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Dichiarazioni per il futuro di Rob Bartholomew

Ultimo Aggiornamento: 28/05/2017 19:36
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Archita, 21/05/2017 12.07:

storico o no, secondo me la cosa veramente importante è un innovazione seria del gameplay e dell'IA altrimenti è sempre la solita minestra con verdura più colorata ma stesso sapore.



Quotone.

Che rinnovassero anche i non storici non mi interessa ma siccome vanno di paripasso, che rinnovino.
Dico sempre che la speranza è l'ultima a morire.

[Modificato da graziano.bonci 21/05/2017 14:54]
21/05/2017 15:01
Ben detto, Archita. Già restituire un'atmosfera più curata sarebbe un primo passo. Checché si possa pensare il contrario, a mio parere l'ambiente di Warhammer (così come inteso dalla CA) è molto meno complesso da raffigurare in termini di videoludici rispetto ad uno sfondo storico. Senza nulla togliere alla complessità tipica di ogni ambientazione fantastica che si rispetti, è evidente che - stando al primo Warhammer (il secondo non presenterà questa limitazione) - non rendere conquistabile un determinato insediamento soltanto perché appartenente ad un'altra fazione, con cui l'attaccante non può interagire sotto l'aspetto abitativo, rimane un espediente abbastanza misero per semplificare ulteriormente le meccaniche di gioco, già profondamente svilite a partire dal 2013.
Inoltre, un'altra mossa errata, dal mio punto di vista, è costituita dall'implementazione - forse dovrei definirla distruzione - dell'elemento gestionale (pesantemente modificato in senso peggiorativo) che rappresenta sin dagli esordi della serie il ventricolo sinistro del cuore dei Total War. Tale metà dell'esperienza ludica è stata orribilmente mutilata, sottraendo profondità in maniera invasiva e rendendo - a mio modo di vedere - le campagne, con qualunque fazione le si intraprenda, terribilmente noiose e prive di qualsivoglia stimolo a proseguire, giunti al trentesimo turno circa e conquistate le prime regioni nemiche.
Gli edifici militari, infatti, sono terribilmente poco varii, permettendo - seguendo una deriva consapevolmente intrapresa a partire dal secondo Rome - di arruolare differenti tipologie di unità grazie ad un'unica caserma. Inoltre, la teoria delle unità arruolabili è a dir poco ristretta, differenziandosi il singolo potenziale in base alla grandezza dell'arma utilizzata.
Il comparto civile è forse ancor più deprimente, non essendo possibile regolare le imposte né ordinare la costruzione di edifici specifici per ogni fazione, tranne al quinto livello degli insediamenti. Un incremento della crescita demografica, un rafforzamento dell'ordine pubblico ed un alloggio per la guarnigione, rappresenteranno le uniche alternative valide tra cui si sarà chiamati a scegliere.
Dal punto di vista bellico, gli scontri possono risultare soddisfacenti nelle prime fasi di gioco, per poi divenire tediosamente monotoni. Gli assedi, semplificati all'inverosimile, offrono agli assalti del nemico un'unica sezione - quella frontale - delle mura. Per di più, è odiosa la gittata delle torri poste a sua difesa: qualunque tentativo si intraprenda, sarà impossibile sfuggire ai dardi, comprendo essi l'intera vostra zona di campo, senza possibilità si evitarlo indietreggiando.
Spero vivamente che, in occasione dello sviluppo del titolo storico, non seguano il medesimo progetto.
21/05/2017 16:01
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a mio parere dovrebbero seriamente rivoluzionare tutto il sistema TW fino alle radici osando ancora come ai vecchi tempi di Shogun 1 invece di dormire sugli allori di un sistema si collaudato e celebrato ma ormai, nel 2017, stantio come è stato ad esempio per il RTS inaugurato dalla Westwood.

Si può fare di più e meglio apprendendo ed assimilando spunti di recenti giochi a tema militare che stanno suscitando interesse agli appassionati in tempi recentissimi come il divertente ULTIMATE GENERAL o l'imminente e molto "hype" uscita di BATTLETECH

battletechgame.com/



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Siccome il mercato dice semplificazione totale=aumento delle vendite, quello che vi auspicate è pura Utopia, e lo stesso dicasi di altri giochi/SH, il mercato è cambiato (pesantemente in peggio) e la seria è bella che sepolta con questi Arcade usa e getta.
Ecco la parola magica, Casual Gamer.
Sarò pessimista, ma oramai mi sembra che il mercato sia chiaro e tolto qualche Kickstarter o qualche gioiello che passa quasi inosservato (vedi Prey), c'è poco da stare allegro.
22/05/2017 15:25
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non esageriamo, dire che il mercato è andato in peggio è errato o banalizzante. Uscendo dall'argomento TW l'offerta videoludica negli ultimi tempi è variegata e per tutti i gusti.

Sono usciti titoli per hardcore gamers tipo Dark Souls ( che non mi piace personalmente ), titoli per nostalgici snob come Command: Modern Air e roba simile, titoli per giocatori fan del JRPG come The Legend of Heroes ( uno degli esempi ), titoli per giocatori che amano l'azione frenetica sono tutti di recente uscita e di qualità tendente verso alta come lo splendido Nier Automata.

Ovvio che le serie tendono generalmente a declinare perché una formula vincente del capostipite non si cambia con tutti i pro e i contro del caso come si nota con l'ultimo Persona che ha entusiasmato alcuni ma anche deluso altri atrocemente fra i fans della serie.

Il genere strategico/tattico insieme è un genere molto difficile da rinnovare perché la comunità è relativamente spaccata sulla principale questione turni/tempo reale e ogni tentativo di ibrido comporta parecchi rischi vista la totale dicotomia quasi ideologica fra i "turnisti" e i "temporealisti" sul gameplay tattico.
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Quoto Kargan.
Si sta attendendo un miracolo. La serie è andata verso una certa strada, non certo per errore. Volutamente i giochi sono fatti così, per un certo target.
Si trova qualche indie divertente ogni tanto... per quanto riguarda le software house grosse aspetto che i giochi costino 5 euro, perché spesso sono così terrificanti che riesco a godermeli solo sapendo che li ho pagato quello che valgono. (A volte sono così terribili che mi rode anche di averli pagati 5 euro...)
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Archita, 21/05/2017 12.07:

storico o no, secondo me la cosa veramente importante è un innovazione seria del gameplay e dell'IA altrimenti è sempre la solita minestra con verdura più colorata ma stesso sapore.



Archita non ci può essere alcuna seria innovazione del gameplay se questi qui cambiano periodo storico ad ogni titolo,o addirittura sforano nel fantasy.Nella vita bisogna fare delle scelte,si è carne o pesce??? una volta che lo hai capito ci dai dentro,specializzandoti,e vedi che i risultati arrivano.Anche se in un ipotetico Rome III si va ad azzeccare un buon sistema tattico in battaglia -e per questo intendo il vero sistema di combattimento di una legione- ciò non me lo puoi riproporre in un altro ipotetico Medieval III.Ogni periodo concepisce la guerra in maniera diversa e sarebbe assurdo vedere un Acies Triplex fatto di teutoni.L'unica bella notizia per me sarebbe questa,concentrarsi solo su 1,massimo 2 periodi,ed alternando anno dopo anno un Rome ad un Medieval.Un titolo ogni 10 anni non serve a nulla,perchè si parte sempre da zero (vedasi l'EA con Fifa che livelli ha raggiunto grazie alla perseveranza).


[Modificato da Leonida.7742 26/05/2017 01:06]


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Leonida, il tuo discorso non fa una piega, ma a prescindere dal periodo storico/fantasy, è la Totale Semplificazione, o Mainstream a dir si voglia, la legge attuale, con un TW che è diventato ARCADE, che si affaccia su Console e Bimbiminchia che lo scarteranno dopo 2 settimane di gioco (ma che lo hanno pagato come lo avrebbe pagato un hardcore duro e puro). Il tuo discorso, che è giustissimo, va purtroppo ad impattare con le scarne e disilluse leggi di mercato attuale.

Archita, io non so dove vedi tutte queste scelte, almeno quelle di qualità. Poi se parliamo di giochi altamente mediocri o ben poco profondi, allora si, di titoli ce ne sono, ma di titoli come Men of War, Prey o Deus ex, né escono davvero troppo pochi all'anno, ed è pura casistica numerica (su mille giochi l'anno, almeno 10 decenti usciranno?).
26/05/2017 18:09
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Re: Re:
Leonida.7742, 26/05/2017 01.04:



Archita non ci può essere alcuna seria innovazione del gameplay se questi qui cambiano periodo storico ad ogni titolo,o addirittura sforano nel fantasy.Nella vita bisogna fare delle scelte,si è carne o pesce??? una volta che lo hai capito ci dai dentro,specializzandoti,e vedi che i risultati arrivano.Anche se in un ipotetico Rome III si va ad azzeccare un buon sistema tattico in battaglia -e per questo intendo il vero sistema di combattimento di una legione- ciò non me lo puoi riproporre in un altro ipotetico Medieval III.Ogni periodo concepisce la guerra in maniera diversa e sarebbe assurdo vedere un Acies Triplex fatto di teutoni.L'unica bella notizia per me sarebbe questa,concentrarsi solo su 1,massimo 2 periodi,ed alternando anno dopo anno un Rome ad un Medieval.Un titolo ogni 10 anni non serve a nulla,perchè si parte sempre da zero (vedasi l'EA con Fifa che livelli ha raggiunto grazie alla perseveranza).





dedicarsi solo ad un periodo storico per più di un titolo non è una buona idea a meno che non si voglia finire in una nicchia di mercato come alcune case che hanno deciso di mantenere lo stesso engine e gameplay per più titoli su determinati periodi storici come la guerra di secessione americana.

Invece io penso che appunto va contrastata la mentalità di chiudere l'utenza target ad uno zoccolo duro alzando di conseguenza paletti del prezzo e della supposta complessità tecnica.

Invece applaudo il desiderio dei produttori e distributori dei titoli TW di ampliare quanto possibile l'utenza target e quello che invece mi auguro è che si possa, dopo aver incassato a sufficienza, decidere di cambiare pagina e fare un titoli completamente nuovo e non necessariamente un ennesimo Total War ( almeno in senso tradizionale ).


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Re:
Kargan, 26/05/2017 14.44:

Leonida, il tuo discorso non fa una piega, ma a prescindere dal periodo storico/fantasy, è la Totale Semplificazione, o Mainstream a dir si voglia, la legge attuale, con un TW che è diventato ARCADE, che si affaccia su Console e Bimbiminchia che lo scarteranno dopo 2 settimane di gioco (ma che lo hanno pagato come lo avrebbe pagato un hardcore duro e puro). Il tuo discorso, che è giustissimo, va purtroppo ad impattare con le scarne e disilluse leggi di mercato attuale.

Archita, io non so dove vedi tutte queste scelte, almeno quelle di qualità. Poi se parliamo di giochi altamente mediocri o ben poco profondi, allora si, di titoli ce ne sono, ma di titoli come Men of War, Prey o Deus ex, né escono davvero troppo pochi all'anno, ed è pura casistica numerica (su mille giochi l'anno, almeno 10 decenti usciranno?).



Ma infatti Kargan,la mia idea di concentrarsi solo ed esclusivamente su un periodo storico (massimo due: età classica e medioevo,visto che sono i più apprezzati) mira proprio a questo:La Qualità.Lo so,sarebbe un sacrificio enorme rinunciare ad altri titoli,ma se si vogliono raggiungere alte vette bisogna lavorare sodo e soprattutto avere un obiettivo preciso e non vagare per 2000 anni di storia.Dici bene quando parli delle pietose leggi di mercato,ma a mio avviso questa non è una scusante.Come mai la Paradox che fa solo giochi di nicchia va avanti? e come mai la Bohemia Interactive con la serie "Arma",e i Kunos di Assetto Corsa sopravvivono a queste leggi,proponendo titoli tostissimi e rigorosi alla realtà che vogliono emulare? La risposta credo che sia:Professionalità,Passione per quello che fanno,un onesto modo di guadagnare ed il rispetto per lo zoccolo duro dei loro fan fedelissimi.Tutto materiale che purtroppo,amico mio,manca alla CA.


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Re:
Archita, io non so dove vedi tutte queste scelte, almeno quelle di qualità. Poi se parliamo di giochi altamente mediocri o ben poco profondi, allora si, di titoli ce ne sono, ma di titoli come Men of War, Prey o Deus ex, né escono davvero troppo pochi all'anno, ed è pura casistica numerica (su mille giochi l'anno, almeno 10 decenti usciranno?).



è tutta questione di gusti personali e della moda del momento pure, i titoli da te citati sono buoni ma non capolavori assoluti come non lo è nessun titolo a parte alcune indiscusse gemme della Storia dei Videogame. Il mercato attuale è molto più articolato ed ampio di quanto lo fosse 20 anni fa perché adesso i videogiocatori sono di più varia fascia di età e contesto sociale e culturale.

Alcuni generi sono in declino certamente ma non defunti come l'adventure o l'arcade platform. Esiste il mercato di nicchia mantenuto in vita dagli strumenti del finanziamento stile kickstarter e da piccoli gruppi di persone volonterose ed ogni anno escono titoli ai più sconosciuti ma a volte interessante per appassionati come lo sconosciuto ma artisticamente valido adventure classico Detention.

Esagerato dire che l'"età dell'oro" dei videogames sia finita. Senza dubbio sono convinto ad esempio che i titoli della playstation 2 erano più belli rispetto a quelli delle successive console ma ciò non mi impedisce lo stesso di apprezzare comunque alcuni titoli nuovi della PS3 e PS4.







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Scusa Archita,hai scritto il post mentre io scrivevo e quindi non ho potuto leggerlo :)
Si,tutto sommato lo condivido il tuo ragionamento,e ti dirò per i periodi storici,il problema non sarebbe poi tanto complicato.Alla fine la storia dell'uomo si può semplificare in quattro macro-periodi:

- Età del Bronzo (Egitto, Assiri etc...)
- Età classica
- Età medioevale
- 1700

Se tu mi apri quattro studi e me li fai lavorare a vita su questi periodi storici,vedi che le cose cambiano,perchè cresceranno in esperienza (dedicandosi sempre allo stesso periodo) ed a ogni cambio generazionale avremmo tutto quello che vogliamo.Ovviamente ogni studio andrebbe poi a sviluppare i propri stand alone facendo da collante tra un titolo e l'altro.Vabè ma è un sogno di un fan incallito...fossi uno sceicco preleverei io la CA e farei esattamente questo,ma sono un morto di fame :rofl


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Re: Re:
Leonida.7742, 26/05/2017 18.23:


la mia idea di concentrarsi solo ed esclusivamente su un periodo storico (massimo due: età classica e medioevo,visto che sono i più apprezzati) mira proprio a questo:La Qualità.Lo so,sarebbe un sacrificio enorme rinunciare ad altri titoli,ma se si vogliono raggiungere alte vette bisogna lavorare sodo e soprattutto avere un obiettivo preciso e non vagare per 2000 anni di storia.



età antica e medioevo potrebbero piacere ma non a tutti nel mondo, ad esempio warhammer piace al mercato statunitense e ( sopratutto ) britannico ma non a quello italiano oppure la guerra di secessione americana da sempre popolare tema negli States non avrebbe la medesima accoglienza fuori da essi.

La Paradox ha fatto le sue scelte ma come la CA ha cercato di andare incontro a più utenza scatenando le ire di una parte degli utenti più o meno come è successo per la CA infatti.

Invece ci sono proprio alcune case che proprio non fanno un minimo tentativo di migliorare i propri titoli per non perdere la propria comunità di fanatici al limite del religioso :D




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Re:
Leonida.7742, 26/05/2017 18.40:

Scusa Archita,hai scritto il post mentre io scrivevo e quindi non ho potuto leggerlo :)
Si,tutto sommato lo condivido il tuo ragionamento,e ti dirò per i periodi storici,il problema non sarebbe poi tanto complicato.Alla fine la storia dell'uomo si può semplificare in quattro macro-periodi:

- Età del Bronzo (Egitto, Assiri etc...)
- Età classica
- Età medioevale
- 1700

Se tu mi apri quattro studi e me li fai lavorare a vita su questi periodi storici,vedi che le cose cambiano,perchè cresceranno in esperienza (dedicandosi sempre allo stesso periodo) ed a ogni cambio generazionale avremmo tutto quello che vogliamo.Ovviamente ogni studio andrebbe poi a sviluppare i propri stand alone facendo da collante tra un titolo e l'altro.Vabè ma è un sogno di un fan incallito...fossi uno sceicco preleverei io la CA e farei esattamente questo,ma sono un morto di fame :rofl



ho capito ma sono periodi storici appunto generici. Se si vuole conservare il classico gameplay Total War sarebbe solo questione di differente skin grafica. Invece se si vuole reinventare l'approccio allora non sarebbe più appunto un TW ma qualcosa di diverso appunto.

A questo punto io dico che la questione centrale non è il periodo storico ma il gameplay tecnico stesso in sè e qui ci vuole fantasia e coraggio come è stato fatto per Shogun 1 quando ancora il mercato pensava ai RTS classici.


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Si ma se si vogliono delle battagli "simulative" non puoi portare lo stesso gameplay di Rome a Medieval,non credi? il modo di disporre le forze in campo e di intendere la guerra è differente.
[Modificato da Leonida.7742 26/05/2017 19:02]


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Re:
Leonida.7742, 26/05/2017 19.01:

Si ma se si vogliono delle battagli "simulative" non puoi portare lo stesso gameplay di Rome a Medieval,non credi? il modo di disporre le forze in campo e di intendere la guerra è differente.



appunto non sarebbe più il TW classico come siamo abituati a vederlo attualmente. Ogni tentativo di cambiare gameplay alle battaglie in un titolo TW comporterebbe reazioni diverse e non si potrà mai sapere cosa sia giusto cambiare a rischio di perdite economiche e di immagine se qualcosa va storto.

Ad esempio non mi dispiacerebbe un ibrido turni/tempo reale dove all'inizio della battaglia si imposta un "piano di battaglia" e ogni reggimento-coorte deve acquisire un proprio set di obiettivi tattici da raggiungere per poi far partire la battaglia con la facoltà di inviare corrieri per raggiungere le unità per contrordini che l'IA deve prendere in considerazione.

Questo modo di vedere chiaramente non verrebbe accolto da altri.


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Il periodo storico influisce in minima parte sulle meccaniche di gioco, e sono proprio queste quelle ad essere "in crisi" dal nostro punto di vista, a causa della semplificazione sempre più importante operata dalla CA.
Fare 8 rome, e semplificarli via via sempre più non porterebbe la serie da nessuna parte, se non a provocare orchiectomie ai fan di vecchia data per continua semplificazione, e ai nuovi utenti per il continuo riciclo dell'ambientazione.

Servono meccaniche valide e nulla di più. Modelli, musiche e texture sono extra, fanno vendere ma non fanno il gioco


"Per una scodella d'acqua, rendi un pasto abbondante; per un saluto gentile, prostrati a terra con zelo; per un semplice soldo, ripaga con oro; se ti salvano la vita, non risparmiare la tua. Così parole e azione del saggio riverisci; per ogni piccolo servizio, dà un compenso dieci volte maggiore: chi è davvero nobile, conosce tutti come uno solo e rende con gioia bene per male" - Mahatma Gandhi

"Sono le azioni che contano. I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni. Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo." - Mahatma Gandhi

"You may say I'm a dreamer, but I'm not the only one" - Imagine, John Lennon

"ma é bene se la coscienza riceve larghe ferite perché in tal modo diventa più sensibile a ogni morso. Bisognerebbe leggere, credo, soltanto libri che mordono e pungono. Se il libro che leggiamo non ci sveglia con un pugno sul cranio, a che serve leggerlo? Affinché ci renda felici, come scrivi tu? Dio mio, felici saremmo anche se non avessimo libri, e i libri che ci rendono felici potremmo eventualmente scriverli noi. Ma abbiamo bisogno di libri che agiscano su di noi come una disgrazia che ci fa molto male, come la morte di uno che ci era più caro di noi stessi, come se fossimo respinti nei boschi, via da tutti gli uomini, come un suicidio, un libro dev'essere la scure per il mare gelato dentro di noi." - Franz Kafka

"Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L'indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
L'indifferenza è il peso morto della storia. L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l'intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l'assenteismo e l'indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un'eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch'io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l'attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c'è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti." - Antonio Gramsci

http://www.youtube.com/watch?v=_M3dpL4nj3Q
https://www.youtube.com/watch?v=QcvjoWOwnn4
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a mio parere TW era già nato "semplificato" in termini di meccaniche sulle battaglie. A dire il vero il primo Shogun, pur glorioso, era una sorta di adattamento videoludico, almeno indirettamente, del famoso gioco da tavolo chiamato appunto Shogun inserendo la possibilità di giocare le battaglie che nell'originale erano svolte tirando i dadi.

E' come quando hanno adattato Axis & Allies inserendo battaglie in stile Red Alert che all'epoca dettava le regole.

Scourge of War potrebbe essere il "cugino serio" di TW con quel modo di riportare in auge l'idea degli sprite bidimensionali su campo 3D e i titoli in effetti possono apparire in stile "come sarebbe potuto essere la serie TW senza il 3D poligonale del primo Rome".

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28/05/2017 19:16
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Intanto un saluto a tutti nel forum dopo una lunga assenza.

In quanto veterano della serie come molti qui intervengo per dire la mia sulla questione della "semplificazione", in quanto mi sembra che manca spesso, parlo in generale, una certa oggettività sulla questione. Un discorso poi affrontato ciclicamente da sempre (anche agli albori di questo forum con RTW), e secondo me già risposto bene varie volte nella questione dell'autenticità rispetto ad un realismo assoluto impossibile da riprodurre. Onestamente se uno va a confrontare Attila a Barbarian Invasion (giusto per periodo diretto, ma il discorso lo si potrebbe fare anche con altre comparazioni, invece warhammer a prescindere dalle varie considerazioni segue un suo filone), dopo che personalmente ci ho a lungo giocato, per quanto mi riguarda senza dubbio Attila vince praticamente su tutta la linea (non parlo di grafica ed orpelli ovviamente ma di meccaniche, di BI mi mancano se proprio giusto 2-3 cosette), quindi non vedo tutta questa semplificazione, un altro discorso, lo sottolineo, è discutere magari su alcune scelte, potrei fare altri esempi ma vorrei non fare papiri troppo lunghi e mantenere il discorso in generale.

Senza contare poi il fattore nostalgia. Giusto a titolo d'esempio proprio recentemente ho rigiocato ad un vecchio gioco su cui avevo lontani ricordi di "dungeon" difficili ed intricati... ora li trovo banali. Perchè è ovvio, col tempo siamo diventati più smaliziati. Mi ricordo oggi come ieri che in Medieval 1 la prima volta che ci giocai non sapevo diverse (oggi) ovvietà come che le lance sconfiggono meglio la cavalleria rispetto alle spade, ecc., la mia inesperienza rendeva il gioco più difficile e profondo. Un altro discorso è se davvero il gioco fosse oggettivamente così, e qui si potrebbero fare diverse considerazioni. Non parlo solo di Total War, ma nei miei vari retrogaming ho potuto constatare proprio che se è vero da una parte che varie cose si sono un pò perse nel corso del tempo molte, ma molte, cose sono state poi di fatto "mitizzate"

Trovo "vana" la nostalgia di cose come ad esempio l'arruolamento solo nella caserma della città e non nell'armata (l'arruolamento nella città dove si trovava la caserma era un retaggio alla fine dei vecchi giochi RTS), molte nuove meccaniche sono state utili e hanno aggiunto profondità senza per questo andare ad aumentare semplicemente la microgestione. A volte la CA ha fatto bene, a volte a fatto male, ma la questione è che ci vuole un equilibrio nel gameplay.

Dividerei le varie considerazioni tra i "TW Storici" e i "TW Warhammer", evitando a prescindere di fare una commistione di generi diversi anche se condividono la generale impostazione TW di stategia a turni e tempo reale.
Warhammer è intrinsecamente un discorso un po' a parte e chiaramente segue un suo sviluppo parallelo e una sua filosofia che lascio giudicare a sé, del resto come si era visto in un trailer era in lavorazione in parallelo già dai tempi di Rome II, almeno. A parte condividere alcuni asset, engine di gioco, ecc. è chiaro che I TW storici seguiranno una loro strada e i Warhammer un'altra.

In generale mi trovo molto d'accordo con Archita, anche se non è un'operazione facile piuttosto si potrebbe ripensare e reinventare l'approccio Total War alla campagna e alle battaglie. Inoltre è preferibile avere un total war storico che tratta con maggiore dettaglio un determinato e più ristretto periodo storico senza fare troppe cavalcate tra i secoli. Secondo me è questo che sotto sotto intendono quando dicono che non faranno un Medieval 3, meglio a mio parere concentrarsi ad esempio più su determinati periodi storici come il rinascimento, ecc. , premesso comunque che sono ancora dubbioso su quale sarà il prossimo periodo storico trattato dalla serie. Se si prendono le loro parole in senso stretto, in effetti non sono rimasti molti periodi storici disponibili.


[Modificato da Exodus 89 28/05/2017 19:36]
28/05/2017 19:36
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bentornato :)

Il discorso retrogaming mi sta molto a cuore visto che anch'io mi ritrovo spesso a riprovare titoli del passato e come te accorgersi che alla fin fine siamo cresciuti e certe emozioni non sono più ripetibili.

Basta solo rigiocare al vecchio Shogun 1 ( o medieval 1 ) con l'impaccio dei comandi della camera e degli ordini dei quali non siamo più abituati per rendersi conto di come con poco ci eravamo divertiti tanto :D

non abbiate pietà dei nemici! vittoria,vittoria e sempre vittoria!!!!

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