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Dichiarazioni per il futuro di Rob Bartholomew

Ultimo Aggiornamento: 28/05/2017 19:36
10/03/2017 17:54
Io nemmeno una completa. Con la gens Iulia, ad un certo momento della partita, è giunta la noia. Lo stesso dicasi riguardo ai Veneziani.
10/03/2017 19:26
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io ho fatto una campagna con Rome 1 divertendomi a distruggere una dopo l'altra le falangi greche con la formazione "a scacchiera" assolutamente letale ma poi ho notato che c'erano troppi difetti imbarazzanti che penalizzavano l'esperienza come l'uso ed abuso dei tunnels che rendevano inutili gli assalti alle mura, gli assurdi cani da guerra e l'assenza di un "annibale" da sconfiggere. No ho mai avuto modo di vedere vere guerre puniche e la fazione di Cartagine aveva delle skins davvero brutte :(

si sarebbe potuto fare di meglio ? ancora non ho visto giochi comunque capaci di simulare a livello strategico l'intero Mediterraneo antico e in questo senso Rome non ha seri rivali per il momento.
[Modificato da Archita 10/03/2017 19:27]
non abbiate pietà dei nemici! vittoria,vittoria e sempre vittoria!!!!

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10/03/2017 21:49
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Ragazzi ricordiamoci che Rome 1 fu realizzato da 30 persone. Oggi ad un Total War ci lavorano, tra una cosa e l'altra, in 200.
10/03/2017 23:39
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però bisogna ammettere che c'è stato un certo declino della qualità a prescindere dalla grafica nonostante il successo e l'espansione del personale.

il guaio è che come si suole dire "cavallo vincente non si cambia", si è deciso di non fare un altra rivoluzione del gameplay come è stato per il primo Shogun che ha lanciato il brand proprio per la sua freschezza ed originalità in quel periodo allora dominato dal RTS classico.

Si dovrebbe tentare un altra strada e scommettere ancora e penso che ancora può avere un potenziale innovativo il genere alla "homeworld" in completo e libero 360° ( e non come in molti "finti" cloni basati comunque su piani fissi )

un Total War nello spazio integrando i fenomeni della fisica gravitazionale e dettagli verosimili e progetti NASA per guerre del XXI secolo sarebbe meraviglioso e intrigante.
[Modificato da Archita 10/03/2017 23:40]
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11/03/2017 13:53
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Principalis
Io ho iniziato a giocare "veramente" al computer per un gioco, il primo Rome, di cui mi innamorai subito perché nonostante i difetti e tutto era il primo gioco che mi faceva entrare nella guerra dell'antichità, quella che mi aveva fatto amare le ore di storia al liceo e che ancora adesso mi fa divorare romanzi. Pur essendo solo un gioco e nemmeno molto realistico, per me era tutto ciò di cui avevo bisogno per sentirmi Cesare. Sento molte critiche alle versioni vanilla, ci stanno anche, vorrei solo ricordare che in mezzo a Egizi dal sapore molto d'Egitto antico e errori vari, le falangi macedoni, per l'epoca, erano riprodotte in un modo mai più visto, con 5 fila di lunghissime sarisse posizionate alla perfezione; scoprire in Rome 2 che al massimo le fila erano 3, aumentabili a 4 e non di più solo con una mod, mi ha fatto capire che qualcosa era veramente cambiato, se punti di forza del gioco e chicche come quella erano svanite. Ogni fazione aveva veramente una giocabilità unica, meno unità ma tutte diverse. Tutta questa pappardella per dire che la CA sa come creare titoli per far innamorare i giocatori, deve solo crederci fino in fondo e innovarsi senza snaturare i pilastri che l'hanno resa grande e unica più di un decennio fa. Ancora echeggiano le sensazioni di letalità che emanavano gli archi lunghi del seguito e la guarda variaga in medieval 2, ancora vado a riascoltarmi le magnofiche colonne sonore dei Van Dyck, che rimangono tutt'ora imbattute nella serie, ancora penso all'incredibile tenuta degli spartani in Rome 1, quando nell'assedio di Lacedemone trucidavano senza fatica i falangiti di Pirro, in una battaglia storica che vinsi dopo molti tentativi, con enorme soddisfazione. Total war potrà tornare ai fasti e superarli, dipende solo da loro.


"Stando qui inizia la mia rovina. Venendo là inizia quella degli altri". [ Cesare sul Rubicone]
11/03/2017 18:30
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ad ogni modo l'E3 è dal 14 al 16 giugno
un mese prima secondo me potrebbe dare un qualche annuncio
12/03/2017 12:30
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Pontifex Maximus
Beh bella notizia,menti in più al lavoro e di qualità peraltro.Potremmo vedere gli storici con un ritmo più incalzante.


"La morte è bella,quando il prode combatte in prima fila e cade per la Patria." Tirteo I,10
15/03/2017 15:35
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Se il livello è questo (TW Warhammer)...meglio di no.
17/03/2017 21:59
A mio parere, però, il fatto che Total War Warhammer sia poco appagante e curato dal punto di vista gestionale, è una logica conseguenza della particolare ambientazione costituita dal Vecchio Mondo. Infatti, eccettuate le fazioni umane e i popoli nanici, difficilmente vampiri e orchi si ciberebbero di pane... Magari la CA avrebbe potuto differenziare il loro nutrimento, introducendo grano per uomini e nani, carne umana per orchi e goblin, sangue per vampiri e creature non morte.
18/03/2017 10:41
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Tutti gli eserciti hanno bisogno di logistica.
Il lavoro fatto con Divide et Impera è stato fenomenale, ovvio che non mi aspetto quel livello di profondità dalla CA (non l'ha mai fatto) ma neanche un TW totalmente Arcade come invece ha fatto.
Di certo la via di mezzo è sempre stata, a mio parere, il punto forte del TW, poi in un anno avevi le Total Conversion per trasformarlo a tuo gusto personale. Se esiste un DeI su Rome 2 è perché le Feature del cibo intrinseco nelle regioni già c'erano. Se le Feature non le inserisci proprio, i MOD possono fare ben poco, ed infatti i MOD di Warhammer sono limitatissimi.
Poi togliere del tutto la parte gestionale delle città, l'economia e la Diplomazia, è stato ancora più facile per loro.
Ho provato a farmelo piacere in tutti i modi questo Warhammer, visto che amo tantissimo l'ambientazione (20 anni di Martelli da Guerra e di Miniature) ma non c'è stato niente da fare, sembra un gioco fatto per bimbetti che devono sfogarsi a menar le man con tutti, perché non c'è proprio da fare altro.
Poi passi per le mappe copia/incolla, un mondo fazzoletto, gli assedi monomura e i Nani che SALTANO, e allora si che ti cascano le braccia. :down
[Modificato da Kargan 18/03/2017 10:42]
18/03/2017 15:42
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18/03/2017 17:44
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HISTORICAL TEAM – UNANNOUNCED TOTAL WAR TITLE
Our next major historical release is now in full production with the game design locked and asset creation fully underway. The game retains the same strong focus on character design that infused previous major releases, with the key personalities of the period in particular being an early priority for us now; as such there are some vibrant and striking renders plastered around the studio, with eye-catching combat animations garnering some serious attention too.

BLACK OPS TASK TEAM – UNANNOUNCED TOTAL WAR TITLE
As you may have read in the last update, we’ve recently being conducting investigations into whether we can produce additional stand-alone follow-ups or DLC for release before the next major historical title in the series. Initial plans are promising and now Jack Lusted and veteran team members from the ROME II and ATTILA new content teams have formed a new Total War team to investigate further.
[Modificato da Poitiers 18/03/2017 17:45]
18/03/2017 17:50
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Quindi ci sono buone possibilità di avere un dlc - add on su attila in attesa del titolo storico...secondo voi cosa combinerà la CA??
18/03/2017 18:54
Kargan, 18/03/2017 10.41:

Tutti gli eserciti hanno bisogno di logistica.
Il lavoro fatto con Divide et Impera è stato fenomenale, ovvio che non mi aspetto quel livello di profondità dalla CA (non l'ha mai fatto) ma neanche un TW totalmente Arcade come invece ha fatto.
Di certo la via di mezzo è sempre stata, a mio parere, il punto forte del TW, poi in un anno avevi le Total Conversion per trasformarlo a tuo gusto personale. Se esiste un DeI su Rome 2 è perché le Feature del cibo intrinseco nelle regioni già c'erano. Se le Feature non le inserisci proprio, i MOD possono fare ben poco, ed infatti i MOD di Warhammer sono limitatissimi.
Poi togliere del tutto la parte gestionale delle città, l'economia e la Diplomazia, è stato ancora più facile per loro.
Ho provato a farmelo piacere in tutti i modi questo Warhammer, visto che amo tantissimo l'ambientazione (20 anni di Martelli da Guerra e di Miniature) ma non c'è stato niente da fare, sembra un gioco fatto per bimbetti che devono sfogarsi a menar le man con tutti, perché non c'è proprio da fare altro.
Poi passi per le mappe copia/incolla, un mondo fazzoletto, gli assedi monomura e i Nani che SALTANO, e allora si che ti cascano le braccia. :down


Su questo hai perfettamente ragione.
18/03/2017 19:21
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Secondo me è più probabile che il team di Jack Lusted si occupi di qualche materiale aggiuntivo di Warhammer (senza andare a riesumare Attila, che tanto ha venduto poco), in attesa del rilascio del titolo storico l'anno prossimo (sono già entrati in fase di produzione, che fanno durare un annetto).
Se ciò fosse vero sarebbe confermata l'alternanza tra titoli storici e fantasy, il che mi aspetterei una mini-espansione di warhammer per la seconda metà di quest'anno, per poi passare ad una campagna marketing violenta fino all'uscita del titolo storico


"Per una scodella d'acqua, rendi un pasto abbondante; per un saluto gentile, prostrati a terra con zelo; per un semplice soldo, ripaga con oro; se ti salvano la vita, non risparmiare la tua. Così parole e azione del saggio riverisci; per ogni piccolo servizio, dà un compenso dieci volte maggiore: chi è davvero nobile, conosce tutti come uno solo e rende con gioia bene per male" - Mahatma Gandhi

"Sono le azioni che contano. I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni. Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo." - Mahatma Gandhi

"You may say I'm a dreamer, but I'm not the only one" - Imagine, John Lennon

"ma é bene se la coscienza riceve larghe ferite perché in tal modo diventa più sensibile a ogni morso. Bisognerebbe leggere, credo, soltanto libri che mordono e pungono. Se il libro che leggiamo non ci sveglia con un pugno sul cranio, a che serve leggerlo? Affinché ci renda felici, come scrivi tu? Dio mio, felici saremmo anche se non avessimo libri, e i libri che ci rendono felici potremmo eventualmente scriverli noi. Ma abbiamo bisogno di libri che agiscano su di noi come una disgrazia che ci fa molto male, come la morte di uno che ci era più caro di noi stessi, come se fossimo respinti nei boschi, via da tutti gli uomini, come un suicidio, un libro dev'essere la scure per il mare gelato dentro di noi." - Franz Kafka

"Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L'indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
L'indifferenza è il peso morto della storia. L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l'intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l'assenteismo e l'indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un'eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch'io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l'attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c'è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti." - Antonio Gramsci

http://www.youtube.com/watch?v=_M3dpL4nj3Q
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18/03/2017 21:05
Infatti della parte gestionale si avverte la mancanza in ogni momento di gioco. Non vi è alcuna richiesta anche minima di pianificazione logistica... Spero che il nuovo titolo in sviluppo s'ispiri al passato storico della serie in ambito di costruzione e di varietà di edifici disponibili.
[Modificato da Lodovico Manin 18/03/2017 21:06]
18/03/2017 22:12
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renders plastered

voi come traducete questa espressione?
18/03/2017 23:01
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La frase è "renders plastered around the studio", il che hanno delle rappresentazioni (disegni vari) "sparse" per lo studio


"Per una scodella d'acqua, rendi un pasto abbondante; per un saluto gentile, prostrati a terra con zelo; per un semplice soldo, ripaga con oro; se ti salvano la vita, non risparmiare la tua. Così parole e azione del saggio riverisci; per ogni piccolo servizio, dà un compenso dieci volte maggiore: chi è davvero nobile, conosce tutti come uno solo e rende con gioia bene per male" - Mahatma Gandhi

"Sono le azioni che contano. I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni. Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo." - Mahatma Gandhi

"You may say I'm a dreamer, but I'm not the only one" - Imagine, John Lennon

"ma é bene se la coscienza riceve larghe ferite perché in tal modo diventa più sensibile a ogni morso. Bisognerebbe leggere, credo, soltanto libri che mordono e pungono. Se il libro che leggiamo non ci sveglia con un pugno sul cranio, a che serve leggerlo? Affinché ci renda felici, come scrivi tu? Dio mio, felici saremmo anche se non avessimo libri, e i libri che ci rendono felici potremmo eventualmente scriverli noi. Ma abbiamo bisogno di libri che agiscano su di noi come una disgrazia che ci fa molto male, come la morte di uno che ci era più caro di noi stessi, come se fossimo respinti nei boschi, via da tutti gli uomini, come un suicidio, un libro dev'essere la scure per il mare gelato dentro di noi." - Franz Kafka

"Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L'indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
L'indifferenza è il peso morto della storia. L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l'intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l'assenteismo e l'indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un'eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch'io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l'attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c'è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti." - Antonio Gramsci

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19/03/2017 00:39
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Quindi andando a tradurre

Historical Team - Titolo Total War non annunciato

La nostra prossima release storica è ora in piena produzione, bloccato il design del gioco e la creazione degli asset è in pieno svolgimento. Il gioco mantiene la stessa forte attenzione al design dei personaggi infusa nelle principali versioni precedenti, con le personalità chiave peculiari del periodo che sono una delle nostre prime priorità; di questi (personaggi) ci sono alcuni vibranti e suggestive riproduzioni in giro per lo studio con appariscenti animazioni di combattimento che attirano anche una certa attenzione.

BLACK OPS TASK TEAM - Titolo Total War non annunciato

Come avrete letto nell'ultimo aggiornamento, stiamo conducendo delle indagini per stabilire se siamo in grado di produrre un ulteriore follow-up stand-alone o DLC prima del prossimo principale titolo storico. I progetti iniziali sono promettenti e ora Jack Lusted e i membri del team dei veterani, provenienti dai new content team di Rome II e Attila, hanno formato un nuovo team Total War per indagare ulteriormente.

Hanno dunque deciso dove ambientarlo e quali meccanismi conterrà il prossimo titolo storico. E' solo da produrre. Concentrarsi sui personaggi dell'epoca è una delle pericolose derive assunte dalla CA negli ultimi Total War. Ad ogni modo il messaggio è tutto da interpretare. Per personaggi intendono unità forse o stanno parlando di veri propri eroi/capi fazione? Le indicazioni però lasciano presagire un annuncio piuttosto vicino e una release piuttosto lontana. In ordine avremo il 31 Marzo l'annuncio del secondo capitolo della trilogia di Warhammer poi dal 14 al 16 Giugno l'E3. Qui credo che potremmo avere l'annuncio del prossimo Total War storico, ma credo anche ci preannunceranno una data di uscita tra la fine del 2018 e la primavera del 2019. Ciò ci terrà occupati con preview ed indiscrezioni per tutta l'estate. In autunno colmeranno il vuoto con un altro annuncio e credo che a questo punto scenderà in campo Jack Lusted con la seconda espansione stand-alone di Rome II (un altro Attila insomma). Tutto a sensazione naturalmente.
[Modificato da Poitiers 19/03/2017 00:50]
19/03/2017 01:11
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se vorranno inserire personaggi come "eroi" di fazione, vuol dire che ci sarà una specie di Medieval 3 focalizzandosi sull'epoca delle Crociate visto che di quel periodo particolare abbiamo parecchi personaggi storici di spessore e richiamo popolare da Boemondo di Taranto,Riccardo Cuor di Leone, Saladino...

in considerazione dell'apprezzamento sulla dlc Bretonnia in Warhammer, un TW sull'epica delle Crociate ci starebbe :)
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19/03/2017 09:01
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Ma quello è un periodo storico già trattato, quindi andrebbe escluso


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"Sono le azioni che contano. I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni. Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo." - Mahatma Gandhi

"You may say I'm a dreamer, but I'm not the only one" - Imagine, John Lennon

"ma é bene se la coscienza riceve larghe ferite perché in tal modo diventa più sensibile a ogni morso. Bisognerebbe leggere, credo, soltanto libri che mordono e pungono. Se il libro che leggiamo non ci sveglia con un pugno sul cranio, a che serve leggerlo? Affinché ci renda felici, come scrivi tu? Dio mio, felici saremmo anche se non avessimo libri, e i libri che ci rendono felici potremmo eventualmente scriverli noi. Ma abbiamo bisogno di libri che agiscano su di noi come una disgrazia che ci fa molto male, come la morte di uno che ci era più caro di noi stessi, come se fossimo respinti nei boschi, via da tutti gli uomini, come un suicidio, un libro dev'essere la scure per il mare gelato dentro di noi." - Franz Kafka

"Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L'indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
L'indifferenza è il peso morto della storia. L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l'intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l'assenteismo e l'indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un'eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch'io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l'attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c'è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti." - Antonio Gramsci

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trattato però come una parte neanche tanto ben sviluppata nei precedenti Medieval.

le Crociate poi sono un epopea che colpisce l'immaginario collettivo e consente l'uso di sovrani direttamente sul campo di battaglia e l'ambientazione esotica dell'Outremer con annessa atmosfera sarebbero dei richiami molto forti.

un Total War Crusades non è male come idea a mio parere.
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Per quanto personalmente possa darti ragione, il periodo è quello dei medieval e sono state affrontate in maggiore dettaglio in Kingdoms, il che sono escluse al 100%, dato che l'unica cosa che sappiamo del futuro total war storico è avrà un'ambientazione storica mai affrontata prima nella serie


"Per una scodella d'acqua, rendi un pasto abbondante; per un saluto gentile, prostrati a terra con zelo; per un semplice soldo, ripaga con oro; se ti salvano la vita, non risparmiare la tua. Così parole e azione del saggio riverisci; per ogni piccolo servizio, dà un compenso dieci volte maggiore: chi è davvero nobile, conosce tutti come uno solo e rende con gioia bene per male" - Mahatma Gandhi

"Sono le azioni che contano. I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni. Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo." - Mahatma Gandhi

"You may say I'm a dreamer, but I'm not the only one" - Imagine, John Lennon

"ma é bene se la coscienza riceve larghe ferite perché in tal modo diventa più sensibile a ogni morso. Bisognerebbe leggere, credo, soltanto libri che mordono e pungono. Se il libro che leggiamo non ci sveglia con un pugno sul cranio, a che serve leggerlo? Affinché ci renda felici, come scrivi tu? Dio mio, felici saremmo anche se non avessimo libri, e i libri che ci rendono felici potremmo eventualmente scriverli noi. Ma abbiamo bisogno di libri che agiscano su di noi come una disgrazia che ci fa molto male, come la morte di uno che ci era più caro di noi stessi, come se fossimo respinti nei boschi, via da tutti gli uomini, come un suicidio, un libro dev'essere la scure per il mare gelato dentro di noi." - Franz Kafka

"Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L'indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
L'indifferenza è il peso morto della storia. L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l'intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l'assenteismo e l'indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un'eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch'io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l'attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c'è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti." - Antonio Gramsci

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se si parla di personaggi storici come ( forse ) "eroi" in campo di battaglia, non vedo altre ambientazioni storiche che possano giustificare la loro presenza se si intende in stile "warhammer"

oltre alle Crociate ci potrebbe essere l'idea di una China Total War ma qui credo che sarà impossibile perché la KOEI ha già fatto parecchio sul concetto e non credo che si possa evitare l'inevitabile plagio.

da escludere, sul presupposto dei personaggi storici, epoche storiche posteriori al '600, sarebbe orribile ma forse per questo possibile vedere Lee che carica di persona e fa volare nemici oppure Bismarck che incute terrore ai nemici circostanti XD

non abbiate pietà dei nemici! vittoria,vittoria e sempre vittoria!!!!

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Quelli sono eroi di Warhammer, che sono potentissimi e bla bla. Non vedo il motivo per il quale dovrebbero portare la stessa meccanica in un titolo storico.
Probabilmente stanno semplicemente facendo i ritratti (o i modelli in game) dei sovrani e altri personaggi celebri nel periodo da loro affrontato. Nulla che possa far orientarci più su un ambientazione che in un'altra, visto che ognuna ha i suoi personaggi caratteristici.

Se vogliamo dare una grande importanza a questa informazione, e non vedo il perché dovremmo farlo, ma ok, sarei più propenso a pensare semplicemente che stiano ambientanto il titolo in un periodo storico temporalmente limitato, in modo da avere questi stessi personaggi dall'inizio alla fine della partita


"Per una scodella d'acqua, rendi un pasto abbondante; per un saluto gentile, prostrati a terra con zelo; per un semplice soldo, ripaga con oro; se ti salvano la vita, non risparmiare la tua. Così parole e azione del saggio riverisci; per ogni piccolo servizio, dà un compenso dieci volte maggiore: chi è davvero nobile, conosce tutti come uno solo e rende con gioia bene per male" - Mahatma Gandhi

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"ma é bene se la coscienza riceve larghe ferite perché in tal modo diventa più sensibile a ogni morso. Bisognerebbe leggere, credo, soltanto libri che mordono e pungono. Se il libro che leggiamo non ci sveglia con un pugno sul cranio, a che serve leggerlo? Affinché ci renda felici, come scrivi tu? Dio mio, felici saremmo anche se non avessimo libri, e i libri che ci rendono felici potremmo eventualmente scriverli noi. Ma abbiamo bisogno di libri che agiscano su di noi come una disgrazia che ci fa molto male, come la morte di uno che ci era più caro di noi stessi, come se fossimo respinti nei boschi, via da tutti gli uomini, come un suicidio, un libro dev'essere la scure per il mare gelato dentro di noi." - Franz Kafka

"Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L'indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
L'indifferenza è il peso morto della storia. L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l'intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l'assenteismo e l'indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un'eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch'io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l'attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c'è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti." - Antonio Gramsci

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in considerazione che al grande pubblico è piaciuto warhammer, il concetto di "eroi" in battaglia già visto in una certa misura in Shogun 2 può essere riutilizzato per un titolo storico fregandosene se può far inorridire una parte dei fans se c'è possibilità di profitto.

In questo caso l'unico periodo non orientale per unità "eroiche" è il medioevo e in special modo alcune pagine della Storia come possono essere le Crociate, la Reconquista o i capitani di ventura delle guerre italiane..
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Re:
Archita, 19/03/2017 18.07:

in considerazione che al grande pubblico è piaciuto warhammer, il concetto di "eroi" in battaglia già visto in una certa misura in Shogun 2 può essere riutilizzato per un titolo storico fregandosene se può far inorridire una parte dei fans se c'è possibilità di profitto.

In questo caso l'unico periodo non orientale per unità "eroiche" è il medioevo e in special modo alcune pagine della Storia come possono essere le Crociate, la Reconquista o i capitani di ventura delle guerre italiane..




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speriamo almeno in un contesto adatto come quello medievale in un mondo al limite della leggenda e dell'epica come appunto le Crociate o la Reconquista ( un El Cid che spacca può far gridare orrore orrore ad ogni novello Kurz ma che spasso :D )
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Re:
Archita, 19/03/2017 18.07:

in considerazione che al grande pubblico è piaciuto warhammer, il concetto di "eroi" in battaglia già visto in una certa misura in Shogun 2 può essere riutilizzato per un titolo storico fregandosene se può far inorridire una parte dei fans se c'è possibilità di profitto.

In questo caso l'unico periodo non orientale per unità "eroiche" è il medioevo e in special modo alcune pagine della Storia come possono essere le Crociate, la Reconquista o i capitani di ventura delle guerre italiane..


Aspè, ma il sistema degli eroi (inteso simil-warhammer) in shogun2 quale sarebbe? Perché per quello che ricordo il generale era più debole rispetto a tante altre unità di cavalleria pesante, quindi questa potenza inaudita non la ricordo minimamente in shogun 2, né in alcun altro total war (nei vecchi titoli era un po' troppo potente ed infatti caricava alla cavolo, però a morire moriva pure lui senza troppe storie)


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"ma é bene se la coscienza riceve larghe ferite perché in tal modo diventa più sensibile a ogni morso. Bisognerebbe leggere, credo, soltanto libri che mordono e pungono. Se il libro che leggiamo non ci sveglia con un pugno sul cranio, a che serve leggerlo? Affinché ci renda felici, come scrivi tu? Dio mio, felici saremmo anche se non avessimo libri, e i libri che ci rendono felici potremmo eventualmente scriverli noi. Ma abbiamo bisogno di libri che agiscano su di noi come una disgrazia che ci fa molto male, come la morte di uno che ci era più caro di noi stessi, come se fossimo respinti nei boschi, via da tutti gli uomini, come un suicidio, un libro dev'essere la scure per il mare gelato dentro di noi." - Franz Kafka

"Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L'indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
L'indifferenza è il peso morto della storia. L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l'intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l'assenteismo e l'indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un'eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch'io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l'attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c'è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti." - Antonio Gramsci

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19/03/2017 20:19
Infatti i vecchi generali dei precedenti titoli storici non hanno e non possono, a rigor di logica, possedere la potenza distruttiva del mondo di Warhammer. In Napoleon, Napoleone, Wellington, l'arciduca Carlo, John Moore erano abili cavalieri, ma non certo immortali. :up
Anche io credo, come Andry, che i ritratti e/o i modelli virtuali dei capifazione siano in sviluppo.
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