17/03/2013 09:13 |
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| | | OFFLINE | Post: 214 | Registrato il: 02/09/2011 | Città: BASSANO DEL GRAPPA | Età: 27 | Sesso: Maschile | Immunes | |
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Maximo Decimo Meridio, 16/03/2013 19:15:
Vitruvius dopo aver inflitto una pesante sconfitta ai Galli, decide di riorganizzarsi per tornare ad attaccare la città a Nord.
Nel mentre Iuventius, decide di mettere il bene di Roma davanti al suo e si ritira dall'assedio di Jenuensis. Il territorio nemico potrebbe nascondere altre sorprese e non vuole rischiare di trovarsi in trappola. Decide quindi di ritirarsi verso Bononia dove potrà riorganizzare un attacco dopo aver rimpinguato le sue forze con uomini freschi.
Vitruvius esce da Patavium alla testa del suo esercito. Marcia convinto verso Nord. Dopo diversi giorni di marcia viene raggiunto però da una missiva che lo avvisa che a Patavium è scoppiata una ribellione. Evidentemente la popolazione è stata incitata alla rivolta da alcuni infiltrati nemici. E'costretto cosi nuovamente a tornare almeno parzialmente ui suoi passi. Non vuole però rinunciare nuovamente alla sua ambiziosa campagna, anche perchè rischierebbe di divenire lo zimbello di tutti a Roma. Perciò ordina ad una parte del suo esercito di tornare indietro per ristabilire l'ordine prima che la situazione si faccia grave, e continua nel suo piano di invasione.
Iuventius nel mentre riorganizza il suo esercito. Gli esploratori lo informano che buona parte della guarnigione di Jenuensis è partita. Sembrerebbe diretta verso l'interno della Gallia. Probabilmente i Galli stanno subendo pressioni militari dall'Iberia da parte dei Cartaginesi e devono correre ai ripari. Meglio cosi.
Nonostante l'area padana sia ancor più piena di rinforzi Gallici, la situazione sembrerebbe migliorata. Decide quindi di tornare ad assediare Jenuensis.
Agli inizi del 183 bC Iuventius pone in assedio Jenuensis. Vitruvius, arrivando finalmente al suo obiettivo, scopre che i Germani sono arrivati prima di lui. La città è già stata posta sotto assedio e probabilmente sta per cadere. Decide di unirsi agli alleati Germani nel tentativo di ottenere comunque gloria, e sperando in qualche modo di far sua la città o quantomeno, la vittoria.
In quest'anno, finalmente l'erede di Paterculus raggiunge la maggiore età. Molti occhi sono puntati su di lui...
Bravissimo!Io sto giocando a Rome vanilla con i Numidi,sto facendo a cazzotti con i cartaginesi,e li sto distruggendo,il problema sono i romani,se quelli arrivano alla riforma sarò morto stecchito. |
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17/03/2013 16:55 |
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| | | OFFLINE | Post: 1.802 | Registrato il: 10/01/2008 | Città: ROMA | Età: 36 | Sesso: Maschile | Tribunus | Priest of the Temple of Beliar | |
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Vitruvius è furioso.
E'perseguitato dalla sfortuna. Ma non è certo tipo da arrendersi. E'intenzionato a fare tutto il possibile per far sua la città.
Ordina ai suoi uomini di costruire in fretta delle armi d'assedio, e nel giro di poco tempo è pronto ad attuare il suo piano. I Germani hanno evidentemente sfiancato il nemico con degli assalti dato che la guarnigione di Iuvavum è molto più debole rispetto a quanto ricordava.
Gli stessi Germani stanno assediando la città con un contingente evidentemente indebolito dagli scontri.
Se Vitruvius attenderà che la città cada per fame, saranno i Germani ad impossessarsene. Sono attualmente in buoni rapporti con Roma ed essendo stati loro i primi ad attaccare la città, si creerebbe un diverbio tra le due fazioni che dicerto non farebbe piacere a nessuno.
Perciò decide di prendere la città sfruttando la forza del suo esercito.
Opta per un assalto rapido. Se saranno le sue truppe ad occupare la città per prime, sarà molto più semplice per lui reclamarne la proprietà. Inoltre le forze dei Germani sono molto inferiori a quelle romane perciò il suo piano potrebbe funzionare.
Appena le armi d'assedio sono pronte ordina al suo esercito di attaccare. L'obiettivo è conquistare la città il più velocemente possibile.
(Nella screen si vede l'esercito di Vitruvius iniziare lo scontro, e i germani sul lato opposto seguirlo nell'assalto.)
I Germani vedendo i romani attaccare capiscono il loro piano e si uniscono alla battaglia, desiderosi di raggiungere il nemico per primi.
Le armi d'assedio romane riescono a sfondare la debole palizzata per prime. I soldati di Vitruvius si lanciano oltre le difese della città alla carica, puntanto alla piazza principale dove si sono asserragliati i pochi superstiti della guarnigione nemica.
Lo scontro si fa furioso. I nemici non intendono cedere e combattono fino all'ultimo uomo. I mercenari di Vitruvius combattono ferocemente già pregustando il bottino di guerra. Lo stesso Vitruvius come al solito, non si risparmia e anzi, si getta alla carica incitando i suoi fino all'ultimo.
Poco prima che la battaglia finisca, ecco arrivare i Germani nella piazza, desiderosi di fare il possibile per poter prendersi dei meriti nella vittoria e farli pesare quando si decidera di chi dovrà essere la città. Ma ormai la vittoria è già Romana.
L'assalto è stato cosi feroce e rapido che molti dei soldati di Herius hanno perso la vita. D'altronde gli scontri cittadini impediscono quasi del tutto l'uso di tattiche particolari e astute.
Ad ogni modo, quando la polvere si abbassa, gli stessi Germani non possono far altro che riconoscere a malincuore a Vitruvius la sua vittoria e tornare a nord nei loro territori.
Herius Vitruvius è finalmente riuscito a realizzare il suo sogno. Ora il suo nome è sulla bocca di tutti, anche se non tutti approvano la sua mossa. Lo stesso Quintus si vocifera che sia preoccupato per il suo gesto, il quale potrebbe rovinare i rapporti con i Germani, cosa di cui certo Roma al momento, non ha bisogno.
Nel mentre Iuventius viene sorpreso alle spalle da un esercito Gallico ed è costretto a ritirarsi lasciando di nuovo l'assedio di Jenuensis. Il suo esercito è però pronto ad affrontare i nuovi arrivati, desideroso come non mai di poter tornare nuovamente fuori dalle mura di Jenuensis e riuscire prima o poi, ad espugnarla.
A Melite intanto, Publius Scipio ha ristabilito l'ordine, e sta pianificando un attacco mirato nelle isole Baleari, altro territorio Cartaginese che, a causa del predominio di Roma sui mari, non sarà difficile conquistare... Membro del Team di RTW: RES BELLICAE
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Statisticamente, il 98% dei ragazzi nel mondo è ritenuto "Un Cesso" .
Se sei fra il 2%, cioè un Gran Figo incolla questa frase nella tua firma.
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A testimonianza di come l'impeto non può nulla contro le tecnologie all'avanguardia..
"L'arma fu adottata dall'esercito inglese nel 1889 ed ebbe il suo battesimo del fuoco nel 1894 nella guerra dei Matabele, una tribù Zulu insorta. In uno scontro, 50 uomini riuscirono a mettere in fuga 5000 guerrieri con solo 4 Maxim. Fu ben presto adottata da quasi tutte le forze militari europee e contribuì alla velocissima colonizzazione dell'Africa alla fine del XIX secolo."
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17/03/2013 19:29 |
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| | | OFFLINE | Post: 1.802 | Registrato il: 10/01/2008 | Città: ROMA | Età: 36 | Sesso: Maschile | Tribunus | Priest of the Temple of Beliar | |
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Augustus Iuventius è deciso nelle sue intenzioni. Jenuensis gli ha resistito fin troppo a lungo. Ordina ai suoi di preparare le armi da assedio, per assaltare le mura e prendere la città una volta per tutte approfittando di questo momento di debolezza dei Galli.
Sa bene che un assalto sarà più costoso in termini di vite umane ma è il momento giusto per assestare ai Galli il colpo.
Pochi giorni dopo però, i suoi esploratori lo informano che la situazione è critica. Un grosso esercito nemico sta marciando verso Jenuensis intenzionato a soccorrere gli assediati.
Questi rinforzi sono troppo vicini e troppo numerosi per essere semplicemente ignorati. Iuventius è cosi costretto per l'ennesima volta, a ritirarsi dall'assedio. Decide di sferrare un attacco diretto a queste truppe galliche in arrivo e cosi fa. Organizza un'imboscata e riesce a prendere il nemico in arrivo di sorpresa.
La battaglia è abbastanza feroce e intensa. Avendo preso di sorpresa le truppe nemiche in marcia, Iuventius riesce ad accerchiarle e portare un attacco da due lati prendendo il nemico del tutto disorganizzato.
Lo scontro è breve. Molte unità nemiche bersagliate dalla distanza vanno quasi subito in rotta. Alcune però resistono e continuano a combattere fino alla fine. Iuventius è costretto ad impiegare tutti i suoi uomini in questo scontro e cosi facendo, molti dei Galli andati in rotta riescono a salvarsi.
Alla fine quindi, egli ottiene una vittoria ma non riesce ad eliminare che una piccola parte dei rinforzi. I superstiti fuggono verso Jenuensis e vanno a rinforzare la guarnigione della città, precedentemente ridotta all'osso.
Iuventius tenta di nuovo l'assedio, ma proprio mentre sta accampando per l'ennesima volta i suoi uomini fuori dalle mura, scopre che (come è ben visibile nella screen) altri due poderosi eserciti Galli stanno marciando verso la pianura Padana, attraversando le alpi uno a nord e l'altro ad ovest.
Per Iuventius la situazione inizia a farsi seccante. A quanto pare i Galli riescono a tirare molti uomini in battaglia e ora come ora per i Romani è indispensabile riorganizzarsi e prepararsi a fronteggiare le forze nemiche appena sopraggiunte...
Quintus nel mentre per fronteggiare i crescrenti pericoli a nord, ordina una campagna di addestramento nel sud della penisola, ordinando ai suoi governatori locali di approfittare della cosa per spazzare via ogni gruppo di ribelli o briganti noti lungo lo stivale.
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"L'arma fu adottata dall'esercito inglese nel 1889 ed ebbe il suo battesimo del fuoco nel 1894 nella guerra dei Matabele, una tribù Zulu insorta. In uno scontro, 50 uomini riuscirono a mettere in fuga 5000 guerrieri con solo 4 Maxim. Fu ben presto adottata da quasi tutte le forze militari europee e contribuì alla velocissima colonizzazione dell'Africa alla fine del XIX secolo."
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17/03/2013 19:55 |
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| | | OFFLINE | Post: 2.086 | Registrato il: 12/11/2009 | Città: ROMA | Età: 32 | Sesso: Maschile | Tribunus Angusticlavius | |
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Oh no..! Piani?
« ... Urbem fecisti, quod prius orbis erat. »
Claudius Rutilius Namatianus, De Reditu suo, Liber I
« Aufklärung ist der Ausgang des Menschen aus seiner selbstverschuldeten Unmündigkeit. Unmündigkeit ist das Unvermögen, sich seines Verstandes ohne Leitung eines anderen zu bedienen. Selbstverschuldet ist diese Unmündigkeit, wenn die Ursache derselben nicht am Mangel des Verstandes, sondern der Entschließung und des Mutes liegt, sich seiner ohne Leitung eines andern zu bedienen. Sapere aude! Habe Mut, dich deines eigenen Verstandes zu bedienen! Ist also der Wahlspruch der Aufklärung. »
Immanuel Kant, Beantwortung der Frage: Was ist Aufklärung? 1784
« Pallida no ma più che neve bianca
che senza venti in un bel colle fiocchi,
parea posar come persona stanca:
quasi un dolce dormir ne' suo' belli occhi
sendo lo spirto già da lei diviso,
era quel che morir chiaman gli sciocchi:
Morte bella parea nel suo bel viso. »
Francesco Petrarca, I Trionfi, Triumphus Mortis, I, vv. 166-172
« Di loro ora ci rimane solo un ricordo flebile, ma ancora vivo: certo soffriamo ogni volta che lo strappiamo dal nostro cuore per comunicarlo agli altri. Ma lo facciamo ugualmente perchè solo così il loro sacrificio non andrà mai perduto. »
Alpino dell'ARMIR sui compagni caduti
« Sfiòrano l'onde nere nella fitta oscurità, dalle torrette fiere ogni sguardo attento stà! Taciti ed invisibili, partono i sommergibili! Cuori e motori d'assaltatori contro l'immensità! Andar pel vasto mar ridendo in faccia a Monna Morte ed al destino! Colpir e seppelir ogni nemico che s'incontra sul cammino! E' così che vive il marinar nel profondo cuor del sonante mar! Del nemico e dell'avversità se ne infischia perchè sa che vincerà!... »
Canzone dei sommergibilisti italiani nella seconda guerra mondiale
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17/03/2013 20:47 |
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| | | OFFLINE | Post: 2.304 | Registrato il: 07/01/2007 | Città: ROMA | Età: 37 | Sesso: Maschile | Tribunus Angusticlavius | Indiana Jones del modding! | |
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vogliamo uno screen dei territori in tuo possessoooooo xD Fiero Team Leader e Ideatore di Res Bellicae
Fiero Team Leader DelProgetto Videogame "Predators"
W L'Italia,W Roma |
17/03/2013 22:36 |
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| | | OFFLINE | Post: 1.802 | Registrato il: 10/01/2008 | Città: ROMA | Età: 36 | Sesso: Maschile | Tribunus | Priest of the Temple of Beliar | |
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E' tempo di correre.
Iuventius viene informato dell'arrivo dei rinforzi Gallici. Addirittura Brennus, il capo delle tribù galliche è giunto nella pianura padana per mettere un punto a questa situazione.
Prima che possa muovere il suo esercito si trova accerchiato. Come è ben visibile nella screen, i Galli con una netta superiorità di uomini chiudono Iuventius nell'angolo.
L'ammiraglio Decimus viene inviato in fretta sulle coste liguri per trarlo via d'impaccio, ma in quel periodo si trovava in pattuglia lungo le coste nordafricane e perciò impiega troppo tempo per arrivare sul posto. Viene perciò ordinato di costruire una flotta di fortuna ad Aleria per portare soccorsi a Iuventius il più in fretta possibile.
Augustus nel mentre lascia l'assedio a Jenuensis e si ritira a sud ovest cercando di guadagnare tempo.
Mentre si allontana viene però intercettato da una ulteriore armata gallica di cui non era stato informato. Si tratta di una forza imponente, stimabile intorno ai 3000 uomini. Il suo esercito è numericamente superiore anche se di poco. La battaglia è cruciale. Iuventius non può ritirarsi in alcun modo. Una sconfitta significherebbe la morte per lui e per gli oltre 3600 uomini che comanda.
Ogni dettaglio dello scontro viene curato nei dettagli dal generale, a partire dallo schieramento iniziale. Arrivati allo scontro i Galli puntano a massimizzare la forza d'impatto al centro. I romani riescono a tenere i nemici a distanza per il tempo sufficiente a schermagliare e cosi scompagninano la formazione ed il morale nemico. Iuventius, ben conscio che lo scontro si deciderà all'ultimo uomo, non si risparmia. Incita i suoi uomini a dare il massimo e si getta furiosamente nello scontro ad ogni occasione.
I romani sembrano avere la meglio, anche se molte unità vedendo le brutte, si danno alla fuga.
Gli equites seguendo gli ordini impartitigli riescono a raggiungere ed eliminare il generale nemico e per i Galli, che stavano già in una situazione di leggero svantaggio, le cose peggiorano. L'ennesima carica di Iuventius riesce finalmente a distruggere il morale dei nemici, i quali si lanciano in una rocambolesca fuga in massa.
Per i romani non c'è alternativa se non quella di inseguire e massacrare ogni fugiasco.
A questo punto Iuventius vinta la battaglia si rifugia ancora più a sud ovest, dove viene finalmente tratto d'impaccio dalle sopraggiunte navi partite da Aleria. Queste trasportano il suo esercito ad est, sbarcandolo però ancora in territorio Gallico. Augustus fa approntare un forte per proteggere i suoi uomini mentre organizza il rientro in patria per riaddestrarli.
Nel mentre dal sud Italia inizia la campagna di annientamento dei briganti, al termine della quale, Iuventius potrà usufruire di altre truppe per la sua campagna militare.
La mappa mostra le conquiste romane al 179 bC.... Membro del Team di RTW: RES BELLICAE
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17/03/2013 22:41 |
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| | | OFFLINE | Post: 2.086 | Registrato il: 12/11/2009 | Città: ROMA | Età: 32 | Sesso: Maschile | Tribunus Angusticlavius | |
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Bravo ! Troppo bello il nome del capofazione gallico "Brennus the killer", non promette niente di buono .
Onore ai legionari caduti
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Canzone dei sommergibilisti italiani nella seconda guerra mondiale
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19/03/2013 00:03 |
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| | | OFFLINE | Post: 2.304 | Registrato il: 07/01/2007 | Città: ROMA | Età: 37 | Sesso: Maschile | Tribunus Angusticlavius | Indiana Jones del modding! | |
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nell'italia superalpina starei attento ai daci. Quella città potrebbe fare loro molta gola Fiero Team Leader e Ideatore di Res Bellicae
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W L'Italia,W Roma |
19/03/2013 13:39 |
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| | | OFFLINE | Post: 2.086 | Registrato il: 12/11/2009 | Città: ROMA | Età: 32 | Sesso: Maschile | Tribunus Angusticlavius | |
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In effetti i Daci in Rome non si fanno mai gli affaracci loro, sempre a scassare i cocomeri ad occidente.
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Canzone dei sommergibilisti italiani nella seconda guerra mondiale
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19/03/2013 21:53 |
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| | | OFFLINE | Post: 1.802 | Registrato il: 10/01/2008 | Città: ROMA | Età: 36 | Sesso: Maschile | Tribunus | Priest of the Temple of Beliar | |
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Verissimo...
Cmq a breve nuovo aggiornmento.. =) Membro del Team di RTW: RES BELLICAE
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20/03/2013 14:20 |
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| | | OFFLINE | Post: 1.802 | Registrato il: 10/01/2008 | Città: ROMA | Età: 36 | Sesso: Maschile | Tribunus | Priest of the Temple of Beliar | |
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La seconda invasione Gallica I Galli sono finalmente riusciti a respingere Iuventius lontano da Jenuensis. Nel mentre un imponente esercito Gallico lascia Mediolanum, marciando verso Patavium.
Per i Galli è giunto il momento di contrattaccare, e le forze di cui dispongono in questo momento glielo permettono. Inoltre Patavium ora come ora è pressoche indifesa dato che quasi tutta la guarnigione di Vitruvius è a Iuvavum con lui...
Vitruvius ovviamente non sta a guardare. Si mette subito in marcia con il massimo degli uomini che gli sono consentiti dalla situazione. Ma i Galli sono in netto vantaggio e raggiungono Patavium prima di lui.
Dato il rapporto delle forze in campo Vitruvius non può attaccare, ed è costretto ad attendere rinforzi da Bononia. Nel mentre Brennus arriva a guidare l'assedio, consapevole dell'importanza della città.
Iuventius nel mentre, sbarcato sulle coste liguri ad est di Jenuensis, medita il da farsi. Venuto a sapere delle mosse Galliche, torna ancora una volta ad assediare la città, stavolta consapevole che la posizione in cui si trova gli eviterà possibili accerchiamenti. Inoltre ora come ora i Galli hanno lasciato pochissimi uomini a difenderla, pensando forse che Augustus non sarebbe tornato intempi brevi...
La campagna di reclutamento nel sud Italia nel mentre è terminata. Grazie alle ottime vie di comuicazione romane le truppe eliminano in breve ogni traccia di ribellioni e briganti, e raggiungono la pianura padana, riportando l'ago della bilancia nuovamente a favore dei romani. Membro del Team di RTW: RES BELLICAE
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21/03/2013 13:41 |
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| | | OFFLINE | Post: 7.868 | Registrato il: 18/02/2007 | Città: BARI | Età: 37 | Sesso: Maschile | Tribunus Laticlavius | Il Pagano | |
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21/03/2013 14:59 |
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| | | OFFLINE | Post: 2.086 | Registrato il: 12/11/2009 | Città: ROMA | Età: 32 | Sesso: Maschile | Tribunus Angusticlavius | |
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Tito Flavio, 21/03/2013 13:41:
Cosa ti rende sgomento?
p.s. l'Italia superalpina forse [Modificato da Legio XIII gemina 21/03/2013 17:18]
« ... Urbem fecisti, quod prius orbis erat. »
Claudius Rutilius Namatianus, De Reditu suo, Liber I
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21/03/2013 17:54 |
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| | | OFFLINE | Post: 2.304 | Registrato il: 07/01/2007 | Città: ROMA | Età: 37 | Sesso: Maschile | Tribunus Angusticlavius | Indiana Jones del modding! | |
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sisi ho considerato Italia i territori in rosso xD
quindi era italia superalpina
cmq Maximo se puoi ri uploada il mod che su rtwcenter stanno sbavando per scaricarselo e qui credo che qualcuno sia piu che interessato ad averlo Fiero Team Leader e Ideatore di Res Bellicae
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W L'Italia,W Roma |
21/03/2013 18:04 |
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| | | OFFLINE | Post: 2.086 | Registrato il: 12/11/2009 | Città: ROMA | Età: 32 | Sesso: Maschile | Tribunus Angusticlavius | |
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Res Bellicae è una mod veramente bellissima, attuale ma soprattutto unica nel suo genere. Nessun'altra mod da rilievo ad alcuni elementi fondamentali della guerra antica rappresentati in RB.
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Claudius Rutilius Namatianus, De Reditu suo, Liber I
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parea posar come persona stanca:
quasi un dolce dormir ne' suo' belli occhi
sendo lo spirto già da lei diviso,
era quel che morir chiaman gli sciocchi:
Morte bella parea nel suo bel viso. »
Francesco Petrarca, I Trionfi, Triumphus Mortis, I, vv. 166-172
« Di loro ora ci rimane solo un ricordo flebile, ma ancora vivo: certo soffriamo ogni volta che lo strappiamo dal nostro cuore per comunicarlo agli altri. Ma lo facciamo ugualmente perchè solo così il loro sacrificio non andrà mai perduto. »
Alpino dell'ARMIR sui compagni caduti
« Sfiòrano l'onde nere nella fitta oscurità, dalle torrette fiere ogni sguardo attento stà! Taciti ed invisibili, partono i sommergibili! Cuori e motori d'assaltatori contro l'immensità! Andar pel vasto mar ridendo in faccia a Monna Morte ed al destino! Colpir e seppelir ogni nemico che s'incontra sul cammino! E' così che vive il marinar nel profondo cuor del sonante mar! Del nemico e dell'avversità se ne infischia perchè sa che vincerà!... »
Canzone dei sommergibilisti italiani nella seconda guerra mondiale
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21/03/2013 20:10 |
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| | | OFFLINE | Post: 1.802 | Registrato il: 10/01/2008 | Città: ROMA | Età: 36 | Sesso: Maschile | Tribunus | Priest of the Temple of Beliar | |
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Assolutamente...
Cmq credo lo sgomento di Tito fosse dovuto alla riapparizione di GGP... xD Membro del Team di RTW: RES BELLICAE
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Statisticamente, il 98% dei ragazzi nel mondo è ritenuto "Un Cesso" .
Se sei fra il 2%, cioè un Gran Figo incolla questa frase nella tua firma.
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A testimonianza di come l'impeto non può nulla contro le tecnologie all'avanguardia..
"L'arma fu adottata dall'esercito inglese nel 1889 ed ebbe il suo battesimo del fuoco nel 1894 nella guerra dei Matabele, una tribù Zulu insorta. In uno scontro, 50 uomini riuscirono a mettere in fuga 5000 guerrieri con solo 4 Maxim. Fu ben presto adottata da quasi tutte le forze militari europee e contribuì alla velocissima colonizzazione dell'Africa alla fine del XIX secolo."
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21/03/2013 23:12 |
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| | | OFFLINE | Post: 1.802 | Registrato il: 10/01/2008 | Città: ROMA | Età: 36 | Sesso: Maschile | Tribunus | Priest of the Temple of Beliar | |
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Sto operando una lunga operazione di compattazione ad alto livello in file di ridotte dimensioni (190 Mb) per l'upload. Purtroppo il file di hosting che uso non mi permette di uppare file più grandi, ad ogni modo ritengo che dividerlo in parti di dimensioni abbastanza piccole per quanto numerose ne semplifichi il download.
Ovviamente alla fine dovrete scompattare tutto insieme, però la cosa positiva è che non vi servirà altro. Basta che lo scompattate tutto cosi com'è e avrete la vostra cartella RTW con RB dentro...
Sempre che quando ho finito non scopra che per qualche motivo.. non funge xD Membro del Team di RTW: RES BELLICAE
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22/03/2013 09:26 |
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| | | OFFLINE | Post: 1.802 | Registrato il: 10/01/2008 | Città: ROMA | Età: 36 | Sesso: Maschile | Tribunus | Priest of the Temple of Beliar | |
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LINK PER DOWNLOAD RES BELLICAE Eccovi il link... Installarlo è BANALISSIMO!!!
www.mediafire.com/?yaxhgklihx5uvMembro del Team di RTW: RES BELLICAE
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22/03/2013 19:50 |
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| | | OFFLINE | Post: 2.079 | Registrato il: 24/03/2009 | Sesso: Maschile | Tribunus Angusticlavius | |
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Re: LINK PER DOWNLOAD RES BELLICAE Maximo Decimo Meridio, 22/03/2013 09:26:
Eccovi il link... Installarlo è BANALISSIMO!!!
www.mediafire.com/?yaxhgklihx5uv
Grazie mille Maximo! Potrò importare l'animazione dei Triarii in Casus Belli, col permesso tuo e di Gaio?
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IULIANUS IL VOLSCO
Ecco il mio breve libro, un mio impegno per un approfondimento della storia locale nell'antichità del mio territorio: origini del nome, storia e topografia dell'antica Antium.
Marco Riggi, "Antium: memorie storiche nel territorio di Anzio e Nettuno", Youcanprint, 2019.
Su Amazon.it
https://www.amazon.it/Antium-memorie-storiche-territorio-Nettuno/dp/8831646443
«..il moderno Anzio. Comune di 3500 abitanti, è di recente costituzione (1858), essendo stato sempre un appodiato di Nettuno (Comune di 5500 ab.), il vero centro abitato erede e continuatore degli antichi Anziati. Scorrendo pertanto le memorie antiche di questo popolo, noi non possiamo separare, specialmente nell'età antica, Anzio da Nettuno, perché ogni anticaglia trovata ad Anzio o a Nettuno spetta ad uno stesso centro. Epigrafi anziati trovansi a Nettuno come in Anzio. […] Del resto è certo che la evoluzione del centro abitato [di Nettuno] nel medio evo, fu esclusivamente agricola. Difatti la terza notizia, che ce n'è pervenuta, è quella importantissima dell'essere stata in Anzio [l’antica Antium] fondata una "domusculta", ossia villaggio sparso nel vasto sub antico territorio. Ciò avvenne sotto il papa Zaccaria (a. 741-752) come ne fa fede il citato Liber Pontificalis (ivi, pag. 435). Contemporaneo fu l'abbandono del porto neroniano e lo spostamento od accantonamento degli Anziati a Nettuno. Quindi cessa il nome di Anzio e succede il nome dell'altro, che va divenendo soggetto alle vicende politiche della difesa del mare.»
(Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).
«Che ti importa il mio nome? Grida al vento: 'Fante d'Italia!', e dormirò contento!»
-SOLDATO IGNOTO-
«Le genti che portavano il nome di Umbri sono infatti quelle che diedero vita alla civiltà più antica dell’Italia, come ricorda Plinio, il grande scienziato e storico romano, del quale tutti ricordano la frase "Umbrorum gens antiquissima Italiae". Una civiltà che dal 13° secolo avanti Cristo in poi si estese dalla pianura padana al Tevere, dal mare Tirreno all‘Adriatico, come ricordano gli storici greci, e poi (con l‘apporto safino) pian piano fino all’Italia Meridionale; una civiltà alla quale spetta di diritto il nome di “italica”, come la chiamiamo noi moderni, anche se gli storici greci e romani parlano inizialmente di “Umbri” per la metà settentrionale del territorio, e di “Ausoni” per la metà meridionale. Sul fondamento dei dati linguistici, infatti, possiamo affermare che l’Italia fu una realtà culturalmente unitaria ben prima che Roma realizzasse l’unità politica...»
-Prefazione del dottor Augusto Lancillotti al saggio "La lingua degli Umbri", di Francesco Pinna JAMA EDIZIONI-
«furono i riti italici ad entrare in Grecia, e non viceversa».
-Platone, "libro delle leggi"-
«Cavalcava la tigre di se stesso.E cosa fu la sua vita se non una disperata fedeltà ai propri sogni? La grandezza di Annibale è quì racchiusa,nella sublimazione della vittoria come fine a se stessa,come strumento di passione.Egli non aveva nessuna certezza di piegare il nemico fino in fondo,di vincere la guerra.Forse non l'ebbe mai.Ma la battaglia era il suo palpito d'uomo,e di quel fremito soltanto visse.»
Gianni Granzotto, "Annibale"
«..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»
Gianni Granzotto,"Annibale"
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22/03/2013 22:19 |
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| | | OFFLINE | Post: 590 | Registrato il: 14/02/2013 | Città: SANTO STEFANO DI CAMASTRA | Età: 52 | Sesso: Maschile | Centurio | |
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Gaio Giulio Patrizio, 21/03/2013 17:54:
sisi ho considerato Italia i territori in rosso xD
quindi era italia superalpina
cmq Maximo se puoi ri uploada il mod che su rtwcenter stanno sbavando per scaricarselo e qui credo che qualcuno sia piu che interessato ad averlo
Thansk...thanks...thanks...thanks...thanks!!!!
Finalmente sei ricomparso! Tra i modder italiani di RTW considero anche te uno tra i più accreditati, da esempio per molti...molti...e più!
[Modificato da LouisAquila 22/03/2013 22:23] |
23/03/2013 00:07 |
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| | | OFFLINE | Post: 1.802 | Registrato il: 10/01/2008 | Città: ROMA | Età: 36 | Sesso: Maschile | Tribunus | Priest of the Temple of Beliar | |
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E io??!?!?!?!? ._.
PS:
per l'animazione dei triarii chiedi a GGP... ;-) Membro del Team di RTW: RES BELLICAE
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A testimonianza di come l'impeto non può nulla contro le tecnologie all'avanguardia..
"L'arma fu adottata dall'esercito inglese nel 1889 ed ebbe il suo battesimo del fuoco nel 1894 nella guerra dei Matabele, una tribù Zulu insorta. In uno scontro, 50 uomini riuscirono a mettere in fuga 5000 guerrieri con solo 4 Maxim. Fu ben presto adottata da quasi tutte le forze militari europee e contribuì alla velocissima colonizzazione dell'Africa alla fine del XIX secolo."
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23/03/2013 10:12 |
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| | | OFFLINE | Post: 590 | Registrato il: 14/02/2013 | Città: SANTO STEFANO DI CAMASTRA | Età: 52 | Sesso: Maschile | Centurio | |
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Maximo Decimo Meridio, 23/03/2013 00:07:
E io??!?!?!?!? ._.
PS:
per l'animazione dei triarii chiedi a GGP... ;-)
Tu? Tu sei il generale Massimo, dovranno uccidere il tuo nome prima di poter uccidere te!!!
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23/03/2013 10:29 |
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| | | OFFLINE | Post: 590 | Registrato il: 14/02/2013 | Città: SANTO STEFANO DI CAMASTRA | Età: 52 | Sesso: Maschile | Centurio | |
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PLEASE HELP ME!!!!!!!
ragà, un piccolo chiarimento per l'installazione:
-è nornale che nella modalità "custom battle" ci siano ancora alcune (3/4) UI card Vanilla per le unità dei Romani?
-è normale che la cavalleria romana presenti piccoli ma insoliti inserti di colore rosso sull'elmo e sul busto ed uno scudo tipico dei legionari (con colorazione nera e rossa tipicamente RTW Vanilla)?
-è nornale che mi compaiano, nel menù di scelta delle armate da far combattere, anche alcune icone di fazione della versione "RTW Vanilla"?
Io, per essere sincero, ho semplicemente dezippato tutti gli 11 file nella cartella "Creative Assembly" sovrascrivendo tutti i dati contenuti nella preinstallata cartella "Rome Total War".
Che mi dite? Non riesco a capire se c'è un'errore nell'istallazione e quindi qualcosa sballa con i file RTW Vanilla preesistenti, oppure è tutto normale (quuest'ultima ipotesi poco probabile..)?
La Mod si può applicare a RTW 1.5? [Modificato da LouisAquila 23/03/2013 10:35] |
23/03/2013 13:10 |
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| | | OFFLINE | Post: 1.802 | Registrato il: 10/01/2008 | Città: ROMA | Età: 36 | Sesso: Maschile | Tribunus | Priest of the Temple of Beliar | |
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Credo ti si siano creati dei problemi visto il modo in cui l'hai installata.
Quei il file zip, diviso in parti, contiene TUTTO il gioco, non ti serve altro per giocare. Non devi sovrascrivere nulla, semplicemente unzippi dove ti pare (ti crea già da solo la cartella RTW, e poi ti crei un collegamento all'exe di alexander sul desktop stando attento a copiare come parametri per l'esecuzione quelli presenti nel collegamnento al gioco che ho allegato nei zip (lo trovi dentro rtw, dove stanno tutti gli eseguibili).
Stai attento a far partire il tutto in modalità compatibilità con windows xp mi raccomando ;-) Membro del Team di RTW: RES BELLICAE
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23/03/2013 14:20 |
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| | | OFFLINE | Post: 590 | Registrato il: 14/02/2013 | Città: SANTO STEFANO DI CAMASTRA | Età: 52 | Sesso: Maschile | Centurio | |
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Adesso è tutto più chiaro!
Grazie!! [Modificato da LouisAquila 23/03/2013 14:21] |
24/03/2013 16:45 |
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| | | OFFLINE | Post: 1.802 | Registrato il: 10/01/2008 | Città: ROMA | Età: 36 | Sesso: Maschile | Tribunus | Priest of the Temple of Beliar | |
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§Mi raccomando, attento ai parametri nel collegamento e ad eseguire in modalità compatibilità per evitare bug vari.
Avviso subito che purtroppo la versione che uso presenta dei CTD saltuari e casuali, nulla di assurdo però. Io stesso sto portando avanti una campagna come ben sapete, senza riscontrare problemi. Se avviene un CTD semplicemente riapri il gioco e continua. Se si dovesse ripetere (a me è capitato solo nel caricamento delle battaglie), evidentemente ci sono delle condizioni nella battaglia che vuoi giocare che creano dei problemi al gioco e causano il crash. In questo raro caso, puoi scegliere di risolvere automaticamente la battaglia, o se preferisci (cosa che faccio io di solito) puoi far si che la battaglia non si svolga e rimandarla in un secondo momento, evitando di attaccare o ritirandoti. Nella maggior parte dei casi è sufficiente cambiare posto dove si combatte e si risolve il problema.
Per ogni caso particolare fammi sapere ^_^ Membro del Team di RTW: RES BELLICAE
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24/03/2013 16:47 |
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| | | OFFLINE | Post: 1.802 | Registrato il: 10/01/2008 | Città: ROMA | Età: 36 | Sesso: Maschile | Tribunus | Priest of the Temple of Beliar | |
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Ad ogni modo da bravo tester/debugger sto cercando di capire l'origine del (raro) problema. Anche per questo se giocate e vi dovesse capitare fatemelo sapere.
GGP appena avrò identificato la probabile fonte del problema ci lavorerà e lo risolverà.. ;-)
Comunque ripeto, non è un problema, il gioco è stabilissimo ^_^ Membro del Team di RTW: RES BELLICAE
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27/03/2013 23:24 |
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| | | OFFLINE | Post: 1.802 | Registrato il: 10/01/2008 | Città: ROMA | Età: 36 | Sesso: Maschile | Tribunus | Priest of the Temple of Beliar | |
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Appena riesco procedo con la campagna... scusate ma tra lavoro, casa, ragazza e uni sto uscendo pazzo xD Membro del Team di RTW: RES BELLICAE
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28/03/2013 11:41 |
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| | | OFFLINE | Post: 2.079 | Registrato il: 24/03/2009 | Sesso: Maschile | Tribunus Angusticlavius | |
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Ciao Maximo,
Ho scaricato i files del mod, ma non so come scompattarli. Ho il programma 7.zip ma non serve a nulla a quanto pare...Come potrei fare?
I files mi appaiono tutti bianchi, come avviene per quelli per cui non è presente nel pc alcun programma per aprirli. -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
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IULIANUS IL VOLSCO
Ecco il mio breve libro, un mio impegno per un approfondimento della storia locale nell'antichità del mio territorio: origini del nome, storia e topografia dell'antica Antium.
Marco Riggi, "Antium: memorie storiche nel territorio di Anzio e Nettuno", Youcanprint, 2019.
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https://www.amazon.it/Antium-memorie-storiche-territorio-Nettuno/dp/8831646443
«..il moderno Anzio. Comune di 3500 abitanti, è di recente costituzione (1858), essendo stato sempre un appodiato di Nettuno (Comune di 5500 ab.), il vero centro abitato erede e continuatore degli antichi Anziati. Scorrendo pertanto le memorie antiche di questo popolo, noi non possiamo separare, specialmente nell'età antica, Anzio da Nettuno, perché ogni anticaglia trovata ad Anzio o a Nettuno spetta ad uno stesso centro. Epigrafi anziati trovansi a Nettuno come in Anzio. […] Del resto è certo che la evoluzione del centro abitato [di Nettuno] nel medio evo, fu esclusivamente agricola. Difatti la terza notizia, che ce n'è pervenuta, è quella importantissima dell'essere stata in Anzio [l’antica Antium] fondata una "domusculta", ossia villaggio sparso nel vasto sub antico territorio. Ciò avvenne sotto il papa Zaccaria (a. 741-752) come ne fa fede il citato Liber Pontificalis (ivi, pag. 435). Contemporaneo fu l'abbandono del porto neroniano e lo spostamento od accantonamento degli Anziati a Nettuno. Quindi cessa il nome di Anzio e succede il nome dell'altro, che va divenendo soggetto alle vicende politiche della difesa del mare.»
(Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).
«Che ti importa il mio nome? Grida al vento: 'Fante d'Italia!', e dormirò contento!»
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-Prefazione del dottor Augusto Lancillotti al saggio "La lingua degli Umbri", di Francesco Pinna JAMA EDIZIONI-
«furono i riti italici ad entrare in Grecia, e non viceversa».
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«Cavalcava la tigre di se stesso.E cosa fu la sua vita se non una disperata fedeltà ai propri sogni? La grandezza di Annibale è quì racchiusa,nella sublimazione della vittoria come fine a se stessa,come strumento di passione.Egli non aveva nessuna certezza di piegare il nemico fino in fondo,di vincere la guerra.Forse non l'ebbe mai.Ma la battaglia era il suo palpito d'uomo,e di quel fremito soltanto visse.»
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«..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»
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28/03/2013 18:21 |
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| | | OFFLINE | Post: 214 | Registrato il: 02/09/2011 | Città: BASSANO DEL GRAPPA | Età: 27 | Sesso: Maschile | Immunes | |
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Maximo Decimo Meridio, 27/03/2013 23:24:
Appena riesco procedo con la campagna... scusate ma tra lavoro, casa, ragazza e uni sto uscendo pazzo xD
Allora fatti licenziare,lascia la ragazza e brucia la casa,semplice no? |
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