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Campagna Europa Barbarorum con i Romani

Ultimo Aggiornamento: 17/05/2013 19:37
05/04/2013 23:03
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Dopo una breve parentesi con Medieval 2 eccomi ritornato ad iniziare una nuova campagna con la città eterna. Questa volta con la vecchia gloria Europa Barbabrorum!
Apro questo topic per chiedere consigli e per postare immagini della mia campagna.
Inizio subito rompendovi le scatole cercando consigli XD......il primo quesito riguarda le varie forme di governo, come mi consigliate di dosarle?

Aggiungo un'altra cosa, cosa devo edificare per poter costruire le caserme che mi consentono di arruolare le unità romane nelle province che conquisto?
[Modificato da Ottaviano Imperatore 05/04/2013 23:15]
07/04/2013 10:00
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L'ingegnere
Ciao.

In EB (come avrai visto) ci sono 4 forme di governo.
Ognuna da dei bonus/malus diversi e questi variano anche da fazione a fazione.

Generalmente, forme di governo a numero basso (es. 1) ti permettono di costruire molte caserme per le truppe proprie della tua fazione e poche caserme per le truppe ausiliarie locali.
Con forme di governo a numero alto (es. 4) succede il contrario.

Tieni presente che poter fare molte caserme non significa avere molte truppe. In Italia, ad esempio, se fai il governo 4, potri si costruire molte caserme 'ausiliarie' ma queste saranno inutili perchè, in Italia, i romani non hanno truppe ausiliarie ma solo truppe proprie di fazione (astati, principi ecc...).

Questo è vero in generale. per i romani le cose cambiano un po' per la faccedna della costruzione delle caserme si intreccia con le riforme militari.

In linea generale io tendo sempre a costruire governi 1 e 2 (dove posso). In territori lontani, nei quali posso trovare truppe ausiliarie di particolare interesse faccio il gov 4 (che ti permette di reclutare un sovrano alleato per mantenere buona la popolazione).

Il gov non lo faccio mai.

Le unità romane nelle province puoi farle solo quando arrivano le riforme (e con determinati tipi di governo). In particolare:

Riforma di Camillo (presente da subito): Liguria (gov 1)

Riforma di Polibio: Aemilia e venetia (gov 1)

Riforma di Mario: quasi tutti gli insediamenti della mappa (minimo gov 3).

Ciao.




=================================================

www.contubernium.it

=================================================



=================================================

'Antesignano'

"- Nel contesto di uno schieramento di battaglia
indica la prima linea così come gli astati lo
erano nella legione manipolare.

- Nell'ordine di marcia, identifica le truppe
di copertura prive di bagagli ...


Non abbiamo elementi per associarli nè ai primi ranghi delle coorti nè alla fanteria legionaria d'elité."

=================================================

"Le più varie combinazioni di forze erano possibili anche con i manipoli, e tutte potevano sentirsi tranquillamente attribuire l'attributo di coorte romana, ed essere tranquillamente associate o sostituite dalle più robuste coorti dei socii."

07/04/2013 15:51
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Ok, grazie, più o meno è quello che sto applicando riguardo alle varie forme di governo.

Delle riforme ne sono a conoscenza, io parlavo del percorso per costruire la prima caserma di truppe romane dato che nelle nuove province si può costruire subito solo quella "ausiliaria".
07/04/2013 16:51
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www.europabarbarorum.com/downloads_guides.html


« ... Urbem fecisti, quod prius orbis erat. »

Claudius Rutilius Namatianus, De Reditu suo, Liber I


« Aufklärung ist der Ausgang des Menschen aus seiner selbstverschuldeten Unmündigkeit. Unmündigkeit ist das Unvermögen, sich seines Verstandes ohne Leitung eines anderen zu bedienen. Selbstverschuldet ist diese Unmündigkeit, wenn die Ursache derselben nicht am Mangel des Verstandes, sondern der Entschließung und des Mutes liegt, sich seiner ohne Leitung eines andern zu bedienen. Sapere aude! Habe Mut, dich deines eigenen Verstandes zu bedienen! Ist also der Wahlspruch der Aufklärung. »

Immanuel Kant, Beantwortung der Frage: Was ist Aufklärung? 1784


« Pallida no ma più che neve bianca
che senza venti in un bel colle fiocchi,
parea posar come persona stanca:
quasi un dolce dormir ne' suo' belli occhi
sendo lo spirto già da lei diviso,
era quel che morir chiaman gli sciocchi:
Morte bella parea nel suo bel viso. »

Francesco Petrarca, I Trionfi, Triumphus Mortis, I, vv. 166-172


« Di loro ora ci rimane solo un ricordo flebile, ma ancora vivo: certo soffriamo ogni volta che lo strappiamo dal nostro cuore per comunicarlo agli altri. Ma lo facciamo ugualmente perchè solo così il loro sacrificio non andrà mai perduto. »

Alpino dell'ARMIR sui compagni caduti


« Sfiòrano l'onde nere nella fitta oscurità, dalle torrette fiere ogni sguardo attento stà! Taciti ed invisibili, partono i sommergibili! Cuori e motori d'assaltatori contro l'immensità! Andar pel vasto mar ridendo in faccia a Monna Morte ed al destino! Colpir e seppelir ogni nemico che s'incontra sul cammino! E' così che vive il marinar nel profondo cuor del sonante mar! Del nemico e dell'avversità se ne infischia perchè sa che vincerà!... »

Canzone dei sommergibilisti italiani nella seconda guerra mondiale

08/04/2013 22:18
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Ok, grazie.

Però allora quì che devo fare? Homesso la forma di governo 2 (provincia romana) ma non mi fa costruire la caserma delle unità romane:
[IMG]http://i48.tinypic.com/t9jg4g.jpg[/IMG]

Sarò io di coccio xD
08/04/2013 23:58
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Nella guida infatti è spiegato che le caserme prima della riforma militare mariana non possono essere costruite se non è presente la forma di governo I ( administratio regionum italicarum ).

Quindi o aspetti o distruggi :)


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« Pallida no ma più che neve bianca
che senza venti in un bel colle fiocchi,
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quasi un dolce dormir ne' suo' belli occhi
sendo lo spirto già da lei diviso,
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Morte bella parea nel suo bel viso. »

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09/04/2013 08:54
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Ma è questo il problema, nelle province esterne al suolo italico "originario" non mi mette l'opzione di governo 1, già a Mediolanum mi consente solo dalla forma 2 in poi. Come è possibile?

Ti chiedo anche un'altra cosa, ho notato che le stelline dei generali vanno e vengono, per esempio attaccando un'armata un mio generale che prima ne aveva 4 le ha perse tutte ne momento dell'attacco e poi sono ricomparse a fine battaglie. Questo non succede sempre, ma non ne capisco il perchè.
[Modificato da Ottaviano Imperatore 09/04/2013 11:10]
09/04/2013 10:31
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Il primo punto è normale. Questo vuol dire che prima della riforma di Mario ti devi accontentare delle caserme degli alleati. Ciò è stato fatto per andare un po' di pari passo all'espansione romana storica.

Il secondo no, secondo me non è decisamente normale :/


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09/04/2013 11:14
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Ho capito, in effetti ci avevo anche pensato, è come in surrectum. Tutto a posto.

Come posso fare? E' una cosa fastidiosa, poi mi capitano anche altri casi che dopo un pò di inattività il generale ne perda, ma quì credo che sia normale e anche se sta troppo in un insediamento.
Mi è sfuggito qualche bugfixer?
[Modificato da Ottaviano Imperatore 09/04/2013 11:20]
09/04/2013 11:20
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Si, diciamo che EB è famoso per avere generali con poche stellette... poi in effetti quando stanno troppo negli insediamenti perdono anche quelle poche che hanno :P


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09/04/2013 11:25
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Mentre quelli nemici ne hanno a vagonate! XD
Comunque forse sono stato un pò precipitoso con l'invasione della Spagna, sono arrivato lì e i lusitani non avevano manco finito di conquistare gli insediamenti ribelli!XD In compenso stò avendo grane dalla città di Oxtraca che è già la terza volta che mi si rivolta contro.
[Modificato da Ottaviano Imperatore 09/04/2013 11:26]
09/04/2013 12:34
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A che difficoltà giochi?


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10/04/2013 13:22
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Difficoltà alta, pensi che sia per questo?
10/04/2013 14:01
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Per la città forse, ma non è un male dal mio punto di vista. La Spagna crea problemi all'inizio, ed è giusto che sia così. In genere a VH riesco sempre a contenere episodi simili, si tratta solo di costruire le strutture adatte in tempi brevi... inoltre stermino, il che facilita le cose.


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11/04/2013 18:58
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Credevo che ti riferissi alla poca attività della fazione lusitana.
Riguardo la Spagna sono d'accordo è normale e comunque ho già prticamente risolto.


Ho riscontrato una cosa strana, forse un bug. Per cercare di avere più governatori nelle varie province, visto che i familiari non bastano, ho attuato in alcune province la forma di governo di amicizia con Roma, così da poter reclutare governatori locali, ma quasi tutti prendono il tratto impostor, causando rivolta.
C'è qualche altro bugfixer in giro che tu sappia?
[Modificato da Ottaviano Imperatore 11/04/2013 19:44]
11/04/2013 19:26
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Praefectus Castrorum
Στρατηγός
della versione 1.2, ci sono due fix
forums.totalwar.org/vb/showthread.php?109936-1-2-fixes-you-should-try-before...

questi tuttavia non riguardano il problema da te riscontrato, mi spiace


"Per una scodella d'acqua, rendi un pasto abbondante; per un saluto gentile, prostrati a terra con zelo; per un semplice soldo, ripaga con oro; se ti salvano la vita, non risparmiare la tua. Così parole e azione del saggio riverisci; per ogni piccolo servizio, dà un compenso dieci volte maggiore: chi è davvero nobile, conosce tutti come uno solo e rende con gioia bene per male" - Mahatma Gandhi

"Sono le azioni che contano. I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni. Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo." - Mahatma Gandhi

"You may say I'm a dreamer, but I'm not the only one" - Imagine, John Lennon

"ma é bene se la coscienza riceve larghe ferite perché in tal modo diventa più sensibile a ogni morso. Bisognerebbe leggere, credo, soltanto libri che mordono e pungono. Se il libro che leggiamo non ci sveglia con un pugno sul cranio, a che serve leggerlo? Affinché ci renda felici, come scrivi tu? Dio mio, felici saremmo anche se non avessimo libri, e i libri che ci rendono felici potremmo eventualmente scriverli noi. Ma abbiamo bisogno di libri che agiscano su di noi come una disgrazia che ci fa molto male, come la morte di uno che ci era più caro di noi stessi, come se fossimo respinti nei boschi, via da tutti gli uomini, come un suicidio, un libro dev'essere la scure per il mare gelato dentro di noi." - Franz Kafka

"Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L'indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
L'indifferenza è il peso morto della storia. L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l'intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l'assenteismo e l'indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un'eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch'io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l'attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c'è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti." - Antonio Gramsci

http://www.youtube.com/watch?v=_M3dpL4nj3Q
https://www.youtube.com/watch?v=QcvjoWOwnn4
11/04/2013 19:50
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Grazie comunque!:-)
Il gioco lo ho già aggiornato alla 1.2, l'unica soluzione è allontanare i personaggi con questo tratto.
[Modificato da Ottaviano Imperatore 11/04/2013 19:51]
11/04/2013 20:05
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Non so nemmeno io di questo problema purtroppo.

Per quanto riguarda i Lustiani, questi impiegano un bel po' di turni a conquistare il primo insediamento limitrofo, credo che l'IA attenda fino a quando il rapporto tra le truppe lusitane e quelle ribelli sia nettamente a favore delle prime. Dopodiché cominciano ad espandersi ininterrottamente, avevo fatto una campagna con i Suebi ed ho dovuto buttarla perché i Lusitani avevano conquistato tutta la penisola iberica, la Gallia e l'Italia ... e mi hanno travolto :P.


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Di nuovo una cosa fastidiosa sulle stelline, un generale con 2 stelline al momento della battaglia improvvisamente ne ha 4, e poi alla fine ritorna a 2. Ma perchè succede così? Posso postare anche le immagine se possono chiarire la cosa.
[Modificato da Ottaviano Imperatore 12/04/2013 12:00]
12/04/2013 12:01
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Quello è normale da Rome liscio, ti faccio un esempio, se il generale ha il tratto "buon attaccante" con +2 in attacco, al momento di un attacco avrà due stelle in più, mentre lo usi normalmente o difende ad esempio non le avrà.


« ... Urbem fecisti, quod prius orbis erat. »

Claudius Rutilius Namatianus, De Reditu suo, Liber I


« Aufklärung ist der Ausgang des Menschen aus seiner selbstverschuldeten Unmündigkeit. Unmündigkeit ist das Unvermögen, sich seines Verstandes ohne Leitung eines anderen zu bedienen. Selbstverschuldet ist diese Unmündigkeit, wenn die Ursache derselben nicht am Mangel des Verstandes, sondern der Entschließung und des Mutes liegt, sich seiner ohne Leitung eines andern zu bedienen. Sapere aude! Habe Mut, dich deines eigenen Verstandes zu bedienen! Ist also der Wahlspruch der Aufklärung. »

Immanuel Kant, Beantwortung der Frage: Was ist Aufklärung? 1784


« Pallida no ma più che neve bianca
che senza venti in un bel colle fiocchi,
parea posar come persona stanca:
quasi un dolce dormir ne' suo' belli occhi
sendo lo spirto già da lei diviso,
era quel che morir chiaman gli sciocchi:
Morte bella parea nel suo bel viso. »

Francesco Petrarca, I Trionfi, Triumphus Mortis, I, vv. 166-172


« Di loro ora ci rimane solo un ricordo flebile, ma ancora vivo: certo soffriamo ogni volta che lo strappiamo dal nostro cuore per comunicarlo agli altri. Ma lo facciamo ugualmente perchè solo così il loro sacrificio non andrà mai perduto. »

Alpino dell'ARMIR sui compagni caduti


« Sfiòrano l'onde nere nella fitta oscurità, dalle torrette fiere ogni sguardo attento stà! Taciti ed invisibili, partono i sommergibili! Cuori e motori d'assaltatori contro l'immensità! Andar pel vasto mar ridendo in faccia a Monna Morte ed al destino! Colpir e seppelir ogni nemico che s'incontra sul cammino! E' così che vive il marinar nel profondo cuor del sonante mar! Del nemico e dell'avversità se ne infischia perchè sa che vincerà!... »

Canzone dei sommergibilisti italiani nella seconda guerra mondiale

12/04/2013 12:04
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Ok, era una cosa che davvero non ricordavo, l'importante è che sia normale.
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Si infatti ti avevo detto che non lo era, non avevo realmente capito il problema


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Canzone dei sommergibilisti italiani nella seconda guerra mondiale

12/04/2013 19:34
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Ma cosa succede se io prima metto il governo amico di Roma poi costruisco tutti i vari livelli di caserme ausiliarie e dopo romanizzo la provincia? Avrò sie tutte le unità romane che le ausiliarie?
12/04/2013 19:57
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Non mi sembra, perché non basta avere la caserma per reclutare le unità, quanto i diversi tipi di cittadinanza. Quindi potrai continuare a reclutare le unità ausiliarie perché la caserma permane ma il loro numero verrà limitato una volta "romanizzata" la provincia.
[Modificato da Legio XIII gemina 12/04/2013 19:58]


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Canzone dei sommergibilisti italiani nella seconda guerra mondiale

12/04/2013 20:25
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Magari farò una prova, ma quasi sicuramente è come dici tu.


Quì non trovo nessun tratto che abbassi le stelline al momento dell'attacco, no le ha come difensore:

[IMG]http://i50.tinypic.com/2eea3qa.jpg[/IMG]

[IMG]http://i48.tinypic.com/15dmof6.jpg[/IMG]


Poi mi capitano abbastanza crash, per fortuna succedono praticamente sempre prima della battaglia e non dopo(solo una volta).
[Modificato da Ottaviano Imperatore 12/04/2013 23:24]
13/04/2013 09:57
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ti consiglio di reinstallare il tutto, io ho subito un solo crash dopo 400 turni. è bello stabile come mod, non dovresti averne di frequenti


"Per una scodella d'acqua, rendi un pasto abbondante; per un saluto gentile, prostrati a terra con zelo; per un semplice soldo, ripaga con oro; se ti salvano la vita, non risparmiare la tua. Così parole e azione del saggio riverisci; per ogni piccolo servizio, dà un compenso dieci volte maggiore: chi è davvero nobile, conosce tutti come uno solo e rende con gioia bene per male" - Mahatma Gandhi

"Sono le azioni che contano. I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni. Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo." - Mahatma Gandhi

"You may say I'm a dreamer, but I'm not the only one" - Imagine, John Lennon

"ma é bene se la coscienza riceve larghe ferite perché in tal modo diventa più sensibile a ogni morso. Bisognerebbe leggere, credo, soltanto libri che mordono e pungono. Se il libro che leggiamo non ci sveglia con un pugno sul cranio, a che serve leggerlo? Affinché ci renda felici, come scrivi tu? Dio mio, felici saremmo anche se non avessimo libri, e i libri che ci rendono felici potremmo eventualmente scriverli noi. Ma abbiamo bisogno di libri che agiscano su di noi come una disgrazia che ci fa molto male, come la morte di uno che ci era più caro di noi stessi, come se fossimo respinti nei boschi, via da tutti gli uomini, come un suicidio, un libro dev'essere la scure per il mare gelato dentro di noi." - Franz Kafka

"Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L'indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
L'indifferenza è il peso morto della storia. L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l'intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l'assenteismo e l'indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un'eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch'io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l'attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c'è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti." - Antonio Gramsci

http://www.youtube.com/watch?v=_M3dpL4nj3Q
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13/04/2013 11:57
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Fatto, ho reinstallato EB e mi sono reso conto che non avevo messo la componente aggiuntiva trivial script.

Per le stelle mi sai dire qualcosa, com'è possibile che al momento dell'attacco le perda quasi tutte o tutte? Ti è mai successo?
Non ho trovato tratti che lo presuppongano.
[Modificato da Ottaviano Imperatore 13/04/2013 11:58]
13/04/2013 12:06
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assicurati di installare anche tutti i fix

per le stelline...una certa dinamicità nella perdita ed acquisizione c'è sempre, ma effettivamente mi pare strano che un generale perda 4 stelle nel caso di attacco, a meno che appunto non abbia un tratto negativo per quanto riguarda il comando (vorrei ricordare che non tutti i tratti sono visibili, se un personaggio ne ha molti, quelli nuovi vanno ad aggiornare i precedenti oppure ad aggiungersi alla lista, ed in questo caso non sono visibili)


"Per una scodella d'acqua, rendi un pasto abbondante; per un saluto gentile, prostrati a terra con zelo; per un semplice soldo, ripaga con oro; se ti salvano la vita, non risparmiare la tua. Così parole e azione del saggio riverisci; per ogni piccolo servizio, dà un compenso dieci volte maggiore: chi è davvero nobile, conosce tutti come uno solo e rende con gioia bene per male" - Mahatma Gandhi

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"You may say I'm a dreamer, but I'm not the only one" - Imagine, John Lennon

"ma é bene se la coscienza riceve larghe ferite perché in tal modo diventa più sensibile a ogni morso. Bisognerebbe leggere, credo, soltanto libri che mordono e pungono. Se il libro che leggiamo non ci sveglia con un pugno sul cranio, a che serve leggerlo? Affinché ci renda felici, come scrivi tu? Dio mio, felici saremmo anche se non avessimo libri, e i libri che ci rendono felici potremmo eventualmente scriverli noi. Ma abbiamo bisogno di libri che agiscano su di noi come una disgrazia che ci fa molto male, come la morte di uno che ci era più caro di noi stessi, come se fossimo respinti nei boschi, via da tutti gli uomini, come un suicidio, un libro dev'essere la scure per il mare gelato dentro di noi." - Franz Kafka

"Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L'indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
L'indifferenza è il peso morto della storia. L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l'intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l'assenteismo e l'indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un'eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch'io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l'attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c'è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti." - Antonio Gramsci

http://www.youtube.com/watch?v=_M3dpL4nj3Q
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13/04/2013 12:13
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Ok, io per ora l'ho sola aggiornata alla 1.2, non include tutti i fix?

Riguardo le stelline però a me succede per vari generali, non solo per questo ed è una cosa strana che mi succedeva anche in surrectum 2 e perfino nelle mie recenti partite in Medieval 2 (anche se sarà una casualità). Magari se reinstallo tutto da capo, perchè è una cosa che mi infastidsce anche se alla fine non incide più di tanto.
[Modificato da Ottaviano Imperatore 13/04/2013 12:14]
13/04/2013 12:15
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ce ne sono 2 "minori" che ho postato prima ;)


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"Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L'indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
L'indifferenza è il peso morto della storia. L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l'intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l'assenteismo e l'indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un'eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch'io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
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