29/09/2013 21:17 |
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| | | OFFLINE | Post: 143 | Registrato il: 21/08/2013 | Città: SOMMA LOMBARDO | Età: 34 | Sesso: Maschile | Immunes | |
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non per essere razzisti però... non so se avete notato, usando fazioni come cartagine.. ma anche egitto parti ponto ecc... le unità sono tutte bianche come degli eschimesi. ma vi sembra normale? |
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29/09/2013 21:51 |
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| | | OFFLINE | | Post: 64 | Registrato il: 08/03/2009 | Città: MILANO | Età: 41 | Sesso: Maschile | Miles | |
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il solito razzista. ora incomincerai a dire che e' una vergogna che nelle chiese gesu in croce e' bianco invece di essere mulatto. uff |
29/09/2013 22:14 |
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| | | OFFLINE | Post: 812 | Registrato il: 09/06/2006 | Città: ROMA | Età: 17 | Sesso: Maschile | Centurio | |
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Re: non per essere razzisti però... Faccia-D'Angelo, 29/09/2013 21:17:
non so se avete notato, usando fazioni come cartagine.. ma anche egitto parti ponto ecc... le unità sono tutte bianche come degli eschimesi. ma vi sembra normale?
Perchè gli eschimesi so bianchi ?
Cmq i cartaginesi erano una popolazione mediterranea probabilmente di origine fenicia e quindi molto simili ai turchi o libanesi o libici
E spesso sono bianchi.
Il buon magistrato Ingroia l'ho soprannominato il cartaginese.
Gli egiziani che vedi sono i tolemaici. [Modificato da Argenti| 29/09/2013 22:14] |
29/09/2013 23:18 |
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| | | OFFLINE | Post: 750 | Registrato il: 03/07/2012 | Età: 31 | Sesso: Maschile | Centurio | |
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Re: non per essere razzisti però... Faccia-D'Angelo, 29/09/2013 21:17:
non so se avete notato, usando fazioni come cartagine.. ma anche egitto parti ponto ecc... le unità sono tutte bianche come degli eschimesi. ma vi sembra normale?
Quoto Argenti.
E comunque gli eschimesi hanno la pelle scura/olivastra.
Non sono mica bianchi come la neve x'D Che stereotipi avete in testa?
Ad ogni modo le fazioni come Cartagine, Egitto, Parti e via dicendo, non sono come i numidi neri neri situati molto più giù.
Anche se ci sono unità che hanno la pelle scura e sono gli ausiliari. |
30/09/2013 10:02 |
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| | | OFFLINE | Post: 2.086 | Registrato il: 12/11/2009 | Città: ROMA | Età: 32 | Sesso: Maschile | Tribunus Angusticlavius | |
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Re: Re: non per essere razzisti però... SoulOfSocrates, 29/09/2013 23:18:
Quoto Argenti.
E comunque gli eschimesi hanno la pelle scura/olivastra.
Non sono mica bianchi come la neve x'D Che stereotipi avete in testa?
Ad ogni modo le fazioni come Cartagine, Egitto, Parti e via dicendo, non sono come i numidi neri neri situati molto più giù.
Anche se ci sono unità che hanno la pelle scura e sono gli ausiliari.
I Numidi non erano affatto neri. I neri più vicini al mondo mediterraneo erano i Nubiani, che fra l'altro non avevano nemmeno la pelle scurissima come si crede. Se Roma avesse fatto della Nubia una provincia ci sarebbe forse stato ad un certo punto un imperatore nero.
Sul colore della pelle dei popoli del Mediterraneo quali gli Egizi ci sono più concezioni basate su stetreotipi culturali che su basi scientifiche. Tendenzialmente comunque all'epoca i popoli che si affacciavano sul Mediterraneo avevano la pelle chiara.
Poi su Rome II, considerata la "cura" complessiva e gli stereotipi rappresentati, non mi porrei domande. [Modificato da Legio XIII gemina 30/09/2013 10:35]
« ... Urbem fecisti, quod prius orbis erat. »
Claudius Rutilius Namatianus, De Reditu suo, Liber I
« Aufklärung ist der Ausgang des Menschen aus seiner selbstverschuldeten Unmündigkeit. Unmündigkeit ist das Unvermögen, sich seines Verstandes ohne Leitung eines anderen zu bedienen. Selbstverschuldet ist diese Unmündigkeit, wenn die Ursache derselben nicht am Mangel des Verstandes, sondern der Entschließung und des Mutes liegt, sich seiner ohne Leitung eines andern zu bedienen. Sapere aude! Habe Mut, dich deines eigenen Verstandes zu bedienen! Ist also der Wahlspruch der Aufklärung. »
Immanuel Kant, Beantwortung der Frage: Was ist Aufklärung? 1784
« Pallida no ma più che neve bianca
che senza venti in un bel colle fiocchi,
parea posar come persona stanca:
quasi un dolce dormir ne' suo' belli occhi
sendo lo spirto già da lei diviso,
era quel che morir chiaman gli sciocchi:
Morte bella parea nel suo bel viso. »
Francesco Petrarca, I Trionfi, Triumphus Mortis, I, vv. 166-172
« Di loro ora ci rimane solo un ricordo flebile, ma ancora vivo: certo soffriamo ogni volta che lo strappiamo dal nostro cuore per comunicarlo agli altri. Ma lo facciamo ugualmente perchè solo così il loro sacrificio non andrà mai perduto. »
Alpino dell'ARMIR sui compagni caduti
« Sfiòrano l'onde nere nella fitta oscurità, dalle torrette fiere ogni sguardo attento stà! Taciti ed invisibili, partono i sommergibili! Cuori e motori d'assaltatori contro l'immensità! Andar pel vasto mar ridendo in faccia a Monna Morte ed al destino! Colpir e seppelir ogni nemico che s'incontra sul cammino! E' così che vive il marinar nel profondo cuor del sonante mar! Del nemico e dell'avversità se ne infischia perchè sa che vincerà!... »
Canzone dei sommergibilisti italiani nella seconda guerra mondiale
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30/09/2013 14:59 |
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| | | OFFLINE | Post: 143 | Registrato il: 21/08/2013 | Città: SOMMA LOMBARDO | Età: 34 | Sesso: Maschile | Immunes | |
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be allora i gladiatori neri (che ci sono nel gioco) da dove arrivano?
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30/09/2013 15:06 |
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| | | OFFLINE | Post: 2.086 | Registrato il: 12/11/2009 | Città: ROMA | Età: 32 | Sesso: Maschile | Tribunus Angusticlavius | |
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Faccia-D'Angelo, 30/09/2013 14:59:
be allora i gladiatori neri (che ci sono nel gioco) da dove arrivano?
Schiavi sub-sahariani
« ... Urbem fecisti, quod prius orbis erat. »
Claudius Rutilius Namatianus, De Reditu suo, Liber I
« Aufklärung ist der Ausgang des Menschen aus seiner selbstverschuldeten Unmündigkeit. Unmündigkeit ist das Unvermögen, sich seines Verstandes ohne Leitung eines anderen zu bedienen. Selbstverschuldet ist diese Unmündigkeit, wenn die Ursache derselben nicht am Mangel des Verstandes, sondern der Entschließung und des Mutes liegt, sich seiner ohne Leitung eines andern zu bedienen. Sapere aude! Habe Mut, dich deines eigenen Verstandes zu bedienen! Ist also der Wahlspruch der Aufklärung. »
Immanuel Kant, Beantwortung der Frage: Was ist Aufklärung? 1784
« Pallida no ma più che neve bianca
che senza venti in un bel colle fiocchi,
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quasi un dolce dormir ne' suo' belli occhi
sendo lo spirto già da lei diviso,
era quel che morir chiaman gli sciocchi:
Morte bella parea nel suo bel viso. »
Francesco Petrarca, I Trionfi, Triumphus Mortis, I, vv. 166-172
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Canzone dei sommergibilisti italiani nella seconda guerra mondiale
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30/09/2013 15:10 |
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| | | OFFLINE | Post: 750 | Registrato il: 03/07/2012 | Età: 31 | Sesso: Maschile | Centurio | |
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Re: Re: Re: non per essere razzisti però... Legio XIII gemina, 30/09/2013 10:02:
I Numidi non erano affatto neri. I neri più vicini al mondo mediterraneo erano i Nubiani, che fra l'altro non avevano nemmeno la pelle scurissima come si crede. Se Roma avesse fatto della Nubia una provincia ci sarebbe forse stato ad un certo punto un imperatore nero.
Sul colore della pelle dei popoli del Mediterraneo quali gli Egizi ci sono più concezioni basate su stetreotipi culturali che su basi scientifiche. Tendenzialmente comunque all'epoca i popoli che si affacciavano sul Mediterraneo avevano la pelle chiara.
Poi su Rome II, considerata la "cura" complessiva e gli stereotipi rappresentati, non mi porrei domande.
Vero scusa, mi sono confuso con i Nubiani..
Che a quanto pare non erano neanche così tanto neri x'D |
30/09/2013 15:16 |
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| | | OFFLINE | Post: 143 | Registrato il: 21/08/2013 | Città: SOMMA LOMBARDO | Età: 34 | Sesso: Maschile | Immunes | |
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comunque i romani per fare schiavi neri vuol dire che hanno combattuto contro popolazioni con la pelle scura....
forse qualcuno non ha capito che non volevo essere razzista ma solo togliermi questa curiosità. la mia era una domanda non una protesta!
grazie per le risposte sull'origine del colore della pelle.
per quanto riguarda gli eschimesi, era solo un modo per dire che sono bianchi come se vivessero nel nord con la neve per tutto l'anno, lo so anch'io che hanno la pelle olivastra |
30/09/2013 15:19 |
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| | | OFFLINE | Post: 750 | Registrato il: 03/07/2012 | Età: 31 | Sesso: Maschile | Centurio | |
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Faccia-D'Angelo, 30/09/2013 15:16:
comunque i romani per fare schiavi neri vuol dire che hanno combattuto contro popolazioni con la pelle scura....
forse qualcuno non ha capito che non volevo essere razzista ma solo togliermi questa curiosità. la mia era una domanda non una protesta!
grazie per le risposte sull'origine del colore della pelle.
per quanto riguarda gli eschimesi, era solo un modo per dire che sono bianchi come se vivessero nel nord con la neve per tutto l'anno, lo so anch'io che hanno la pelle olivastra
Ahaha perdonami per il tono brusco ^^'
Non era intenzionale.
Comunque sicuramente avranno avuto a che fare con popolazioni dalla pelle scura.. forse non nera nera ma "mulatta" o leggermente più chiara di quanto ci hanno abituato nei vari film.
Ma credo che fossero più popolazioni resi schiavi a loro volta prima dalle fazioni contro cui combatté Roma.
Tipo i Cartaginesi, tra mercenari e schiavi ne avranno avuti di neri. Ma ciò non voleva dire che fossero essi di origine cartaginese |
30/09/2013 15:26 |
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| | | OFFLINE | Post: 2.086 | Registrato il: 12/11/2009 | Città: ROMA | Età: 32 | Sesso: Maschile | Tribunus Angusticlavius | |
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Roma ebbe diversi rapporti con la Nubia, ma gli schiavi africani affluivano anche da sempre tramite il commercio dalla regione del Suleh. Nel Mediterraneo popoli neri non c'erano, poi che fossero tutti visi pallidi come in game ( non lo so ), è un altro discorso.
Comunque considerate che c'è il politcally correct che ammazza tutto. [Modificato da Legio XIII gemina 30/09/2013 15:31]
« ... Urbem fecisti, quod prius orbis erat. »
Claudius Rutilius Namatianus, De Reditu suo, Liber I
« Aufklärung ist der Ausgang des Menschen aus seiner selbstverschuldeten Unmündigkeit. Unmündigkeit ist das Unvermögen, sich seines Verstandes ohne Leitung eines anderen zu bedienen. Selbstverschuldet ist diese Unmündigkeit, wenn die Ursache derselben nicht am Mangel des Verstandes, sondern der Entschließung und des Mutes liegt, sich seiner ohne Leitung eines andern zu bedienen. Sapere aude! Habe Mut, dich deines eigenen Verstandes zu bedienen! Ist also der Wahlspruch der Aufklärung. »
Immanuel Kant, Beantwortung der Frage: Was ist Aufklärung? 1784
« Pallida no ma più che neve bianca
che senza venti in un bel colle fiocchi,
parea posar come persona stanca:
quasi un dolce dormir ne' suo' belli occhi
sendo lo spirto già da lei diviso,
era quel che morir chiaman gli sciocchi:
Morte bella parea nel suo bel viso. »
Francesco Petrarca, I Trionfi, Triumphus Mortis, I, vv. 166-172
« Di loro ora ci rimane solo un ricordo flebile, ma ancora vivo: certo soffriamo ogni volta che lo strappiamo dal nostro cuore per comunicarlo agli altri. Ma lo facciamo ugualmente perchè solo così il loro sacrificio non andrà mai perduto. »
Alpino dell'ARMIR sui compagni caduti
« Sfiòrano l'onde nere nella fitta oscurità, dalle torrette fiere ogni sguardo attento stà! Taciti ed invisibili, partono i sommergibili! Cuori e motori d'assaltatori contro l'immensità! Andar pel vasto mar ridendo in faccia a Monna Morte ed al destino! Colpir e seppelir ogni nemico che s'incontra sul cammino! E' così che vive il marinar nel profondo cuor del sonante mar! Del nemico e dell'avversità se ne infischia perchè sa che vincerà!... »
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30/09/2013 15:32 |
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| | | OFFLINE | Post: 143 | Registrato il: 21/08/2013 | Città: SOMMA LOMBARDO | Età: 34 | Sesso: Maschile | Immunes | |
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ok grazie a tutti |
30/09/2013 15:54 |
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| | | OFFLINE | Post: 812 | Registrato il: 09/06/2006 | Città: ROMA | Età: 17 | Sesso: Maschile | Centurio | |
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Faccia-D'Angelo, 30/09/2013 14:59:
be allora i gladiatori neri (che ci sono nel gioco) da dove arrivano?
Dall'Africa, in Egitto la popolazione del basso ceto non era semitica come oggi, quello è avvenuto molto dopo, con le invasioni arabe.
Ma erano popolazioni africane più simili agli splendidi etiopi o eritrei o somali, che sono a mio giudizio, tra i popoli più belli d'Africa, con corpi slanciati e occhi a mandorla.
Testo nascosto - clicca qui
Testo nascosto - clicca qui
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Oggi come allora c'erano delle variazioni ovviamente, non tutti erano uguali.
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30/09/2013 16:24 |
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| | | OFFLINE | Post: 675 | Registrato il: 26/08/2006 | Città: TERAMO | Età: 46 | Sesso: Maschile | Centurio | |
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Dalle raffigurazioni che gli egizi che davano di se stessi erano olivastri e non neri, nelle raffigurazioni(steli, obelischi ecc) che erano a colori ricordo, i nubiano erano colorati di nero intenso infatti se ricordo bene etiope significa nero o nubiano significa nero non me ne ricordo. Erano semitiche anche nell'antichità, l'arrivo degli arabi oltre al fatto religioso influi sulla cultura ma non sul ceppo del dna e figurati gli arabi erano pochissimi. |
30/09/2013 17:58 |
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| | | OFFLINE | Post: 812 | Registrato il: 09/06/2006 | Città: ROMA | Età: 17 | Sesso: Maschile | Centurio | |
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pierluigipecorale, 30/09/2013 16:24:
Dalle raffigurazioni che gli egizi che davano di se stessi erano olivastri e non neri, nelle raffigurazioni(steli, obelischi ecc) che erano a colori ricordo, i nubiano erano colorati di nero intenso infatti se ricordo bene etiope significa nero o nubiano significa nero non me ne ricordo. Erano semitiche anche nell'antichità, l'arrivo degli arabi oltre al fatto religioso influi sulla cultura ma non sul ceppo del dna e figurati gli arabi erano pochissimi.
Quella era la classe dirigente, che se vogliamo dirla tutta era anche bionda in alcuni casi e non parlo degli alessandrini.
Ma la popolazione, la massa, era africana.
In ogni caso Nefertiti non era semitica e nemmeno Akhenaton
La bibbia per altro, ci racconta come una popolazione semitica fu cacciata dal faraone e dal popolo d'Egitto, segno che evidentemente non erano ne della stessa etnia ne della stessa cultura.
una Nefertiti dei giorni nostri (ragazza etiope)
Amenotep
I semiti hanno tratti molto diversi, spesso il naso adunco o comunque smussato e verso il basso, taglio degli occhi a palla con folte ciglia
e bordi dell'occhio che tendono all'ingiù.
La pelle olivastra di entrambe le etnie, non deve trarre in inganno.
Il naso e il ponte del naso raccontano tutto, anche per individuare i latini o gli elleni. |
30/09/2013 18:13 |
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| | | OFFLINE | Post: 2.079 | Registrato il: 24/03/2009 | Sesso: Maschile | Tribunus Angusticlavius | |
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I Parti, storicamente, discendevano dai Parni, popolazione di stirpe scitica molto affine ai Dahae; parlo di genti di origine indoeuropea, per cui, i primi Parni che, dalle steppe del Nord, arrivarono nell'attuale Parthia, dovevano avere la pelle chiara, e addirittura dovevano esserci biondi tra loro. Poi si mescolarono coi popoli "scuri" autoctoni, e venne fuori un insieme di genti relativamente bianche.
Anche in Italia e in Grecia avvennero simili commistioni, tra Indoeuropei, forse "chiari", e genti mediterranee "brune" (anch'esse decisamente bianche, più degli autoctoni iranici); da tali mescolanze proto-storiche nacquero i popoli italici storici e gli Elleni (le cui classi dirigenti non dovevano affatto essere, neppure in origine, rappresentate interamente da individui "chiari", come vorrebbero certi "nordicisti" come Romualdi e Gunther, che parlano dei primi patrizi Romani - quelli di epoca arcaica - come fossero europei "nordici", razzisti verso una presunta plebe di razza mediterranea...che ingenui; immaginano i patrizi di Roma arcaica come fossero precursori del nazismo, teorizzando una netta suddivisione razziale tra loro e i plebei in epoca regia - come se i Romani fossero stati inclini al razzismo, che manco veniva concepito nell'antichità in modo netto...).
I Tolemaici erano greco-macedoni, decisamente bianchi. Le truppe tolemaiche rappresentate dai coloni europei devono essere bianche, mentre quelle egiziane indigene di un colorito olivastro scuro.
Per il resto quoto LegioXIIIGemina.
Concordo sugli Etiopi, molti belli.
I popoli che oggi abitano il Nordafrica, credo che siano "geneticamente" berberi (come nell'antichità erano i Numidi, i Garamanti, i Nasamoni, i Libi etc...) pur parlando lingue semitiche (arabe)
[Modificato da Iulianus Apostata 30/09/2013 18:33] -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
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IULIANUS IL VOLSCO
Ecco il mio breve libro, un mio impegno per un approfondimento della storia locale nell'antichità del mio territorio: origini del nome, storia e topografia dell'antica Antium.
Marco Riggi, "Antium: memorie storiche nel territorio di Anzio e Nettuno", Youcanprint, 2019.
Su Amazon.it
https://www.amazon.it/Antium-memorie-storiche-territorio-Nettuno/dp/8831646443
«..il moderno Anzio. Comune di 3500 abitanti, è di recente costituzione (1858), essendo stato sempre un appodiato di Nettuno (Comune di 5500 ab.), il vero centro abitato erede e continuatore degli antichi Anziati. Scorrendo pertanto le memorie antiche di questo popolo, noi non possiamo separare, specialmente nell'età antica, Anzio da Nettuno, perché ogni anticaglia trovata ad Anzio o a Nettuno spetta ad uno stesso centro. Epigrafi anziati trovansi a Nettuno come in Anzio. […] Del resto è certo che la evoluzione del centro abitato [di Nettuno] nel medio evo, fu esclusivamente agricola. Difatti la terza notizia, che ce n'è pervenuta, è quella importantissima dell'essere stata in Anzio [l’antica Antium] fondata una "domusculta", ossia villaggio sparso nel vasto sub antico territorio. Ciò avvenne sotto il papa Zaccaria (a. 741-752) come ne fa fede il citato Liber Pontificalis (ivi, pag. 435). Contemporaneo fu l'abbandono del porto neroniano e lo spostamento od accantonamento degli Anziati a Nettuno. Quindi cessa il nome di Anzio e succede il nome dell'altro, che va divenendo soggetto alle vicende politiche della difesa del mare.»
(Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).
«Che ti importa il mio nome? Grida al vento: 'Fante d'Italia!', e dormirò contento!»
-SOLDATO IGNOTO-
«Le genti che portavano il nome di Umbri sono infatti quelle che diedero vita alla civiltà più antica dell’Italia, come ricorda Plinio, il grande scienziato e storico romano, del quale tutti ricordano la frase "Umbrorum gens antiquissima Italiae". Una civiltà che dal 13° secolo avanti Cristo in poi si estese dalla pianura padana al Tevere, dal mare Tirreno all‘Adriatico, come ricordano gli storici greci, e poi (con l‘apporto safino) pian piano fino all’Italia Meridionale; una civiltà alla quale spetta di diritto il nome di “italica”, come la chiamiamo noi moderni, anche se gli storici greci e romani parlano inizialmente di “Umbri” per la metà settentrionale del territorio, e di “Ausoni” per la metà meridionale. Sul fondamento dei dati linguistici, infatti, possiamo affermare che l’Italia fu una realtà culturalmente unitaria ben prima che Roma realizzasse l’unità politica...»
-Prefazione del dottor Augusto Lancillotti al saggio "La lingua degli Umbri", di Francesco Pinna JAMA EDIZIONI-
«furono i riti italici ad entrare in Grecia, e non viceversa».
-Platone, "libro delle leggi"-
«Cavalcava la tigre di se stesso.E cosa fu la sua vita se non una disperata fedeltà ai propri sogni? La grandezza di Annibale è quì racchiusa,nella sublimazione della vittoria come fine a se stessa,come strumento di passione.Egli non aveva nessuna certezza di piegare il nemico fino in fondo,di vincere la guerra.Forse non l'ebbe mai.Ma la battaglia era il suo palpito d'uomo,e di quel fremito soltanto visse.»
Gianni Granzotto, "Annibale"
«..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»
Gianni Granzotto,"Annibale"
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30/09/2013 18:17 |
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| | | OFFLINE | Post: 675 | Registrato il: 26/08/2006 | Città: TERAMO | Età: 46 | Sesso: Maschile | Centurio | |
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Bho argenti io sapevo che gli egizi erano semiti e non camiti, il naso adunco io non lo vedo sugli arabi e poi ripeto gli arabi quando conquistarono l'egitto erano pochissimi giusto quel numero che deteneva le leve di potere. Poi non capisco perchè la classe dirigente egizia era bionda(parliamo ovviamente pre alessandro), ma assolutamente no anche perchè l'egitto solo nel nuovo regno cominciò ad avere rapporti diplomatici esterni e di conseguenza i faraoni erano egizi al 100%. Infatti nerfetiri alcuni dicono che era cretese e non semitica, era una regina del nuovo regno. |
30/09/2013 18:20 |
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| | | OFFLINE | Post: 675 | Registrato il: 26/08/2006 | Città: TERAMO | Età: 46 | Sesso: Maschile | Centurio | |
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Iulianus Apostata, 30/09/2013 18:13:
I Parti, storicamente, discendevano dai Parni, popolazione di stirpe scitica molto affine ai Dahae; parlo di genti di origine indoeuropea, per cui, i primi Parni che, dalle steppe del Nord, arrivarono nell'attuale Parthia, dovevano avere la pelle chiara, e addirittura dovevano esserci biondi tra loro. Poi si mescolarono coi popoli "scuri" autoctoni, e venne fuori un insieme di genti relativamente bianche.
I Tolemaici erano greco-macedoni, decisamente bianchi. Le truppe tolemaiche rappresentate dai coloni europei devono essere bianche, mentre quelle egiziane indigene di un colorito olivastro scuro.
Per il resto quoto LegioXIIIGemina.
Concordo sugli Etiopi, molti belli.
I popoli che oggi abitano il Nordafrica, credo che siano "geneticamente" berberi (come nell'antichità erano i Numidi, i Garamanti, i Nasamoni, i Libi etc...) pur parlando lingue semitiche (arabe)
I berberi non sono mai penetrati in egitto, e cmq la popolazione egiziana nel medioevo era molto numerosa, un discorso i berberi che prendono il potere in tunisia e libia un altro prendere il potere in egitto con una popolazione che all'inizo del medioevo era sui 6 milioni di abitanti e difficile pensare che i berberi abbiano sostituito il loro gene con quello della popolazione locale dato che erano anche loro in pochi e cmq ripeto i berberi non sono mai penetrati in egitto.
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30/09/2013 18:29 |
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| | | OFFLINE | Post: 2.079 | Registrato il: 24/03/2009 | Sesso: Maschile | Tribunus Angusticlavius | |
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pierluigipecorale, 30/09/2013 18:20:
I berberi non sono mai penetrati in egitto, e cmq la popolazione egiziana nel medioevo era molto numerosa, un discorso i berberi che prendono il potere in tunisia e libia un altro prendere il potere in egitto con una popolazione che all'inizo del medioevo era sui 6 milioni di abitanti e difficile pensare che i berberi abbiano sostituito il loro gene con quello della popolazione locale dato che erano anche loro in pochi e cmq ripeto i berberi non sono mai penetrati in egitto.
Non intendevo sostenere che i Berberi abitassero l'Egitto; infatti tra le popolazioni berbere non ho citato egiziani, pur parlando generalmente di nordafricani.
I berberi ebbero il potere, nell'antichità pre-romana, dalla Mauritania alle terre dei Garamanti, fino alla Libia vicina all'Egitto.
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IULIANUS IL VOLSCO
Ecco il mio breve libro, un mio impegno per un approfondimento della storia locale nell'antichità del mio territorio: origini del nome, storia e topografia dell'antica Antium.
Marco Riggi, "Antium: memorie storiche nel territorio di Anzio e Nettuno", Youcanprint, 2019.
Su Amazon.it
https://www.amazon.it/Antium-memorie-storiche-territorio-Nettuno/dp/8831646443
«..il moderno Anzio. Comune di 3500 abitanti, è di recente costituzione (1858), essendo stato sempre un appodiato di Nettuno (Comune di 5500 ab.), il vero centro abitato erede e continuatore degli antichi Anziati. Scorrendo pertanto le memorie antiche di questo popolo, noi non possiamo separare, specialmente nell'età antica, Anzio da Nettuno, perché ogni anticaglia trovata ad Anzio o a Nettuno spetta ad uno stesso centro. Epigrafi anziati trovansi a Nettuno come in Anzio. […] Del resto è certo che la evoluzione del centro abitato [di Nettuno] nel medio evo, fu esclusivamente agricola. Difatti la terza notizia, che ce n'è pervenuta, è quella importantissima dell'essere stata in Anzio [l’antica Antium] fondata una "domusculta", ossia villaggio sparso nel vasto sub antico territorio. Ciò avvenne sotto il papa Zaccaria (a. 741-752) come ne fa fede il citato Liber Pontificalis (ivi, pag. 435). Contemporaneo fu l'abbandono del porto neroniano e lo spostamento od accantonamento degli Anziati a Nettuno. Quindi cessa il nome di Anzio e succede il nome dell'altro, che va divenendo soggetto alle vicende politiche della difesa del mare.»
(Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).
«Che ti importa il mio nome? Grida al vento: 'Fante d'Italia!', e dormirò contento!»
-SOLDATO IGNOTO-
«Le genti che portavano il nome di Umbri sono infatti quelle che diedero vita alla civiltà più antica dell’Italia, come ricorda Plinio, il grande scienziato e storico romano, del quale tutti ricordano la frase "Umbrorum gens antiquissima Italiae". Una civiltà che dal 13° secolo avanti Cristo in poi si estese dalla pianura padana al Tevere, dal mare Tirreno all‘Adriatico, come ricordano gli storici greci, e poi (con l‘apporto safino) pian piano fino all’Italia Meridionale; una civiltà alla quale spetta di diritto il nome di “italica”, come la chiamiamo noi moderni, anche se gli storici greci e romani parlano inizialmente di “Umbri” per la metà settentrionale del territorio, e di “Ausoni” per la metà meridionale. Sul fondamento dei dati linguistici, infatti, possiamo affermare che l’Italia fu una realtà culturalmente unitaria ben prima che Roma realizzasse l’unità politica...»
-Prefazione del dottor Augusto Lancillotti al saggio "La lingua degli Umbri", di Francesco Pinna JAMA EDIZIONI-
«furono i riti italici ad entrare in Grecia, e non viceversa».
-Platone, "libro delle leggi"-
«Cavalcava la tigre di se stesso.E cosa fu la sua vita se non una disperata fedeltà ai propri sogni? La grandezza di Annibale è quì racchiusa,nella sublimazione della vittoria come fine a se stessa,come strumento di passione.Egli non aveva nessuna certezza di piegare il nemico fino in fondo,di vincere la guerra.Forse non l'ebbe mai.Ma la battaglia era il suo palpito d'uomo,e di quel fremito soltanto visse.»
Gianni Granzotto, "Annibale"
«..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»
Gianni Granzotto,"Annibale"
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30/09/2013 18:40 |
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| | | OFFLINE | Post: 2.086 | Registrato il: 12/11/2009 | Città: ROMA | Età: 32 | Sesso: Maschile | Tribunus Angusticlavius | |
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Iulianus Apostata, 30/09/2013 18:13:
I Parti, storicamente, discendevano dai Parni, popolazione di stirpe scitica molto affine ai Dahae; parlo di genti di origine indoeuropea, per cui, i primi Parni che, dalle steppe del Nord, arrivarono nell'attuale Parthia, dovevano avere la pelle chiara, e addirittura dovevano esserci biondi tra loro. Poi si mescolarono coi popoli "scuri" autoctoni, e venne fuori un insieme di genti relativamente bianche.
Anche in Italia e in Grecia avvennero simili commistioni, tra Indoeuropei, forse "chiari", e genti mediterranee "brune" (anch'esse decisamente bianche, più degli autoctoni iranici); da tali mescolanze proto-storiche nacquero i popoli italici storici e gli Elleni (le cui classi dirigenti non dovevano affatto essere, neppure in origine, rappresentate interamente da individui "chiari", come vorrebbero certi "nordicisti" come Romualdi e Gunther, che parlano dei primi patrizi Romani - quelli di epoca arcaica - come fossero europei "nordici", razzisti verso una presunta plebe di razza mediterranea...che ingenui; immaginano i patrizi di Roma arcaica come fossero precursori del nazismo, teorizzando una netta suddivisione razziale tra loro e i plebei in epoca regia - come se i Romani fossero stati inclini al razzismo, che manco veniva concepito nell'antichità in modo netto...).
I Tolemaici erano greco-macedoni, decisamente bianchi. Le truppe tolemaiche rappresentate dai coloni europei devono essere bianche, mentre quelle egiziane indigene di un colorito olivastro scuro.
Per il resto quoto LegioXIIIGemina.
Concordo sugli Etiopi, molti belli.
I popoli che oggi abitano il Nordafrica, credo che siano "geneticamente" berberi (come nell'antichità erano i Numidi, i Garamanti, i Nasamoni, i Libi etc...) pur parlando lingue semitiche (arabe)
Ti quoto di rimando
Comunque, per la cronaca, i Nubiani antichi, come quelli moderni, hanno un patrimonio genetico per la maggior parte eurasiatico e non nilotico, e sono infatti la popolazione più chiara del già più chiaro gruppo degli africani orientali.
« ... Urbem fecisti, quod prius orbis erat. »
Claudius Rutilius Namatianus, De Reditu suo, Liber I
« Aufklärung ist der Ausgang des Menschen aus seiner selbstverschuldeten Unmündigkeit. Unmündigkeit ist das Unvermögen, sich seines Verstandes ohne Leitung eines anderen zu bedienen. Selbstverschuldet ist diese Unmündigkeit, wenn die Ursache derselben nicht am Mangel des Verstandes, sondern der Entschließung und des Mutes liegt, sich seiner ohne Leitung eines andern zu bedienen. Sapere aude! Habe Mut, dich deines eigenen Verstandes zu bedienen! Ist also der Wahlspruch der Aufklärung. »
Immanuel Kant, Beantwortung der Frage: Was ist Aufklärung? 1784
« Pallida no ma più che neve bianca
che senza venti in un bel colle fiocchi,
parea posar come persona stanca:
quasi un dolce dormir ne' suo' belli occhi
sendo lo spirto già da lei diviso,
era quel che morir chiaman gli sciocchi:
Morte bella parea nel suo bel viso. »
Francesco Petrarca, I Trionfi, Triumphus Mortis, I, vv. 166-172
« Di loro ora ci rimane solo un ricordo flebile, ma ancora vivo: certo soffriamo ogni volta che lo strappiamo dal nostro cuore per comunicarlo agli altri. Ma lo facciamo ugualmente perchè solo così il loro sacrificio non andrà mai perduto. »
Alpino dell'ARMIR sui compagni caduti
« Sfiòrano l'onde nere nella fitta oscurità, dalle torrette fiere ogni sguardo attento stà! Taciti ed invisibili, partono i sommergibili! Cuori e motori d'assaltatori contro l'immensità! Andar pel vasto mar ridendo in faccia a Monna Morte ed al destino! Colpir e seppelir ogni nemico che s'incontra sul cammino! E' così che vive il marinar nel profondo cuor del sonante mar! Del nemico e dell'avversità se ne infischia perchè sa che vincerà!... »
Canzone dei sommergibilisti italiani nella seconda guerra mondiale
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30/09/2013 18:51 |
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| | | OFFLINE | Post: 2.079 | Registrato il: 24/03/2009 | Sesso: Maschile | Tribunus Angusticlavius | |
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Giuseppe Sergi, antropologo, sosteneva addirittura che la stirpe mediterranea europea venisse dall'Etiopia (non era negride ne semita, ma bensì camita). Se i Nubiani erano eurasiatici, che relazione genetica avevano con gli europei del sud? -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
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IULIANUS IL VOLSCO
Ecco il mio breve libro, un mio impegno per un approfondimento della storia locale nell'antichità del mio territorio: origini del nome, storia e topografia dell'antica Antium.
Marco Riggi, "Antium: memorie storiche nel territorio di Anzio e Nettuno", Youcanprint, 2019.
Su Amazon.it
https://www.amazon.it/Antium-memorie-storiche-territorio-Nettuno/dp/8831646443
«..il moderno Anzio. Comune di 3500 abitanti, è di recente costituzione (1858), essendo stato sempre un appodiato di Nettuno (Comune di 5500 ab.), il vero centro abitato erede e continuatore degli antichi Anziati. Scorrendo pertanto le memorie antiche di questo popolo, noi non possiamo separare, specialmente nell'età antica, Anzio da Nettuno, perché ogni anticaglia trovata ad Anzio o a Nettuno spetta ad uno stesso centro. Epigrafi anziati trovansi a Nettuno come in Anzio. […] Del resto è certo che la evoluzione del centro abitato [di Nettuno] nel medio evo, fu esclusivamente agricola. Difatti la terza notizia, che ce n'è pervenuta, è quella importantissima dell'essere stata in Anzio [l’antica Antium] fondata una "domusculta", ossia villaggio sparso nel vasto sub antico territorio. Ciò avvenne sotto il papa Zaccaria (a. 741-752) come ne fa fede il citato Liber Pontificalis (ivi, pag. 435). Contemporaneo fu l'abbandono del porto neroniano e lo spostamento od accantonamento degli Anziati a Nettuno. Quindi cessa il nome di Anzio e succede il nome dell'altro, che va divenendo soggetto alle vicende politiche della difesa del mare.»
(Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).
«Che ti importa il mio nome? Grida al vento: 'Fante d'Italia!', e dormirò contento!»
-SOLDATO IGNOTO-
«Le genti che portavano il nome di Umbri sono infatti quelle che diedero vita alla civiltà più antica dell’Italia, come ricorda Plinio, il grande scienziato e storico romano, del quale tutti ricordano la frase "Umbrorum gens antiquissima Italiae". Una civiltà che dal 13° secolo avanti Cristo in poi si estese dalla pianura padana al Tevere, dal mare Tirreno all‘Adriatico, come ricordano gli storici greci, e poi (con l‘apporto safino) pian piano fino all’Italia Meridionale; una civiltà alla quale spetta di diritto il nome di “italica”, come la chiamiamo noi moderni, anche se gli storici greci e romani parlano inizialmente di “Umbri” per la metà settentrionale del territorio, e di “Ausoni” per la metà meridionale. Sul fondamento dei dati linguistici, infatti, possiamo affermare che l’Italia fu una realtà culturalmente unitaria ben prima che Roma realizzasse l’unità politica...»
-Prefazione del dottor Augusto Lancillotti al saggio "La lingua degli Umbri", di Francesco Pinna JAMA EDIZIONI-
«furono i riti italici ad entrare in Grecia, e non viceversa».
-Platone, "libro delle leggi"-
«Cavalcava la tigre di se stesso.E cosa fu la sua vita se non una disperata fedeltà ai propri sogni? La grandezza di Annibale è quì racchiusa,nella sublimazione della vittoria come fine a se stessa,come strumento di passione.Egli non aveva nessuna certezza di piegare il nemico fino in fondo,di vincere la guerra.Forse non l'ebbe mai.Ma la battaglia era il suo palpito d'uomo,e di quel fremito soltanto visse.»
Gianni Granzotto, "Annibale"
«..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»
Gianni Granzotto,"Annibale"
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30/09/2013 19:54 |
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| | | OFFLINE | Post: 812 | Registrato il: 09/06/2006 | Città: ROMA | Età: 17 | Sesso: Maschile | Centurio | |
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Iulianus Apostata, 30/09/2013 18:13:
I Parti, storicamente, discendevano dai Parni, popolazione di stirpe scitica molto affine ai Dahae; parlo di genti di origine indoeuropea, per cui, i primi Parni che, dalle steppe del Nord, arrivarono nell'attuale Parthia, dovevano avere la pelle chiara, e addirittura dovevano esserci biondi tra loro. Poi si mescolarono coi popoli "scuri" autoctoni, e venne fuori un insieme di genti relativamente bianche.
Anche in Italia e in Grecia avvennero simili commistioni, tra Indoeuropei, forse "chiari", e genti mediterranee "brune" (anch'esse decisamente bianche, più degli autoctoni iranici); da tali mescolanze proto-storiche nacquero i popoli italici storici e gli Elleni (le cui classi dirigenti non dovevano affatto essere, neppure in origine, rappresentate interamente da individui "chiari", come vorrebbero certi "nordicisti" come Romualdi e Gunther, che parlano dei primi patrizi Romani - quelli di epoca arcaica - come fossero europei "nordici", razzisti verso una presunta plebe di razza mediterranea...che ingenui; immaginano i patrizi di Roma arcaica come fossero precursori del nazismo, teorizzando una netta suddivisione razziale tra loro e i plebei in epoca regia - come se i Romani fossero stati inclini al razzismo, che manco veniva concepito nell'antichità in modo netto...).
I Tolemaici erano greco-macedoni, decisamente bianchi. Le truppe tolemaiche rappresentate dai coloni europei devono essere bianche, mentre quelle egiziane indigene di un colorito olivastro scuro.
Per il resto quoto LegioXIIIGemina.
Concordo sugli Etiopi, molti belli.
I popoli che oggi abitano il Nordafrica, credo che siano "geneticamente" berberi (come nell'antichità erano i Numidi, i Garamanti, i Nasamoni, i Libi etc...) pur parlando lingue semitiche (arabe)
Quello che diceva Romualdi e Gunther non me ne frega una mazza (non ce l'ho con te ovviamente)sono stati smentiti dalla scienza.
Io mi baso sopratutto sui dati scientifici e l'antropologia moderna.
Se vogliamo essere empirici, basta vedere un busto di un imperatore romano e confrontarlo con l'italiano.
Io ho un amico che è la fotocopia e dico fotocopia, di Gallieno.
Tanto per dirne una.
Oltretutto i soggetti nordici hanno tutti mascella pesante, ditemi se trovate un busto di un romano famoso che presenta questi tratti.
Si Pierluigi la caratteristica dei semiti e quindi delle popolazioni arabe è quella di avere o naso adunco o cmq rivolto verso il basso
Testo nascosto - clicca qui
egiziani biondi, dovrebbe essere il padre di una regina d'egitto 1200/1300 aC.
Testo nascosto - clicca qui
Cmq oggi gli egiziani moderni hanno spesso tratti semitici segno che la presenza araba ormai è determinante.
PS
Camitico non è una classificazione scientifica è un pò come dire Ariano. |
30/09/2013 20:00 |
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| | | OFFLINE | Post: 675 | Registrato il: 26/08/2006 | Città: TERAMO | Età: 46 | Sesso: Maschile | Centurio | |
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Si per la verità manco lo conosco il termine esatto. E bho non sono convinto che sono diventati semitici dopo la dominazione araba dato che erano pochissimi e l'egitto era molto popolato per gli standard dell'epoca. Tieni presente poi che gli egiziani idealizzavano i tratti dei faraoni, eccezzione era akhenaton, ma difatti rappresenta una eccezzione religiosa, spirituale e artistica. Poi bho sinceramente non ho mai letto niente sull'etnia degli egizi. |
30/09/2013 20:41 |
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| | | OFFLINE | Post: 2.079 | Registrato il: 24/03/2009 | Sesso: Maschile | Tribunus Angusticlavius | |
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Argenti|, 30/09/2013 19:54:
Quello che diceva Romualdi e Gunther non me ne frega una mazza (non ce l'ho con te ovviamente)sono stati smentiti dalla scienza.
Io mi baso sopratutto sui dati scientifici e l'antropologia moderna.
Se vogliamo essere empirici, basta vedere un busto di un imperatore romano e confrontarlo con l'italiano.
Io ho un amico che è la fotocopia e dico fotocopia, di Gallieno.
Tanto per dirne una.
Oltretutto i soggetti nordici hanno tutti mascella pesante, ditemi se trovate un busto di un romano famoso che presenta questi tratti.
PS
Camitico non è una classificazione scientifica è un pò come dire Ariano.
Mi fanno piacere le tue conclusioni; ci vado a nozze!.
P.S.
Camitico dovrebbe andare bene per l'antropologia (almeno credo; sono ignorante in materia)
Enrico Fermi assomigliava a Scipione l'Africano.
[Modificato da Iulianus Apostata 30/09/2013 20:42] -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
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Ecco il mio breve libro, un mio impegno per un approfondimento della storia locale nell'antichità del mio territorio: origini del nome, storia e topografia dell'antica Antium.
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https://www.amazon.it/Antium-memorie-storiche-territorio-Nettuno/dp/8831646443
«..il moderno Anzio. Comune di 3500 abitanti, è di recente costituzione (1858), essendo stato sempre un appodiato di Nettuno (Comune di 5500 ab.), il vero centro abitato erede e continuatore degli antichi Anziati. Scorrendo pertanto le memorie antiche di questo popolo, noi non possiamo separare, specialmente nell'età antica, Anzio da Nettuno, perché ogni anticaglia trovata ad Anzio o a Nettuno spetta ad uno stesso centro. Epigrafi anziati trovansi a Nettuno come in Anzio. […] Del resto è certo che la evoluzione del centro abitato [di Nettuno] nel medio evo, fu esclusivamente agricola. Difatti la terza notizia, che ce n'è pervenuta, è quella importantissima dell'essere stata in Anzio [l’antica Antium] fondata una "domusculta", ossia villaggio sparso nel vasto sub antico territorio. Ciò avvenne sotto il papa Zaccaria (a. 741-752) come ne fa fede il citato Liber Pontificalis (ivi, pag. 435). Contemporaneo fu l'abbandono del porto neroniano e lo spostamento od accantonamento degli Anziati a Nettuno. Quindi cessa il nome di Anzio e succede il nome dell'altro, che va divenendo soggetto alle vicende politiche della difesa del mare.»
(Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).
«Che ti importa il mio nome? Grida al vento: 'Fante d'Italia!', e dormirò contento!»
-SOLDATO IGNOTO-
«Le genti che portavano il nome di Umbri sono infatti quelle che diedero vita alla civiltà più antica dell’Italia, come ricorda Plinio, il grande scienziato e storico romano, del quale tutti ricordano la frase "Umbrorum gens antiquissima Italiae". Una civiltà che dal 13° secolo avanti Cristo in poi si estese dalla pianura padana al Tevere, dal mare Tirreno all‘Adriatico, come ricordano gli storici greci, e poi (con l‘apporto safino) pian piano fino all’Italia Meridionale; una civiltà alla quale spetta di diritto il nome di “italica”, come la chiamiamo noi moderni, anche se gli storici greci e romani parlano inizialmente di “Umbri” per la metà settentrionale del territorio, e di “Ausoni” per la metà meridionale. Sul fondamento dei dati linguistici, infatti, possiamo affermare che l’Italia fu una realtà culturalmente unitaria ben prima che Roma realizzasse l’unità politica...»
-Prefazione del dottor Augusto Lancillotti al saggio "La lingua degli Umbri", di Francesco Pinna JAMA EDIZIONI-
«furono i riti italici ad entrare in Grecia, e non viceversa».
-Platone, "libro delle leggi"-
«Cavalcava la tigre di se stesso.E cosa fu la sua vita se non una disperata fedeltà ai propri sogni? La grandezza di Annibale è quì racchiusa,nella sublimazione della vittoria come fine a se stessa,come strumento di passione.Egli non aveva nessuna certezza di piegare il nemico fino in fondo,di vincere la guerra.Forse non l'ebbe mai.Ma la battaglia era il suo palpito d'uomo,e di quel fremito soltanto visse.»
Gianni Granzotto, "Annibale"
«..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»
Gianni Granzotto,"Annibale"
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30/09/2013 21:12 |
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| | | OFFLINE | Post: 812 | Registrato il: 09/06/2006 | Città: ROMA | Età: 17 | Sesso: Maschile | Centurio | |
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Iulianus Apostata, 30/09/2013 20:41:
Mi fanno piacere le tue conclusioni; ci vado a nozze!.
P.S.
Camitico dovrebbe andare bene per l'antropologia (almeno credo; sono ignorante in materia)
Enrico Fermi assomigliava a Scipione l'Africano.
Ci sono forzature in questo video , per esempio si vede il busto di Gallieno appunto, che non c'entra una mazza con Del Piero che è un dolicomorfo con per altro tratti orientali, mentre Gallieno è decisamente dinarico.
Kim rossi stuart è italo inglese mi pare o italo americano.
Gassman è un ebreo tedesco, infatti Alessandro Gassman ha tratti decisamente orientali.
Cmq sappiamo per altro, che i busti a noi pervenuti, erano la versione abbellita, oggi diremmo photoshoppata, dei personaggi ritratti.
PS.
Questo è il tipico tedesco
Testo nascosto - clicca qui
PPS Enrico Fermi era più bello di Scipione |
30/09/2013 22:00 |
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| | | OFFLINE | Post: 2.079 | Registrato il: 24/03/2009 | Sesso: Maschile | Tribunus Angusticlavius | |
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Gallieno penso fosse autoctono dell'Italia. Ho letto che apparteneva alla Gens Licinia, famiglia romana plebea di remota origine etrusca. Gli Etruschi, almeno in epoca pre-romana, avevano ben poco di indoeuropeo; affondavano le loro radici nella proto-storia mediterranea.
- Vittorio Gassmann mi pare identico al romano a cui lo hanno affiancato.
- Del Piero ha tratti mediterranei, ma dubito che siano orientali. Il mediterraneo autoctono (occidentale) doveva essere estremamente comune in Italia fin dal neolitico, se non prima; dovrebbe essere distinto dal mediterraneo levantino.
Anche Paquio Proculo, cittadino romano raffigurato nell'affresco di Pompei, ha tratti mediterranei che tradiscono le sue origini sannitiche, ma non orientali.
Chiudiamo l'OT
Comunque sta storia degli egiziani biondi mi incuriosisce.
[Modificato da Iulianus Apostata 30/09/2013 23:27] -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
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«..il moderno Anzio. Comune di 3500 abitanti, è di recente costituzione (1858), essendo stato sempre un appodiato di Nettuno (Comune di 5500 ab.), il vero centro abitato erede e continuatore degli antichi Anziati. Scorrendo pertanto le memorie antiche di questo popolo, noi non possiamo separare, specialmente nell'età antica, Anzio da Nettuno, perché ogni anticaglia trovata ad Anzio o a Nettuno spetta ad uno stesso centro. Epigrafi anziati trovansi a Nettuno come in Anzio. […] Del resto è certo che la evoluzione del centro abitato [di Nettuno] nel medio evo, fu esclusivamente agricola. Difatti la terza notizia, che ce n'è pervenuta, è quella importantissima dell'essere stata in Anzio [l’antica Antium] fondata una "domusculta", ossia villaggio sparso nel vasto sub antico territorio. Ciò avvenne sotto il papa Zaccaria (a. 741-752) come ne fa fede il citato Liber Pontificalis (ivi, pag. 435). Contemporaneo fu l'abbandono del porto neroniano e lo spostamento od accantonamento degli Anziati a Nettuno. Quindi cessa il nome di Anzio e succede il nome dell'altro, che va divenendo soggetto alle vicende politiche della difesa del mare.»
(Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).
«Che ti importa il mio nome? Grida al vento: 'Fante d'Italia!', e dormirò contento!»
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«Cavalcava la tigre di se stesso.E cosa fu la sua vita se non una disperata fedeltà ai propri sogni? La grandezza di Annibale è quì racchiusa,nella sublimazione della vittoria come fine a se stessa,come strumento di passione.Egli non aveva nessuna certezza di piegare il nemico fino in fondo,di vincere la guerra.Forse non l'ebbe mai.Ma la battaglia era il suo palpito d'uomo,e di quel fremito soltanto visse.»
Gianni Granzotto, "Annibale"
«..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»
Gianni Granzotto,"Annibale"
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