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ROME II - Segnalazione errori per la CA

Ultimo Aggiornamento: 25/11/2017 21:23
03/09/2014 07:56
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Problema tratto culturale Cartagine
Buongiorno a tutti, ieri sera ho iniziato con la patch 15 beta una nuova campagna con cartagine, al secondo turno roma mi ha dichiarato guerra, e fin lì nulla di strano, ma dopo altri 5 turni tutti i miei generali ( marini o terrestri ) hanno acquisito il tratto Ama i Romani, ed il bello è che avevano quasi tutti un altro carattere che garantiva l' influenza culturale punica ! Io penso sia un bug, anche perchè quando li ho sostituiti, dopo altri 2 turni è successo di nuovo, ora che ho tutti i generali con questo tratto, devo conviverci, ma non credo abbia senso che un generale residente a Qart Hadasht possa prendere, totalmente a caso, un carattere che dia influenza romana, ditemi voi :)

Il mio sistema :
CPU : Intel Core i5 3570k 3,4 GHz
Dissipatore : CM Seidon 120M
Scheda Madre : ASUS P8Z77-V LX
PSU : Cooler Master GX 750W 80+ Bronze
GPU : nVidia GeForce GTX 1080 Zotac AMP! Edition 8 GB GDDR5X
RAM : Corsair Vengeance Pro DDR3 4*4 Gb 1600 MHz
Case : Corsair Obsidian 750D
HDD : WD Caviar Black 2 Tb
SO : Windows 10 Pro 64 bit
Monitor : ASUS VX238H 60Hz 23" FullHD 1ms
Mouse e Tastiera : ASUS Strix Claw - ASUS Strix gaming pad ( Mouse e tappetino ) Corsair Strafe ( tastiera )
Casse : Creative Inspire T6300 5.1
Scheda Audio : Creative SoundBlasterZ
03/09/2014 09:34
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Ho più volte lodato i ranghi serrati degli eserciti,ma purtroppo quando ho affrontato tribù barbare mi sono reso conto che anche loro si disponevano così.Non si può vedere sta cosa!


"La morte è bella,quando il prode combatte in prima fila e cade per la Patria." Tirteo I,10
03/09/2014 11:30
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Mi ripeto perchè questo è un bug da matita rossa.

Iniziando una campagna con la Gens Cornelia,nel momento in cui devi creare eserciti e flotte,mai e ripeto mai si ha la possibilità di scegliere un generale della propria fazione.Questo è un bug che la CA si porta dietro da tempo.Ciò mi dispiace molto perchè è la mia fazione preferita,ma viene tagliata fuori dal sistema politico quasi a tutti gli effetti.Spero che Sirius o Tafano mi ascoltino. :)

Ps: ciò non avviene con le altre gens (Iunia e Iulia)


"La morte è bella,quando il prode combatte in prima fila e cade per la Patria." Tirteo I,10
03/09/2014 22:46
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Toglietemi una piccola curiosità, ma perchè la provincia della Gallia Narbonense si chiama solo "provincia"? Si tratta di un errore o è una scelta degli sviluppatori?
04/09/2014 00:31
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Re:
Damage Inc, 03/09/2014 22:46:

Toglietemi una piccola curiosità, ma perchè la provincia della Gallia Narbonense si chiama solo "provincia"? Si tratta di un errore o è una scelta degli sviluppatori?



E' il nome storico che i Romani diedero alla loro prima provincia della Gallia (la nostra Provincia). Dal termine Provincia deriva il nome della zona della Francia tuttora chiamata Provenza.
[Modificato da Poitiers 04/09/2014 00:33]
04/09/2014 13:53
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Se leggi Cesare, troverai sempre scritto: "Cesare fece ritorno nella provincia per trascorrere l'inverno", e cose simili. Perché la Transalpina era la "provincia" per antonomasia, per distinguerla dalla Gallia comata, che era, fino a quel momento, libera.
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"Odiare i mascalzoni è cosa nobile" (Quintiliano)

"Ingiuriare i mascalzoni con la satira è cosa nobile, a ben vedere significa onorare gli onesti" (Aristofane)
05/09/2014 18:22
Io ho riscontrato oggi, nel mio schieramento, dei soldati fantasma.
Un elefante si smaterializzava in continuazione!
steamcommunity.com/profiles/76561198087553024/screenshots
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[Modificato da C. Iulius Caesar 05/09/2014 20:19]
05/09/2014 20:07
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La campagna con beta 15 procedeva da Dio ma a Marsiglia e' successo che i miei soldati andavano su e giù per le scale.......e' un bug???
05/09/2014 20:16
Re:
STEFANOTREDUEOTTO, 05/09/2014 20:07:

La campagna con beta 15 procedeva da Dio ma a Marsiglia e' successo che i miei soldati andavano su e giù per le scale.......e' un bug???


Noooooo ancora!!!!!!!!!

05/09/2014 20:20
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Eh si
06/09/2014 14:28
Un altro errore di gioco riscontato: mi son ritrovato le amatissime schermagliatrici di Gorgo nelle unità spartane, pur non avendo acquistato il relativo DLC.
Inoltre, spulciando nella sezione enciclopedica di Cesare in Gallia, ho incontrato alcuni errori storici:
- Giulia, la figlia di Cesare, è anzitempo scomparsa nel settembre del 54 a.C., non nell'agosto dello stesso anno, insieme al bambino che doveva dare alla luce, durante un parto prematuro; :cry
- la basilica non è un luogo sacro (come le basiliche cristiane), né tantomeno un luogo di sepoltura: essa è semplicemente un edificio civile, sede del tribunale e centro di attività commerciali e, in età imperiale, anche amministrative;
- Cesare venne cremato in Campo Marzio, non al Senato.
[Modificato da C. Iulius Caesar 09/09/2014 12:28]
17/09/2014 13:21
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Nella campagna principale, nella selezione delle fazioni, trovo scritto "Tribù balcane", quando invece credo dovrebbe essere "Tribù balcaniche".
[Modificato da Iulianus Apostata 17/09/2014 13:22]
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IULIANUS IL VOLSCO

Ecco il mio breve libro, un mio impegno per un approfondimento della storia locale nell'antichità del mio territorio: origini del nome, storia e topografia dell'antica Antium.

Marco Riggi, "Antium: memorie storiche nel territorio di Anzio e Nettuno", Youcanprint, 2019.

Su Amazon.it
https://www.amazon.it/Antium-memorie-storiche-territorio-Nettuno/dp/8831646443



«..il moderno Anzio. Comune di 3500 abitanti, è di recente costituzione (1858), essendo stato sempre un appodiato di Nettuno (Comune di 5500 ab.), il vero centro abitato erede e continuatore degli antichi Anziati. Scorrendo pertanto le memorie antiche di questo popolo, noi non possiamo separare, specialmente nell'età antica, Anzio da Nettuno, perché ogni anticaglia trovata ad Anzio o a Nettuno spetta ad uno stesso centro. Epigrafi anziati trovansi a Nettuno come in Anzio. […] Del resto è certo che la evoluzione del centro abitato [di Nettuno] nel medio evo, fu esclusivamente agricola. Difatti la terza notizia, che ce n'è pervenuta, è quella importantissima dell'essere stata in Anzio [l’antica Antium] fondata una "domusculta", ossia villaggio sparso nel vasto sub antico territorio. Ciò avvenne sotto il papa Zaccaria (a. 741-752) come ne fa fede il citato Liber Pontificalis (ivi, pag. 435). Contemporaneo fu l'abbandono del porto neroniano e lo spostamento od accantonamento degli Anziati a Nettuno. Quindi cessa il nome di Anzio e succede il nome dell'altro, che va divenendo soggetto alle vicende politiche della difesa del mare.»

(Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

«Che ti importa il mio nome? Grida al vento: 'Fante d'Italia!', e dormirò contento!»

-SOLDATO IGNOTO-

«Le genti che portavano il nome di Umbri sono infatti quelle che diedero vita alla civiltà più antica dell’Italia, come ricorda Plinio, il grande scienziato e storico romano, del quale tutti ricordano la frase "Umbrorum gens antiquissima Italiae". Una civiltà che dal 13° secolo avanti Cristo in poi si estese dalla pianura padana al Tevere, dal mare Tirreno all‘Adriatico, come ricordano gli storici greci, e poi (con l‘apporto safino) pian piano fino all’Italia Meridionale; una civiltà alla quale spetta di diritto il nome di “italica”, come la chiamiamo noi moderni, anche se gli storici greci e romani parlano inizialmente di “Umbri” per la metà settentrionale del territorio, e di “Ausoni” per la metà meridionale. Sul fondamento dei dati linguistici, infatti, possiamo affermare che l’Italia fu una realtà culturalmente unitaria ben prima che Roma realizzasse l’unità politica...»

-Prefazione del dottor Augusto Lancillotti al saggio "La lingua degli Umbri", di Francesco Pinna JAMA EDIZIONI-

«furono i riti italici ad entrare in Grecia, e non viceversa».

-Platone, "libro delle leggi"-

«Cavalcava la tigre di se stesso.E cosa fu la sua vita se non una disperata fedeltà ai propri sogni? La grandezza di Annibale è quì racchiusa,nella sublimazione della vittoria come fine a se stessa,come strumento di passione.Egli non aveva nessuna certezza di piegare il nemico fino in fondo,di vincere la guerra.Forse non l'ebbe mai.Ma la battaglia era il suo palpito d'uomo,e di quel fremito soltanto visse.»

Gianni Granzotto, "Annibale"

«..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»

Gianni Granzotto,"Annibale"

17/09/2014 13:30
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Re:
C. Iulius Caesar, 05/09/2014 18:22:

Io ho riscontrato oggi, nel mio schieramento, dei soldati fantasma.
Un elefante si smaterializzava in continuazione!
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non è un bug,ma un effetto che hanno implementato zoomando con la telecamera



17/09/2014 13:31
Re: Re:
Admiral Nelson, 17/09/2014 13:30:




non è un bug,ma un effetto che hanno implementato zoomando con la telecamera


Ah, grazie!

18/09/2014 21:29
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Segnalo un bug nelle imboscate. Ottaviano (io) contro 2 armate di Lepido. Attacca Lepido: buona manovra tenaglia da due lati con 1 armata e cavalleria in corrispondenza dei miei schermagliatori. A fatica li respingo e li mando in rotta. Della seconda armata neanche l'ombra, ho perlustrato tutta la mappa ma sono spariti... ho dovuto aspettare 50 minuti per vincere. Mah...
_________________________________________________________________
« La commedia è finita. Applaudite! »

(Ottaviano Augusto, parole pronunciate in punto di morte)

«Ho trovato una città di mattoni, ve la restituisco di marmo.»

(Ottaviano Augusto)

«Tu quoque, Brute, fili mi?»

(Gaio Giulio Cesare al figlio Bruto che lo stava pugnalando)
22/09/2014 10:03
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Emperor edition, campagna di Augusto, giocando con Marco Antonio. In Illiria, un mio insediamento era chiaramente minacciato da un esercito nemico (nel senso che il turno successivo sarebbe stato sicuramente preso d'assalto e conquistato). Tatticamente vedevo due possibili soluzioni: la prima era di avvicinare a tale insediamento un piccolo esercito disponibile lì vicino, ma che tuttavia, anche unito alla guarnigione, non aveva molte possibilità di difendere la città. La seconda, di lasciare fermo tale esercito e reclutare al suo interno 4 unità nuove, della migliore qualità possibile, con l'intento di riconquistare subito dopo l'insediamento che il nemico per certo avrebbe preso. Scelsi questa opzione, ma al turno successivo (il nemico come previsto conquistò l'insediamento) le 4 unità che avrei dovuto reclutare non erano state reclutate. Pensando ad una mia svista, ricaricai al turno precedente e verificai che al passaggio del turno le unità fossero in coda di reclutamento. Passai il turno e, come prima, il nemico conquistò l'insediamento, ma l'esercito che avrebbe dovuto contare di 4 unità in più ne rimase sprovvisto, vanificando la mia tattica. Ora, se mi è sfuggito qualche meccanismo per mezzo del quale il mio reclutamento si è interrotto, qualcuno gentilmente me lo spieghi, oppure è un bug.
22/09/2014 13:25
Re:
Spartaco2339, 22/09/2014 10:03:

Emperor edition, campagna di Augusto, giocando con Marco Antonio. In Illiria, un mio insediamento era chiaramente minacciato da un esercito nemico (nel senso che il turno successivo sarebbe stato sicuramente preso d'assalto e conquistato). Tatticamente vedevo due possibili soluzioni: la prima era di avvicinare a tale insediamento un piccolo esercito disponibile lì vicino, ma che tuttavia, anche unito alla guarnigione, non aveva molte possibilità di difendere la città. La seconda, di lasciare fermo tale esercito e reclutare al suo interno 4 unità nuove, della migliore qualità possibile, con l'intento di riconquistare subito dopo l'insediamento che il nemico per certo avrebbe preso. Scelsi questa opzione, ma al turno successivo (il nemico come previsto conquistò l'insediamento) le 4 unità che avrei dovuto reclutare non erano state reclutate. Pensando ad una mia svista, ricaricai al turno precedente e verificai che al passaggio del turno le unità fossero in coda di reclutamento. Passai il turno e, come prima, il nemico conquistò l'insediamento, ma l'esercito che avrebbe dovuto contare di 4 unità in più ne rimase sprovvisto, vanificando la mia tattica. Ora, se mi è sfuggito qualche meccanismo per mezzo del quale il mio reclutamento si è interrotto, qualcuno gentilmente me lo spieghi, oppure è un bug.


È un bug della Imperator bello e buono, purtroppo. :cry

22/09/2014 14:22
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Re:
Spartaco2339, 22/09/2014 10:03:

Emperor edition, campagna di Augusto, giocando con Marco Antonio. In Illiria, un mio insediamento era chiaramente minacciato da un esercito nemico (nel senso che il turno successivo sarebbe stato sicuramente preso d'assalto e conquistato). Tatticamente vedevo due possibili soluzioni: la prima era di avvicinare a tale insediamento un piccolo esercito disponibile lì vicino, ma che tuttavia, anche unito alla guarnigione, non aveva molte possibilità di difendere la città. La seconda, di lasciare fermo tale esercito e reclutare al suo interno 4 unità nuove, della migliore qualità possibile, con l'intento di riconquistare subito dopo l'insediamento che il nemico per certo avrebbe preso. Scelsi questa opzione, ma al turno successivo (il nemico come previsto conquistò l'insediamento) le 4 unità che avrei dovuto reclutare non erano state reclutate. Pensando ad una mia svista, ricaricai al turno precedente e verificai che al passaggio del turno le unità fossero in coda di reclutamento. Passai il turno e, come prima, il nemico conquistò l'insediamento, ma l'esercito che avrebbe dovuto contare di 4 unità in più ne rimase sprovvisto, vanificando la mia tattica. Ora, se mi è sfuggito qualche meccanismo per mezzo del quale il mio reclutamento si è interrotto, qualcuno gentilmente me lo spieghi, oppure è un bug.


intendi che sei stato assaltato durante il cambio del turno? in tal caso è una cosa normalissima, sempre presente nei tw


"Per una scodella d'acqua, rendi un pasto abbondante; per un saluto gentile, prostrati a terra con zelo; per un semplice soldo, ripaga con oro; se ti salvano la vita, non risparmiare la tua. Così parole e azione del saggio riverisci; per ogni piccolo servizio, dà un compenso dieci volte maggiore: chi è davvero nobile, conosce tutti come uno solo e rende con gioia bene per male" - Mahatma Gandhi

"Sono le azioni che contano. I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni. Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo." - Mahatma Gandhi

"You may say I'm a dreamer, but I'm not the only one" - Imagine, John Lennon

"ma é bene se la coscienza riceve larghe ferite perché in tal modo diventa più sensibile a ogni morso. Bisognerebbe leggere, credo, soltanto libri che mordono e pungono. Se il libro che leggiamo non ci sveglia con un pugno sul cranio, a che serve leggerlo? Affinché ci renda felici, come scrivi tu? Dio mio, felici saremmo anche se non avessimo libri, e i libri che ci rendono felici potremmo eventualmente scriverli noi. Ma abbiamo bisogno di libri che agiscano su di noi come una disgrazia che ci fa molto male, come la morte di uno che ci era più caro di noi stessi, come se fossimo respinti nei boschi, via da tutti gli uomini, come un suicidio, un libro dev'essere la scure per il mare gelato dentro di noi." - Franz Kafka

"Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L'indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
L'indifferenza è il peso morto della storia. L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l'intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l'assenteismo e l'indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un'eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch'io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l'attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c'è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti." - Antonio Gramsci

http://www.youtube.com/watch?v=_M3dpL4nj3Q
https://www.youtube.com/watch?v=QcvjoWOwnn4
22/09/2014 14:27
Re: Re:
andry18, 22/09/2014 14:22:


intendi che sei stato assaltato durante il cambio del turno? in tal caso è una cosa normalissima, sempre presente nei tw


No, intendeva che non gli erano state conteggiate nell'esercito le quattro unità che aveva reclutato nel turno precedente: non è stato de facto calcolato il reclutamento delle truppe.

22/09/2014 14:45
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ma il reclutamento viene bloccato per il fatto che l'insediamento viene conquistato, e teoricamente la caserma stava proprio lì. no caserma no party
poi è sempre possibile che non abbia capito un'h, però mi pare che sia questo che sta dicendo, o no? non erano mercenari, che vengono reclutati subito...


"Per una scodella d'acqua, rendi un pasto abbondante; per un saluto gentile, prostrati a terra con zelo; per un semplice soldo, ripaga con oro; se ti salvano la vita, non risparmiare la tua. Così parole e azione del saggio riverisci; per ogni piccolo servizio, dà un compenso dieci volte maggiore: chi è davvero nobile, conosce tutti come uno solo e rende con gioia bene per male" - Mahatma Gandhi

"Sono le azioni che contano. I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni. Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo." - Mahatma Gandhi

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"ma é bene se la coscienza riceve larghe ferite perché in tal modo diventa più sensibile a ogni morso. Bisognerebbe leggere, credo, soltanto libri che mordono e pungono. Se il libro che leggiamo non ci sveglia con un pugno sul cranio, a che serve leggerlo? Affinché ci renda felici, come scrivi tu? Dio mio, felici saremmo anche se non avessimo libri, e i libri che ci rendono felici potremmo eventualmente scriverli noi. Ma abbiamo bisogno di libri che agiscano su di noi come una disgrazia che ci fa molto male, come la morte di uno che ci era più caro di noi stessi, come se fossimo respinti nei boschi, via da tutti gli uomini, come un suicidio, un libro dev'essere la scure per il mare gelato dentro di noi." - Franz Kafka

"Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L'indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
L'indifferenza è il peso morto della storia. L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l'intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l'assenteismo e l'indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un'eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch'io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l'attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c'è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti." - Antonio Gramsci

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22/09/2014 15:05
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Ciao ragazzi ,

campagna Roma , l ultimo aggiornamento.

Fazione Bactria

ho riscontrato qualke problema con l influenza , dovrebbe essere greca, in modo da contrastare quella orientale e nomade, e invece alcuni edifici e tratti danno aumenti all' influenza orientale riscontrati poi in campagna.

Ciao





"In tempo di pace, l'uomo saggio si prepara alla guerra ..."

Orazio
22/09/2014 15:49
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Grave errore negli assedi di difesa nelle città minori, mi è capitato di essere in grandissima minoranza, e quindi di mettere le truppe in un angolo lontano dalla zona di presidio, in modo da dover coprire un solo fronte e avere le spalle coperte.
Il nemico si è fiondato come un treno a conquistare il presidio, e poi si è arroccato li senza cercare nemmeno di venirmi a combattere.
Scaduto il tempo ho vinto la battaglia, senza nessun morto in entrambi gli schieramenti.
22/09/2014 20:18
Re:
andry18, 22/09/2014 14:45:

ma il reclutamento viene bloccato per il fatto che l'insediamento viene conquistato, e teoricamente la caserma stava proprio lì. no caserma no party
poi è sempre possibile che non abbia capito un'h, però mi pare che sia questo che sta dicendo, o no? non erano mercenari, che vengono reclutati subito...


Sì, probabile che tu abbia ragione. Comunque, mi par strano ugualmente: di solito i soldati dovrebbero esser già stati conteggiati, anche nell'eventualità che la caserma venga distrutta.

22/09/2014 21:41
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Re: Re:
C. Iulius Caesar, 22/09/2014 20:18:

Sì, probabile che tu abbia ragione. Comunque, mi par strano ugualmente: di solito i soldati dovrebbero esser già stati conteggiati, anche nell'eventualità che la caserma venga distrutta.


eh no, i soldati sono sempre stati conteggiati all'inizio del turno (alla fine del cambio insomma), e se succede qualcosa nel frattempo...nada


"Per una scodella d'acqua, rendi un pasto abbondante; per un saluto gentile, prostrati a terra con zelo; per un semplice soldo, ripaga con oro; se ti salvano la vita, non risparmiare la tua. Così parole e azione del saggio riverisci; per ogni piccolo servizio, dà un compenso dieci volte maggiore: chi è davvero nobile, conosce tutti come uno solo e rende con gioia bene per male" - Mahatma Gandhi

"Sono le azioni che contano. I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni. Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo." - Mahatma Gandhi

"You may say I'm a dreamer, but I'm not the only one" - Imagine, John Lennon

"ma é bene se la coscienza riceve larghe ferite perché in tal modo diventa più sensibile a ogni morso. Bisognerebbe leggere, credo, soltanto libri che mordono e pungono. Se il libro che leggiamo non ci sveglia con un pugno sul cranio, a che serve leggerlo? Affinché ci renda felici, come scrivi tu? Dio mio, felici saremmo anche se non avessimo libri, e i libri che ci rendono felici potremmo eventualmente scriverli noi. Ma abbiamo bisogno di libri che agiscano su di noi come una disgrazia che ci fa molto male, come la morte di uno che ci era più caro di noi stessi, come se fossimo respinti nei boschi, via da tutti gli uomini, come un suicidio, un libro dev'essere la scure per il mare gelato dentro di noi." - Franz Kafka

"Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L'indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
L'indifferenza è il peso morto della storia. L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l'intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l'assenteismo e l'indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un'eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch'io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l'attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c'è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti." - Antonio Gramsci

http://www.youtube.com/watch?v=_M3dpL4nj3Q
https://www.youtube.com/watch?v=QcvjoWOwnn4
22/09/2014 21:49
Re: Re: Re:
andry18, 22/09/2014 21:41:


eh no, i soldati sono sempre stati conteggiati all'inizio del turno (alla fine del cambio insomma), e se succede qualcosa nel frattempo...nada


Scusa, allora la caserma ha accolto comunque le reclute, pronte ad andare in battaglia. Quindi, seguendo questo ragionamento, anche nell'eventualità che l'edificio venga distrutto, le unità addestrate al turno precedente dovrebbero comparire nell'esercito.
Correggimi se sbaglio: non pretendo certo d'aver ragione! :D

[Modificato da C. Iulius Caesar 22/09/2014 21:50]
22/09/2014 22:04
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Re: Re: Re: Re:
C. Iulius Caesar, 22/09/2014 21:49:

Scusa, allora la caserma ha accolto comunque le reclute, pronte ad andare in battaglia. Quindi, seguendo questo ragionamento, anche nell'eventualità che l'edificio venga distrutto, le unità addestrate al turno precedente dovrebbero comparire nell'esercito.
Correggimi se sbaglio: non pretendo certo d'aver ragione! :D


ma le unità vengono reclutate durante il cambio del turno, l'ordine è istantaneo, non il reclutamento (a meno che non parliamo di mercenari, ovviamente)
la caserma avrà sì accolto le reclute, ma per l'addestramento serve tempo: 1 o più turni, dipende da quanto fighe vuoi le unità. però se nel frattempo ti incendiano il villaggio e staccano la testa a tutti..eh, niente soldati xD


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"Sono le azioni che contano. I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni. Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo." - Mahatma Gandhi

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"ma é bene se la coscienza riceve larghe ferite perché in tal modo diventa più sensibile a ogni morso. Bisognerebbe leggere, credo, soltanto libri che mordono e pungono. Se il libro che leggiamo non ci sveglia con un pugno sul cranio, a che serve leggerlo? Affinché ci renda felici, come scrivi tu? Dio mio, felici saremmo anche se non avessimo libri, e i libri che ci rendono felici potremmo eventualmente scriverli noi. Ma abbiamo bisogno di libri che agiscano su di noi come una disgrazia che ci fa molto male, come la morte di uno che ci era più caro di noi stessi, come se fossimo respinti nei boschi, via da tutti gli uomini, come un suicidio, un libro dev'essere la scure per il mare gelato dentro di noi." - Franz Kafka

"Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L'indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
L'indifferenza è il peso morto della storia. L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l'intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l'assenteismo e l'indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un'eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch'io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l'attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c'è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti." - Antonio Gramsci

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22/09/2014 22:17
Re: Re: Re: Re: Re:
andry18, 22/09/2014 22:04:


ma le unità vengono reclutate durante il cambio del turno, l'ordine è istantaneo, non il reclutamento (a meno che non parliamo di mercenari, ovviamente)
la caserma avrà sì accolto le reclute, ma per l'addestramento serve tempo: 1 o più turni, dipende da quanto fighe vuoi le unità. però se nel frattempo ti incendiano il villaggio e staccano la testa a tutti..eh, niente soldati xD


Grazie della delucidazione! Non avevo pensato all'addestramento dei soldati, una volta accolti nella caserma. :sudo :bravo

23/09/2014 07:11
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Re: Re:
andry18, 22/09/2014 14:22:


intendi che sei stato assaltato durante il cambio del turno? in tal caso è una cosa normalissima, sempre presente nei tw



Allora l'esercito che avrei dovuto rinforzare era nelle provincia contenente l'insediamento conquistato, ma lontano da esso. Ora mi sorge il dubbio se l'insediamento conteneva la caserma dalla quale l'esercito avrebbe dovuto reclutare le truppe, ma a memoria credo di no. Controllerò, perchè quello che dici è sensato.

Altra cosa che ho notato, con la emperor edition, è che ogni tanto gli agenti schierati in modalità speciale (quella ad esempio che aumenta la probabilità di individuare gli agenti nemici con la spia, o l'aumento dell'ordine pubblico dovuto al fervore del campione) perdono questo stato da soli col passare dei turni.

27/09/2014 13:46
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Non so se è un errore o sia voluto, ma non capisco perché, quindi segnalo.

In Augusto non si vedono, nella mappa di campagna, gli acquedotti. Tu sviluppi la tecnologia, li costruisci, ma non vedi l'acquedotto che parte dalla montagna e giunge in città.

Oggi ho provato un paio di turni con i Giuli e nella mappa "classica" (quella repubblicana) gli acquedotti si vedono.

Quindi o hanno fatto casino o li hanno tolti apposta, ma perché? Era tanto bello vedere l'acquedotto che andava in città!
-------------------------------------------------
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28/09/2014 09:24
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Miles
Possibile bug riscontrato nella campagna di Augusto, durante un assedio da parte della IA alla fortezza di Tingis, alcune unità nemiche gestite dalla cpu, tra cui il generale, sono bloccate su delle alture al di fuori delle mura ed è impossibile raggiungerle per giungere allo scontro. Di fatto ho dovuto abbandonare la battaglia e concedere la sconfitta anche se stavo vincendo.
[IMG]http://i58.tinypic.com/23u96xi.jpg[/IMG]
[Modificato da Poitiers 13/10/2014 14:59]
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