guiderà finalmente verso la vera libertà. Il pianeta è Arrakis, conosciuto anche come Dune. (Principessa Irulan Corrino)

* Il dormiente deve svegliarsi. (Duca Leto Atreides)

* Neanche una goccia di pioggia su Arrakis. (Paul Atreides)

* Il mio nome è una parola che uccide. (Paul Atreides)

* Chi controlla la spezia, controlla l'universo! (Barone Vladimir Harkonnen)

* Non devo avere paura. La paura uccide la mente. La paura è la piccola morte che porta con sé l'annullamento totale. Guarderò in faccia la mia paura. Permetterò che mi calpesti e mi attraversi. E quando sarà passata, aprirò il mio occhio interiore e ne scruterò il percorso. Là dove andrà la paura non ci sarà più nulla. Soltanto io ci sarò. (Paul Atreides)

* Dimmi delle acque del tuo pianeta, Usul. (Chani)

* Reverenda Madre Gaius Helen Mohiam: Nessun uomo ha mai bevuto l'acqua della vita.
Paul Atreides: In tanti hanno provato e non sono riusciti?
Reverenda Madre Gaius Helen Mohiam: In tanti hanno provato e sono morti!



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boh,nn ho capito il senso di tutto ciò,e dunque eviterò di sparare fesserie :)
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Bah, la filosofia... quella cosa che con la quale o senza la quale si rimane tale e quale [SM=g8107]

http://s3.gladiatus.it/game/c.php?uid=69780
Saluti
Dominus15

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Re:
dominus15, 04/01/2009 13.25:

Bah, la filosofia... quella cosa che con la quale o senza la quale si rimane tale e quale [SM=g8107]



ma con questa definizione il mondo non rimane tale e quale [SM=g8119]
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"Unus homo nobis cunctando restituit rem.Non enim rumores ponebat ante salutem.Ergo postque magisque viri nunc gloria claret"
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* Non devo avere paura. La paura uccide la mente. La paura è la piccola morte che porta con sé l'annullamento totale. Guarderò in faccia la mia paura. Permetterò che mi calpesti e mi attraversi. E quando sarà passata, aprirò il mio occhio interiore e ne scruterò il percorso. Là dove andrà la paura non ci sarà più nulla. Soltanto io ci sarò. (Paul Atreides)

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BJB FabioMassimo, 04/01/2009 13.26:



ma con questa definizione il mondo non rimane tale e quale [SM=g8119]



Eh? [SM=g8152]



04/01/2009 14:34
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la filosofia,aggiungedo al mondo questa definizione su di essa cambia il mondo,quindi il mondo non rimane tale e quale
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BJB FabioMassimo, 04/01/2009 14.34:

la filosofia,aggiungedo al mondo questa definizione su di essa cambia il mondo,quindi il mondo non rimane tale e quale



Ma dai... ma che riflessione è?
Allora io dico: la filosofia è gialla.




04/01/2009 14:52
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Re:
Celta berserker, 04/01/2009 14.47:



Ma dai... ma che riflessione è?
Allora io dico: la filosofia è gialla.






lui ha detto che la filosofia è la materia che con la quale o senza la quale il mondo rimane tale e quale,io gli ho dimostrato che non è così,prendendo paradossalmente la sua frase.


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* Il principio è un periodo di delicati equilibri. Sappiate che questo è l'anno 10191. L'universo conosciuto è governato dall'imperatore Padishah Shaddam IV, mio padre. In questo periodo la più preziosa e vitale sostanza dell'universo è il Melange, la spezia. La spezia allunga il corso della vita. La spezia aumenta la conoscenza. La spezia è essenziale per annullare lo spazio. La potente Gilda spaziale e i suoi navigatori che la spezia ha trasformato nel corso di oltre 4000 anni, usano il gas arancione della spezia che conferisce loro la capacità di annullare lo spazio, e cioè, di viaggiare in qualsiasi parte dell'universo senza mai muoversi. Oh già, ho dimenticato di dirverlo. La spezia esiste su un solo pianeta nell'intero universo conosciuto. Un arido e desolato pianeta con vasti deserti. Nascosta tra le rocce in queste zone desertiche vive una popolazione conosciuta come i Fremen, che attende secondo un'antica profezia l'avvento di un uomo, un messia, che li guiderà finalmente verso la vera libertà. Il pianeta è Arrakis, conosciuto anche come Dune. (Principessa Irulan Corrino)

* Il dormiente deve svegliarsi. (Duca Leto Atreides)

* Neanche una goccia di pioggia su Arrakis. (Paul Atreides)

* Il mio nome è una parola che uccide. (Paul Atreides)

* Chi controlla la spezia, controlla l'universo! (Barone Vladimir Harkonnen)

* Non devo avere paura. La paura uccide la mente. La paura è la piccola morte che porta con sé l'annullamento totale. Guarderò in faccia la mia paura. Permetterò che mi calpesti e mi attraversi. E quando sarà passata, aprirò il mio occhio interiore e ne scruterò il percorso. Là dove andrà la paura non ci sarà più nulla. Soltanto io ci sarò. (Paul Atreides)

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Re: Re:
BJB FabioMassimo, 04/01/2009 14.52:




lui ha detto che la filosofia è la materia che con la quale o senza la quale il mondo rimane tale e quale,io gli ho dimostrato che non è così,prendendo paradossalmente la sua frase.




I soliti ragionamenti circolari della filosofia [SM=g8107]
Hanno la stessa utilità dei paradossi di Zenone (brillantissimi giochi retorici, ma sarebbe da prendere a sediate nei denti chi sostiene che abbiano utilità pratica [SM=g8119]): cosa ottengo una volta che dimostro a parole che una tartaruga è più veloce di Achille?
Forse che mettendola a correre con un podista questi non riesce a vincere? [SM=g8119]



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"Per garantire che resteremo sempre uniti, che parleremo sempre con un'unica voce e che agiremo con un'unica mano la Repubblica dovrà cambiare. Dobbiamo evolverci, dobbiamo crescere. Siamo diventati un Impero di fatto, diventiamo un Impero anche di nome!
Siamo il primo Impero Galattico!
Siamo un Impero che continuerà a essere governato da questo nobile consesso!
Siamo un Impero che non ripeterà i maneggi politici e la corruzione che ci hanno feriti così profondamente!
Siamo un Impero che sarà governato da un unico sovrano eletto a vita!
Siamo un Impero governato da una maggioranza!
Un Impero governato da una nuova costituzione!
Un Impero di leggi,non di politici!
Un Impero votato alla salvaguardia della società onesta. Di una società unita e sicura!
Siamo un Impero che durerà diecimila anni!"

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Zenone ha evidenziato una difficoltà del pensiero umano,infatti i suoi paradossi sono logicamente corretti.

comunque torniamoi it
[Modificato da BJB FabioMassimo 04/01/2009 15:44]
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"Unus homo nobis cunctando restituit rem.Non enim rumores ponebat ante salutem.Ergo postque magisque viri nunc gloria claret"
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-saluto del senato agli imperatori posteriori a Traiano-
* Il principio è un periodo di delicati equilibri. Sappiate che questo è l'anno 10191. L'universo conosciuto è governato dall'imperatore Padishah Shaddam IV, mio padre. In questo periodo la più preziosa e vitale sostanza dell'universo è il Melange, la spezia. La spezia allunga il corso della vita. La spezia aumenta la conoscenza. La spezia è essenziale per annullare lo spazio. La potente Gilda spaziale e i suoi navigatori che la spezia ha trasformato nel corso di oltre 4000 anni, usano il gas arancione della spezia che conferisce loro la capacità di annullare lo spazio, e cioè, di viaggiare in qualsiasi parte dell'universo senza mai muoversi. Oh già, ho dimenticato di dirverlo. La spezia esiste su un solo pianeta nell'intero universo conosciuto. Un arido e desolato pianeta con vasti deserti. Nascosta tra le rocce in queste zone desertiche vive una popolazione conosciuta come i Fremen, che attende secondo un'antica profezia l'avvento di un uomo, un messia, che li guiderà finalmente verso la vera libertà. Il pianeta è Arrakis, conosciuto anche come Dune. (Principessa Irulan Corrino)

* Il dormiente deve svegliarsi. (Duca Leto Atreides)

* Neanche una goccia di pioggia su Arrakis. (Paul Atreides)

* Il mio nome è una parola che uccide. (Paul Atreides)

* Chi controlla la spezia, controlla l'universo! (Barone Vladimir Harkonnen)

* Non devo avere paura. La paura uccide la mente. La paura è la piccola morte che porta con sé l'annullamento totale. Guarderò in faccia la mia paura. Permetterò che mi calpesti e mi attraversi. E quando sarà passata, aprirò il mio occhio interiore e ne scruterò il percorso. Là dove andrà la paura non ci sarà più nulla. Soltanto io ci sarò. (Paul Atreides)

* Dimmi delle acque del tuo pianeta, Usul. (Chani)

* Reverenda Madre Gaius Helen Mohiam: Nessun uomo ha mai bevuto l'acqua della vita.
Paul Atreides: In tanti hanno provato e non sono riusciti?
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Re: Re: Re:
TGD5511, 04/01/2009 15:12:


I soliti ragionamenti circolari della filosofia [SM=g8107]
Hanno la stessa utilità dei paradossi di Zenone (brillantissimi giochi retorici, ma sarebbe da prendere a sediate nei denti chi sostiene che abbiano utilità pratica [SM=g8119]): cosa ottengo una volta che dimostro a parole che una tartaruga è più veloce di Achille?
Forse che mettendola a correre con un podista questi non riesce a vincere? [SM=g8119]




Il paradosso di Zenone della tartaruga é stato risolto credo nel 1700 matematicamente. A zenone mancava un concetto matematico, non so quale, ma cosí ricordo mi disse il mio prof sia di filosofia che di matematica.
E peró a risolvere quel paradosso non si trova nessun utilitá, come neanche si trova nessuna utilitá a dipingere un´opera d´arte che sará vista solo da un mecenate nel 1500 e via cosí.
Si tratta dei limiti del ragionamento e la creativitá umana, alcuni prodotti hanno un´utilitá, altri servono solo per ammirare e godere a coloro che possono ammirarlo e goderlo.

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Re:
arysfalian, 04/01/2009 1:30:

dove andrebbe a parare tutta sta pantomima?
vabbè che già è tanto poter scrivere discorsi di certa entità e quantità su messenger,ma resta il fatto che non vi si ritrova un filo conduttore.
Come cavolo si può paragonare un pensiero filosofico,che sia di aristotele o platone,con l'oligarchia,la plutocrazia e l'ingerenza dei "grandi" sui "piccoli",visto che allora tali questioni non erano neanche prese in esame così come le hai poste.
Se si pensa poi che si parla di democrazia,collegata erroneamente come suo termine natale ad Atene,visto che neanche il 10% degli abitanti aveva diritto a votare(nda)




in generale si parlava di forme di governo, e dell´attuale democrazia.
Non si parla di democrazia come democrazia ateniese.
Tieni peró conto che al momento qualunque sistema sia stato ideato per sopravvivere ha bisogno d´una base umana sfruttata. Dalla tirannide alla democrazia ateniese alla diarchia spartana.
Pure oggi l´attuale democrazia occidentale a base capitalista. Per definizione il capitalismo, il mercato esclude come agenti del mercato a coloro che non hanno la possibilitá di interagire nel mercato.
Tutta questa pantomima non dovrebbe andare a parare a nessun posto, sono solo frasi scarsamente lavorate sorte in una discussione su msn che ho ritenuto opportuno offrire per coloro che le ritenessero interessanti e discuterle tra persone del forum tra le quali ci sono alcune che considero in gamba.
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04/01/2009 20:56
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Ho messo in nero la mia risposta, in normale ció che aveva detto Telcontar. Non so come si fa a quotare solo alcune parti del discorso.


Nubi di ieri sul nostro domani odierno
Mmm provo ad argomentare


Telcontar
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Semplice: bisogna sempre mirare ad un modello giusto ed universale per avere risultati a terra, non succederà mai il contrario
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E peró giá cosí non mi sembra funzioni la cosa. Un modello giusto e universale che tenga conto della molteplicitá di pensieri e opinioni di coloro che formano "l´uiversalitá", dunque la democrazia é perfetta. E peró Aristotele diceva che non bisogna cercare un modello giusto e universale, bensí un modello che sia perfetto per un preciso momento e luogo.




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Il relativismo è la peggiore delle disgrazie: se tutto ha lo stesso valore niente ha valore. Inoltre come si stabilirebbe che un idea è più giusta o vale più di un'altra? Solo con la forza.
Interessante la visione orientale della storia e della vita, ma fa parte di un discorso più grande legato alla reincarnazione, all'impersistenza, non solo a quello. Io sono in disaccordo con entrambe le visioni, dato che per me semplicemente l'esistenze e la vita non ha un senso o uno scopo prestabilito o assoluto, solo quello che noi gli diamo (e comunque sarà sempre futile). Da ciò deriva tutto il resto

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Non ho mai detto che ci sia bisogno di stabilire che un´idea sia migliore di un´altra. Infatti io non avró mai gli strumenti per poter confermare che la mia idea (sempre che non siaa in un´area del sapere che si puó oggettivare come le scienze fisiche...) é piú vicina alla realtá di un´altra. Proprio perché dire quello significherebbe che esiste una realtá in tutto e per tutto, non solo per le leggi oggettive della fisica...aldilá della nostra comprensione, che io posso conoscere e che l´altro no.
Ma é quando le opinioni dell´altro che io giustamente posso considerare opinioni assurde o idiote hanno una valore fondamentale in una decisione che colpisce pure me, allora lá si crea un conflitto.
Un conflitto ok da uno che si considera che ha idee migliori anche se non le vuole imporre, perché io non le voglio imporre.

Penso la tua sia piú vicina al nichilismo di nietzsche. Non esiste la realtá, solo interpretazioni soggettive di eventi o fatti. Ma anche io la penso sicuramente cosí, ma proprio per quello no nriesco a vedere il passaggio, il nesso logico che da quello, e assieme a l´affermazione tutti abbiamo la stessa capacitá per opinare, nasca l´idea che ció che decide il numero é la veritá o almeno ció che piú conviene a tutti.


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Ottima base di partenza per l'aristocrazia, forse evola applaudirebbe. La democrazia è il migliore dei modi di governo fin qui sperimentati, purtroppo l'esperimento anarchico in catalogna non continuò e non possiamo sapere come sarebbe andata. La democrazia ateniese secondo me è il massimo modello raggiunto dall'uomo, perchè è nata proprio con lo scopo di essere la cosa migliore, la sua stessa costituzione è diversa da quelle antiche. Mentre Licurgo a sparta diceva che le sue leggi venivano da Dio, ad Atene Solone disse "sono le leggi che mi sono sembrate migliori". E in questo c'è una grandissima differenza.


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Mai detto la democrazia sia la peggiore. Semplicemente dico che non é per me questo modello giusto e universale che tu vedi.
E se lo consideriamo giusto e universale...ecco allora si parla di dover esportare la democrazia altrove? E se fosse cosí, non sarebbe molto simile all´idea di base del colonialismo, nel quale uno che sa qualé il modello giusto e universale dice all´inferiore che ancora non é arrivato a riconoscere quel modello come deve vivere. Ma non eravamo tutti uguali? Non si paralva di rispettare tutti? E se si parla di rispettare tutti poiché efettivamente noi non siamo chi per dire ad altri come devono dire, dobbiamo rispettare le tirannidi del mondo, gli stati fondamentalisti religiosi....?
Ecco qua proprio per l´idea che la democrazia é un modello giusto e universale mi nasce questa problematica.



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Perchè oggi la democrazia funzioni è assolutamente necessaria la separazione dei poteri, a cui oggi aggiungerei il potere mediatico. In gran parte del mondo non è così.

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Peró questo é lo Stato di Diritto, non tanto Democrazia.
Infatti uno stato di diritto si puó raggiungere senza che peró esso sia pienamente democratico (democratico inteso come oggi s´intende democrazia, nel senso il voto universale...). Ecco ad esempio gli Stati LIberali del XIX secolo, stati perfettamente di diritto ma poco democratici.



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Non ho capito cosa vuoi dire in questo pezzo

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In pratica ci chiedevamo Kapo e io come mai, dinanzi alla situazione del mondo, i problemi dei nostri stati... come mai la gente non reagisca.
Io dicevo che in genere la gente quando arriva uno stato di benessere materiale sufficiente s´accontenta. Alcuni si danno al pensiero, a coltivare le arti a leggere...altri semplicemente o a accumulare o a mantenersi senza preoccuparsi molto. La gente si accontenta di avere la sua auto, il suo telefonino, una famiglia che mantenere che da le necessitá sentimentali, l´ipoteca a 25 anni e poco piú. Poi a queste persone gli fanno vedere come vive il terzo mondo e dice...bé non sono mica male.

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Dove sta scritto che lo stato deve badare al miglioramento spirituale dei cittadini? non è nei suoi obbiettivi, non lo è mai stato (forse in quello comunista si). Però nemmeno qua riesco a capire il succo del discorso. Puoi spiegarti meglio?


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Il succo del discorso qua é che ok, si puó dire che il benessere materiale europeo é raggiunto. Peró sia per i valori del mercato, dei mass media, chissá perché, io non vedo la gente libera, che raginoi liberamente, con i minori iflussi esterni possibili.
Certo se quello lo chiedi alla gente nella strada, tutti ti diranno, ah ma no, io pensó cosí perché voglio io. Bé io non sono proprio sicuro di quello.
Il bene spirituale-intellettuale sarebbe dare un educazione universale di qualitá, che formasse cittadini con un pensiero critico, che potessero uscire dalla scuola con una solida erudizione, teoria, e che poi potessero pensare liberamente e dire, oh ma tutto questo che c´hanno insegnato é na merda, o non sono d´accordo ne con questo e questo. Creare spiriti liberi.
Il succo del discorso é che ognuno dovrebbe avere la propria voce, potersi esprimere liberamente, e che questa fosse la base della democrazia, dove ognuno poteva esprimersi. Oggi scusami ma non tutti si possono esprimere o dare la sua opinione, i poteri oligarchici economici e finanziari sono quelli che oggi giorno reggono uno stato e lo diriggono. Il parlamento solitamente é una rappresentazione generale e poi facilmente utilizzabile da questi poteri. Almeno secondo me.
E peró la possibilitá, con spiriti liberi, di discutere tutti assime i problemi, senza ostacoli, ascoltando tutti i pareri, non si risolva con il conflitto, dove ognuno é incapace di uscire dalle proprie posizioni, ognuno nella propria trincea, dovendo arrivare a ció che considero la via piú facile, cioé il voto e che la maggioranza decida cosa si fa.
E questo é cosí perché la gente solitamente non cambia posizioni, perché non pensare é molto comodo, difendersi dall´altro e non cercare di dialogare, ma cercare gli errori del suo discorso per poi distruggerlo per tu vincere...ecco é lá il problema.
E visto che si é capito che questo si soluziona da tanto tempo a pugni, si decide che la maggioranza decida. E un modo migliore certo, ma non credo sia il migliore che possiamo creare.


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Come sopra, ottima strada verso l'aristocrazia. Anche oggi il popolo ha i mezzi per farsi una cultura o quello che vuole, ma in molti non lo fanno. Bisognerebbe costringerli?

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Bé peró qua mi sembra un dato di fatto che attualmente l´opinione pubblica solitamente é un´opinone molto semplice e influenzabile dai mass media, che o sono liberi o no.
Almeno dal mio punto di vista non era creare il presupposto per dire ecco visto che la gente non sa ragionare, almeno ragioniamo solo i 3 intelligenti. No non era quello il succo del discorso, almeno da parte mia.
[Modificato da Tercio Real 04/01/2009 20:58]
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04/01/2009 21:00
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Re:
BJB FabioMassimo, 04/01/2009 10:05:

con kapo si fanno spesso molte conversazioni interessanti


premettendo che non ho ben capito quale sia il filoconduttore tra Platone & Aristotele con tutto quello scritto dopo voglio dire che nulla ha valore universale.Non c'è nulla di universalmente giusto o migliore,c'è qualcosa di soggettivamente migliore,ma non universalmente e oggettivamente migliore.

Gli uomini perciò,fin dai tempi antichi hanno cercato,per non scadere nell'anarchia,di trovare un metro di giudizio universale,e l'hanno trovato inizialmente nella divinità.Ammettendo l'esistenza di un dio imparziale e giusto,anche i suoi insegnamenti sono imparziali e giusti,ma non ammettendo la sua esistenza l'uomo ha dovuto creare altri strumenti per non scadere nell'anarchia,e questi strumenti sono le leggi.Le leggi sono delle cose soggettive,ma devono essere considerate oggettive,altrimenti la comunità andrebbe nel caos,le leggi vengono istituite secondo le morali e i pensieri predominanti della comunità.Per quest'ultimo punto infatti Erodoto(mi pare fosse stato lui)scrisse che un uomo davanti a tutte le leggi possibili sceglierebbe per lo più quelle del suo paese,della sua comunità,perchè rispecchiano maggiormente la sua morale,i valori e l'educazione ricevuti da e in quella comunità.

E tutte queste considerazioni mi servono ad affermare che se noi non possiamo affermare con certezza quale sia la forma di governo universalmente giusta,non possiamo però negare come la democrazia sia per le nostre capacità cognitive e mentali la forma di governo più azzeccata( sempre non ammettendo l'esistenza di un dio infallibile ed universalmente giusto.)

Quest'affermazione è giustificata dal fatto che la democrazia è il governo del numero.La maggioranza delle persone in una comunità ha il governo.E dato che le leggi di una comunità vengono stabilite in rapporto ai pensieri,alle morali,all'educazioni,ai valori maggiormente presenti nella comunità in questione.

Quindi le persone con la maggior presenza di questi elementi eleggono i loro rappresentanti,ed essendo questi elementi la maggioranza,anche le persone con la maggior presenza di questi elementi saranno la maggioranza.

Quindi le persone elette tra la maggioranza non saranno quelli più "universalmente migliori per governare" ma all'interno di quella comunità sono i più legittimati,dato che sono stati eletti dalla maggioranza delle persone,e in queste persone risiedono la maggioranza di quegli elementi di cui parlavo prima,e le leggi vengono stabilite secondo questi elementi.

Ovviamente questa è teoria,poi le varie situazioni singole probabilmente si sono sviluppate in maniera differente,però credo che la teoria base sia questa da me enunciata.

Ora,se la discussione richiedeva un intervento simile a quello che ho fatto vuol dire che ho capito il post,altrimenti non ci ho capito una mazza XD



Avevo letto e mi sembrava molto interessante, ma ora sono stanco dopo rispondere a Telcontar. [SM=g8231]

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04/01/2009 21:56
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[Modificato da Tercio Real 04/01/2009 22:11]
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Re: Re: Re:
[SM=g8299]
TGD5511, 04/01/2009 15.12:


I soliti ragionamenti circolari della filosofia [SM=g8107]
Hanno la stessa utilità dei paradossi di Zenone (brillantissimi giochi retorici, ma sarebbe da prendere a sediate nei denti chi sostiene che abbiano utilità pratica [SM=g8119]): cosa ottengo una volta che dimostro a parole che una tartaruga è più veloce di Achille?
Forse che mettendola a correre con un podista questi non riesce a vincere? [SM=g8119]





zenone ha fatto quei paradossi proprio per sostenere le tesi di parmenide.... [SM=g8335]
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Re: Re: Re: Re:
Tercio Real, 04/01/2009 20.04:



Il paradosso di Zenone della tartaruga é stato risolto credo nel 1700 matematicamente. A zenone mancava un concetto matematico, non so quale, ma cosí ricordo mi disse il mio prof sia di filosofia che di matematica.
E peró a risolvere quel paradosso non si trova nessun utilitá, come neanche si trova nessuna utilitá a dipingere un´opera d´arte che sará vista solo da un mecenate nel 1500 e via cosí.
Si tratta dei limiti del ragionamento e la creativitá umana, alcuni prodotti hanno un´utilitá, altri servono solo per ammirare e godere a coloro che possono ammirarlo e goderlo.





"chiedi a Russell" cosa ne pensa di Zenone. A Zenone non mancava nessun concetto matematico,i suoi paradossi sono corretti,specie quello della tartaruga e della percorrenza di uno stadio.

Tant'è che i paradossi sono stati risolti differenziando il piano metafisico-logico-matematico dal piano della realtà.

Nel piano della realtà che noi vediamo Achille supera la tartaruga,metafisicamente,logicamente e matematicamente Achille non supererà mai la tartaruga.

Lui ha fatto questo per dimostrare la tesi di Parmenide che l'essere era immobile,immutabile ecc.
Poi rispondi al mio post [SM=g8119]
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* Non devo avere paura. La paura uccide la mente. La paura è la piccola morte che porta con sé l'annullamento totale. Guarderò in faccia la mia paura. Permetterò che mi calpesti e mi attraversi. E quando sarà passata, aprirò il mio occhio interiore e ne scruterò il percorso. Là dove andrà la paura non ci sarà più nulla. Soltanto io ci sarò. (Paul Atreides)

* Dimmi delle acque del tuo pianeta, Usul. (Chani)

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Re: Re: Re: Re:
Germanico82, 04/01/2009 23.21:

[SM=g8299]


zenone ha fatto quei paradossi proprio per sostenere le tesi di parmenide.... [SM=g8335]


Quello lo so, facendo il classico [SM=g8119] , solo che non avendo una grande passione per la filosofia mi sono sempre chiesto in che modo, dimostrando che Achille piè veloce non può superare una tartaruga, che uno Stadio non è percorribile o che una freccia non si muove, può confermare l'immutabilità e immobilità dell'essere.
Evidenzia al limite, come dice BJB, una difficoltà del pensiero umano.




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"Per garantire che resteremo sempre uniti, che parleremo sempre con un'unica voce e che agiremo con un'unica mano la Repubblica dovrà cambiare. Dobbiamo evolverci, dobbiamo crescere. Siamo diventati un Impero di fatto, diventiamo un Impero anche di nome!
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Siamo un Impero governato da una maggioranza!
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Re: Re: Re: Re: Re:
TGD5511, 05/01/2009 11.32:


Quello lo so, facendo il classico [SM=g8119] , solo che non avendo una grande passione per la filosofia mi sono sempre chiesto in che modo, dimostrando che Achille piè veloce non può superare una tartaruga, che uno Stadio non è percorribile o che una freccia non si muove, può confermare l'immutabilità e immobilità dell'essere.
Evidenzia al limite, come dice BJB, una difficoltà del pensiero umano.






Zenone dice che il movimento non esiste,se l'essere non è in movimento allora è immutabile e immobile
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* Il principio è un periodo di delicati equilibri. Sappiate che questo è l'anno 10191. L'universo conosciuto è governato dall'imperatore Padishah Shaddam IV, mio padre. In questo periodo la più preziosa e vitale sostanza dell'universo è il Melange, la spezia. La spezia allunga il corso della vita. La spezia aumenta la conoscenza. La spezia è essenziale per annullare lo spazio. La potente Gilda spaziale e i suoi navigatori che la spezia ha trasformato nel corso di oltre 4000 anni, usano il gas arancione della spezia che conferisce loro la capacità di annullare lo spazio, e cioè, di viaggiare in qualsiasi parte dell'universo senza mai muoversi. Oh già, ho dimenticato di dirverlo. La spezia esiste su un solo pianeta nell'intero universo conosciuto. Un arido e desolato pianeta con vasti deserti. Nascosta tra le rocce in queste zone desertiche vive una popolazione conosciuta come i Fremen, che attende secondo un'antica profezia l'avvento di un uomo, un messia, che li guiderà finalmente verso la vera libertà. Il pianeta è Arrakis, conosciuto anche come Dune. (Principessa Irulan Corrino)

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* Non devo avere paura. La paura uccide la mente. La paura è la piccola morte che porta con sé l'annullamento totale. Guarderò in faccia la mia paura. Permetterò che mi calpesti e mi attraversi. E quando sarà passata, aprirò il mio occhio interiore e ne scruterò il percorso. Là dove andrà la paura non ci sarà più nulla. Soltanto io ci sarò. (Paul Atreides)

* Dimmi delle acque del tuo pianeta, Usul. (Chani)

* Reverenda Madre Gaius Helen Mohiam: Nessun uomo ha mai bevuto l'acqua della vita.
Paul Atreides: In tanti hanno provato e non sono riusciti?
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Re: Re: Re: Re: Re:
BJB FabioMassimo, 05/01/2009 10:12:




"chiedi a Russell" cosa ne pensa di Zenone. A Zenone non mancava nessun concetto matematico,i suoi paradossi sono corretti,specie quello della tartaruga e della percorrenza di uno stadio.

Tant'è che i paradossi sono stati risolti differenziando il piano metafisico-logico-matematico dal piano della realtà.

Nel piano della realtà che noi vediamo Achille supera la tartaruga,metafisicamente,logicamente e matematicamente Achille non supererà mai la tartaruga.

Lui ha fatto questo per dimostrare la tesi di Parmenide che l'essere era immobile,immutabile ecc.
Poi rispondi al mio post [SM=g8119]





Invece per quanto ricordo matematicamente il paradosso di Zenone é sbagliato.
M´informeró.
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Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Tercio Real, 05/01/2009 16.10:





Invece per quanto ricordo matematicamente il paradosso di Zenone é sbagliato.
M´informeró.




se ammetti la divisibilità all'infinito,i paradossi sono corretti.


E la divisibilità all'infinito è matematicamente corretta [SM=g8119]
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* Il principio è un periodo di delicati equilibri. Sappiate che questo è l'anno 10191. L'universo conosciuto è governato dall'imperatore Padishah Shaddam IV, mio padre. In questo periodo la più preziosa e vitale sostanza dell'universo è il Melange, la spezia. La spezia allunga il corso della vita. La spezia aumenta la conoscenza. La spezia è essenziale per annullare lo spazio. La potente Gilda spaziale e i suoi navigatori che la spezia ha trasformato nel corso di oltre 4000 anni, usano il gas arancione della spezia che conferisce loro la capacità di annullare lo spazio, e cioè, di viaggiare in qualsiasi parte dell'universo senza mai muoversi. Oh già, ho dimenticato di dirverlo. La spezia esiste su un solo pianeta nell'intero universo conosciuto. Un arido e desolato pianeta con vasti deserti. Nascosta tra le rocce in queste zone desertiche vive una popolazione conosciuta come i Fremen, che attende secondo un'antica profezia l'avvento di un uomo, un messia, che li guiderà finalmente verso la vera libertà. Il pianeta è Arrakis, conosciuto anche come Dune. (Principessa Irulan Corrino)

* Il dormiente deve svegliarsi. (Duca Leto Atreides)

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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
BJB FabioMassimo, 05/01/2009 17.55:




se ammetti la divisibilità all'infinito,i paradossi sono corretti.


E la divisibilità all'infinito è matematicamente corretta [SM=g8119]




Appunto questo è il problema: nell'astrazione matematica è sempre possibile individuare un punto tra due punti, nella realtà fisica questo non è dimostrato e quindi non si può utilizzare
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Quando gli dei non c’erano più e Cristo non ancora, tra Cicerone e Marco Aurelio, c’è stato un momento unico in cui è esistito l’uomo, solo

Homines sumus, lux ac tenebra mundi, dramatis personae in aequore universi
Maledetti, trafitti dalla passione, l'amore ci sopravvive, l'arte ci rende immortali
La tristezza è il nostro destino; ma è per questo che le nostre vite saranno cantate per sempre, da tutti gli uomini che verranno

-Dove c’è molta luce l’ombra è più nera-

"Sopravvivranno le catastrofi e le rovine; trionferà il caos, ma di tanto in tanto verrà anche l'ordine. La pace s'instaurerà di nuovo tra le guerre; le parole umanità, giustizia, libertà ritroveranno qua e là il senso che noi abbiamo tentato d'infondervi. Non tutti i nostri libri periranno; si restaureranno le nostre statue infrante; altre cupole, altri frontoni sorgeranno; vi saranno uomini che penseranno e vivranno come noi: oso contare su questi continuatori che seguiranno ad intervalli regolari lungo i secoli, su questa immortalità intermittente. Cabria si preoccupa di vedere un giorno il pastoforo di Mitra o il vescovo di Cristo prendere dimora a Roma e rimpiazzarvi il pontefice massimo. Se questo giorno venisse, il mio successore lungo i crinali vaticani avrà cessato di essere in capo di una banda di settari per divenire una delle espressioni dell'autorità universale. Erediterà i nostri palazzi, i nostri archivi; differirà da noi meno di quello che si potrebbe credere. Accetto con calma le vicissitudini di Roma eterna" (Memorie di Adriano, M. Yourcenar)

"Questo è il motivo per cui sostengo che Kurtz era un uomo notevole. Aveva qualcosa da dire. La disse. Visto che anch’io ho dato un’occhiata oltre il limite, comprendo meglio il senso di quello sguardo fisso che non distingueva la fiamma di una candela, ma che era grande abbastanza da abbracciare l’universo intero, acuto abbastanza da penetrare tutti i cuori che battono in quelle tenebre. Aveva tirato le somme, aveva espresso il suo giudizio. “Che orrore, che orrore”. Era un uomo notevole. […] Il suo grido era un’affermazione, una vittoria morale pagata a costo di innumerevoli sconfitte, di abominevoli terrori, di abominevoli soddisfazioni. Ma è stata una vittoria. Forse tutta la saggezza, tutta la verità e tutta la sincerità sono concentrate in quell’inapprezzabile attimo in cui superiamo la soglia dell’invisibile, forse" (Cuore di tenebra, J.Conrad)
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eh la divisibilità all'infinito è una cosa corretta,tra due punti passano un infinità di punti
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BJB FabioMassimo, 05/01/2009 20.17:

eh la divisibilità all'infinito è una cosa corretta,tra due punti passano un infinità di punti




E' una cosa corretta in matematica (o meglio nella geometria euclidea, esistono campi della matematica dove questo non vale, per esempio i numeri interi) poichè si postula ,cioè si pone a priori senza dimostrarlo, che tra due punti ci sia sempre un altro punto. Ciò non è vero nella realtà fisica in quanto è impossibile dimostrare la divisibilità infinita. E se una cosa non è dimostrabile o non è rilevabile da esperimenti non può essere accettata come vera
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Re: Re:
WOLFgang 88, 05/01/2009 20.25:




E' una cosa corretta in matematica (o meglio nella geometria euclidea, esistono campi della matematica dove questo non vale, per esempio i numeri interi) poichè si postula ,cioè si pone a priori senza dimostrarlo, che tra due punti ci sia sempre un altro punto. Ciò non è vero nella realtà fisica in quanto è impossibile dimostrare la divisibilità infinita. E se una cosa non è dimostrabile o non è rilevabile da esperimenti non può essere accettata come vera








Ovviamente se consideri il campo dei numeri interi la divisibilità non c'è,ma oltre ai numeri interi esistono tutti gli altri vari insiemi,razionali,irrazionali,relativi ecc.

Come ho scritto prima e come ha detto Russell(non il primo che passa)Zenone ha evidenziato un limite e una difficoltà del pensiero dell'uomo.
Zenone ha evidenziato una sfasatura tra il piano logico-matematico e quello fisico-reale.
Ha ammesso la divisibilità all'infinito e posto dunque le basi per il calcolo infinitesimale.

I primi due paradossi però sul piano logico-filosofico rimangono inconfutati e inconfutabili.
[Modificato da BJB FabioMassimo 05/01/2009 20:33]
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