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Forse è solo un altro scherzo....

Ultimo Aggiornamento: 16/04/2014 23:39
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La svastica tra l'altro e' rappresentata anche nei templi buddisti e in Giappone i simboli che rappresentano nelle mappe urbane sono proprio svastiche. La differenza con la svastica nazionalsocialista e' il differente senso e l'inclinazione.

Ovviamente in Shogun 2 si e' fatto scrupolo di non citare tale aspetto altrimenti apriti cielo....
[Modificato da Archita 16/04/2014 13:42]
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Ma, secondo me, una cosa è la svastica su uno scudo sannita, un'altra sulle armate naziste, il contesto storico è diverso (e mentre nessun "gruppo di potere" potrebbe alzare un polverone per una svastica sannita, ammesso che notino la cosa, un titolo con simboli nazisti per ogni dove susciterebbe subito l'attenzione di mezzo mondo).

Insomma, quando Benigni girò "La vita è bella", si scatenò l'inferno ("come si permette di ridicolizzare la shoah", etc.), poi una pioggia di Oscar ha fatto dimenticare ogni cosa.
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"Odiare i mascalzoni è cosa nobile" (Quintiliano)

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Re:
Antioco il Grande, 16/04/2014 13:55:

Ma, secondo me, una cosa è la svastica su uno scudo sannita, un'altra sulle armate naziste, il contesto storico è diverso (e mentre nessun "gruppo di potere" potrebbe alzare un polverone per una svastica sannita, ammesso che notino la cosa, un titolo con simboli nazisti per ogni dove susciterebbe subito l'attenzione di mezzo mondo).

Insomma, quando Benigni girò "La vita è bella", si scatenò l'inferno ("come si permette di ridicolizzare la shoah", etc.), poi una pioggia di Oscar ha fatto dimenticare ogni cosa.



Concordo. Anche in Battlefield non si usava la svastica sulle bandiere della Germania Nazista, per una normativa ben precisa; se è così, giusto o sbagliato che sia, lo stesso andrebbe fatto pure per la falce e il martello.


[Modificato da Iulianus Apostata 16/04/2014 14:14]
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Ecco il mio breve libro, un mio impegno per un approfondimento della storia locale nell'antichità del mio territorio: origini del nome, storia e topografia dell'antica Antium.

Marco Riggi, "Antium: memorie storiche nel territorio di Anzio e Nettuno", Youcanprint, 2019.

Su Amazon.it
https://www.amazon.it/Antium-memorie-storiche-territorio-Nettuno/dp/8831646443



«..il moderno Anzio. Comune di 3500 abitanti, è di recente costituzione (1858), essendo stato sempre un appodiato di Nettuno (Comune di 5500 ab.), il vero centro abitato erede e continuatore degli antichi Anziati. Scorrendo pertanto le memorie antiche di questo popolo, noi non possiamo separare, specialmente nell'età antica, Anzio da Nettuno, perché ogni anticaglia trovata ad Anzio o a Nettuno spetta ad uno stesso centro. Epigrafi anziati trovansi a Nettuno come in Anzio. […] Del resto è certo che la evoluzione del centro abitato [di Nettuno] nel medio evo, fu esclusivamente agricola. Difatti la terza notizia, che ce n'è pervenuta, è quella importantissima dell'essere stata in Anzio [l’antica Antium] fondata una "domusculta", ossia villaggio sparso nel vasto sub antico territorio. Ciò avvenne sotto il papa Zaccaria (a. 741-752) come ne fa fede il citato Liber Pontificalis (ivi, pag. 435). Contemporaneo fu l'abbandono del porto neroniano e lo spostamento od accantonamento degli Anziati a Nettuno. Quindi cessa il nome di Anzio e succede il nome dell'altro, che va divenendo soggetto alle vicende politiche della difesa del mare.»

(Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

«Che ti importa il mio nome? Grida al vento: 'Fante d'Italia!', e dormirò contento!»

-SOLDATO IGNOTO-

«Le genti che portavano il nome di Umbri sono infatti quelle che diedero vita alla civiltà più antica dell’Italia, come ricorda Plinio, il grande scienziato e storico romano, del quale tutti ricordano la frase "Umbrorum gens antiquissima Italiae". Una civiltà che dal 13° secolo avanti Cristo in poi si estese dalla pianura padana al Tevere, dal mare Tirreno all‘Adriatico, come ricordano gli storici greci, e poi (con l‘apporto safino) pian piano fino all’Italia Meridionale; una civiltà alla quale spetta di diritto il nome di “italica”, come la chiamiamo noi moderni, anche se gli storici greci e romani parlano inizialmente di “Umbri” per la metà settentrionale del territorio, e di “Ausoni” per la metà meridionale. Sul fondamento dei dati linguistici, infatti, possiamo affermare che l’Italia fu una realtà culturalmente unitaria ben prima che Roma realizzasse l’unità politica...»

-Prefazione del dottor Augusto Lancillotti al saggio "La lingua degli Umbri", di Francesco Pinna JAMA EDIZIONI-

«furono i riti italici ad entrare in Grecia, e non viceversa».

-Platone, "libro delle leggi"-

«Cavalcava la tigre di se stesso.E cosa fu la sua vita se non una disperata fedeltà ai propri sogni? La grandezza di Annibale è quì racchiusa,nella sublimazione della vittoria come fine a se stessa,come strumento di passione.Egli non aveva nessuna certezza di piegare il nemico fino in fondo,di vincere la guerra.Forse non l'ebbe mai.Ma la battaglia era il suo palpito d'uomo,e di quel fremito soltanto visse.»

Gianni Granzotto, "Annibale"

«..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»

Gianni Granzotto,"Annibale"

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ma che c'entra? xD
dai su, restiamo in topic


"Per una scodella d'acqua, rendi un pasto abbondante; per un saluto gentile, prostrati a terra con zelo; per un semplice soldo, ripaga con oro; se ti salvano la vita, non risparmiare la tua. Così parole e azione del saggio riverisci; per ogni piccolo servizio, dà un compenso dieci volte maggiore: chi è davvero nobile, conosce tutti come uno solo e rende con gioia bene per male" - Mahatma Gandhi

"Sono le azioni che contano. I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni. Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo." - Mahatma Gandhi

"You may say I'm a dreamer, but I'm not the only one" - Imagine, John Lennon

"ma é bene se la coscienza riceve larghe ferite perché in tal modo diventa più sensibile a ogni morso. Bisognerebbe leggere, credo, soltanto libri che mordono e pungono. Se il libro che leggiamo non ci sveglia con un pugno sul cranio, a che serve leggerlo? Affinché ci renda felici, come scrivi tu? Dio mio, felici saremmo anche se non avessimo libri, e i libri che ci rendono felici potremmo eventualmente scriverli noi. Ma abbiamo bisogno di libri che agiscano su di noi come una disgrazia che ci fa molto male, come la morte di uno che ci era più caro di noi stessi, come se fossimo respinti nei boschi, via da tutti gli uomini, come un suicidio, un libro dev'essere la scure per il mare gelato dentro di noi." - Franz Kafka

"Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L'indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
L'indifferenza è il peso morto della storia. L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l'intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l'assenteismo e l'indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un'eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch'io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l'attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c'è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti." - Antonio Gramsci

http://www.youtube.com/watch?v=_M3dpL4nj3Q
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Re:
Antioco il Grande, 16/04/2014 13:55:

Ma, secondo me, una cosa è la svastica su uno scudo sannita, un'altra sulle armate naziste, il contesto storico è diverso (e mentre nessun "gruppo di potere" potrebbe alzare un polverone per una svastica sannita, ammesso che notino la cosa, un titolo con simboli nazisti per ogni dove susciterebbe subito l'attenzione di mezzo mondo).

Insomma, quando Benigni girò "La vita è bella", si scatenò l'inferno ("come si permette di ridicolizzare la shoah", etc.), poi una pioggia di Oscar ha fatto dimenticare ogni cosa.




Vero, come non dimenticare il fatto curioso che i simboli napoleonici che tanto lutto recarono in mezza europa sono diventati popolarissimi e politicamente corretti nonostante la sconfitta per il semplice motivo che le lobbies pronapoleoniche avevano ripreso potere ed influenza poco tempo dopo...

Insomma damnatio memoriae per gli sconfitti e gloria per chi vince...
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Re:
Archita, 16/04/2014 09:56:

Non intendevo offenderti leonida,intendevo stupidaggini il modo in cui si e' ultrasensibili quando si parla di certi argomenti pure nel mondo dei videogiochi dove la censura e la convenienza e il politically correct non ci devono entrare pure li'. Nulla di personale :)




No Archita,tutto ok :up lo odio anche io quel modo di ragionare,tipo "in Inghilterra il Natale chiamiamolo festa dell'inverno così non si offende nessuno" oppure cosa ancora più scandalosa (noi siamo tarantini e lo sappiano)in Spagna in alcune città hanno abolito la processione dei misteri il Venerdì Santo per non "turbare" la comunità islamica; ma insomma! qui ci manchiamo di rispetto da soli a mio avviso.Tradizioni secolari (invito a guardare le statue di Siviglia,che sono meravigliose) mandate a put**ane per cosa? comunque chiudiamo l'OT nell'OT XD

Per quanto riguarda il resto sono pienamente d'accordo con te quando dici che in questo TW non ci debbano essere censure,perchè si smembrerebbe tutto il sistema sociale e politico,il fattore economia,e la tanto veridicità storica che noi amiamo tanto,e che ci permette di immergerci a tutto tondo nella cultura che la CA ci propone in un capitolo.

Quindi io non voglio immergermi minimamente in una qualsiasi nazione di quel periodo,perchè ritengo sia troppo presto.

Voi mi direte: ma Call of Duty lo fa? battlefield pure?

ed io vi rispondo,che quel tipo di videogame è strutturato a livelli il cui unico scopo è quello di scaricare adrenalina,immergerci in uno scontro a fuoco all'ultimo sangue e gustare un splendida grafica ma tutto qui.(che poi con me nemmeno funziona,se voglio divertirmi a fare il soldato moderno gioco ad Arma 3)

I veri TW paradossalmente sono questi,e non i vari RII,Medieval II. Perchè nei primi c'è la guerra totale, nei secondi no.Io non ho mai concepito un TW come tale,io quando prendo una fazione amo vederla crescere rifiorire economicamente e culturalmente,e mi immergo talmente tanto nel gioco che mi sento davvero parte di quel popolo,quindi alla fine per gustarmi un capitolo sulla seconda guerra mondiale io dovrei forse prendere a cuore la Germania? godere nel vedere la mia fazione fatta di ariani,rifiorire mentre zingari e neri lavorano come bestie per loro con un fucile puntato?NO!
Concludendo un TW:WW mutilato con le censure,sarebbe un fallimento già in partenza.Un TW:WW fatto accuratamente sarebbe spregevole.
Quindi a mio avviso e ripeto a mio avviso sarebbe meglio stare fermi,al momento.


[Modificato da Leonida.7742 16/04/2014 17:23]


"La morte è bella,quando il prode combatte in prima fila e cade per la Patria." Tirteo I,10
16/04/2014 17:50
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non ho mai detto che si debbano fare giochi tipo gestionale di treblinka o gulag XD

il mio ragionamento era piuttosto un altro quale meno censura sugli aspetti grafici che distinguono le fazioni evitando soluzioni ridicole di compromesso e rendersi conto che sul tema del nazionalsocialismo si presta oggi un eccessiva attenzione visto che alla fin fine si è svuotato quello che era il miglior intento morale quale quello di non ripetere simili avvenimenti per tutti i popoli ( "mai più Auschwitz" ) per diventare invece un rituale monotematico abbastanza ipocrita ( ci sono stati dopo la guerra ancora persecuzioni e campi di concentramento su vasta scala e in corea del nord ci sono numerosi Auschwitz in piena funzione ).

Direi comunque che la IIWW è giocabile benissimo senza implicazioni ideologiche e non vedo nulla di male a giocare la Germania e farla vincere pechè è solo un gioco, mica si diventa nazionalsocialisti dopo la partita XD.
[Modificato da Archita 16/04/2014 17:55]
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Re:
Archita, 16/04/2014 17:50:


Direi comunque che la IIWW è giocabile benissimo senza implicazioni ideologiche e non vedo nulla di male a giocare la Germania e farla vincere pechè è solo un gioco, mica si diventa nazionalsocialisti dopo la partita XD.




infatti concordo.....è un modo di pensare stupido....dopo aver giocato ad gta mica diventiamo assassini o ladri!......nn scherziamo.
il gioco rimane gioco e basta.
[Modificato da gia90 16/04/2014 19:08]
16/04/2014 20:48
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Ragazzi,che dire... ok! ma io non troverei mai e poi mai piacere a guidare l'Italia con il faccione di Mussolini in bella mostra.
Sarà un mio limite.Comunque io l'OT lo chiudo qui :) ciaooo

@gia: vacci piano con le parole e mostra rispetto per i punti di vista altrui.ok?


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16/04/2014 20:53
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Fosse per me giocherei anche con la germania e bandiera con svastica, appunto perchè secondo me tanto vale a giocare con l'URSS a bandiera falce e martello ( l'ipocrisia di oggi ci porta a considerare la svastica il simbolo del demonio mentre la falce e martello del comunismo no, anche se sappiamo tutti che ha fatto forse anche più morti) d'altronde chi vince fa la storia come è già stato detto, e non credo che Giulio Cesare abbia fatto molti meno morti dei cari amici Stalin e Hitler


" No more half measures "

16/04/2014 20:56
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Leonida.7742, 16/04/2014 20:48:

Ragazzi,che dire... ok! ma io non troverei mai e poi mai piacere a guidare l'Italia con il faccione di Mussolini in bella mostra.
Sarà un mio limite.Comunque io l'OT lo chiudo qui :) ciaooo

@gia: vacci piano con le parole e mostra rispetto per i punti di vista altrui.ok?



non era un offesa nei tuoi confronti, si ritiene "stupido" il modo in cui si pensa che un gioco possa veramente manipolare una persona normale, tutto sommato è la logica per cui certi repubblicani hanno fatto di tutto per censurare e bloccare certi videogiochi perchè violenti quando il loro partito sostiene candidamente il porto libero di armi :D

[Modificato da Archita 16/04/2014 20:56]
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16/04/2014 20:57
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ragazzi, tornate in topic, orsù
per chi se lo fosse dimenticato, si trattava di medieval 3


"Per una scodella d'acqua, rendi un pasto abbondante; per un saluto gentile, prostrati a terra con zelo; per un semplice soldo, ripaga con oro; se ti salvano la vita, non risparmiare la tua. Così parole e azione del saggio riverisci; per ogni piccolo servizio, dà un compenso dieci volte maggiore: chi è davvero nobile, conosce tutti come uno solo e rende con gioia bene per male" - Mahatma Gandhi

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"ma é bene se la coscienza riceve larghe ferite perché in tal modo diventa più sensibile a ogni morso. Bisognerebbe leggere, credo, soltanto libri che mordono e pungono. Se il libro che leggiamo non ci sveglia con un pugno sul cranio, a che serve leggerlo? Affinché ci renda felici, come scrivi tu? Dio mio, felici saremmo anche se non avessimo libri, e i libri che ci rendono felici potremmo eventualmente scriverli noi. Ma abbiamo bisogno di libri che agiscano su di noi come una disgrazia che ci fa molto male, come la morte di uno che ci era più caro di noi stessi, come se fossimo respinti nei boschi, via da tutti gli uomini, come un suicidio, un libro dev'essere la scure per il mare gelato dentro di noi." - Franz Kafka

"Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L'indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
L'indifferenza è il peso morto della storia. L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l'intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l'assenteismo e l'indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un'eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch'io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l'attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c'è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti." - Antonio Gramsci

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Re: Re:
SoulOfSocrates, 16/04/2014 00:49:





Insomma, prendere solo l'aspetto strategico e bellico.
Poi.. beh.. politica.. alberi tecnologici.. senza i campi di concentramento o i metodi di sterminio.
Come ho già detto potrebbero uscire sotto forma di "eventi", questo è accaduto in tale data, riflettici.



Concordo. Chiudo OT
Riguardo a Medieval III, beh ho ancora Medieval II con mezza campagna giocata in non so quanto tempo...il periodo del Medioevo non mi tira troppo, e come alluso, devo ancora giocare molto a Medieval II che conosco poco :)


[Modificato da Iulianus Apostata 16/04/2014 21:03]
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«..il moderno Anzio. Comune di 3500 abitanti, è di recente costituzione (1858), essendo stato sempre un appodiato di Nettuno (Comune di 5500 ab.), il vero centro abitato erede e continuatore degli antichi Anziati. Scorrendo pertanto le memorie antiche di questo popolo, noi non possiamo separare, specialmente nell'età antica, Anzio da Nettuno, perché ogni anticaglia trovata ad Anzio o a Nettuno spetta ad uno stesso centro. Epigrafi anziati trovansi a Nettuno come in Anzio. […] Del resto è certo che la evoluzione del centro abitato [di Nettuno] nel medio evo, fu esclusivamente agricola. Difatti la terza notizia, che ce n'è pervenuta, è quella importantissima dell'essere stata in Anzio [l’antica Antium] fondata una "domusculta", ossia villaggio sparso nel vasto sub antico territorio. Ciò avvenne sotto il papa Zaccaria (a. 741-752) come ne fa fede il citato Liber Pontificalis (ivi, pag. 435). Contemporaneo fu l'abbandono del porto neroniano e lo spostamento od accantonamento degli Anziati a Nettuno. Quindi cessa il nome di Anzio e succede il nome dell'altro, che va divenendo soggetto alle vicende politiche della difesa del mare.»

(Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

«Che ti importa il mio nome? Grida al vento: 'Fante d'Italia!', e dormirò contento!»

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«Le genti che portavano il nome di Umbri sono infatti quelle che diedero vita alla civiltà più antica dell’Italia, come ricorda Plinio, il grande scienziato e storico romano, del quale tutti ricordano la frase "Umbrorum gens antiquissima Italiae". Una civiltà che dal 13° secolo avanti Cristo in poi si estese dalla pianura padana al Tevere, dal mare Tirreno all‘Adriatico, come ricordano gli storici greci, e poi (con l‘apporto safino) pian piano fino all’Italia Meridionale; una civiltà alla quale spetta di diritto il nome di “italica”, come la chiamiamo noi moderni, anche se gli storici greci e romani parlano inizialmente di “Umbri” per la metà settentrionale del territorio, e di “Ausoni” per la metà meridionale. Sul fondamento dei dati linguistici, infatti, possiamo affermare che l’Italia fu una realtà culturalmente unitaria ben prima che Roma realizzasse l’unità politica...»

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«Cavalcava la tigre di se stesso.E cosa fu la sua vita se non una disperata fedeltà ai propri sogni? La grandezza di Annibale è quì racchiusa,nella sublimazione della vittoria come fine a se stessa,come strumento di passione.Egli non aveva nessuna certezza di piegare il nemico fino in fondo,di vincere la guerra.Forse non l'ebbe mai.Ma la battaglia era il suo palpito d'uomo,e di quel fremito soltanto visse.»

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«..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»

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Re: Re:
Archita, 16/04/2014 20:56:



non era un offesa nei tuoi confronti, si ritiene "stupido" il modo in cui si pensa che un gioco possa veramente manipolare una persona normale, tutto sommato è la logica per cui certi repubblicani hanno fatto di tutto per censurare e bloccare certi videogiochi perchè violenti quando il loro partito sostiene candidamente il porto libero di armi :D





non era un'offesa nei suoi confronti e di quello che pensa......mi scuso se mi sono spiegato male
[Modificato da gia90 16/04/2014 21:24]
16/04/2014 21:37
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spero in medieval 3 ( se ci sarà ) una maggiore attenzione all'Italia che aveva un ruolo così fondamentale nel periodo e tornare a poter distruggere le infrastrutture ( non semplicemente danneggiarle ) per simulare le devastanti "cavalcate" che erano la strategia maggiormente usata dagli eserciti del periodo.



non abbiate pietà dei nemici! vittoria,vittoria e sempre vittoria!!!!

http://www.storiainpoltrona.com/
16/04/2014 23:29
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Tranquillo Gia,a volte capita di dire cose che si ritengono normalissime e che magari ad altri le fanno girare...ma questo non è proprio il caso :) non è successo proprio nulla e non sono per niente offeso con te; basta chiarirsi.Tutto qui. :up :up :up

....non darmi del lei :) qui siamo tutti amici ed uguali,e sottolineo amici.Tranquillo :up
[Modificato da Leonida.7742 16/04/2014 23:39]


"La morte è bella,quando il prode combatte in prima fila e cade per la Patria." Tirteo I,10
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