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Call of Cthulhu PS4

Ultimo Aggiornamento: 25/09/2017 13:16
25/09/2017 11:59
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è in imminente uscita sulla PS4 Call of Cthulhu basato sull'universo dell'Uomo di Providence. Howard Phillips Lovecraft è tuttora il genio che ha fornito abbondante materiale di ispirazione per artisti e registi che hanno plasmato l'immaginario collettivo occidentale.

Lovecraft può essere un pessimo scrittore sul piano dello stile narrativo ( ripetizione ossessiva e piuttosto comoda di termini "orrendo","orribile" sulle presenze aliene ) e vagamente razzista per il nostro attuale punto di vista ( indigeni e neri "degenerati" ) ma rimane superbo per la ricercatezza di "verosomiglianza" degli elementi narrativi nel contesto reale ( uso attento di riferimenti geografici ed ambientale ) e per la delineazione di un atmosfera unica di "anni ruggenti" minacciati da qualcosa che si avvicina, in maniera coraggiosa per il tempo di allora, alla trascendenza divina stessa.

Lovecraft ha proposto il concetto della minaccia come assoluto ignoto contro cui l'Uomo ne è totalmente impotente. Il pensiero Lovecraftiano è tutto sommato anche esso una espressione del generale senso di smarrimento e pessimismo che ha caratterizzato gran parte della letteratura e delle altre forme d'arte dopo la catastrofe della Grande Guerra.

Sul background letterario ne è derivato il famosissimo GDR cartaceo da cui l'attuale gioco si lega ( come altri giochi del resto sul mondo lovecraftiano ). L'elemento più importante del gioco è il concetto della Sanità Mentale.

In pratica il meccanismo dei punti SAN scoraggia i combattimenti e modi di fare dei più classici GDR a favore di meccaniche dell'indagine e dell'esplorazione. Infatti ogni personaggio ha, indipendentemente dalle sue capacità, un determinato ammonto di punti SAN che inevitabilmente si perdono nel proseguo dell'avventura. Il meccanismo determina spesso la morte per pazzia dei personaggi rendendo il GDR unico del suo genere.

Dunque un atipico GDR dove il concetto di "gioca e muori" spacca la comunità dei appassionati di giochi di ruolo. O lo si ama o lo si odia senza compromessi.

Ebbene, a riguardo delle versioni videoludiche tutto il concetto che caratterizza il controverso GDR va a farsi benedire per ovvie ragioni insite nel formato videoludico.

Ovviamente non puoi fare un titolo elettronico, specie in questi anni, senza combattimenti ed incontri con le *orribili* *indescrivibili* esseri senza andare incontro a polemiche e a rischi di poche vendite.

Il formato più adatto per l'universo lovecraftiano è senza dubbio il classico adventure punta & clicca che tuttavia non è più di grande gradimento per l'attuale pubblico e il 3D è una pericolosa frontiera.

Difatti il tentativo di trasportare il mondo lovecraftiano in formato prima persona in ambito tridimensionale è risultato in un mezzo disastro almeno per i puristi.

In Call of Cthulhu dark corners of the earth si arriva a combattere il terribile Shoggoth, prendere a cannonate Dagon stesso e a sparare con uno strano cannone alieno giganteschi tizi armati di lancia uccidendo il carattere metafisico di tutto ciò :superrofl

nel GDR cartaceo simili situazioni sarebbero state pura Eresie di folli giocatori in vena di morire in manicomio XD

Succederanno gli stessi orrori anche nel prossimo titolo per la blasonata PS4 ( e PC pure ) ? :martello



non abbiate pietà dei nemici! vittoria,vittoria e sempre vittoria!!!!

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Call of Cthulhu sarà multipiattaforma (quindi PC, PS4 e Xbox One)
Non nutro grandi speranze sulla qualità del titolo, ma chissà


"Per una scodella d'acqua, rendi un pasto abbondante; per un saluto gentile, prostrati a terra con zelo; per un semplice soldo, ripaga con oro; se ti salvano la vita, non risparmiare la tua. Così parole e azione del saggio riverisci; per ogni piccolo servizio, dà un compenso dieci volte maggiore: chi è davvero nobile, conosce tutti come uno solo e rende con gioia bene per male" - Mahatma Gandhi

"Sono le azioni che contano. I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni. Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo." - Mahatma Gandhi

"You may say I'm a dreamer, but I'm not the only one" - Imagine, John Lennon

"ma é bene se la coscienza riceve larghe ferite perché in tal modo diventa più sensibile a ogni morso. Bisognerebbe leggere, credo, soltanto libri che mordono e pungono. Se il libro che leggiamo non ci sveglia con un pugno sul cranio, a che serve leggerlo? Affinché ci renda felici, come scrivi tu? Dio mio, felici saremmo anche se non avessimo libri, e i libri che ci rendono felici potremmo eventualmente scriverli noi. Ma abbiamo bisogno di libri che agiscano su di noi come una disgrazia che ci fa molto male, come la morte di uno che ci era più caro di noi stessi, come se fossimo respinti nei boschi, via da tutti gli uomini, come un suicidio, un libro dev'essere la scure per il mare gelato dentro di noi." - Franz Kafka

"Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L'indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
L'indifferenza è il peso morto della storia. L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l'intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l'assenteismo e l'indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un'eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch'io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l'attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c'è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti." - Antonio Gramsci

http://www.youtube.com/watch?v=_M3dpL4nj3Q
https://www.youtube.com/watch?v=QcvjoWOwnn4
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Shadow of the Comet rimane forse il miglior videogioco sul contesto lovecraftiano e difatti è una sorta di adventure nonostante i difetti tecnici.


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Eh, ero troppo giovine. Ho cominciato a giocare solo un po' di anni più in là


"Per una scodella d'acqua, rendi un pasto abbondante; per un saluto gentile, prostrati a terra con zelo; per un semplice soldo, ripaga con oro; se ti salvano la vita, non risparmiare la tua. Così parole e azione del saggio riverisci; per ogni piccolo servizio, dà un compenso dieci volte maggiore: chi è davvero nobile, conosce tutti come uno solo e rende con gioia bene per male" - Mahatma Gandhi

"Sono le azioni che contano. I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni. Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo." - Mahatma Gandhi

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"ma é bene se la coscienza riceve larghe ferite perché in tal modo diventa più sensibile a ogni morso. Bisognerebbe leggere, credo, soltanto libri che mordono e pungono. Se il libro che leggiamo non ci sveglia con un pugno sul cranio, a che serve leggerlo? Affinché ci renda felici, come scrivi tu? Dio mio, felici saremmo anche se non avessimo libri, e i libri che ci rendono felici potremmo eventualmente scriverli noi. Ma abbiamo bisogno di libri che agiscano su di noi come una disgrazia che ci fa molto male, come la morte di uno che ci era più caro di noi stessi, come se fossimo respinti nei boschi, via da tutti gli uomini, come un suicidio, un libro dev'essere la scure per il mare gelato dentro di noi." - Franz Kafka

"Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L'indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
L'indifferenza è il peso morto della storia. L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l'intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l'assenteismo e l'indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un'eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch'io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l'attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c'è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti." - Antonio Gramsci

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Praefectus Fabrum
ti consiglio di giocarci, merita :) si trova facilmente su GOG ora.
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