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la fine della Repubblica

Ultimo Aggiornamento: 27/11/2016 21:55
21/08/2016 11:46
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Praefectus Fabrum
ho colto quei due personaggi per aspetti che devono essere colti in modo approfondito :) Cadorna aveva seguito in tutta la sua vita e carriera un culto vero e proprio del Dovere inteso come servizio ed obbedienza ad un autorità superiore che era anche l'autorità civile del Governo e del Re. Egli non era un monarchico però, scrisse nelle sue memorie molte note negative a riguardo del Re e degli esponenti Savoia in primis il Duca d'Aosta durante la guerra. Egli aveva ciecamente obbedito agli ordini superiori del Governo che lui poi, nelle memorie, aveva denunciato molte ipocrisie e lassismo a danno della Nazione stessa come il fatto che gli diede un paese del tutto impreparato alla guerra e un esercito con depositi vuoti dalla spedizione libica. Nelle memorie di Cadorna non ci sono note di carattere politico contro la democrazia parlamentare al di là della diffidenza nei riguardi dei politici ma proprio la sua stessa diffidenza che lo rendeva leale allo Stato. In questo senso Cadorna lo accosto a Catone per il fatto che criticava il lassismo e l'ipocrisia di individui ma mai mettendo in discussione il Sistema. Il riferimento a Franco è anche esso voluto perché prima di tutto non era fascista ma un conservatore e sopratutto un militare dalla testa ai piedi. Egli non ha mai lasciato testi ideologici né messo su forme di culto della personalità. Egli, con gli occhi di un rigido conservatore, non ha di sua iniziativa propria scatenato la guerra civile anzi a dire il vero fino all'ultimo ha servito la repubblica finché non si è visto per autodifesa andarci contro una volta aperta la pentola del caos ideologico in cui la Spagna stava precipitando. Se vogliamo parlare di fascismo spagnolo vero e proprio, si deve considerare che Franco stesso, diffidente nei confronti del fascismo stesso con le sue implicazioni riformatrici, aveva fatto uccidere il "Duce" spagnolo Sanijurjo mentre non ha lasciato molto spazio al falangismo ( il fascismo spagnolo ) in base appunto allo status quo sociale anteguerra. Al di là degli aspetti politici, Franco mi ricorda Catone proprio per l'ostilità nei confronti del "uomo nuovo", delle innovazioni nella società. Inoltre la sua politica di ostacolare l'ingresso nel Senato e nel Patriziato agli estranei e di espellere gli indegni è caratteristico di un esponente di un aristocrazia in declino ma pienamente cosciente di fronte ad un mondo che stava comunque cambiando. In tal senso Catone può essere inteso all'occhio moderno come un conservatore che ha cercato di remare contro la Storia nel bene e nel male ( visto poi le implicazioni di tirannia dall'"uomo nuovo" appunto ). Il concetto di morale e giustizia va preso in considerazione con la giusta misura poiché l'opinione pubblica a suo riguardo e quello che era ritenuto giusto e morale sono tratti dalla storiografia curata dalla stessa classe di appartenenza di Catone. Inoltre la Storia ci insegna che gli incorruttibili e i moralisti non sono poi sempre personalità positive nell'attuale ottica moderna occidentale.

riguardo alla Repubblica, si tratta sempre di un sistema al tempo di Catone fortemente oligarchico in cui le redini del Potere erano nelle mani del patriziato romano che con il mal di pancia e con morti a terra condivideva con la plebe "rappresentata" ( o meglio manipolata come succede oggi ) dai potentissimi Tribuni. La democrazia e la "libertà" non erano esattamente di casa a Roma poiché i romani stessi avevano pesantemente criticato la democrazia "populista" di Atene che con l'avventurismo tipico del populismo ha trascinato la Poleis nella disfatta di Siracusa e nella conseguente Tirannia. Ai romani ripugnavano la monarchia e la dittatura ma la società romana non era comunque una società democratica nei termini in cui noi moderni intendiamo.

L'idea di ammirare la Repubblica come un sistema di riferimenti da richiamare oggi come moderni può essere fuorviante, noi siamo piuttosto il risultato di millenni di evoluzione e tutto sommato volendo o non volendo siamo figli delle tre grandi rivoluzioni inglese,francese e americana che della Roma dei Quiriti :)
[Modificato da Archita 21/08/2016 11:46]
non abbiate pietà dei nemici! vittoria,vittoria e sempre vittoria!!!!

http://www.storiainpoltrona.com/
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