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Tentativi personali di fare "poesia"

Ultimo Aggiornamento: 06/12/2008 12:51
09/02/2006 00:10
visto che mi state simpatici ho deciso di condividere con voi un qualcosa che si riferisce direttamente a me, sono le uniche tre "poesie" (le virgolette sono d' obbligo) che ho scritto finora e mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate


la terra dormiente(prima poesia)

In questa notte di settembre io, cuore malinconico
Ho deciso di scrivere un inno all’ Europa

Come eri tu in origine, vecchio continente?
Tu eri una bellissima terra, vasta e rigogliosa
Avevi un cielo terso illuminato da un sole raggiante
Avevi alte montagne con gelidi ghiacciai
Avevi immensi boschi formati da alberi secolari
Avevi stupende coste, ora calde ora fredde
Avevi una natura così stupenda da sembrare divina.

Chi era la gente che ti abitava, vecchio continente?
Erano i druidi celtici, il cui canto misterioso
E la cui immensa saggezza abitavano le tue fitte foreste.
Erano i Dori che, venuti dal lontano nord portarono
La Grecia a nuova vita fondando Sparta.
Erano i temuti germani, popolo di uomini lupo
E di guerrieri orso, creatori del Futhark.
Erano la stirpe di Roma, Città nata povera di materia
Ma ricca di Spirito che ti portò la luce dell’ Impero.
Erano i cavalieri Templari che dopo aver portato
La guerra Santa, arsero su delle pire.

Cosa sei dunque tu, vecchio continente?
Tu non sei una semplice entità geopolitica.
Tu non sei terra di banchieri e mercanti
Tu sei un Idea!
Sei la certezza del sangue e della Tradizione
Sei lo spirito dei nostri padri
Sei il marmo che non deperisce, eterno nella sua magnificenza
Sei la forza del guerriero che dona la sua vita agli Dèi
Sei…

Sei addormentata, Europa
I tuoi boschi e i tuoi ghiacciai scompaiono
La memoria dei tuoi antichi abitanti è cancellata
I tuoi figli dormono e muoiono nel sonno
I tuoi palazzi di marmo crollano
Venendo sostituiti da altri di cemento

Forse la fine è vicina, ma forse essa
Sarà il termine di una lunga notte
E l’ inizio di un nuovo giorno
Io, Tuo figlio, ti grido:”svegliati o Madre!”
Ma tu non mi ascolti…
Così la mia supplica viene trasportata
Dal vento in una notte nella quale
Le lampade al neon hanno preso
Il posto delle stelle.


LA DANZA DI KALI(seconda poesia)

Io ti guardo impotente
attonito e atterrito
dalle tue movenze
la tua essenza mostruosa mi circonda.
Vedo artigli di cristallo
che lacerano il cielo
vedo lame di falsa luce
che profanano la notte.
Tu mi guardi con falso sorriso
invitandomi a prendere parte
alla danza distruttiva
così sensuale in apparenza
così mortale per colui che vi si abbandona.

Moltitudini infinite
diverse nei colori
ma unite dal comune desiderio
uccidono con euforia
i loro Dèi
per glorificarti.
Puntano ad appiattire i monti
così che nessuno possa più
guardarli da lassù
scavano sotto terra
per sentirsi superiori
come marionette grottesche
di in infernale rappresentazione.



questa è la poesia dell' "argento" di "Ascesa"


Ascesa(terza, e per ora ultima,poesia)
Ferro:

spensieratezza forzata
non comprendo la mia diversità
non vedo un recinto ove entrare
per essere forse sereno


Bronzo:

nostalgia e malinconia
guardo un mondo diverso
mi rifugio nel passato
per sfuggire dal presente


Argento:

disprezzo e rivolta
osservo l’ odiato uomo moderno
cerco me stesso nella Tradizione
per ergermi tra le rovine


Oro:

sereno distacco
contemplo una valle di larve
trovo me stesso nella lotta
per divenire Individuo Assoluto


qui ho deciso di raccontare in versi la mia maturazione cominciando da un paio di anni fa ed arrivando ad ora.
ho diviso il componimento in quattro parti corrispondenti alle quattro età dell' uomo:oro (satya-krita yuga) argento (treta yuga) bronzo (dvapara yuga) e ferro (kali yuga, l' età attuale).
esse sono rapportate alla mia cecità iniziale, all' acquisizione di strumenti per rimuoverla, alla visione della vetta da scalare ed infine all' inizio della scalata (avvenuto meno di un mese fa a dirla tutta).
paradossalmente nella poesia l' ascesa segue un senso contrario, nella parte più "alta" vi è la sitazione emotiva e tellurica della valle, mentre nella parte più "bassa" vi è la situazione distaccata e spirituale di chi ricerca la vetta; questo è da motivare con l' intenzione di rendere più evidente il mio andare "controcorrente" (ma ins enso reale, non come i numerosissimi ribelli a buon mercato di oggi) rispetto al mondo che dall' alto sta cadendo in basso.

in ogni strofa ad ogni verso corrisponde una maturazione:
per es nei vv. primi: da spensieratezza innaturale si passa a nostalgia per ideali del passato, poi a disprezzo per il mondo che ci circonda ed infine a sereno distacco da questo, grazie all' aver trovato una propria serenità e dimensione interiore.

si noti che nell' ultima strofa il termine "valle di larve" non ha senso dispregiativo, è una semplice constatazione del fatto che l' umanità, in particolar modo la mia razza, ha le capacità per un risveglio che tramuterebbe la larva in farfalla, tuttavia stando a "valle" non conoscerà mai questa trasmutazione, considerando soprattutto il fatto che la condizione larvale è per loro una involuzione rispetto a quella originaria di farfalla.


è grazie alla katana regalatami da alcuni "fratelli d' arme" per i miei 18 anni che mi sono avvicinato alla concezione guerriera (e non militare-soldatesca) del combattimento e in esso ho finalmente intravisto quello che sono e quello per cui sono fatto.



AD MAIORA!
09/02/2006 15:43
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notevoli. [SM=x506666] hai un futuro!!!! [SM=x506627]
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Re:

Scritto da: smea37gollum 09/02/2006 15.43
notevoli. [SM=x506666] hai un futuro!!!! [SM=x506627]


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-Si flectere nequeo superos, acheronta movebo-
Se non potrò piegare gli dei chiamerò in mio aiuto l'inferno
Virgilio
09/02/2006 16:35
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Complimenti,molto belle,specie l'ultima...solo,sei davvero sicuro che il tuo modi di essere "contro corrente" non sia soltanto una diversa-ma non troppo- versione di quelle "a buon mercato" di cui parli?
C'è chi lo è con la musica,chi col teppismo,chi con la mistica...
naturalmente non volgio ofenderti-sai che ho ammirazione per le tue idee-,solo capire...


« Al futuro o al passato, a un tempo in cui il pensiero è libero, quando gli uomini sono differenti l'uno dall'altro e non vivono soli...
a un tempo in cui esiste la verità e quel che è fatto non può essere disfatto."
George Orwell


"Credi tu, gli chiesi, che io abbia ragione o torto?
Lei ha ragione...
E allora perchè dovrei fuggire?"
Emilio Lussu "Marcia su Roma e dintorni"







09/02/2006 21:37
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Belle! apprezzo molto il tuo attaccamento all' Europa intesa come luogo ed origine di tutte le genti che ora la abitano, ho sempre ritenuto che l' Europa sia stata storicamente il motore delle idee e del progresso del mondo, e che questo ruolo di civiltà di riferirimento si sia ormai perso a favore degli Americani e della loro visione mercantile e consumistica della società.

09/02/2006 21:53
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mi piace molto la prima..........


This is the fury of my spear.

In terra portoghesia incolae gingivam urinam defricant.
Amo questa terra. Con tanta ironia.

13/10/2008! Sono ritornato!
10/02/2006 14:39
Re:

Scritto da: Pius Augustus 09/02/2006 16.35
Complimenti,molto belle,specie l'ultima...solo,sei davvero sicuro che il tuo modi di essere "contro corrente" non sia soltanto una diversa-ma non troppo- versione di quelle "a buon mercato" di cui parli?
C'è chi lo è con la musica,chi col teppismo,chi con la mistica...
naturalmente non volgio ofenderti-sai che ho ammirazione per le tue idee-,solo capire...



la ribellione a buon mercato a cui mi riferivo è quella dei ragazzotti borghesi che sembrano contro tutto e tutti ma non appena c' è il pericolo girano i tacchi e se la filano.
io personalmente ho delle Idee che sarei pronto, anzi! onorato di difendere anche con la mia stessa vita. io non sono individualista, sono un individuo, io non sono modesto, sono umile: preferirei stare in fondo alla piramide sociale, subordinato a qualcuno di realmente superiore piuttosto che vedere alto e basso coesistere sullo stesso livello.

prima c' era molto romanticismo e penso che si veda dalla prima poesia, c' era nostalgia per un mondo passato, poi è subentrato un nichilismo attivo, che si può vedere nella seconda poesia, vale a dire un non credere che le cose possano essere cambiate, essere totalmente pessimisti ma avere comunque la volontà di lottare, forse in un modo titanico, di chi sa di essere null' altro che una mosca che si contrappone ad un gigante, però intende essere una mosca molto fastidiosa.
l' ultima fase, riscontrabile nell' ultima poesia è successiva alla presa di coscienza del mio ruolo di combattente, all' inizio dell' allenamento rigoroso del corpo di pari passo ad un intransigenza per tutte le mie debolezze interiori: un combattimento portato sia fuori che dentro, un superamento della nostalgia per il mondo passato motivado dall' averlo trovato all' intenro di me stesso, quel mondo scomparso.

andare controcorrente può essere mal interpretato, infatti non intendevo necessariamente l' essere "ribelle" o "alternativo" per caratterizzarmi tramite idee concepite da altre persone, io con "controcorrente" intendo l' andare in senso opposto al ciclo della storia, che dall' alto va in basso (siamo nell' età del ferro, spero alla fine di questo ciclo dell' umanità), io infatti cerco di andare dal basso in alto, per questo ho una vetta da scalare idealmente nella firma.
da ragazzino borghese che giocava a fare il neonazista sono diventato un Uomo cosciente di esserlo e avente superato le ideologie grazie ad un Idea (nel senso platonico di archetipo) che si chiama TRADIZIONE ed incarna tutto ciò che di grande e puro si è riscontrato nell' Uomo.


spero di essere stato chiaro e non aver fatto troppi giri di parole, infatti detesto l' idea di "intellettuale" che ama fare discorsi pomposi ed ampollosi girando mille volte attorno ad un concetto, preferisco invece quella del guerriero che sa per cosa combatte e quando parla va dritto al problema.

AD MAIORA! \o
10/02/2006 14:44
Re:

Scritto da: Giuliano l' Apostata 09/02/2006 21.37
Belle! apprezzo molto il tuo attaccamento all' Europa intesa come luogo ed origine di tutte le genti che ora la abitano, ho sempre ritenuto che l' Europa sia stata storicamente il motore delle idee e del progresso del mondo, e che questo ruolo di civiltà di riferirimento si sia ormai perso a favore degli Americani e della loro visione mercantile e consumistica della società.



hehe ma le genti che ora abita l' europa, in gran parte indoeuropei, non sono originarie dell' europa, prima di stanziarvisi hanno fatto un bel viaggio hehehe..
è vero che l' europa è stata il centro della grandezza del mondo circostante (neanche troppo però, vista la grandezza della cina, del giappone e del sudamerica, per non tralasciare la arianissima civiltà indiana) è tuttavia anche vero che è prorpio dall' europa che è nato il cancro che ha sovvertito l' ordine in tutto il mondo portando alla morte dello spirito ed alla snaturazione del corpo l' intera umanità.

poi a dire il vero la causa principale a mio modo di vedere è da rintracciare nel disordine etnico e culturale e in un gruppo di persone originarie del medio oriente.. [SM=g27966]


sul fatto che l' america fa schifo siamo d' accordo però haha
04/03/2006 16:09
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Re: Re:

Scritto da: Quorthon87 10/02/2006 14.44


poi a dire il vero la causa principale a mio modo di vedere è da rintracciare nel disordine etnico e culturale e in un gruppo di persone originarie del medio oriente.. [SM=g27966]





Gli ebrei?


« Al futuro o al passato, a un tempo in cui il pensiero è libero, quando gli uomini sono differenti l'uno dall'altro e non vivono soli...
a un tempo in cui esiste la verità e quel che è fatto non può essere disfatto."
George Orwell


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04/03/2006 22:06
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lE IDEE DI QUORTHON sono abbastanza interessanti ma hanno un forte distaccamento dalla realta a mio parere
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Come i nostri predecessori gli indiani ci accomuna un certo timore del sesso un eccesso di lamentazione per i morti e un costante interesse per sogni e visioni- JIM MORRISON



05/03/2006 14:19
Orma Morta
composed upon Via dei fori imperiali

Migliaia di lucciole
Sfavillanti lucciole
Indaffarate lucciole
Illuminano di oscurità
Le ossa infrante di un antico Dio
Lo calpestano le formiche
Le sue orbite ora sono cieche
Le vene recise
Il Sangue estinto


questa è l' ultima poesia uscita ieri notte dalla mia mente malata.. vediamo se riuscita a capire le metafore, se ci riuscita vuol dire che siete malati anche voi haha [SM=g27964]

[Modificato da Quorthon87 05/03/2006 14.38]

[Modificato da Quorthon87 05/03/2006 15.29]

05/03/2006 16:04
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Miles
Di quelle che hai scritto è di sicuro la più bella...molto suggestive le metafore, che però non posso vantarmi di aver capito subito, visto che me le hai esplicitate tu... [SM=x506650]

Complimenti comunque, è un grande omaggio alla tua (nostra) Città
[SM=x506651] [SM=x506651] [SM=x506651]

Wotan mit Uns!
05/03/2006 16:18
bhe.. diciamo che è l' unica che mi è venuta spontaneamente, per ispirazione.. le altre erano frutto di riflessioni lunghe giorni, erano meno naturali.

comunque grazie per i complimenti, Fratello!
15/03/2006 21:40
nuova "poesia"
La Luna cieca
Come un occhio dietro una palpebra
la Luna è dietro una nuvola,
forse Ella non vuole vedere
un tempio bianco e vuoto
tanto di notte quanto di giorno.

La città dorme,
l' uomo dorme,
il suo Spirito impotente,
la sua Anima morta.
Egli ha illuminato la notte
ma ha oscurato se stesso.


questa l' ho scritta verso mezza notte e tre quarti, dopo una nottata passata a leggere "rivolta contro il mondo moderno" di Evola sulla mia scrivania con al sola luce di due candele.
capite bene perchè suona malatissima haha [SM=g27966]

[Modificato da Quorthon87 15/03/2006 21.41]

26/03/2006 06:15
L' Anima sfuggente
La nebbia passeggia
sull' acqua come se
fosse il suo respiro.

Le luci innaturali
dei lampioni
la attraversano

Oh come vorrei poter
strappare le lancette
all' orologio
della infinita caducità

Rimanere a contemplare
l' alito mio che esce
come fosse emanazione
di un' anima eroica

E' tardi tuttavia
devo tornare a casa




questa l' ho composta alle 4:40 guardando la nebbia sulle sponde del laghetto dell' EUR.
26/03/2006 06:32
Il Sole e la Pietra
Avendo deciso di congiungermi al mio spirto
inizio un cammino di roccie irto
scalando sereno fisso il sole
unica meta per colui che vuole

il mio pensiero va dunque al nume
che da infante attraversò il fiume
come donna che schiaccia la serpe
egli la pietra il eone verte

così dall' albero mangerò il frutto
e questo furto non sarà brutto
poichè ciò che è alto tutto subordina
come da legge che il cosmo ordina





questa invece l' ho composta un' oretta fa.. evidentemente la notte mi ha ispirato molto, non mi era mai capitato di scrivere due poesie nella stessa giornata!

PS:per capire il significato di questa poesia andate su questo link e credo che capirete a cosa mi riferisco

www.freeforumzone.it/viewmessaggi.aspx?f=42923&idd=5531

[Modificato da Quorthon87 26/03/2006 6.34]

[Modificato da Quorthon87 26/03/2006 15.34]

01/04/2006 23:47
Oro antico
(scritta dentro santa maria in portico in campitelli)

Quanta luce
quanta grandezza
erano dentro
questo tempio.

Un tempo il Galileo
vinse il Sole
ma oggi le sue candele
si spengono
una ad una
inesorabilmente.

Anche l' oro
si ossida ormai
la luce svanisce
il marmo annerisce.

un tempo vittorioso
ora anche tu sei
infine sconfitto




(rileggendola non mi piace molto, però la lascio comunque così che mi possiate dare un vostro giudizio se avete voglia)

[Modificato da Quorthon87 02/04/2006 1.26]

09/05/2006 16:48
Il crepuscolo degli dèi

Lasci scivolare dalla mano insanguinata un pugno di cenere,
null' altro rimane dell' antica gloria: polvere.
Volgi gli occhi spaesati al mondo di rovine che sopraggiunge,
il rumore dei cingoli è il vento di fuoco che spazzerà via
i resti di un corpo morto che credesti vivo;
l' uomo osò voler invertire il corso del fiume universale.
Così partisti per campi biondi e lande bianche,
guerriero tra guerrieri alla volta di Asgard..

Hai fallito, gli Dèi sono sconfitti, i giganti hanno vinto,
oramai il serpente ti cinge la gola.
Sei solo, brancoli nelle tenebre cercando volti amici,
voltandoti scorgi la processione dei vinti
che si muove nell' ultima marcia, sorridi triste,
sai che il tuo posto è li, il capo piegato dal peso di un elmetto.


09/05/2006 17:18
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la foto che hai messo all´inizio della tua poesia, é una poesia in se stessa per la quantita di sentimenti che mi son venuti quando l´ho vista.


E INTANTO L´UOMO, ISTINTIVAMENTE, SI ALLENA CON GIOCHI CHE IMITANO LA GUERRA.
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09/05/2006 17:26
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Re: Il crepuscolo degli dèi

Scritto da: Quorthon87 09/05/2006 16.48

Lasci scivolare dalla mano insanguinata un pugno di cenere,
null' altro rimane dell' antica gloria: polvere.
Volgi gli occhi spaesati al mondo di rovine che sopraggiunge,
il rumore dei cingoli è il vento di fuoco che spazzerà via
i resti di un corpo morto che credesti vivo;
l' uomo osò voler invertire il corso del fiume universale.
Così partisti per campi biondi e lande bianche,
guerriero tra guerrieri alla volta di Asgard..

Hai fallito, gli Dèi sono sconfitti, i giganti hanno vinto,
oramai il serpente ti cinge la gola.
Sei solo, brancoli nelle tenebre cercando volti amici,
voltandoti scorgi la processione dei vinti
che si muove nell' ultima marcia, sorridi triste,
sai che il tuo posto è li, il capo piegato dal peso di un elmetto.





La Grande Vittoria Rossa. [SM=x506627]


« Al futuro o al passato, a un tempo in cui il pensiero è libero, quando gli uomini sono differenti l'uno dall'altro e non vivono soli...
a un tempo in cui esiste la verità e quel che è fatto non può essere disfatto."
George Orwell


"Credi tu, gli chiesi, che io abbia ragione o torto?
Lei ha ragione...
E allora perchè dovrei fuggire?"
Emilio Lussu "Marcia su Roma e dintorni"







10/05/2006 00:04
Re: Re: Il crepuscolo degli dèi

Scritto da: Pius Augustus 09/05/2006 17.26


La Grande Vittoria Rossa. [SM=x506627]



la disastrosa sconfitta della nostra (anzi mia) Europa
10/05/2006 00:07
Re:

Scritto da: Tercio Real 09/05/2006 17.18
la foto che hai messo all´inizio della tua poesia, é una poesia in se stessa per la quantita di sentimenti che mi son venuti quando l´ho vista.


E INTANTO L´UOMO, ISTINTIVAMENTE, SI ALLENA CON GIOCHI CHE IMITANO LA GUERRA.



la guerra e più in generale il combattimento sono dentro di noi, li si può reprimere ma mai cancellarli.. essi esploderanno prima o poi..

il primo nemico da combattere è tuttavia dentro di noi.. è quella la grende guerra, quella piccola ed esterna altro non è che un suo riflesso.

comunque mi fa paicere tu l' abbia apprezzata
10/05/2006 13:18
Arjuna e l' albero cosmico

Alle tue spalle vi sono migliaia di spiriti pronti al sacrificio,
di fronte al tuo carri una moltitudine di avversari,
tuttavia non sei mai stato così solo, o Arjuna.
Tu non volesti questa guerra, fu la brama di potere a scatenarla.
I drappi di tessuto fine e dai colori sgargianti urlano nel vento,
le lame splendono al sole in attesa di bere il sangue,
gli archi si tendono come muscoli pronti a scattare,
le tue gambe cedono, ti accasci nella tua disperazione.
Può un uomo uccidere chi ama? Parenti, amici, maestri:
i volti loro sono nell’ opposta schiera pronti a combattere;
ma tu non lo vuoi, tu preferisci rinunciare all’ azione
pur di non privarli della vita;
che esistenza condurresti infatti senza affetti terreni?

L’ auriga del tuo carro ti fissa con occhi d’ infinito,
Egli è più di quel che appare, la tua voce di accarezza,
Lui capisce ciò che provi, lui sa chi tu sei.
“Alzati, Arjuna”: parole gentili che suonano più forti di un fulmine.
Non è fuggendo che vincerai la morte,
non è non uccidendo che darai la vita;
oggi coloro che ti accompagnarono da infante morranno,
il desiderio fu più forte il loro dell’ amore;
stai bene attento dunque, ascoltami,
ti rivelerò il segreto del cosmo.

Tu sei nato guerriero, le tue membra donno la morte,
la vita tua e quella dei nemici uccisi sono doni per gli Dèi,
pensa a loro quando agisci, ogni atto sarà sacrificio.
Ricorda però: ciò che compi vale in quanto tale, dimenticane i vantaggi;
se lotti pensando alla vittoria ne diverrai schiavo.
Il cosmo è grande, tu sei piccolo ma ne fai parte,
conoscendo te stesso conoscerai una frazione di infinito;
foglia dell’ albero della vita tendi verso la luce,
rinunciando ad essa appassirai morendo dentro;
i frutti sono belli a vedersi, tuttavia una volta maturati cadono,
se ti attaccherai ad essi ne seguirai la triste sorte.

Guarda dentro di me e vedrai te stesso,
io sono l’ infinito, sono il sole che illumina la terra,
i miei occhi sono le stelle, il mio respiro il vento,
il mio sorriso è lo spirito dell’ asceta,
il mio sangue la forza del nobile guerriero,
concentrati in me, guarda la totalità e raggiungiti.
Entra a far parte dell’ assoluto, spiega l’ ineffabile,
comprendi l’ irrazionale, compi l’ impossibile.
Chi fa parte di me, innato, immutabile, immortale,
non sarà soggetto al ciclo delle rinascite.


Ora che sai il segreto dell’ universo, ora che mi hai visto
Prendi in mano l’ arco, suona la conchiglia di guerra,
conduci l’ attacco, sconfitto o vittorioso che tu sia
avrai lottato, o i cieli o le terre ti apparterranno,
non sarai tu ad uccidere, ma le tue membra,
non saranno i tuoi amici a morire, ma i loro corpi.
Il vessillo del tuo cuore sventolerà nell’ eterno,
dominatore del divenire e signore dell’ essere,
il tuo nome sarà tramandato, le tue gesta ricordate.
10/05/2006 14:59
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Registrato il: 26/10/2004
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Centurio
un paio di deliri...non caricatemi, sono un dilettante, e la mia poesia è un'espressione alquanto bassa di ciò che sento...non aspettatevi nulla di troppo metafisico [SM=g27964]

Non sono poeta, poeta è Omero, Orazio, o anche Pascoli, Ungaretti (per citarne due), autori che riescono a mettere in contatto il lettore con il sacro (inteso come dimensione "sublime" dell'uomo), non semplici forgiatori di versi.

22\04\05 a mia sorella Lisa

“non è bella la luna, piccola Lisa,
e quella stella solitaria?
Forza, sali sulle mie spalle,
le sarai più vicina,
e da lassù anche Tito ti sembrerà un puntino.
Guarda il cielo,è terso
E ancora striato dal rosso del tramonto.
Sali sulle mie spalle piccola Lisa,
saliamo insieme la collina.
Ci avvicineremo alla luna,
E a quella stella solitaria.”

“ma quando sarò grande,
come siete grandi voi,
potrò toccare la luna, Nicco,
e quella stella solitaria?”

“se lo vorrai, piccola Lisa,
se lo vorrai potrai allungare la tua piccola manina
verso un cielo ancor più terso,
tinto di pallido rosa dall’alba,
e riuscirai ad avere in mano la luna,
e quella stella solitaria.”

20:28, cena

La politica si faccia altrove!
Si brindi, ora, e si festeggi!
Che gli apprezzamenti sulle leggi,
diventino su cameriere e clienti!

19:03, ritorno, L’occhio mi è volato.

L’occhio mi è volato sulle case,
senza mai poter permettersi un riposo,
tante n’erano, fin dove può arrivare,
formicai giganti senza una regina.

L’occhio mi è volato sugli olivi,
inquadrati sulle sponde di Bolsena,
tanti n’erano fin dove può arrivare,
degna cornice di tanto degno specchio.

L’occhio m’è volato sopra i prati,
che discendono con me fino alle valli,
tanti n’erano fin dove può arrivare,
senza un limite che non fosse l’orizzonte.

L’occhio mi è volato sulle strade,
sui paesi, campanili ed erte rupi,
tante n’erano fin dove può arrivare,
mentre penso a quanto è grande questo mondo.

L’occhio mi è volato sul balcone,
pochi metri, ancora meno se si vuole,
non ce n’era che mi potesse soddisfare,
ora che dallo stagno ho intravisto il grande mare.


24\07\05 2:39 notturna

Ed infine il cielo s’è aperto,
modellando un immenso leviatano
un aereo pupilla del suo unico occhio pallido,
la sua scia cicatrice candida ed eterea.

LA CAVALLERIA E' MORTA

La cavalleria è morta
E la voglia di caricare il male lancia in resta,
morta la fede madre di tanto coraggio,
morto il sacro zelo,
morto l’orgoglio, rinfoderata la spada, spezzata la lancia.

La cavalleria è morta,
morti i suoi poeti,
morti i versi audaci di Tannhauser
e a maggio i biancospini
non fioriscon più sul volto delle dame.

La cavalleria è morta,
e chi l’ha uccisa ora ne scrive l’epitaffio.

30-31\07\05 Dormita al mare

Di notte,
un arco vermiglio di luna
scaglia il proprio dardo
tracciando un solco rosso in mezzo al mare.

Di giorno,
il riaprirsi assonnato di quell’occhio ardente,
porta con sé risveglio
ed una gelida frescura.

Stamattina,
l’assordante rumore del silenzio,
su strade, aiuole, sassi,
mi fa credere che questa vecchia fano mi appartenga.

99%Cacao

Nero come il caos,
forte come una palla di cannone,
amaro come la sconfitta.
Re di ogni cioccolato,
inarrivabile,
nella sua acerba maestà.


4/10/05 BLATERICCIO

Ballistica ordinaria del lancio d’un sasso
Limitata in ogni modo a un ordinario “fosse che...”
Allenamento interno alquanto sempliciotto
Tanto da non destare l’interesse di nessuno,
E spingere minimamente alcuno a por quesiti d’ogni sorta.
Ramarri il cui hobby e’ tuffarsi dalle rupi,
Invece incontran viva sete di sapere
Circoscritta da un graffito scritto in mare
Che possiede forma e forza d’un tacchino.
Iperuranei carri spinti da simbolici cavalli,
O stando ai fatti di platone, dalle idee.

13\04\06 Luna Rossa

Occhio d’Ecate
Globo rosso del sangue di pazzi
assassini, da cani latranti adorato,
Occhio d’Ecate
Rubra lente d’istinti soppressi
Torcia accesa di follia perfetta,
nel buio, diadema
d’odiata regina.

Sabato sera

Serafici, marmorei, metamorfici, orgogliosi
Eleganti, attraggono ogni genere di sguardi
Ricchi, addobbi,
andanti d’un tamtam tambureggiante.
Talmente tanto attento sbattimento
ammicca all’occhio risa, al cuor sospiri.

Al punto che mi chiedo se Fortuna,
la prenda a male a leggersi in quel nome…

Lasciateci questi occhi per vedere
In questo mondo in cui è sacra l’icona
Di un eva con le pere, non la mela,
odigitria di non so quale cammino.

Cattivogustolandia

Un pò di patatine pucciate nel latte,
oleoso afelio dal buongusto,
di malsana quanto pratica abitudine.
È abiurare lo stilnovo di ferrero,
abbracciando il futurismo di Mac Donald.

È una foto degli amici d’oltremanica,
che mangiano pancetta a colazione,
e sventolano obesi la manina.


scusate l'eccessiva lunghezza [SM=g27964]

[Modificato da Niceforo Cesare 10/05/2006 15.01]

----------------------------------------




"Amici, romani, concittadini,ascoltatemi!
Io vengo a seppellire, cesare, non a lodarlo..."

Shakespear, Giulio Cesare

"...breve anche la più lunga fama presso i posteri, tramandata da generazioni di omiciattoli destinati a morire senza neppure aver imparato a conoscere sè stessi, tantomeno chi è già morto da tempo"

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Re: Re: Re: Il crepuscolo degli dèi

Scritto da: Quorthon87 10/05/2006 0.04


la disastrosa sconfitta della nostra (anzi mia) Europa



Hai ragione...tua.


« Al futuro o al passato, a un tempo in cui il pensiero è libero, quando gli uomini sono differenti l'uno dall'altro e non vivono soli...
a un tempo in cui esiste la verità e quel che è fatto non può essere disfatto."
George Orwell


"Credi tu, gli chiesi, che io abbia ragione o torto?
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Re: Re:

Scritto da: Quorthon87 10/02/2006 14.39


la ribellione a buon mercato a cui mi riferivo è quella dei ragazzotti borghesi che sembrano contro tutto e tutti ma non appena c' è il pericolo girano i tacchi e se la filano.
io personalmente ho delle Idee che sarei pronto, anzi! onorato di difendere anche con la mia stessa vita. io non sono individualista, sono un individuo, io non sono modesto, sono umile: preferirei stare in fondo alla piramide sociale, subordinato a qualcuno di realmente superiore piuttosto che vedere alto e basso coesistere sullo stesso livello.


AD MAIORA! \o


E' da un po' che me lo chiedevo... ma sei sicuro di non essere tu stesso uno di quei ragazzotti di cui parli?
Io non dico di sapere difendere qualcosa con la mia stessa vita... perchè purtroppo mento...
Se non ti sei trovato in una delle situazione che descrivi non puoi sapere...

P.S: non è una critica... solo una curiosità...


----------------------------------------

"Per garantire che resteremo sempre uniti, che parleremo sempre con un'unica voce e che agiremo con un'unica mano la Repubblica dovrà cambiare. Dobbiamo evolverci, dobbiamo crescere. Siamo diventati un Impero di fatto, diventiamo un Impero anche di nome!
Siamo il primo Impero Galattico!
Siamo un Impero che continuerà a essere governato da questo nobile consesso!
Siamo un Impero che non ripeterà i maneggi politici e la corruzione che ci hanno feriti così profondamente!
Siamo un Impero che sarà governato da un unico sovrano eletto a vita!
Siamo un Impero governato da una maggioranza!
Un Impero governato da una nuova costituzione!
Un Impero di leggi,non di politici!
Un Impero votato alla salvaguardia della società onesta. Di una società unita e sicura!
Siamo un Impero che durerà diecimila anni!"

Discorso di Creazione dell'Impero, 19 BBY
Imperatore Palpatine



11/05/2006 23:13
Re: Re: Re:

Scritto da: TGD5511 10/05/2006 15.16

E' da un po' che me lo chiedevo... ma sei sicuro di non essere tu stesso uno di quei ragazzotti di cui parli?
Io non dico di sapere difendere qualcosa con la mia stessa vita... perchè purtroppo mento...
Se non ti sei trovato in una delle situazione che descrivi non puoi sapere...

P.S: non è una critica... solo una curiosità...



hai ragione, non posso essere certo al cento per cento di quello che dico, però so il valore che personalmente do alla vita e so che il mio attaccamento ad essa non è eccessivo se non in quanto continua lotta e modo per migliorarmi.. non vivendo non potrei più combattere e questo non mi piace.
io con il tempo cerco di fare della mia vita una lotta costruttiva, prima di tutto interiore, poi anche esteriore (pratica di arti marziali)

morire combattendo non è una fone romantica o desiderabile per me, è semplicemente quello che mi aspetto, che sia bello o brutto, se così non fosse vorrà dire che qualcosa è cambiato dentro o fuori di me (o che sia subentrata un altra persona al mio fianco, come forse sarà.. [SM=g27960] )

non affermo certo di essere un guerriero, è falso. affermo però di amare il combattimento, ed è vero.
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Re: Re: Re: Re:

Scritto da: Quorthon87 11/05/2006 23.13


hai ragione, non posso essere certo al cento per cento di quello che dico, però so il valore che personalmente do alla vita e so che il mio attaccamento ad essa non è eccessivo se non in quanto continua lotta e modo per migliorarmi.. non vivendo non potrei più combattere e questo non mi piace.
io con il tempo cerco di fare della mia vita una lotta costruttiva, prima di tutto interiore, poi anche esteriore (pratica di arti marziali)

morire combattendo non è una fone romantica o desiderabile per me, è semplicemente quello che mi aspetto, che sia bello o brutto, se così non fosse vorrà dire che qualcosa è cambiato dentro o fuori di me (o che sia subentrata un altra persona al mio fianco, come forse sarà.. [SM=g27960] )

non affermo certo di essere un guerriero, è falso. affermo però di amare il combattimento, ed è vero.


Grazie per la risposta...sottolineo che non era una critica...


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Siamo il primo Impero Galattico!
Siamo un Impero che continuerà a essere governato da questo nobile consesso!
Siamo un Impero che non ripeterà i maneggi politici e la corruzione che ci hanno feriti così profondamente!
Siamo un Impero che sarà governato da un unico sovrano eletto a vita!
Siamo un Impero governato da una maggioranza!
Un Impero governato da una nuova costituzione!
Un Impero di leggi,non di politici!
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Discorso di Creazione dell'Impero, 19 BBY
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12/05/2006 16:15
Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: TGD5511 11/05/2006 23.25

Grazie per la risposta...sottolineo che non era una critica...



ma fai bene a fare certe domande, aiutano anche me a riflettere su chi sono realmente e su cosa voglio dal mio futuro [SM=g27959]

AD MAIORA!
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