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Campagna 'Cesare in Gallia': esistono mod per RTW?

Ultimo Aggiornamento: 23/02/2018 00:43
08/12/2015 12:15
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Tribunus
L'ingegnere
Ciao.

Volevo farvi una domanda.
Sapete se esiste un mod sulla conquista della gallia da parte di Cesare?

Ho provato a guardare su TW center ma non ho trovato nulla.
Esiste 'caesar imperator' ma comprende anche la guerra civile e utilizza la mappa di RTR.

Quello che interesserebbe a me è una cosa simile a quella che è stata fatta per Rome2, una campagna interamente dedicata alla gallia con una mappa adeguatamente grande e dettagliata.

Se non ci sono mod dedicate, sapete se esiste almeno una mappa della gallia?

Personalmente ho provato a 'ritagliare' la gallia dalla mappa di RS2 per poi ingrandirla, ma senza riuscirci...


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www.contubernium.it

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'Antesignano'

"- Nel contesto di uno schieramento di battaglia
indica la prima linea così come gli astati lo
erano nella legione manipolare.

- Nell'ordine di marcia, identifica le truppe
di copertura prive di bagagli ...


Non abbiamo elementi per associarli nè ai primi ranghi delle coorti nè alla fanteria legionaria d'elité."

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"Le più varie combinazioni di forze erano possibili anche con i manipoli, e tutte potevano sentirsi tranquillamente attribuire l'attributo di coorte romana, ed essere tranquillamente associate o sostituite dalle più robuste coorti dei socii."

16/07/2016 11:55
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Post: 1.650
Registrato il: 12/09/2007
Sesso: Maschile
Tribunus
L'ingegnere
Guardando su TW center sembra che mod esistenti non ce ne siano.

Tuttavia sono almeno riuscito a 'ritagliare' una mappa funzionante.

Non rieco ancora ad ingrandirla (il gioco mi torna al desktop senza essere riuscito a creare il file .rwm).

Leggendo su TW center sembra che si tratti di errori relativi ai file .tga ma è un'indicazione molto generica.

Qualcuno ha esperienza nella modifica di mappe e/o nel loro ingrandimento/allargamento?

Avete mai avuto il problema che capita a me? Come lo avete risolto?


Grazie.

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'Antesignano'

"- Nel contesto di uno schieramento di battaglia
indica la prima linea così come gli astati lo
erano nella legione manipolare.

- Nell'ordine di marcia, identifica le truppe
di copertura prive di bagagli ...


Non abbiamo elementi per associarli nè ai primi ranghi delle coorti nè alla fanteria legionaria d'elité."

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"Le più varie combinazioni di forze erano possibili anche con i manipoli, e tutte potevano sentirsi tranquillamente attribuire l'attributo di coorte romana, ed essere tranquillamente associate o sostituite dalle più robuste coorti dei socii."

13/02/2018 22:00
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Post: 2.079
Registrato il: 24/03/2009
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Tribunus Angusticlavius
Ciao, io cinque anni fa riuscii ad allargare la mappa originaria di di Rs2 per una campagna di Rome Casus Belli Gold, per cui potrei aiutarti magari con qualche dritta. Ora non ricordo che vagamente il meccanismo, visto che non modifico più da molto tempo. Ma se mi cimento riuscirò a ricordare più in dettaglio. Vorrei sapere se hai risolto il problema. So che il tuo messaggio risale a due anni fa.
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IULIANUS IL VOLSCO

Ecco il mio breve libro, un mio impegno per un approfondimento della storia locale nell'antichità del mio territorio: origini del nome, storia e topografia dell'antica Antium.

Marco Riggi, "Antium: memorie storiche nel territorio di Anzio e Nettuno", Youcanprint, 2019.

Su Amazon.it
https://www.amazon.it/Antium-memorie-storiche-territorio-Nettuno/dp/8831646443



«..il moderno Anzio. Comune di 3500 abitanti, è di recente costituzione (1858), essendo stato sempre un appodiato di Nettuno (Comune di 5500 ab.), il vero centro abitato erede e continuatore degli antichi Anziati. Scorrendo pertanto le memorie antiche di questo popolo, noi non possiamo separare, specialmente nell'età antica, Anzio da Nettuno, perché ogni anticaglia trovata ad Anzio o a Nettuno spetta ad uno stesso centro. Epigrafi anziati trovansi a Nettuno come in Anzio. […] Del resto è certo che la evoluzione del centro abitato [di Nettuno] nel medio evo, fu esclusivamente agricola. Difatti la terza notizia, che ce n'è pervenuta, è quella importantissima dell'essere stata in Anzio [l’antica Antium] fondata una "domusculta", ossia villaggio sparso nel vasto sub antico territorio. Ciò avvenne sotto il papa Zaccaria (a. 741-752) come ne fa fede il citato Liber Pontificalis (ivi, pag. 435). Contemporaneo fu l'abbandono del porto neroniano e lo spostamento od accantonamento degli Anziati a Nettuno. Quindi cessa il nome di Anzio e succede il nome dell'altro, che va divenendo soggetto alle vicende politiche della difesa del mare.»

(Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

«Che ti importa il mio nome? Grida al vento: 'Fante d'Italia!', e dormirò contento!»

-SOLDATO IGNOTO-

«Le genti che portavano il nome di Umbri sono infatti quelle che diedero vita alla civiltà più antica dell’Italia, come ricorda Plinio, il grande scienziato e storico romano, del quale tutti ricordano la frase "Umbrorum gens antiquissima Italiae". Una civiltà che dal 13° secolo avanti Cristo in poi si estese dalla pianura padana al Tevere, dal mare Tirreno all‘Adriatico, come ricordano gli storici greci, e poi (con l‘apporto safino) pian piano fino all’Italia Meridionale; una civiltà alla quale spetta di diritto il nome di “italica”, come la chiamiamo noi moderni, anche se gli storici greci e romani parlano inizialmente di “Umbri” per la metà settentrionale del territorio, e di “Ausoni” per la metà meridionale. Sul fondamento dei dati linguistici, infatti, possiamo affermare che l’Italia fu una realtà culturalmente unitaria ben prima che Roma realizzasse l’unità politica...»

-Prefazione del dottor Augusto Lancillotti al saggio "La lingua degli Umbri", di Francesco Pinna JAMA EDIZIONI-

«furono i riti italici ad entrare in Grecia, e non viceversa».

-Platone, "libro delle leggi"-

«Cavalcava la tigre di se stesso.E cosa fu la sua vita se non una disperata fedeltà ai propri sogni? La grandezza di Annibale è quì racchiusa,nella sublimazione della vittoria come fine a se stessa,come strumento di passione.Egli non aveva nessuna certezza di piegare il nemico fino in fondo,di vincere la guerra.Forse non l'ebbe mai.Ma la battaglia era il suo palpito d'uomo,e di quel fremito soltanto visse.»

Gianni Granzotto, "Annibale"

«..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»

Gianni Granzotto,"Annibale"

15/02/2018 22:59
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Tribunus
L'ingegnere
Ciao Iulianus.

Il problema non l'ho risolto e, per ora, l'ho messo da parte.

Tuttavia, su TW center, ho trovato un mod di Medieval2 ambientato durante la guerra dei 100 anni.
La cosa interessante di questo mod è la mappa: comprende tutta la Francia e l'Inghilterra meridionale.
Cioè quanto servirebbe per una mappa sulle campagne di Cesare.

La mappa non è ovviamente perfetta, ad esempio:

- Il fiume Reno ad un certo punto viene 'tagliato' nel suo punto più orientale (la mappa in un punto si ferma un po' più a ovest). Poco più a nord riprende ma come fiume navigabile.

- Conseguenza del punto precedente, la mappa si ferma un po' troppo a ovest. Manca dunque un minimo entroterra 'germanico' e italiaco (gallia cisalpina).

- I fiumi Senna e Rodano sono navigabili, cosa che, secondo me, guasterebbe un pò il gameplay di una campangna 'Cesariana'.

La mappa potrebbe comunque essere un ottimo punto di partenza. A differenza della mappa di RS2, che va tagliata e ingrandita, questa ha già 'proprzioni' giuste. Andrebbe semplicemente allargata un po' verso est aggiungendo un pezzettino di germania.
Sarebbe un lavoro concettualmente simile a quello che hai già fatto su CB, dove hai allargato la mappa verso sud per inserire i garamanti.

Io attualmente non ho molto tempo, ma se lo hai tu, potresti prendere questa come base.

Ciao.






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23/02/2018 00:43
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Tribunus Angusticlavius
Ciao franco.scaglia,
Non ho neanche io molto tempo, quindi non posso modificare. Potrei dare qualche dritta in caso tu decidessi di lavorarci su più in la.
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IULIANUS IL VOLSCO

Ecco il mio breve libro, un mio impegno per un approfondimento della storia locale nell'antichità del mio territorio: origini del nome, storia e topografia dell'antica Antium.

Marco Riggi, "Antium: memorie storiche nel territorio di Anzio e Nettuno", Youcanprint, 2019.

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https://www.amazon.it/Antium-memorie-storiche-territorio-Nettuno/dp/8831646443



«..il moderno Anzio. Comune di 3500 abitanti, è di recente costituzione (1858), essendo stato sempre un appodiato di Nettuno (Comune di 5500 ab.), il vero centro abitato erede e continuatore degli antichi Anziati. Scorrendo pertanto le memorie antiche di questo popolo, noi non possiamo separare, specialmente nell'età antica, Anzio da Nettuno, perché ogni anticaglia trovata ad Anzio o a Nettuno spetta ad uno stesso centro. Epigrafi anziati trovansi a Nettuno come in Anzio. […] Del resto è certo che la evoluzione del centro abitato [di Nettuno] nel medio evo, fu esclusivamente agricola. Difatti la terza notizia, che ce n'è pervenuta, è quella importantissima dell'essere stata in Anzio [l’antica Antium] fondata una "domusculta", ossia villaggio sparso nel vasto sub antico territorio. Ciò avvenne sotto il papa Zaccaria (a. 741-752) come ne fa fede il citato Liber Pontificalis (ivi, pag. 435). Contemporaneo fu l'abbandono del porto neroniano e lo spostamento od accantonamento degli Anziati a Nettuno. Quindi cessa il nome di Anzio e succede il nome dell'altro, che va divenendo soggetto alle vicende politiche della difesa del mare.»

(Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

«Che ti importa il mio nome? Grida al vento: 'Fante d'Italia!', e dormirò contento!»

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«Le genti che portavano il nome di Umbri sono infatti quelle che diedero vita alla civiltà più antica dell’Italia, come ricorda Plinio, il grande scienziato e storico romano, del quale tutti ricordano la frase "Umbrorum gens antiquissima Italiae". Una civiltà che dal 13° secolo avanti Cristo in poi si estese dalla pianura padana al Tevere, dal mare Tirreno all‘Adriatico, come ricordano gli storici greci, e poi (con l‘apporto safino) pian piano fino all’Italia Meridionale; una civiltà alla quale spetta di diritto il nome di “italica”, come la chiamiamo noi moderni, anche se gli storici greci e romani parlano inizialmente di “Umbri” per la metà settentrionale del territorio, e di “Ausoni” per la metà meridionale. Sul fondamento dei dati linguistici, infatti, possiamo affermare che l’Italia fu una realtà culturalmente unitaria ben prima che Roma realizzasse l’unità politica...»

-Prefazione del dottor Augusto Lancillotti al saggio "La lingua degli Umbri", di Francesco Pinna JAMA EDIZIONI-

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